UMI - CIIM Contenuti matematici irrinunciabili delle Indicazioni Nazionali per il quinto anno dei licei scientifici, licei scientifici opzione scienze applicate, licei scientifici a indirizzo sportivo Marzo 2015 Premessa Il presente documento, che si affianca al Syllabus già redatto dall’UMI-CIIM maggio 2015, si propone di precisare, in maniera molto analitica, i contenuti irrinunciabili (dunque essenziali) di matematica che tutti gli studenti devono conoscere al termine del percorso di studi della scuola secondaria di secondo grado nei licei scientifici. Riteniamo, infatti, che non tutti gli argomenti proposti nelle Indicazioni abbiano la stessa importanza per il conseguimento di una buona cultura matematica e per affrontare la prova scritta di matematica a conclusione del percorso di studi. Soprattutto siamo del parere che non tutte le tecniche hanno la stessa importanza concettuale e culturale: alcune di esse sono “di base”, di altre la conoscenza può essere utile a quegli studenti che hanno maggiore interesse per la disciplina. Per questo motivo il presente documento deve essere consultato e letto insieme al Syllabus già pubblicato che riporta tutti gli argomenti dell’ultimo anno di corso oltre a quelli considerati come prerequisiti. Abbiamo anche indicato esempi di esercizi – problemi per dare un’idea del livello di competenze tecniche che necessariamente uno studente deve possedere relativamente agli argomenti irrinunciabili al termine del quinto anno di corso. Pertanto, quando è stato possibile, abbiamo fatto riferimento a esercizi e problemi assegnati nelle prove di esame degli ultimi anni, anche per mostrare che le nuove Indicazioni possono innestarsi in un contesto già adatto a recepire le novità. Il dettaglio di talune indicazioni è dovuto all’opportunità di essere chiari sul livello di complessità che non dovrebbe essere superato nei quesiti atti a sondare il possesso delle conoscenze irrinunciabili. Auspichiamo che il documento redatto possa essere utile sia agli insegnanti che agli studenti, per individuare priorità nei percorsi di insegnamentoapprendimento, sia agli estensori della prova scritta di matematica, affinché possano strutturarla in modo tale da prevedere una parte fondamentale, irrinunciabile, che è necessario affrontare e risolvere per ottenere la sufficienza e una parte rivolta a evidenziare e valutare il possesso di conoscenze e competenze di livello più elevato. ! ! 1! Liceo scientifico Matematica Conoscenze irrinunciabili Quinto anno Ambito Geometria Argomento Coordinate cartesiane nello spazio Distanza tra due punti nello spazio. Punto medio di un segmento. Equazione cartesiana di un piano nello spazio. Equazione del piano passante per tre punti non allineati. Eventuali esempi di esercizi - quesiti – problemi Verificare che il triangolo di vertici A(-3, 1, 1), B(1, 5, -2), O(0, 0, 0) è un triangolo rettangolo. Fra gli infiniti piani rappresentati dall’equazione kx + y – z + 1 = 0, determinare: a) l’equazione del piano parallelo al piano di equazione 2x + y – z + 1 = 0; b) l’equazione del piano passante per A (2, 3, – 2 ). Si considerino i punti A (1; 0; 1), B (0; 1; 2) e C (2 ; 2; 6). a. Mostrare che A, B e C non sono allineati. Mutue posizioni fra due b. Determinare l’equazione del piano ABC. piani: condizioni di incidenza, parallelismo. Equazioni cartesiane e Dato il sistema: parametriche di una #x + y − z = 0 retta nello spazio. " ! x + y =1 dire che cosa rappresentano, nello spazio Oxyz, le soluzioni del sistema e le soluzioni di ciascuna equazione. Equazioni di una retta Determinare le equazioni della retta passante per i punti P(2, -1, 1) e Q(0, 1, 3)! ! ! 2! per due punti nello spazio. Equazione del piano passante per una retta e un punto a essa non appartenente. Mutue posizioni di un piano e di una retta nello spazio: retta e piano incidenti, paralleli, perpendicolari. ! Determinare l’equazione del piano passante per la retta di equazioni x – 3=0, y = 0 e per il punto P(2, -1, 1) Determinare l’equazione del piano passante per il punto P(2, 1, 4) e perpendicolare alla retta di equazione x/1 = y/3 = z/(-3). Determinare l’equazione del piano passante per il punto P(2, 1, 4) e perpendicolare alla retta di equazione x/1 = y/3 = z/(-3). Determinare le equazioni della retta passante per il punto P(2, 3, –2) e perpendicolare al piano di equazione x + y + z = 1. Determinare il volume del cono di vertice V(1, 1, 0), base nel piano di equazione x+ y –z= 0 e apotema di lunghezza 5. Fascio di piani nello spazio. Stella di piani nello spazio. Stella di rette nello spazio Equazione di una superficie sferica. Mutue posizioni di una sfera e di un piano ! ! Determinare le equazioni della retta parallela alla retta di equazioni x – 3 = 0, y = 0 e passante per il punto P(2,-1, 1). Determinare l’equazione di una superficie sferica di centro C(1, 1, 0) e raggio 2. Dire se il punto A (2, 4, 2) è interno, esterno o appartiene alla superficie sferica di centro (1, 1, 0) e raggio 2, giustificando la risposta. 3! Relazioni e funzioni Conoscenza delle principali caratteristiche (insieme di definizione, comportamento agli estremi dell’ insieme di definizione1, crescenza, concavità) delle seguenti funzioni reali di variabile reale (caratterizzate, da ora in avanti come “funzioni elementari”): f(x) = px + q f(x) = xn con n numero naturale f(x) = ax2 + bx + c f(x) = 1/x f(x) = n x , con n numero naturale > 1 f(x) =ax con a reale positivo ≠ 1 f(x)= log a x con a reale positivo ≠ 1 f(x) = sin(x) f(x) = cos(x) f(x) = tan(x) f(x) = arctan(x) f(x) = arcsin(x) f(x) =arccos(x) !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! 1 Se l’ insieme di definizione non viene dato esplicitamente si intende quello che alcuni chiamano “insieme di definizione naturale”, ossia l’insieme di tutti i numeri reali per cui la funzione può essere definita. ! ! 4! Definizione di funzione composta Insieme di definizione di funzioni ottenute come composizione di “funzioni elementari” (un’indicazione è quella di limitarsi a funzioni che si ottengono come composizioni di due “funzioni elementari”) Teoremi sulla crescenza di funzioni risultanti dalla composizione di due “funzioni elementari” Date le funzioni f(x) = ex + x e g(x) = sin(2x), scrivere f(g(x)) e g(f(x)) Determinare l’insieme di definizione delle funzioni definite dalle seguenti formule: f(x) = ln(sin(x)) f(x) = e(1/x) f(x) = ln(2x2 – x – 1) f(x) = log 1 ( x 2 − 1) 2 Determinare l’insieme di definizione e la crescenza delle funzioni definite dalle seguenti formule: f(x) = ln (2x2 – 3x) 3 f(x) = 2 x − x −1 2 f(x) = e2− x f(x) = log 1 ( 2x − x 2 ) 2 f(x) = arcsin(x2 + 1) f(x) = arccos(x2 – x) Limiti: a) limite di funzioni composte b) teorema del confronto sin( x) c) lim =1 x →0 x Continuità: a) definizione di continuità in un ! ! Determinare: x lim 2 x →+∞ x +1 sin( x) lim 2 x →∞ x + 1 $ sin x ! Dire quanto deve valere a affinché la funzione # x per x ≠ 0 sia continua nel suo insieme di definizione !" a per x = 0 5! punto b) teorema degli zeri per le funzioni continue c) riconoscere se una data funzione è o meno continua in un punto o nel suo insieme di definizione Asintoti del grafico di “funzioni elementari” o ottenute come composizione di “funzioni elementari” (si consiglia di limitarsi a composizioni di due funzioni) o come rapporti o come prodotti di “funzioni elementari” Derivate: a) definizione di derivata in un punto limite del rapporto incrementale in quel punto b) retta tangente al grafico di una funzione in un ! ! Dimostrare che la funzione f(x) = cos x - x ammette almeno uno zero nell’intervallo [0,1]. Dimostrare che l’equazione cos x − x + 2 = 0 ha una sola radice nell’intervallo I = [0;2] Studiare la continuità di f ( x) = x−2 x2 − 4 Quesito 2 Corso di ordinamento 2012 Si illustri il significato di asintoto e si fornisca un esempio di funzione f(x) il cui grafico presenti un asintoto orizzontale e due asintoti verticali. Si scriva il limite del rapporto incrementale in un punto generico della funzione f(x) = 3x + 2. Si scriva il limite del rapporto incrementale in un punto generico della funzione f(x) = 3x2 + 2x – 1 . Sia data la funzione f definita da !ax3 + bx + 3, x ≥ 0 f ( x) = # %4ax − b, x < 0 6! c) d) e) f) g) h) i) j) ! ! punto, sua esistenza, sua pendenza e sua equazione (se esiste) relazioni tra derivabilità e continuità di una funzione in un punto differenziale di una funzione e suo significato geometrico(line arizzazione di una funzione in un punto) derivate delle “funzioni elementari” derivata della somma o differenza di due funzioni derivata del prodotto di due funzioni derivata della funzione reciproca derivata della funzione composta derivata della a) Si determini, se esistono, valori reali di a e di b per cui f è continua e derivabile su R. b) Si disegni il grafico di f (x) per a = 1 e b = – 3. c) Si determini l’equazione della tangente,nel punto di ascissa ½, al grafico della funzione f(x) considerata al punto b). Il segmento in figura è il grafico della funzione f ’(x), derivata prima della funzione f(x). Si dica per quali valori di x la funzione f(x) è crescente o decrescente e per quali valori di x si ha, se esistono, massimi relativi, minimi relativi, flessi e si giustifichino le risposte. (5,2) 1 1 (2,-1) _____________________________________________________________________________________ Il segmento in figura, che ha estremi nei punti A(xA, yA) e B(xB, yB), con xA<xB, interseca l’asse delle ascisse nel punto C(xC, 0) ed è il grafico di una funzione f ’(x), derivata prima di una funzione f(x). Si dica per quali valori di x la funzione f(x) è crescente o decrescente e per quali valori di x presenta, se esistono, massimi relativi o minimi relativi, e si giustifichino le risposte. 7! funzione inversa k) segno della derivata e monotonia, massimi e minimi relativi e assoluti, concavità e flessi del grafico di una funzione l) velocità istantanea di variazione di un processo descritto da una funzione B C A _____________________________________________________________________________________ La parabola che interseca l’asse delle ascisse nei punti A(xA,0), B(xB, 0), con xA< xB, ha il vertice nel punto V di ordinata VC<0,è il grafico di una funzione f ’(x), derivata prima di una funzione f(x). Si dica per quali valori di x la funzione f(x) è crescente o decrescente e per quali valori di x presenta, se esistono, massimi relativi o minimi relativi, e si giustifichino le risposte. _____________________________________________________________________________________ Dimostrare che la funzione f ( x ) = x 3 + x + 1 è invertibile in R . Indicata con g(x) la funzione inversa, determinare g’(3). Sia f ( x ) la funzione definita “a tratti”: " se x < 0 #a # 3π # f ( x ) = %cos x se 0 ≤ x ≤ 2 # 3π # #&bx + c se x > 2 Determinare le costanti a, b, c in modo che la funzione sia derivabile per ogni x reale. Disegnare il grafico di f ( x ) . _____________________________________________________________________________________ Quesito 10 Corso ordinamento 2013 ! ! 8! ! ! 9! Quesito 3 Corso ordinamento 2012 _____________________________________________________________________________________________ Quesito 3 Corso PNI 2012 NB Si presuppone che la “curva” di cui si parla nel quesito sia il grafico della funzione f(x). Calcolo di un’approssimazione dello zero di una funzione con il metodo di bisezione Teorema di Weierstrass sull’esistenza di minimi e massimi assoluti per una funzione continua definita su un insieme chiuso e limitato Quesito 6 Corso di ordinamento 2014 ____________________________________________________________________________________________ Quesito 6 Corso PNI 2014 ____________________________________________________________________________________________ Problemi di massimo e di minimo. Quesito 3 Corso di ordinamento e PNI 2013 ___________________________________________________________________________ ! ! 10! Quesito 4 Corso ordinamento 2012 Integrali: a) nozione di integrale definito di una funzione in un intervallo b) interpretazione dell’integrale definito di una funzione come area c) teorema della media integrale e suo significato geometrico d) espressione per mezzo di integrali dell'area di insiemi di punti del piano compresi tra due grafici di funzioni del tipo: f(x) = px + q f(x) = xn con n numero naturale f(x) = ax2 + bx + ! ! Quesito 7 Corso di ordinamento 2007 Se f(x) è una funzione reale dispari (ossia il suo grafico cartesiano è simmetrico rispetto all’origine), definita e integrabile nell'intervallo [-2, 2], che dire del suo integrale esteso a tale intervallo? Quanto vale nel medesimo intervallo l'integrale della funzione 3+ f(x)? _____________________________________________________________________________________ Quesito 7 Corso di ordinamento 2014 _____________________________________________________________________________________ Quesito 8 Corso di ordinamento 2012 11! c, più, in generale funzioni polinomiali f(x) = n x con n numero naturale >1 f(x) = ax con a reale positivo ≠ 1 f(x) = sin(x) f(x) = cos(x) f(x) = (ax + b)/(cx + d) e) determinazione del volume di solidi ottenuti dalla rotazione di grafici di funzioni “elementari”. f) primitiva di una funzione e nozione d’integrale indefinito g) calcolo di primitive delle funzioni del tipo: f(x) = xn con n numero naturale f(x) = ax2 + bx + c, più in ! ! 12! generale funzioni polinomiali f(x) = n x con n numero naturale >1 f(x) = ax con a realepositivo ≠ 1 f(x) = sin(x) f(x) = cos(x) f(x) = (ax + b)/(cx + d) f(x) = 1/(x2 + 1) h) teorema fondamentale del calcolo integrale i) calcolo di un integrale definito di una funzione di cui si conosce una primitiva (o la si può ricavare integrando funzioni del tipo sopra precisato). Equazioni differenziali: Esempio 1 Bac 2009 scuole europee a) concetto di equazione differenziale e sua utilizzazione per la descrizione e ! ! 13! modellizzazione di fenomeni fisici o di altra natura. b) risoluzioni di equazioni differenziali del tipo g ’(x) = f(x) dove f(x) è una funzione del tipo: f(x) = xn con n numero naturale f(x) = ax2 + bx + c, più in generale funzioni polinomiali f(x) = n x con n numero naturale >1 f(x) = axcon areale positivo ≠ 1 f(x) = sin(x) f(x) = cos(x) f(x) = (ax + b)/(cx + d) c) risoluzioni di equazioni differenziali del tipo f ’(x) = (ax + b) f(x) ! ! ___________________________________________________________________________ Esempio 2. Bac scuole europee 2008 14! Dati e previsioni ! ! Concetto di variabile aleatoria discreta e distribuzione binomiale (valor medio e deviazione standard) Quesito 3 Corso PNI 2014 15! _____________________________________________________________________________________ Quesito 7 Esame di Stato 2011 PNI Quesito 7 Un test d’esame consta di dieci domande, per ciascuna delle quali si deve scegliere l’unica risposta corretta tra quattro alternative. Qual è la probabilità che rispondendo a caso, almeno due risposte siano esatte? Esame di Stato 2006 PNI Quesito 8 _____________________________________________________________________________________ Esame di stato PNI 2005 quesito 9 Qual è la probabilità di ottenere 10 lanciando due dadi? Se i lanci vengono ripetuti qual è la probabilità di avere due 10 in sei lanci? ! ! 16! Concetto di variabile aleatoria continua e distribuzione normale (valor medio e deviazione standard) Il punteggio X assegnato ad un test segue una distribuzione Normale di media µ=117 e deviazione standard σ=28,5. Il candidato: a) descriva le caratteristiche della distribuzione di probabilità della variabile casuale X. b) calcoli la probabilità che il punteggio superi (µ+σ) c) valuti,in un insieme di 150 studenti, quanti mediamente otterrebbero, nel test, un punteggio maggiore di 145 ____________________________________________________________________________________________ La variabile casuale X che descrive la spesa al bar della scuola, in euro, di uno studente da distribuzione Normale di media µ =2,75 e deviazione standard σ=1,25. Il candidato: a) calcoli la probabilità che uno studente spenda più di 3 euro b) individui il valore x, assunto dalla variabile X, che corrisponde al valore standardizzato z=-1,26 ____________________________________________________________________________________________ Un dispositivo è formato da 5 componenti che si possono guastare indipendentemente l’uno dall’altro. È noto che ciascun componente ha probabilità di guastarsi uguale a 0,08. Il candidato : a) fornisca la distribuzione di probabilità della variabile casuale X= “numero di componenti guasti” b) Valuti la probabilità che al massimo uno dei componenti si guasti. ____________________________________________________________________________________________ Di una variabile casuale binomiale X si conoscono Il numero di prove n=10 e il valore della varianza uguale a 0,9. Il candidato: a) Fornisca il valore della probabilità p di “successo” b) Calcoli la probabilità che X appartenga all’intervallo ]2, 6[. _____________________________________________________________________________________ Quesito 4 PNI 2007 ! ! 17! Operazione di standardizzazione: sua importanza nel confronto e studio di distribuzioni statistiche e di probabilità e per l'utilizzo in modo corretto delle tavole della distribuzione normale standardizzata (della densità e della funzione di ripartizione). Che cosa si intende per operazione di standardizzazione? L’operazione di standardizzazione è applicabile a qualsiasi variabile casuale? Quali sono le caratteristiche della variabile risultante dall’operazione di standardizzazione? Esempi di problemi d’esame che non richiedono altre conoscenze oltre a quelle che abbiamo considerato come irrinunciabili Problema n. 1 corso PNI 2014 ! ! 18! Problema n. 1 Corso di ordinamento 2014 ! ! 19! I primi tre quesiti del problema 1 Corso ordinamento 2013 ! ! 20! I primi tre quesiti del problema 1 Corso ordinamento 2012 ! ! 21!