Corso
DISCRIMINAZIONI:
RICONOSCERE, PREVENIRE, CONTRASTARE
Giovanni Giulio Valtolina
Fondazione Ismu
Milano, 25 novembre 2014
Identità sociale
Categorizzazione
Confronto sociale
Pregiudizi e stereotipi
Fasi del ciclo migratorio in Italia
e atteggiamenti degli italiani
Identità sociale
Il gruppo sociale a cui apparteniamo è il luogo
di origine dell'identità sociale: negli essere
umani è spontanea la tendenza a costituire
gruppi, a sentirsene parte e a distinguere il
proprio gruppo di appartenenza (ingroup) da
quelli di non-appartenenza (outgroup),
elicitando consequenzialmente dei meccanismi di errore cognitivo (“bias”) e un
comportamento di favoritismo per il proprio
gruppo (e l'inverso per gli outgroup ).
CATEGORIZZAZIONE
• Gli individui costruiscono "categorie"
funzionalmente discriminanti di appartenenza, basate su fattori di vario tipo (età, sesso,
posizione sociale o lavorativa, religione, appartenenza politica, tifo per una squadra di
calcio, ideologia di riferimento, appartenenza
etnica, etc...).
• Gli individui tendendo a massimizzare le
somiglianze tra i soggetti all'interno della
categoria, massimizzando al contempo le
differenze con le categorie contrapposte.
CONFRONTO SOCIALE
• L'individuo confronta continuamente il proprio
gruppo con gli altri gruppi presenti nella società,
con una condotta marcatamente segnata da errori
(bias) valutativi in favore del proprio ingroup . Il
proprio gruppo viene implicitamente considerato
"migliore" rispetto agli "altri", che vengono metodicamente svalutati o confrontati in chiave critica.
• Corollario di questo processo è che parte della
propria autostima individuale deriva anche dalla
percezione di "superiorità" del proprio ingroup
rispetto agli outgroup di riferimento.
PREGIUDIZIO
•Tendenza a considerare in modo
ingiustificatamente sfavorevole – o favorevole - gli individui che appartengono a
un gruppo sociale diverso dal proprio.
•Esso non si limita alle valutazioni rispetto
agli altri gruppi, ma è in grado di
orientare concretamente l’agire nei
confronti degli altri gruppi (-> comportamenti discriminatori).
STEREOTIPO
•Insieme coerente e tendenzialmente rigido
di credenze negative – o positive - che un
certo gruppo sociale condivide rispetto a un
altro gruppo o categoria sociale.
•Lo stereotipo può essere considerato il
nucleo cognitivo del pregiudizio, in quanto
la tendenza a pensare (e ad agire) in modo
sfavorevole – o favorevole - nei confronti di
un gruppo (pregiudizio) poggia sulla
convinzione che quel gruppo possieda in
maniera abbastanza omogenea dei tratti
che si considerano negativi o positivi.
CRITERI DISCRIMINANTI PER LE
SPIEGAZIONI DEL PREGIUDIZIO
• ORDINARIETA’:
processi
normali e tipici con cui occorre
convivere
(psicolo-gia
cognitivista,
sociologia,
antropologia).
• LIVELLO INDIVIDUALE:
l’essenza del pregiudizio
affonda le sue radici nella
biologia e/o nella storia
individuale;
• ECCEZIONALITA’: fenomeni
intrinsecamente anormali, che si
sviluppano solo in condizioni di
patologia individuale o sociale;
storicamente
de-terminati,
possono e devo-no essere
combattuti.
• LIVELLO SOCIALE: la
spiegazione del pregiudizio si
fonda su motivazioni di tipo
socio-politico, economico e/o
legate ai rapporti di potere tra
gruppi sociali
LIVELLO
INDIVIDUALE
PROCESSI
ORDINARI
PROCESSI
ECCEZIONALI
A1. spiegazione sociobiologica
LIVELLO
SOCIALE
A2. spiegazione cognitiva
B. Conseguenza dei
processi che legano
l’appartenenza sociale
e l’immagine di Sè
C. Teoria della «personalità autoritaria»
D. Teoria del «capro
espiatorio»
• A1. spiegazione socio-biologica: fondamento biologico dell’ostilità
contro i diversi
• A2. spiegazione cognitiva del pregiudizio (G. Allport):
- processi di categorizzazione
- meccanismo dell’inferenza
- accentuazione percettiva
• B.
processi di appartenenza sociale
(miglioramento dell’autostima)
• C. la personalità autoritaria
• D. la minoranza come capro espiatorio
e
immagine
di
Sè
ALCUNI COROLLARI…
• Gli individui non si limitano a cercare il comportamento
coerente con lo stereotipo, ma possono perfino sollecitarlo
agendo in modo da produrre comportamenti in grado di
confermare le proprie aspettative (meccanismo della
profezia che si «autoavvera»)
• In determinate condizioni, il contatto coi membri di un gruppo soggetto a stereotipi e pregiudizi può ridurre grandemente la stereotipizzazione e il pregiudizio conseguente (ipotesi
del contatto)
• Quando si ottengono informazioni platealmente incoerenti
con uno stereotipo, questo può rimanere tale perché le
incoerenze si neutralizzano attraverso la creazione di una
nuova categoria per le eccezioni alla regola (sottotipo) e si
considera il comportamento di membri inusuali del gruppo
come irrilevante (dissonanza cognitiva).