chioclinicocch ioclinicocchioc linicocchioclin icocchioclinic occhioclinicoc chioclinicocch ioclinicocchioc linicocchioclin icocchioclinic occhioclinicoc chioclinicocch ioclinicocchioc linicocchioclin icocchioclinic occhioclinicoc chioclinicocch ioclinicocchioc linicocchioclin icocchioclinic occhioclinicoc chioclinicocch ioclinicocchioc linicocchioclin icocchioclinic occhioclinicoc chioclinicocch ioclinicocchioc linicocchioclin icocchioclinic occhioclinicoc chioclinicocch ioclinicocchioc linicocchioclin icocchioclinic occhioclinicoc chioclinicocch ioclinicocchioc linicocchioclin icocchioclinic occhioclinicoc chioclinicocch ioclinicocchioc linicocchioclin icocchioclinic occhioclinicoc chioclinicocch ioclinicocchioc linicocchioclin icocchioclinic occhioclinicoc chioclinicocch ioclinicocchioc linicocchioclin icocchioclinic occhioclinicoc chioclinicocch ioclinicocchioc linicocchioclin icocchioclinic occhioclinicoc chioclinicocch ioclinicocchioc linicocchioclin icocchioclinic occhioclinicoc chioclinicocch ioclinicocchioc linicocchioclin icocchioclinic occhioclinicoc chioclinicocch ioclinicocchioc linicocchioclin icocchioclinic occhioclinicoc chioclinicocch ioclinicocchioc linicocchioclin icocchioclinic occhioclinicoc chioclinicocch ioclinicocchioc linicocchioclin icocchioclinic occhioclinicoc chioclinicocch ioclinicocchioc linicocchioclin icocchioclinic occhioclinicoc chioclinicocch ioclinicocchioc linicocchioclin icocchioclinic occhioclinicoc chioclinicocch ioclinicocchioc linicocchioclin icocchioclinic occhioclinicoc chioclinicocch SCHEDA DEL ME DIC O Ognun dorma! Come trattare l’insonnia senile Con l'età, le ore di sonno diminuiscono. La fase 4 del sonno non REM può scomparire e il sonno diviene più frammentato. L’insonnia può manifestarsi in modi diversi a seconda delle cause: difficoltà ad addormentarsi: ansia; risveglio mattutino precoce: depressione, dolore, disturbi respiratori; inversione del ritmo sonno veglia: alterazioni del ritmo circadiano per attività preferenzialmente notturne; danno della regione ipotalamica del diencefalo da trauma cranico o encefalite; abuso di sedativi; apnea ostruttiva (sonnolenza diurna e riposo notturno frammentato); effetti paradossi i sedativi (irrequietezza durante la notte, obnubilazione e confusione). I principi attivi disponibili sono: benzodiazepine: secondo le avvertenze del Committee on Safety of Medicines le benzodiazepine devono essere impiegate nel trattamento dell’insonnia solo se grave, disabilitante o associata a estremo disagio e, comunque, per brevi periodi di tempo. A seconda dell’emivita, le benzodiazepine hanno durata d’azione: breve (triazolam), utile nell’insonnia iniziale; intermedia (estazolam, temazepam, lormetazepam), per l’insonnia da risveglio notturno; lunga (flurazepam, nitrazepam), per il risveglio mattutino precoce (ma con più frequenti strascichi diurni, con maggior pericolo di cadute e di fratture). La sindrome d’astinenza da interruzione improvvisa compare anche dopo 3 settimane se la molecola era a lunga durata d'azione, entro poche ore se la molecola era a breve. Insonnia, ansia, perdita di appetito e di peso corporeo, tremore, sudorazione, tinniti e disturbi percettivi possono continuare per settimane o mesi ipnotici nonbenzodiazepinici agiscono sugli stessi recettori delle benzodiazepine. Secondo una revisione statunitense della Wingate University su efficacia e sicurezza di zolpidem, zaleplon, zopiclone negli anziani, i cosiddetti ipnotici Z sono modestamente efficaci, e relativamente ben tollerati, nell’insonnia nei pazienti anziani (Dolder 2007). In confronto alle benzodiazepine, zolpidem dà meno alterazioni del profilo del sonno, effetti di rimbalzo e dipendenza; zaleplon, al contrario di altri ipnotici, non è metabolizzato in via preferenziale dal CYP3A4 e non dà interferenze con altre terapie. antistaminici (difenidramina, idrossizina) sono fortemente anticolinergici, specialmente negli anziani, provocando stipsi, ritenzione urinaria, secchezza delle fauci, ipotensione ortostatica, visione alterata e confusione. melatonina l'esposizione alla luce diurna è sufficiente a regolare il ritmo sonno veglia; non vi è garanzia circa il contenuto e la purezza delle preparazioni in commercio e gli effetti a lungo termine della alla elatonina esogena non sono conosciuti. dopo la sospensione della benzodiazepina. Prima della completa sospensione, che può richiedere da 4 settimane a più di un anno, la dose quotidiana del farmaco va quindi ridotta scalando un ottavo del totale ogni 15 giorni: è utile so stituire la benzodiazepina in uso con una dose quotidiana equivalente di diazepam in gocce, solo serale (vedi la tabella). Meglio ridurre troppo lentamente che troppo in fretta; se si verificano sintomi da astinenza mantenere tale posologia fino a che non regrediscono. Nell'anziano, PARAGONE TRA IL CICLO DEL SONNO piccole dosi di DELL’ADULTO E DI UN ANZIANO ipnotico possono veglia causare agitazione REM stadio 1 o aggravamento stadio 2 stadio 3 di uno stato adulto giovane confusionale acuto stadio 4 o della demenza, ore di sonno o altri effetti veglia REM collaterali come, stadio 1 orticaria, edema stadio 2 angioneurotico, stadio 3 anziano eritema multiforme stadio 4 bolloso, nausea ore di sonno e vomito. Modificato da Neubauer DN. Am Fam Physic 1999; 59: 2551. 5 mg di diazepam equivalgono a 15 mg di clordiazepossido 0,5 mg di lorazepam 0,5-1 mg di lormetazepam 5 mg di nitrazepam 15 mg di oxazepam 10 mg di temazepam BIBLIOGRAFIA Committee on Safety of Medicines. Benzodiazepines, dependence and withdrawal symptoms. Curr Probl 1988; 21: 1. Gary S et al. Management of insomnia. The Role of Zaleplon. Medscape General Medicine 4 (1), 2002. Dolder C et al. Use of non-benzodiazepine hypnotics in the elderly: are all agents the same? CNS Drugs 2007; 21: 389. Glass J et al. Sedative hypnotics in older people with insomnia: meta-analysis of risks and benefits. BMJ 2005; 331: 1169. |