Kettlebell Italia - Il sito di Mario Civalleri - 1° Kettlebells Training Instructor in Italia L’ALLENAMENTO TOTALE Conti Emanuele Inviato da : admin Pubblicato il : 19/07/2010 12:52:25 Salve, mi chiamo Conti Emanuele, ho quasi 26 anni, umbro e di professione non sono ne un professore, ne un medico, ne tantomeno un personal trainer… sono un libero professionista geometra per l’esattezza, e che da poco a cominciato gli studi universitari.Sono quindi uno come tanti, che però nutre una smisurata passione per lo sport, studiato, visto e soprattutto praticato.Come si usa dire sono un autodidatta, leggo libri in continuazione e sono sempre alla ricerca dell’ultima innovazione che tratta di allenamento fisico, senza alcun tipo di influenza e preconcetto ne di stampo filosofico ne tantomeno commerciale/economico.Tutto quello che leggo poi sapete cosa ci faccio? Lo metto semplicemente in pratica, mi faccio da cavia umana e valuto se funziona o no.Vedo che questo mio modo di fare, queste mie conoscenze hanno catturato l’attenzione di molta gente del posto in cui abito, i quali si rivolgono a me per avere consigli e avere delle dritte su come allenarsi per migliorare il loro stato fisico, rimanendo poi soddisfatti dai risultati che ottengono.Non mi ritengo un “guru” per carità, ma ciò mi fa pensare che non sarà poi tutto sbagliato ciò che dico… Ora proverò quindi a catturare l’attenzione di te che stai leggendo queste righe, nelle quali è contenuto il mio pensiero inerente una pratica sportiva “nuova” in Italia, ma che nuova non è (nella ex Unione Sovietica la svolgevano già 300 anni fa), che sta prendendo sempre più piede nel mondo dell’allenamento sportivo moderno: il Kettlebell training, pratica alla quale mi sono talmente appassionato e che mi ha talmente coinvolto al punto che mi ritrovo qui a scrivere questa “tesina” per qualificarmi al termine dei corsi, come istruttore FIKDA. Per descrivere questo sport devo obbligatoriamente partire dal mio concetto di allenamento:l’ALLENAMENTO TOTALE. I miei allenamenti non sono mai stati incentrati su una attività in particolare. Per me il training ottimale è quello che ha come risultato il miglioramento sensibile della funzione cardio-respiratoria in primis, assecondato da una buona tonicità e forza muscolare, senza trascurare assolutamente il fattore flessibilità. Il progredire di queste tre componenti permette di ottenere uno stato di forma ottimale, un progresso all’unisono, senza creare squilibri in una delle componenti citate. Il corpo umano, composto dai diversi apparati, deve essere un tutt’uno, un sistema unico dove le varie componenti lavorano in equilibrio ed in sinergia tra loro. Mi spiego meglio: se una persona si allena solo ed esclusivamente nella corsa, trascurando il potenziamento muscolare, svilupperà un ottimo sistema cardio-circolatorio, ma avrà delle carenze e degli squilibri dal punto di vista della muscolatura scheletrica. Viceversa un allenamento incentrato solo sui pesi provocherà il fenomeno inverso, con muscoli ben visibili e forti ma senza un po’ di fiato utile per salire le scale di casa… Il mio programma di allenamento settimanale prevede quindi sedute di lavoro aerobico (corsa, nuoto, bici) alternati a lavori di potenziamento muscolare (corpo libero o /e con pesi), opportunamente bilanciati in termini di volume ed intensità. Questo concetto va applicato secondo me sia allo sportivo professionista, sia all’impiegato d’ufficio che ci tiene solo a “sentirsi bene”. Quanto detto nel mio caso era regolarmente applicato ogni settimana con due - tre sedute di corsa http://www.kettlebellitalia.com 10/6/2017 12:18:05 - 1 o nuoto e due - tre allenamenti con manubri e bilancieri a seconda dei periodi (più corsa e nuoto in estate, viceversa più pesi l’inverno), senza dimenticare lo stretching finale per mantenere l’elasticità e la flessibilità muscolare. Tutto questo fino a quel 18 Febbraio 2008 quando, aggirandomi per il web alla ricerca di articoli interessanti, mi imbattei in una intervista ad un certo Pavel Tsatsouline, che esaltava le qualità di questo attrezzo, il kettlebell e l’allenamento che con esso veniva effettuato. Questo signore, asciutto e tonico, mai visto prima si presentava con un biglietto da visita a mio vedere unico, che vale più di ogni altro attestato o laurea: era un istruttore che aveva allenato le Forze Sovietiche Russe ed era stato chiamato per la stessa operazione dagli Stati Uniti d’America per il Corpo dei Marines. Un russo che impara agli americani… ho detto tutto. Solo per questo valeva la pena leggere cosa diceva. La morale era questa: “il kettlebell è una palla di cannone con una maniglia, una palestra completa che si tiene in una mano, un attrezzo compatto praticamente indistruttibile ed utilizzabile ovunque, che produce fitness estremo a tutto tondo, forza universale, potenza duratura, flessibilità, riduzione del grasso corporeo senza il disonore degli esercizi aerobici, tutto questo facendo un paio di ore la settimana.” Detto, fatto… neanche due settimane dopo avevo nel mio garage la mia gyria da 1 pood (16 kg nel sistema di misurazione di peso sovietico) con la quale ho cominciato ad allenarmi col mio solito metodo fatto di lettura e messa in pratica, e da li non ho smesso più. Vediamo perché con il kettlebell è possibile allenare il tutto, ovvero l’efficienza cardiovascolare, la muscolatura scheletrica e la flessibilità. Si può scegliere di migliorare la forza pura ed aumentare l’ipertrofia muscolare incentrando l’allenamento sui così detti esercizi di griglia, ovvero distensioni, rematori, squat e tutti gli altri esercizi praticati nel body-building e con i quali è possibile applicare le metodiche di allenamento tipiche (5x5, 8x8, 10x10, stripping, superset, ecc.) Ma tutto ciò non esalta ne me, ne i pregi di questo arnese spartano… Quello che rende eccezionale il kettlebell è un allenamento misto, con esercizi di griglia e soprattutto gli esercizi balistici (snatch, swing, clean & jerk, rock ups, ecc.) i quali hanno come risultate un condizionamento cardiovascolare senza eguali e come effetto collaterale una tonificazione ed ipertrofia muscolare, un potenziamento delle articolazione scheletriche ed un aumento della flessibilità e delle capacità coordinative del soggetto. Eccolo quindi… il mio concetto di ALLENAMENTO TOTALE, tanto cercato e finalmente trovato, racchiuso in un unico attrezzo, una rozza palla di ferro con una maniglia. Ammetto che inizialmente ero scettico ma ho cambiato subito idea… mi sono ricreduto dopo la prima volta che ho provato l’esercizio base del kettlebell training, lo swing, con il quale sono rimasto senza fiato dopo 30” scarsi, quando invece pensavo lo avessi da vendere visto che correvo a buon ritmo 3-4 volte la settimana (5 km coperti in 18’ tanto per rendere un’idea). Dove è il trucco, dove è il segreto? Studi scientifici attendibili hanno dimostrato che l’utilizzo del kettlebell nei vari esercizi, specialmente quelli balistici, comporta il coinvolgimento non dei singoli muscoli, ma delle intere catene cinetiche muscolari, compresi quelli stabilizzatori. Tutto questo in virtù della dinamica degli esercizi ed al decentramento del peso rispetto all’impugnatura che lo rende scomodo, vero, ma di una scomodità utile, che apporta enormi benefici, in quanto non basta sollevare l’attrezzo, ma bensì dominarlo durante tutto l’arco di movimento, eccentrico e concentrico, ed in tutti i piani dello spazio, reclutando gran parte dei muscoli che un essere umano ha avuto a disposizione da madre natura. Esercizi dinamici, impegnativi e coinvolgimento di buona parte della massa muscolare ha come conseguenza fisiologica un maggiore dispendio energetico, che nel caso del kettlebell training è http://www.kettlebellitalia.com 10/6/2017 12:18:05 - 2 amplificato alla massima potenza in quanto sia durante la seduta di allenamento (gli esercizi di tipo aerobico comportano un consumo notevole durante l’attività) sia nelle ore successive allo stesso, addirittura fino a 15 ore (gli studi scientifici hanno dimostrato che gli workout con i pesi fanno innalzare il metabolismo basale nelle ore successive il training effetto denominato EPOC – excess post exercise oxygen consuption), vengano bruciate un gran numero di calorie, con conseguente riduzione della massa grassa e parallela tonificazione ed ipertrofia a tutto tondo di quella magra. Per rendere l’idea della completezza di tali esercizi balistici riporto per esempio uno studio effettuato da Elav, E. Guerra nel 2007, che ho letto su un libro scritto da un kettlebell trainer RKC, Omar Capuzzo, in quanto i numeri, a differenza delle parole, secondo me, nella loro freddezza, rendono chiaro il concetto come nient’altro. Nella tabella che segue sono riportati i vari distretti muscolari ed il valore riportato al loro fianco è il quantitativo di fibre potenzialmente utilizzabili, espresso in percentuale, in relazione al totale delle masse metabolicamente attive nel corpo umano durante il loro reclutamento. DISTRETTO MUSCOLARE % DISTRETTO MUSCOLARE % Tibiale Anteriore 2,43 Polpaccio 7,29 Quadricipite 19,08 Ischio Crurali 12,72 Addome Basso 4,39 Glutei 8,15 Addome Medio - Alto 8,25 Para vertebrali - Lombari 10,08 Pettorali 8,06 Dorsali-Scapolari 9,85 Avambraccio Anteriore 1,81 Avambraccio Posteriore 1,81 Bicipite - Deltoide Antero Laterale 3,04 Tricipite - Deltoide Postero Laterale 3,04 Ipotizzando teoricamente la stessa richiesta fisiologica per ogni distretto muscolare coinvolto e tipologia di lavoro effettuato e prendendo in considerazione le masse significatamente attive durante il singolo esercizio, si può ipotizzare il costo metabolico ed il coinvolgimento di massa muscolare teorico percentuale che ogni esercitazione richieda. Vi riporto il raffronto che più mi ha sorpreso, la supersfida tra il re degli esercizi del body building, lo squat, e la base del kettlebell training, lo swing. Ed ora il raffronto in base allo studio sopra citato: SQUAT - SWING Tibiale Anteriore – 2,43 % Tibiale Anteriore – 2,43 % Quadricipite – 19,08 % Quadricipite – 19,08 % Polpaccio – 7,29 % Polpaccio – 7,29 % Glutei – 8,15 % Glutei – 8,15 % Ischio Crurali – 12,72 % Ischio Crurali – 12,72 % Para vertebrali – 10,08 % Paravertebrali – 10,08 % Addome Basso – 4,39 % Addome Medio/Alto – 8,25 % Dorsali / Scapolari – 9,85 % Bicipite / Deltoide Antero Laterale – 3,04 % Parte Anteriore/Posteriore Avambraccio – 1,81 % TOTALE – 59,75 % TOTALE – 87,09 % Penso non ci sia altro da aggiungere, i numeri parlano da soli, come sempre… e dire che non è stato preso in considerazione lo snatch, altrimenti si arrivava alle soglie del 100%, ne sono certo. L’allenamento di stampo balistico con il kettlebell può essere svolto sia come allenamento unico, ma anche ad integrazione di altre pratiche sportive in modo che possiate verificare voi stessi il famoso WTH o effetto del diavolo, ovvero il miglioramento delle prestazioni in altri sport senza allenarli nello specifico. http://www.kettlebellitalia.com 10/6/2017 12:18:05 - 3 Ho letto di atleti che allenandosi intensamente con i kettlebell fanno powerlifting più pesante, colpiscono più duramente, corrono più veloci e cose del genere. In conclusione con il kettlebell training è possibile allenare, migliorare ed incrementare: Forza ed ipertrofia muscolare Potenza pura e potenza resistente Velocità Flessibilità Coordinazione Resistenza cardiovascolare C’e’ un altro fattore allenabile, da non trascurare nella vita quotidiana che ognuno di noi conduce al mondo di oggi: l’abbassamento dei livelli di stress e degli ormoni ad esso correlati (cortisolo), la vera bestia nera di chi vuole sentirsi in forma. Sollevare e slanciare un kettlebell è un gesto liberatorio ed aggressivo, che permette di sfogare fino all’ultima briciola di tensione accumulata durante una giornata lavorativa. Provare per credere… Tutto questo quindi può essere allenato con un unico attrezzo, economico, semplice e utilizzabile ovunque vi troviate e ogni volta che lo vogliate, con una unica prescrizione: prestare la massima attenzione durante l’utilizzo, non fare mai il passo più lungo della gamba ed acquisire la giusta tecnica d’esecuzione dei singoli esercizi facendoseli insegnare da personale qualificato per evitare di incappare in fastidiosi infortuni che sarebbero l’unico ostacolo nel percorso che va da quello che siete ora e quello che è un uomo/donna migliore… Basta quindi perdere tempo con leg-exstension, leg-curl, tirate all'ercolina e roba del genere, il fisico va potenziato nel suo complesso, non un muscolo alla volta. Potrei continuare per altre 10-100-1000 pagine, ci sarebbe tanto da dire, parlare dei singoli esercizi, della loro esecuzione e dei protocolli di allenamento con essi applicabili ma per ora può bastare così, sperando di non essere stato noioso e di essere riuscito a far capire una cosa, che è anche il mio motto: “Fino ad oggi vi siete limitati a prendere a calci o a schiaffi palle di cuoio… non rende giustizia al vostro potenziale… cominciate ad entrare nell’ottica di slanciare e distendere palle di ferro e vedrete la differenza…” Allora buon allenamento a tutti, ovvero… riposare meno, fare più strappi! http://www.kettlebellitalia.com 10/6/2017 12:18:05 - 4