consumer memorandum - Associazione Consumatori Serenissima

CONSUMER MEMORANDUM
Newsletter a cura di ASSOCIAZIONE CONSUMATORI PIEMONTE
Anno 4° - Numero 12 - Dicembre 2013
SOMMARIO:
– Le news
LE NEWS
Salute: siete in cerca di notizie su un medicinale? Sul portale istituzionale dell'AIFA la “Banca
Dati Farmaci” è pubblica e liberamente accessibile
Per curare una malattia, si sa, non sempre sono sufficienti i vecchi rimedi della nonna: il più
delle volte occorre assumere un farmaco ad hoc e attendere che i cosiddetti “principi attivi” in esso
contenuti facciano effetto. Ovviamente per avere tutte le informazioni necessarie per stabilire il
prodotto più appropriato alle proprie esigenze ci si può rivolgere ad un medico oppure, per quelli
che non prevedono una prescrizione, ci si può far consigliare dal farmacista di fiducia.
Almeno così è sempre stato in passato!
Ma oggi c'è un'importante novità: l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) lo scorso 13 novembre
ha infatti ufficialmente presentato la nascita della “Banca Dati Farmaci” contenente “i Fogli
Illustrativi e i Riassunti delle Caratteristiche del Prodotto di tutti i farmaci autorizzati in Italia”.
In un comunicato stampa, reperibile sul sito internet www.agenziafarmaco.gov.it/it, l'Agenzia ha
inoltre spiegato che “la Banca Dati Farmaci è pubblica, liberamente accessibile dal Portale
istituzionale dell’Agenzia e tutti i documenti resi disponibili sono approvati e autorizzati dall’AIFA
e dall’Agenzia Europea dei Medicinali. E’ intuitiva e di facile navigazione, consente infatti di
impostare la ricerca sulla base di diversi parametri: nome commerciale del farmaco, principio
attivo o nome dell’Azienda farmaceutica. Per ciascun farmaco, inoltre, il sistema restituisce una
sorta di “scheda anagrafica” ovvero il suo codice di Autorizzazione all’Immissione in Commercio,
l’elenco delle confezioni disponibili e il relativo stato autorizzativo (autorizzato, sospeso o
revocato), e naturalmente i cosiddetti “stampati” (appunto, Foglio Illustrativo e Riassunto delle
Caratteristiche del Prodotto)”.
Secondo quanto affermato dal professor Luca Pani, Direttore Generale dell'AIFA, nel corso della
conferenza stampa di lancio, dunque, “la nascita della Banca Dati dei Farmaci rappresenta un
ulteriore fondamentale passo verso la costruzione di un unico, dinamico e integrato database del
farmaco che l’Agenzia sta realizzando e che sarà una svolta decisiva per la condivisione e lo
scambio di conoscenze, il miglioramento delle strategie di cura e quindi la garanzia di
un’assistenza più efficiente e immediata per tutti i cittadini.”
Insomma, secondo l'AIFA, che ha già annunciato un studio in atto per una “app” che ne consenta
la consultazione anche in modalità mobile, “bastano pochi clic e pazienti e operatori sanitari
potranno accedere in trasparenza e immediatezza alle informazioni utili per la loro salute”.
(fonte: www.agenziafarmaco.gov.it/it)
Sicurezza alimentare: scattato l'allarme nei confronti degli "integratori alimentari OxyELITE
Pro" per casi di epatite non virale legati alla loro assunzione
Chi ha avuto modo di navigare qualche volta nel sito internet del Ministero della Salute o
come noi è abituato a visitarlo quotidianamente alla ricerca di notizie utili e dossier tematici su
come mantenersi in forma e viver bene, avrà sicuramente notato che tra le tante “sezioni” presenti
sull'home page di www.salute.gov.it ne esiste una davvero molto importante dedicata agli “avvisi
di sicurezza”. Essi sono divisi in quattro categorie: dispositivi medici, prodotti pericolosi, eventi
epidemici all'estero e sicurezza alimentare. Ebbene, relativamente quest'ultima area tematica, il 21
novembre è scattato l'allarme per dei “casi di epatite non virale legati all'assunzione degli
integratori alimentari OxyELITE Pro”.
In principio, nel leggere la prima parte del testo, avevamo pensato riguardasse dei prodotti che in
Italia non vengono utilizzati ma non appena ci siamo resi conto che nell'era di internet non esistono
barriere che non possano essere superate, abbiano ritenuto nostro dovere riportare la notizia nella
speranza che, qualora qualche consumatore italiano sia entrato in possesso degli integratori
menzionati nell'avviso ne eviti perlomeno il consumo.
Secondo quanto riportato dal Ministero, infatti:
“in data 16 novembre 2013 attraverso il sistema INFOSAN sono stati segnalati 62 casi di epatite
non virale negli Stati Uniti, un caso in Irlanda e due in Nuova Zelanda legati all'assunzione dei
seguenti integratori alimentari:
• OxyELITE Pro Super Thermo Capsules;
• OxyELITE Pro Ultra-Intense Thermo Capsules;
• OxyELITE Pro Super Thermo powder and VERSA -1.
Questo Ministero si è prontamente attivato ed ha verificato che i prodotti non risultano notificati
come integratori alimentari in Italia. Sono stati allertati i punti di contatto regionali affinché
venisse verificata la loro eventuale commercializzazione sul mercato. Dalle indagini finora
effettuate risulta che i prodotti non vengono venduti al dettaglio ma attraverso operatori on line,
quali ad esempio Prozis.com e Integratorisportivi fitness.it segnalati da un punto di contatto
regionale. Si invitano i consumatori ad astenersi dall'acquisto e dal consumo dei suddetti prodotti,
qualora dovessero reperirli in internet o attraverso altri canali di acquisto o qualora ne fossero già
in possesso”.
(fonte: www.salute.gov.it)
Parlamento europeo: importanti novità sulla sicurezza dei prodotti di consumo e sulla
vigilanza del mercato interno
Che la sicurezza non sia mai troppa è idea di sicuro condivisa tanto dalle persone più
prudenti e timorose quanto dai più eroici e coraggiosi!
Non è un caso, del resto, se quando si acquistano determinati “prodotti di consumo”, siano essi
destinati ad un adulto o siano giochi in regalo ad un bambino, la prima cosa che normalmente si
controlla è proprio che siano affidabili e sicuri. Ovviamente, a meno che non si sia degli esperti
collaudatori, null'altro si può fare che leggere più che attentamente le etichette presenti sulle
confezioni nonché fidarsi di quanto suggerito dal rivenditore o negoziante che dir si voglia!
Eppure, nonostante le accortezze e le richieste di chiarimenti spesso avanzate anche a chi magari un
oggetto l'ha già acquistato e lo usa da tempo, capita poi di aprire i quotidiani e leggere la storia di un
consumatore a cui è esploso il cellulare tra le mani o di un bimbo che si è ferito afferrando un
qualcosa che si credeva del tutto innocuo e che purtroppo invece non lo era.
Rischi e pericoli che non possono e non devono mai essere sottovalutati come dimostrato, in sede di
Parlamento europeo, dall'intervento della Commissione per il Mercato interno e la protezione
dei consumatori che, un paio di mesi orsono, ha adottato due importanti relazioni: “sulla sicurezza
dei prodotti di consumo, condotta dalla socialista danese Christel Schaldemose” e “sulla vigilanza
del mercato dei prodotti portata avanti dalla finlandese di centro destra, Sirpa Pietikäinen”.
Nel comunicato stampa del Parlamento europeo, edito su www.europarl.europa.eu/portal/it, viene
specificato che i prodotti in questione sono quelli non alimentari e che “il nuovo regolamento
chiarisce gli obblighi che fabbricanti e importatori devono rispettare per distribuire i loro prodotti
sul mercato europeo. Inoltre stabilisce le stesse norme di sicurezza a livello europeo rendendo più
facile la tracciabilità dei prodotti pericolosi nella catena di distribuzione”.
Ovviamente grande soddisfazione è stata espressa dalla relatrice danese Christel Schaldemose, la
quale ha sottolineato non solo quanto sia importante poter “certificare i prodotti sicuri con il
marchio di sicurezza europeo” ma anche che “l'indicazione del paese di origine sarà apposto sul
prodotto "indipendentemente dal fatto che il prodotto venga da un paese dell'UE o da un paese
terzo".”
Per quanto concerne invece la “maggiore sorveglianza dei prodotti”, Sirpa Pietikäinen ha spiegato
come “un unico regolamento andrà anche a beneficio del mercato e dei produttori” e ha
sottolineato come “oggi il nostro sistema di sorveglianza è inefficace e crea un disequilibrio tra le
imprese che rispettano le regole e quelle che non lo fanno”.
Per tale motivo “sono previste delle multe per coloro che intenzionalmente violano le regole e
mettono a rischio la sicurezza dei consumatori".
E sempre il Parlamento europeo ha infine “proposto la creazione di una lista nera per i produttori
di merci pericolose”.
(fonte: www.europarl.europa.eu/portal/it)
Nutrizione: per l'Autorità europea per la sicurezza alimentare i “latti di crescita” non
apportano alcun valore aggiunto rispetto ad altri alimenti
Veder crescere sani e robusti i propri piccoli è prerogativa e speranza di ogni genitore che,
una volta accolto in casa il nuovo nato, in attesa di potergli offrire un'alimentazione quanto più varia
e completa possibile, si ritrova alle prese prima con l'allattamento e poi con un graduale
svezzamento. Un periodo lungo e sicuramente delicato durante il quale ci si sforza sempre di non
commettere errori e di seguire un regime alimentare ben equilibrato.
Agevolati dalle svariate offerte sui banchi dei supermercati e sulle mensole delle farmacie, oltre che
da prodotti sempre più consoni a soddisfare le esigenze di una dieta che ovviamente varia da
piccolo a piccolo, le mamme e i papà di oggigiorno non hanno che l'imbarazzo della scelta.
Ma nonostante ciò, anche dinnanzi all'abbandonanza di prodotti apparentemente indispensabili
occorre saperne o comunque poterne valutare la reale utilità. Ne sono un esempio i cosiddetti “latti
di crescita” da molti acquistati tra il primo e il terzo anno di vita dei figli e che invece, secondo un
recente studio dell'Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) non apportano “alcun
valore aggiunto rispetto a una dieta bilanciata nel soddisfare il fabbisogno nutrizionale dei
bambini nella prima infanzia”.
Lo scorso ottobre, infatti, L'EFSA ha pubblicato sul sito internet www.efsa.europa.eu/it un
interessante articolo col quale ha voluto rendere noto che “gli esperti scientifici dell’EFSA non sono
riusciti a individuare “alcun ruolo unico” degli alimenti per la prima infanzia (comunemente
denominati “latti di crescita”) nella dieta dei bambini di età compresa tra uno e tre anni,
concludendo che essi non sono più efficaci degli altri alimenti che costituiscono la dieta normale di
tali bambini nell’apportare sostanze nutritive. I risultati sono contenuti nel parere scientifico
dell’EFSA relativo al fabbisogno e ai livelli di assunzione attraverso la dieta di sostanze nutritive
di lattanti e bambini nella prima infanzia nell’Unione europea, richiesto dalla Commissione
europea”.
Secondo quanto evidenziato dall'Autorità “negli ultimi anni è stato immesso in commercio negli
Stati membri un numero crescente di bevande a base di latte e prodotti analoghi destinati ai
bambini nella prima infanzia ed etichettati come “latte di crescita”, “latte per la prima infanzia” o
con terminologia simile. Gli scienziati e le parti interessate hanno opinioni divergenti riguardo alla
necessità di ricorrere a tali prodotti per soddisfare il fabbisogno nutrizionale dei bambini nella
prima infanzia. A differenza degli alimenti per lattanti e degli alimenti di proseguimento, gli
alimenti per i bambini nella prima infanzia non sono soggetti a specifiche norme europee, e la
Commissione sta valutando se raccomandare disposizioni particolari per questi prodotti nella
prossima legislazione”.
In particolare, “al gruppo di esperti scientifici sui prodotti dietetici, l’alimentazione e le allergie
(NDA) dell’EFSA è stato anche chiesto di fornire consulenza sull’evoluzione delle esigenze
alimentari nel corso dei primi tre anni di vita e di stabilire i livelli di sostanze nutritive a suo
giudizio adeguati per la maggior parte dei lattanti e bambini nella prima infanzia sani e di peso
normale. Per i lattanti fino ai sei mesi di età, gli esperti hanno basato i calcoli per la maggioranza
delle sostanze nutritive sul contenuto nutrizionale del latte materno di donne sane e ben nutrite che
non fanno uso di integratori alimentari. Per i lattanti di età compresa tra sei e 12 mesi e i bambini
da uno a tre anni di età, hanno utilizzato i valori di riferimento fissati dal gruppo di esperti
scientifici NDA negli ultimi anni, ad esempio quelli per energia, proteine, grassi e carboidrati, e
hanno riesaminato i valori di riferimento fissati dal comitato scientifico dell’alimentazione umana
nel 1993, alla luce delle raccomandazioni più recenti espresse da altri organismi scientifici o
autorevoli. Il gruppo di esperti scientifici ha poi confrontato il fabbisogno medio o i livelli di
assunzione adeguati con l’apporto abituale di sostanze nutritive dei lattanti e dei bambini nella
prima infanzia a livello europeo. Il gruppo di esperti scientifici ha riscontrato che i lattanti e i
bambini nella prima infanzia hanno un elevato apporto di energia, proteine, sale e potassio, ma un
basso apporto di fibre alimentari. L’apporto di proteine, sale, potassio e fibre alimentari non è a
livelli tali da destare preoccupazione, ma l’apporto generalmente elevato di energia può
contribuire a un indesiderato aumento del peso corporeo. Ha concluso, inoltre, che i livelli di
assunzione di una serie di micronutrienti, tra cui calcio, magnesio e vitamina C, erano
verosimilmente sufficienti a soddisfare i requisiti nutrizionali. Tuttavia, il consumo di acidi grassi
omega-3, ferro, vitamina D e iodio (in alcuni Paesi europei) è basso fra i lattanti e i bambini nella
prima infanzia. Il gruppo di esperti scientifici sottolinea la necessità di prestare particolare
attenzione ad assicurare un apporto adeguato di acidi grassi omega-3, ferro, vitamina D e iodio ai
lattanti e ai bambini nella prima infanzia che manifestano o sono a rischio di manifestare livelli
inadeguati di queste sostanze nutritive. Gli alimenti arricchiti, inclusi gli alimenti per i bambini
nella prima infanzia, rappresentano un modo per incrementare tali apporti; esistono, tuttavia,
alternative efficienti, quali il latte vaccino arricchito, i cereali e gli alimenti a base di cereali
arricchiti, gli integratori o la precoce introduzione di carne e pesce nell’alimentazione integrativa
e il consumo regolare e continuato di tali alimenti”.
(fonte: www.efsa.europa.eu/it)
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