Terapia dell’emicrania Approccio empirico Approccio su base fisiopatologica Caratteri dell’attacco Dolore Aura Aura “Cortical Spreading Depression”(CSP) Aristides Leao Prima descrizione della cortical spreading depression tramite applicazione di sali di potassio, sulla corteccia di animali da esperimento. Aura CSP ed aura I caratteri spazio-temporali dell’aura riflettono quelli della cortical spreading depression (CSD) nell’animale da esperimento Dolore Le strutture algogene coinvolte nelle cefalee sono le meningi e i vasi, innervati essenzialmente dal nucleo caudale del trigemino: l’attivazione trigeminale può determinare una vasodilatazione mediante una conduzione antidromica lungo le fibre nocicettive, con produzione di peptidi algogeni : sostanza P, neurokina A, calcitonin-generelated peptide (CGRP). Il trigemino e i vasi cerebrali costituiscono una unità funzionale denominata “Sistema trigeminovascolare”. Dal nucleo caudale del trigemino attivato possono essere stimolati il nucleo salivatorio superiore del nervo facciale, responsabile di sintomi vegetativi “Sistema trigemino-vascolare”. sistema trigeminovascolare Flusso cerebrale 6 Vasi dura Vasodilatazione Stravaso ematico SPG 3 TG SPG: ganglio sfenopalatino TG: ganglio trigeminale SSN: nucleo salivatorio superiore TNC: nucleo trigeminale caudale CSD: cortical spreading depression Aree cerebrali rostrali SSN sensibilizzazione 4 5 SP, CGRP, NKA TNC VIP, NO, ACh NO, adenosina, ac. arachidonico Tronco encefalico Espressione C fos adattato da Bolay et al, 2002 Caratteri dell’attacco Dolore Aura CSD e sistema trigeminovascolare Flusso cerebrale 6 Vasodilatazione Stravaso ematico 2 SPG 3 TG Vasi dura 1 Corteccia cerebrale Vasi pia CSD SPG: ganglio sfenopalatino TG: ganglio trigeminale SSN: nucleo salivatorio superiore TNC: nucleo trigeminale caudale CSD: cortical spreading depression Aree cerebrali rostrali SSN sensibilizzazione 4 5 SP, CGRP, NKA TNC VIP, NO, ACh NO, adenosina, ac. arachidonico Tronco encefalico Espressione C fos adattato da Bolay et al, 2002 Conclusions: A structural abnormality in the network of motion-processing areas could account for, or be the result of, the cortical hyperexcitability observed in migraineurs. The finding in patients with both MWA and MWoA of thickness abnormalities in area V3A, previously described as a source in spreading changes involved in visual aura, raises the question as to whether a ‘‘silent’’ cortical spreading depression develops as well in MWoA. In addition, these experimental data may provide clinicians and researchers with a noninvasively acquirable migraine biomarker. We describe three patients, each fulfilling the International Headache Society criteria for migraine with aura, who suffered from headaches 6–10 days per month. Two patients were treated with flunarizine and the third patient with topiramate for the duration of 4 months. All patients reported that aura symptoms resolved completely, whereas the migraine headache attacks persisted or even increased. These observations question the theory that CSD (silent or not) is a prerequisite for migraine headaches. Ipereccitabilità corticale Disfunzione troncoencefalica ? Clinica “Cortical Spreading Depression” Aura Silente Attivazione e sensibilizzazione del sistema trigeminovascolare Infiammazione neurogenica Sensibilizzazione centrale + + Cefalea Il trattamento della patologia emicranica Approcci terapeutici Approccio Farmacologico Farmaci per la terapia preventiva Approccio non farmacologico Farmaci per la terapia dell’attacco Farmaci non specifici Farmaci specifici - Rimozione dei fattori scatenanti - Terapia comportamentale: a) tecniche di rilassamento b) biofeedback c) terapia cognitivo-comportamnetale - Ipnosi - Ginnastica aerobica - Ossigenoterapia iperbarica - Manipolazioni spinali - Omeopatia - Agopuntura - Supplementi nutrizionali Bigal, 2004; Sandor & Afra, 2005 Linee guida del trattamento dell’emicrania Visita -Visita dedicata -Anamnesi farmacologica -Informare il paziente -Counselling - “Conquista del paziente” Individualizzare il trattamento più idoneo per ogni paziente Fare diagnosi -Test di screening -Diagnosi differenziale con altre cefalee primarie Valutare severità Pianificare -Frequenza -Intensità il trattamento -Disabilità Follow-up -Sintomi associati -Esigenze del -Stabilire gli obiettivi paziente -Terapia comportamentale -Terapia della fase acuta Valutare l’efficacia -Terapia preventiva della terapia -Terapia non farmacologica Dowson et al, 2002 Il trattamento della patologia emicranica: gli obiettivi Rendere consapevole il paziente della propria patologia e dei suoi fattori scatenanti Ridurre frequenza, intensità e durata degli attacchi emicranici Prevenire la cronicizzazione del disturbo Migliorare la qualità di vita Ridurre la disabilità U.S. Headache Consortium Guidelines for Migraine Treatment, 2002 Gli obiettivi della terapia dell’attacco Ridurre la sintomatologia cefalalgica rapidamente ed in modo completo e ridurre il tasso di recidive Restituire al paziente la sua capacità funzionale spesso ridotta durante l’attacco emicranico Ridurre al minimo l’uso di farmaci analgesici e dei farmaci della recidiva dell’attacco Autonomizzare il più possibile il paziente rendendolo partecipe nelle scelte terapeutiche Preferire il trattamento con il migliore rapporto costo-beneficio Ridurre al minimo la quota di effetti indesiderati U.S. Headache Consortium Guidelines for Migraine Treatment, 2002 Il trattamento della patologia emicranica La terapia dell’attacco Farmaci non specifici Farmaci specifici - FANS -Antiemetici - Paracetamolo -Analgesici - Oppiacei di combinazione -Derivati dell’ergot -Triptani Per attacchi emicranici a) Lievi-moderati b) Moderati-severi con riposta positiva c) In pazienti con controindicazioni ai triptani Per attacchi emicranici a) Moderati-severi b) In pazienti con elevata disabilità Bigal, 2004 Il meccanismo d’azione dei triptani 1° Vasocostrizione 5-HT1B 3° Inibizione degli stimoli nocicettivi Vasi meningei nucleo trigeminale caudale 5-HT1F Ganglio trigeminale Terminazioni nervose vasali 5-HT1D Tronco encefalico 5-HT1B 5-HT1D Terminazioni nervose centrali 2° Inibizione del rilascio dei neuropeptidi vasoattivi C1-C2 EFNS Guidelines Analgesici Antiemetici Triptani Profilo farmacocinetico dei diversi triptani presenti in commercio Farmaco Formulazione Posologia (mg) tmax (h) t1/2 (h) Biodisponibilità (%) Sumatriptan Orale Sottocutanea Intranasale 100 6 20 2.5 0.25 2 - 2.5 2 2 14 96 Zolmitriptan Orale 2.5 2 3 40 Naratriptan* Orale 2.5 2-3 5-6 63/74 Rizatriptan Orale 10 1 2 – 2.5 47 Eletriptan Orale 40 1 - 25 4–7 50 Almotriptan Orale 12.5 2.5 3.6 70 Frovatriptan Orale 2.5 2-4 25 24-30 *non in commercio in Italia Mathew & Loder, 2005 I triptani non sono tutti uguali Gruppo I Caratteristiche Triptani Gruppo II Velocità d’azione rapida Velocità d’azione + lenta Elevata potenza Minore potenza Elevata recidiva Bassa recidiva Sumatriptan Naratriptan* Zolmitriptan Frovatriptan Rizatriptan Almotriptan Eletriptan *non in commercio in Italia Bigal et al, 2003 Non tutti i pazienti rispondono al trattamento: Pain free a 2 ore: 30-40% Il 30% circa dei responders presentano recidive della cefalea nelle 24 ore Possibili (anche se rari) rischi legati all’effetto vasocostrittore (recettori 5 HT1B) Antagonisti dei recettori per CGRP Inibitori della NO sintetasi Antagonisti dei recettori TRPV1 Antagonisti dei recettori AMPA e kainato Antagonisti dei recettori per CGRP pain freedom at 2 h. Agonisti dei recettori 5HT1F Reuter U, Pilgrim A, Diener HC, Farkkila M, Ferrari MD. COL-144, a selective 5HT1F agonist for the treatment of migraine attacks[abstract]. Cephalalgia 2009; 29: 122. 130 pazienti emicranici COL-144 or placebo e.v. Efficacia superiore al placebo Buona tollerabilità Pilgrim AJ, Dussault B, Rupniak NMJ, White J, Mazur D, DiSanto AR. COL144, an orally bioavailable selective 5-HT1F receptor agonist for acute migraine therapy [abstract]. Cephalalgia 2009; 29 (suppl 1): 24 Terapia di profilassi: quando? Episodi di cefalea ricorrente che riducono la qualità di vita del paziente nonostante la terapia sintomatica Due o più crisi emicraniche che determinano una disabilità > a 3 giorni/mese Scarsa efficacia, controindicazioni, effetti collaterali del trattamento sintomatico Uso inappropriato di farmaci sintomatici Preferenza del paziente di avere il minor numero di crisi emicraniche Forme di emicrania complesse (emicrania emiplegica) Bigal et al, 2004 EFNS Guidelines EFNS Guidelines EFNS Guidelines La terapia di profilassi: quali dosaggi e titolazioni? Dosaggio giornaliero Titolazione Commento da 80 a 160 mg Iniziare con 40 mg/die divisi in 2 dosi; aumentare di 40 mg/settimana Efficaci anche dosaggi inferiori ai 100 mg/die - verapamil da 240 a 480 mg Iniziare con 40 mg/die; aumentare di 40 mg/settimana In alcuni casi utile titolare più rapidamente - flunarizina 10 mg Iniziare con 1 cpr 10 mg la sera Anche 5 mg/die possono risultare efficaci 20 mg Iniziare con 10 mg la sera; aumentare di 10 mg /settimana In alcuni casi utile titolare più lentamente Iniziare con 250 mg/die; aumentare di 250 mg /settimana La formulazione a lento rilascio preferite dai pz Farmaco Beta bloccanti - propanololo Calcio antagonisti Antidepressivi -amitriptilina Antiepilettici -valproato -topiramato 1000 mg 100 mg Iniziare con 25 mg/die; aumentare di 25 mg /settimana in 2 dosi gionaliere Evans et al, 2006 La comorbilità emicranica Psichiatrica Neurologica Vascolare Depressione Epilessia Fenomeno di Raynaud Ansia Sindrome di Tourette Ipertensione Ictus ischemico Attacchi di panico Ischemie cerebrali silenti Alterazioni della sostanza bianca Cardiologica Altro Pervietà del forame ovale Russamento Prolasso della mitrale Sindrome delle apnee da sonno Asma/allergie Aneurisma del setto atriale LES Dolore non cefalico Scher et al, 2004 La terapia di profilassi tra comorbilità e controindicazioni Comorbidità Farmaco Beta bloccanti Effetti collaterali Relativa controindicazione Relativa indicazione 4+ 2+ Asma, depressione, diabete, m. Raynaud, scompenso cardiaco Ipertensione arteriosa, angina 4+ 2+ 2+ Obesità Angina, vasculopatie Efficacia Anti serotoninergici -pizotifene -metisergide 4+ Calcio antagonisti Ipotensione ortostatica Aura, ipertensione, angina asma Vertigini, instabilità -verapamil 2+ 1+ Stipsi, ipotensione -flunarizina Antidepressivi -triciclici 4+ 2+ Depressione, Parkinson 4+ 2+ -SSRI -IMAO Antiepilettici -valproato -gabapentina -topiramato 2+ 4+ 1+ 4+ Ritenzione urinaria, mania, blocchi A-V Mania Depressione, ansia, insonnia, dolore Depressione, DOC Depressione refrattaria 4+ 2+ 4+ 2+ 2+ 2+ Epatopatie, coagulopatie Mania, epilessia, ansia Epatopatie, coagulopatie Mania, epilessia, ansia Calcolosi renale Mania, epilessia, ansia 2+ 2+ Gastrite,ulcera Dolore, artrite Bigal, 2004 “…Discover in migraine prophylaxis have lagged however and only two drugs (i.e. valproate and topiramate) have received international regulatory approval for this indication in the past 15 years…” N. Ramadan Current Neurology Neuroscience Report, 2006 6: 95-99 Valproato GABA sinaptosomiale Effetto post-sinaptico del GABA Conduttanza K+ Ipereccitabilità Disfunzione nocicettiva Topiramato GABA Canali del sodio Rec. non-NMDA Canali del calcio L ed N Ipereccitabilità Disfunzione nocicettiva Lamotrigina Canali del sodio v.d release di Glutamato Canali del calcio L ed N Ipereccitabilità Disfunzione nocicettiva Propanololo Antagonismo 5HT1A e 5HT2b Inibisce l’attivazione da cainato Ipereccitabilità Effetto β1 agonista Norepinefrina Disfunzione nocicettiva Amitriptilina Agonismo GABAA Sinergismo con oppioidi Sist. Controllo nocicettivo Inibizione GAT-1 e GAT-3 Ipereccitabilità Agonismo Adenosina-1 Disfunzione nocicettiva inibizione della CSD dopo trattamento con I farmaci di profilassi. Incremento della soglia per la CSD dopo trattamento con I framaci di profilassi. Blocca la CSD Inibisce la produzione di nitrossido sintetasi Inibisce la formazione di cGMP Inibisce l’attivazione del sistema trigemino vascolare Primary end-point: 1.0-day (95% confidence interval -0.33, 2.39; P = 0.14) difference in reduction in migraine days between tonabersat and placebo. The responder rate, defined as a 50% reduction in migraine attacks, was 62% for tonabersat and 45% for placebo (P < 0.05), Rescue medication use was reduced in the tonabersat group compared with placebo by 1.8 days (P = 0.02). Effects of tonabersat on migraine with aura: a randomised, double-blind, placebocontrolled crossover study. Hauge AW, Asghar MS, Schytz HW, Christensen K, Olesen J. BACKGROUND: Migraine with aura is thought likely to be caused by cortical spreading depression (CSD). Tonabersat inhibits CSD, and we therefore investigated whether tonabersat has a preventive effect in migraine with aura. METHODS: In this randomised, double-blind, placebocontrolled crossover trial, 40 mg tonabersat once daily was compared with matched placebo in patients who had at least one aura attack per month during the past 3 months. Randomisation was by computer-generated list. Patients kept a detailed diary to enable objective diagnosis of each attack as migraine with aura, migraine without aura, or other type of headache. Primary endpoints were a reduction in aura attacks with or without headache and a reduction in migraine headache days with or without an aura. Analysis was per protocol. This trial is registered, number NCT00332007. FINDINGS: 39 patients were included in the study, of whom 31 were included in the statistical analysis of efficacy. Median (IQR) attacks of aura were reduced from 3.2 (1.05.0) per 12 weeks on placebo to 1.0 (0-3.0) on tonabersat (p=0.01), whereas the other primary outcome measure, median migraine headache days with or without aura, was not significantly different between placebo and tonabersat groups (3.0 days in each group; p=0.09). Tonabersat was well tolerated but overall had more side-effects than placebo. INTERPRETATION: Tonabersat showed a preventive effect on attacks of migraine aura but no efficacy on non-aura attacks, in keeping with its known inhibitory effect on CSD. The results support the theory that auras are caused by CSD and that this phenomenon is not involved in attacks without aura Lancet Neurol. 2009 Aug;8(8):718-23. Epub 2009 Jun 29. Il trattamento della patologia emicranica: gli obiettivi Rendere consapevole il paziente della propria patologia e dei suoi fattori scatenanti Ridurre frequenza, intensità e durata degli attacchi emicranici Prevenire la cronicizzazione del disturbo Migliorare la qualità di vita Ridurre la disabilità U.S. Headache Consortium Guidelines for Migraine Treatment, 2002 I fattori di rischio di cronicizzazione dell’emicrania e le strategie terapeutiche per prevenirle Fattori di rischio Non modificabili Modificabili Sesso: femminile Frequenza degli attacchi - Bassa scolarità - Basso ceto sociale e Sensibilizzazione centrale Trauma cranico Obesità Uso inappropriato di sintomatici Eventi stressanti della vita Russare Strategia da attuare Terapia di profilassi Trattamento precoce dell’attacco Terapia preventiva con farmaci che non aumentano l’appetito - Terapia preventiva - Disintossicazione Tecniche di rilassamento Biofeedback Terapia della comorbidità psichiatrica Valutare la qualità del sonno Trattare la sindrome della apnee da sonno quando pesenti Lipton & Bigal, 2005 Disfunzione neurologica Evoluzione dell’emicrania dalla forma episodica a quella cronica Emicrania cronica Emicrania e cefalea di tipo tensivo Prodromi Normale Emicrania episodica Soglia di sensibilizzazione Trasfomazione dell’emicrania Emicrania cronica Cady et al, 2004 Emicrania e patologia vascolare Emicrania e patologia vascolare