Mini Dossier Prevenzione N. 09/08 DOSSIER “RITORNO AL LAVORO” Lo stress Lo stress può essere considerato il male oscuro della società odierna: alti ritmi di lavoro, instabilità economica e fobie terroristiche ne sono le principali cause, senza dimenticare lo stress da studio per i più giovani. Recenti indagini hanno rilevato che, mentre gli uomini riescono meglio a tenere a bada la negatività, le donne, indipendentemente dall’età, dalle condizioni di salute e dall' estrazione sociale, denotano un grado di malessere di gran lunga superiore a quello del maschio. Risulta poi che chi ha studiato sta meglio di chi ha un grado di istruzione inferiore e, come previsto, che i soldi rendano felici, così come la salute. Le variabili più importanti sono quindi lo stato di salute, il sesso e il reddito, ma significative risultano comunque anche l' età (tendenzialmente il benessere diminuisce con gli anni), la professione (i lavori manuali sembrano stressare di più rispetto a quelli intellettuali), la scolarità e lo stato civile (sposati e vedovi sembrano meno sereni di celibi-nubili e divorziati). Cosa c’è dietro la “malattia” stress? Uno stress che non riusciamo a giustificare potrebbe nascondere la presenza di patologie quali disfunzioni, squilibri, disordini e malfunzionamenti nell’organismo, che tipicamente contribuiscono ad incrementare il livello di stress. Attenzione anche allo stress scolastico, perchè può scatenare fastidiose emicranie negli studenti. Secondo una ricerca, il 12% dei ragazzi sotto i 14 anni soffre regolarmente di emicrania, mentre il 20% ha crisi saltuarie. L' emicrania infantile si presenta in modo diverso rispetto a quella degli adulti: il dolore è più'diffuso ma meno intenso e, spesso, si accompagna a nausea e vomito. C' è da temere un aumento della pressione, si può alterare il meccanismo della fame e l' equilibrio sonno-veglia, per non parlare dei disturbi della sfera sessuale e del possibile aumento del consumo di sigarette e alcol. Un quadro poco tranquillo, sul quale il farmacista può intervenire con la sua competenza e la conoscenza del proprio cliente, anzitutto dal punto di vista psicologico. Spesso il supporto rassicurante ed il consiglio di blandi tranquillanti, oltre che di rimedi naturali ed integratori alimentari, può essere utile per facilitare il ritrovamento della serenità perduta. L’insonnia I disturbi del sonno sono piuttosto frequenti; si stima infatti che ne sia colpito il 20% circa degli italiani adulti, con prevalenza del sesso femminile e delle persone anziane. L' insonnia è una condizione che si riferisce ad un riposo notturno inadeguato, sia da un punto di vista qualitativo che quantitativo. Chi si sveglia 3/4 volte per notte e ha qualche difficoltà ad addormentarsi, non è detto che soffra d' insonnia: difficilmente si dorme per 8 ore di fila senza risvegli. -1- Mini Dossier Prevenzione N. 09/08 Si può parlare di insonnia quando invece viene riportata una frequente difficoltà di addormentamento, risvegli notturni ripetuti e risveglio precoce al mattino con impossibilità a riprendere sonno; queste condizioni possono poi condurre a un peggioramento della vita di relazione, del lavoro e in generale delle attività quotidiane. La necessità di ore di sonno varia da persona a persona ed è regolata dai ritmi circadiani di circa due ore, dove si alternano fasi di sonno profondo a fasi di sonno superficiale (fase REM). Dal punto di vista fisiologico, con l' avanzare dell' età, si assiste a una diminuzione della necessità di ore di sonno: questa è massima nell' infanzia e nell' adolescenza e comincia a declinare dopo i 60 anni. In rapporto alle cause scatenanti, si possono distinguere 2 tipi di insonnia: § primaria, quando l' insonnia è l' unico disturbo in una sostanziale situazione di benessere fisico e psichico e non si riconosce una causa apparente; § secondaria, quando il disturbo è legato a cause notecome depressione, ansia, stress, uso di caffeina, nicotina, alcool ad alte dosi, o a cambio di fuso orario o dei turni di lavoro. In rapporto alla frequenza, si possono distinguere invece 3 tipi di insonnia: § occasionale, con una durata media di 2/3 giorni generalmente correlata a situazioni stressanti acute, come ad esempio il cambiamento di lavoro o un esame imminente, oppure alla presenza di un dolore fisico. Solitamente questo tipo di insonnia non richiede un trattamento specifico, in quanto tende a scomparire spontaneamente; § transitoria, l' insonnia che persiste da alcune settimane. Deve essere affrontata con tempestività, perché l' ansia di non riuscire a riposare può aggravare la situazione. Anche l' insonnia transitoria è generalmente correlata ad eventi stressanti (ad es. eventi luttuosi, problemi familiari), ma in questo caso si tratta di situazioni prolungate che mantengono il soggetto in stato di continua allerta. § cronica, quando il disturbo persiste da più di 3 settimane, sembra non avere una causa apparente. Risulta spesso facilmente riconducibile a comportamenti di una cattiva ' ' igiene del sonno' ' , ossia il non rispetto di abitudini favorenti il sonno, o a disturbi psichici o una malattia fisica. Quando consigliare i farmaci per insonnia e stress In linea generale l' impiego di farmaci risulta essere raccomandabile quando il problema sia tale da influenzare negativamente la vita di tutti i giorni. Il farmaco dovrà essere assunto al più basso dosaggio efficace per un breve periodo, al termine del quale la sospensione del farmaco dovrà avvenire con gradualità per evitare la comparsa di un' insonnia di rimbalzo. È inoltre buona norma durante la terapia farmacologica evitare di assumere contemporaneamente alcolici o altri farmaci che possano potenziare l' effetto deprimente sul sistema nervoso centrale. -2- Mini Dossier Prevenzione N. 09/08 Accanto alle terapie farmacologiche convenzionali quali le benzodiazepine, esistono numerosi rimedi naturali offerti dalla cosiddetta “medicina alternativa”: valeriana, camomilla, passiflora sono quelli che più frequentemente rientrano nei prodotti impiegati nell' insonnia. La melatonina viene proposta soprattutto quando l' insonnia è riconducibile a fenomeni di alterazione del ciclo sonno-veglia. Vista la minore incidenza di effetti collaterali, potrebbe inizialmente rappresentare una buona alternativa alle terapie farmacologiche o essere utilizzata nella fase di progressiva riduzione del dosaggio. Prevenzione delle malattie invernali e terapie di sostegno Sonno ristoratore vuol dire tante cose, tra le quali anche il potenziamento della risposta immunitaria. Anche recenti studi confermano la rivalutazione del detto popolare che attribuisce ai periodi di privazione del sonno e all’insonnia vera e propria, una maggiore propensione alle malattie infettive. È noto che il sistema immunitario è il sistema di difesa di cui è dotato l' organismo umano. È vero anche che il sistema immunitario di un adulto è in genere più resistente ad un eventuale aggressione, o meglio, in quanto più esperto e più maturo e pure vaccinato, un adulto sano dovrebbe essere sempre in grado di reagire. Bambini ed adolescenti sono sicuramente più esposti ai rischi di infezioni, specialmente dopo il rientro dalle vacanze quando riprendono a frequentare asili o scuole. Ma non solo i giovani, pure gli adulti e gli anziani soffrono in questo di frequenti episodi infettivi. È opportuno quindi, oltre che effettuare laddove necessario le vaccinazioni del caso, stimolare il proprio sistema immunitario per prevenire gli stati influenzali o quelli dovuta al raffreddamento. Esistono preparati omeopatici di comprovato successo, che non comportano alcun rischio collaterale e possono essere assunti con sicurezza. Inoltre il farmacista può consigliare terapie di supporto a base di vitamine e minerali, che regolano le funzioni metaboliche fisiologiche e favoriscono le reazioni enzimatiche dell' organismo e del sistema nervoso centrale, risultando utili anche nella crescita, nel mantenimento, nella riparazione e nella salute dei tessuti e delle ossa. Infine per tutti coloro che necessitano di un’azione ricostituente nei periodi di impegno fisico e mentale, i bambini e i ragazzi nelle loro attività quotidiane e nel cambio di stagione e gli adulti per affrontare con maggiore lucidità i periodi di lavoro pesante o le attività sportive, sono da consigliare i fitocomplessi vegetali che apportano principi attivi, oligoelementi, minerali e altre sostanze biologicamente attive che, in sinergia tra loro, sono utili per attivare i processi energetici dell’organismo. -3-