Un concetto riguardante la preparazione fisica molto citato negli ultimi anni, talvolta probabilmente in maniera eccessiva, è l’individualizzazione dell’allenamento. Se vi è un consenso universale sulla necessità di strutturare programmi di lavoro sulle esigenze del singolo atleta, non sempre è così chiaro da quali presupposti partire, quali caratteristiche individuali considerare e come realizzare fattivamente le sedute di allenamento. Una soluzione perseguibile in modo concreto dalle squadre di ogni categoria per mirare più precisamente gli stimoli proposti, è quella di effettuare alcune esercitazioni suddividendo il gruppo per ruoli di gioco. Con questo lavoro abbiamo cercato di illustrare quali sono gli strumenti a disposizione di allenatori e preparatori atletici che possono aiutare a prendere le decisioni corrette. Senza avere la pretesa di essere stati esaustivi, ma con l’obiettivo di ampliare al massimo i punti di osservazione, siamo partiti dai risultati delle principali ricerche attualmente disponibili, alcune un po’ datate ed altre molto recenti, ma tutte utili ai nostri scopi. Riteniamo che nell’allenamento sportivo talvolta sia necessario osservare al microscopio gli elementi della motricità specifica, mentre in altri momenti una visione macroscopica di tutto l’insieme può essere più adeguata alla situazione. In ogni caso , non è nostro compito stabilire se un approccio concettuale sia superiore ad un altro; la cosa imprescindibile è che tutti siano fondati su evidenze scientifiche consolidate, in modo da offrire ai tecnici un ventaglio di opzioni dal quale estrarre le migliori in base alle proprie esigenze. Una parte importante è quella relativa alle esercitazioni pratiche da realizzare sul campo, che rappresenta la sintesi della nostra esperienza di molti anni con giocatori dilettanti e anche professionisti. E’ necessario ricordare che l’allenamento per ruoli rappresenta comunque una semplificazione del problema, poiché anche entro gruppi cosi ristretti, le richieste in termini di prestazione a volte sono molto diverse ed è difficile contemplarle tutte. D’altronde, buona parte del fascino di questo sport deriva dal fatto che possono giocare da attaccanti (secondo la classificazione che abbiamo utilizzato in questo lavoro), e con ottimi risultati, sia Zlatan Ibrahimovic (195 cm; 95 kg) che Sebastian Giovinco (164 cm; 62 kg).