Insonnia nell’anziano L’insonnia è un disturbo molto comune lo dimostrano i 12 milioni d’italiani che ne soffrono. Il 60% degli anziani riferiscono un sonno percepito come insoddisfacente a causa di difficoltà a addormentarsi (I. iniziale), numerosi risvegli (I centrale) sonno frammentato e superficiale con risveglio mattutino precoce (Insonnia terminale). Gli aspetti qualitativi del sonno è che questo sia scarsamente ristoratore lasciando al risveglio la sensazione di non aver riposato a sufficienza, con stanchezza mattutina. In questo caso a fronte di una durata più o meno normale, il sonno perde la sua capacità rigeneratrice. Per quanto riguarda la durata l’insonnia può essere transitoria (una malattia, un viaggio) oppure presto (ricovero in ospedale, separazioni affettive) oppure cronica, associata spesso a malattie fisiche o della sfera emozionale (disturbi cardiaci, l’ipertiroidismo, l’asma, e la depressione). Potremmo anche chiederci perché si dorme? In neurofisiologia dormire è considerata una necessità istintiva dell’uomo: se si paragona lo stato di veglia e lo stato di sonno alle funzioni digestive, il primo è analogo alla ricerca del cibo e all’atto di mangiare il secondo all’impiegare le componenti nutritive del cibo e dunque acquistare forza. Infatti, tutto il metabolismo è orientato verso l’immagazzinamento d’energia: il midollo osseo fabbrica i globuli rossi in gran numero, l’ormone somatotropo viene escreto in grandi quantità,(per il rinnovo dei tessuti, la regolazione della glicemia, la normalizzazione dei depositi grassi e la formazione delle fibre muscolari), il sistema immunitario produce più anticorpi, l’apparato renale e il fegato eliminano le tossine più efficacemente di quando siamo svegli. Le cause d’insonnia nell’Anziano. Fisiologiche : diminuita produzione di melatonina produttore dei ritmi sonno – veglia, alterazioni delle concentrazioni ematiche e dei ritmi circadiani d’altri ormoni , della pressione arteriosa e della temperatura corporea, scomparsa del sonno profondo (il sonno si compone di 4 fasi che si ripetono durante la notte: due sono caratterizzate da un sonno leggero e due da un sonno più profondo, Glia anziani dormono fisiologicamente due ore in meno rispetto a quanto abituati prima • vi è poi una 5 fase REM durante la quale le informazioni ricevute durante il giorno vengono raccolte e ordinate dal cervello) • Disturbi Organici: cardiaci (angina le aritmie) respiratori (l’asma e le apnee notturne) gastroenterici (R G) urologici (incontinenza urinaria) psichici (depressione l’ansia Parkinson, demenza senile) e le intolleranze alimentari, diabete Assunzione di farmaci: da soli o assunti in combinazione possono interferire con il normale ritmo sonno veglia: gli antiipertensivi gli antiipotiroidei gli ipoglicemizzanti, alcuni diuretici e antibiotici. cortisonici. L’uso di benzodiazepine o di altri sedativi ipnotici è molto diffuso ma ancora poco è conosciuto il rapporto rischi- benefici. Gli effetti collaterali possono essere cognitivi (con perdita di memoria confusione e disorientamento ) di tipo PSICOMOTORIO (vertigini perdita di equilibrio cadute) sebbene in diversi casi, come dimostrano alcune ricerche la somministrazione di sedativi ipnotici negli anziani migliora la qualità e quantità del sonno nel lungo tempo l’uso continuativo di queste sostanze non è giustificato visto l’aumento di rischi di manifestazioni avverse. • Le abitudini scorrette che possono essere risolte con alcune regole per dormire bene: 1. Comportamentali: andare a letto solo per dormire, e quando si ha sonno 2. Altre attività come mangiare e guardare la televisione non devono essere fatte a letto 3. Nelle ore precedenti il sonno fare qualcosa di rilassante come leggere un libro o un bagno caldo 4. Fare sempre un po’ d’attività fisica, ma almeno 3 ore prima di coricarsi. 5. Se ci si sveglia è inutile girarsi nel letto meglio alzarsi e preparare una camomilla o una tisana di passiflora. 6. Fare il pisolino dopo pranzo non vuol dire dormire durante il giorno (15-20 minuti) 7. Non mangiare troppo o troppo poco Ambientali 1. La stanza dovrebbe essere non troppo umida calda (19 °) silenziosa e buia 2. Il letto dovrebbe essere orientato secondo un’antica tradizione Egiziana con la testa a nord, confermata da studi vari. Alimentare 1. Evitare del tutto la caffeina presente nel tè, nel caffè, nel mate, nel guaranà nel cacao e nella noce di cola 2. Evitare la carne nel pasto serale (Tirosina secernente delle norepifrenine stimolanti cerebrali pancetta affumicata e i crauti , le melanzane, gli spinaci, il vino e il formaggio stagionato, i cibi salati (dado carry pepe e la paprica e cibi in scatola.) 3. Assumere amidi pasta e riso, il triptofano contenuto nei carboidrati complessi viene accettato dal cervello per facilitare il sonno semi oleosi legumi uova bollite pesce e formaggi freschi. Verdure consigliate: lattuga radicchio rosso, zucca, rape, cavoli, cipolla, e aglio. Note sono le proprietà sedative del latte caldo prima di coricarsi. 4. Vanno evitati i superalcolici e il fumo. TERAPIE per l’Insonnia Farmacologica: le classi farmacologiche prescritte per l’insonnia sono le benzodiazepine che includono farmaci come il DIAZEPAN, (VALIUN, TRANQUIRIT, ASIOLIN, NOAN), LORAZEPAN, (TAVOR ERBORISTICI: 1. Valeriana che migliora la qualità del sonno 2. Il biancospino facilita il rilassamento dei muscoli e regolarizza il battito cardiaco.E’ associata alla passiflora per chi soffre di risvegli notturni 3. Il Tiglio è consigliato per chi soffre d’ipertensione arteriosa 4. Escoltia, è il cosiddetto papavero californiano, un’erba che porta il sonno riducendo i risvegli anticipati mattutini 5. L’iperico mediante l’ipericina contenuta in buona percentuale nell’estratto secco aiuta a riportare alla norma varie funzioni vegetativo ormonale. 6. Lavanda e la melissa per le loro proprietà antispastiche e sedative 7. Camomilla, utile nei soggetti irritabili, con attenzione perché l’uso smodato può provocare ipereccitabilità accrescendo l’insonnia. Ormoni: la melatonina induce il sonno e inibisce la formazione di tumori da3 a 6 gr 1 ora prima di coricarsi ADATTOGENI 1. Eleuterococco: ripristina l’equilibrio naturale passaggio stagionale, contrasta il freddo l’affaticamento fisico durante la malattia metereopatia. 2. REISHI OLI ESSENZIALI Scegliendoli tra i propri gusti olfattivi i più adatti sono: lavanda gelsomino rosa e sandalo.