1914
Aprile
Mentre l’Italia è ufficialmente legata agli Imperi centrali dalla Triplice Alleanza il
ministro degli esteri marchese di San Giuliano cerca accordi con il Regno Unito e
con la Francia per il Mediterraneo e le colonie. Il logoramento dei rapporti tra Italia,
Austria e Germania proseguirà per tutta l’estate con la discussione dei termini
formali dell’Alleanza.
Giugno
Socialisti, anarchici e repubblicani svolgono attività di protesta antimilitarista in
occasione dell’anniversario dello Statuto albertino. L’uccisione di tre dimostranti ad
Ancona (7 giugno) provoca una rapida successione di iniziative prima locali e poi
nazionali che portano alla proclamazione dello sciopero generale (9-10 giugno).
Durante la “settimana rossa” l’Italia del centro nord e i grandi centri del sud sono
paralizzati, in Romagna e nelle Marche il moto assume caratteristiche
insurrezionali.
28 giugno
A Sarajevo lo studente nazionalista serbo Gavrilo Princip, aderente al gruppo “Unità
o morte”, uccide il pretendente al trono dell’Austria-Ungheria, l’arciduca Francesco
Ferdinando e sua moglie. È l’ennesima crisi nei balcani.
28 luglio
La dichiarazione di guerra dell’Austria alla Serbia provoca la catena di reazioni e
interventi delle potenze europee.
29-31 luglio
Mobilitazione della Russia e dell’Austria-Ungheria
1°-3 agosto
La Germania dichiara guerra alla Russia e si mobilita. Mentre la Francia si prepara ai
combattimenti i Tedeschi invadono il Lussemburgo, intimano l’ultimatum al Belgio e
dichiarano guerra alla Francia.
3 agosto
l’Italia si dichiara neutrale. Le riunioni del governo retto da Antonio Salandra erano
avvenute tra il 31 luglio-2 agosto.
4 agosto
In Italia un decreto governativo autorizza a derogare alle norme di contabilità
generale dello Stato e al controllo della Corte dei Conti, favorendo rapporti
economici molto favorevoli per imprese vicine ad ambienti governativi.
L’esercito tedesco passa la frontiera belga e l’Inghilterra dichiara guerra alla
Germania.
5 agosto
L’Austria dichiara guerra alla Russia
6 agosto
La Serbia dichiara guerra alla Germania
7 agosto
I tedeschi occupano Liegi; il Montenegro dichiara guerra all’Austria.
9 agosto
La Francia dichiara guerra all’Austria
12 agosto
Comincia l’offensiva austriaca contro la Serbia
13 agosto
L’Inghilterra dichiara guerra all’Austria
14 agosto
Offensiva d’alleggerimento francese in Lorena
15 agosto
I Russi invadono la Galizia e il 17 sferrano un’offensiva in Prussia orientale.
20 agosto
Sopraffatto l’esercito belga i Tedeschi entrano a Bruxelles
20-25 agosto
Fallisce la controffensiva francese nelle Ardenne, la 5 armata francese è sopraffatta
a Charleroi e gli Inglesi sono respinti presso Mons.
23 agosto
Il Giappone dichiara guerra alla Germania
23-25 agosto
Offensiva austriaca nella Galizia
27-30 agosto
I tedeschi vincono i Russi a Tannenberg; battaglie navali tra Inglesi e tedeschi.
3 settembre
I tedeschi prendono Reims, avanzando quasi fini a Parigi: il governo francese si
traferisce a Bordeaux.
5 settembre
Francia, Inghilterra, Russia firmano un patto di alleanza a Londra
6-14 settembre
Battaglia della Marna: si scatena la controffensiva francese tra Parigi e Verdun. I
tedeschi si ritirano e lasciano Reims. Le truppe francesi si attestano sulla linea
dell’Aisne.
7-15 serrembre
Battaglia dei laghi Masuri. I Tedeschi riconquistano la Prussia orientale e respingono
l’esercito russo
8-12 settembre
Battaglia di Leopoli. Gli Austriaci abbandonano la Bucovina e la Galizia
20-30 settembre
Battaglia della Somme. Francesi e Tedeschi cercano di sopravanzarsi prolungando il
fronte verso nord (“corsa al mare”).
22 settembre
Il PSI lancia un appello alle masse affinché si oppongano al conflitto sottolineando
“l’antitesi profonda e insanabile tra guerra e socialismo”.
Guerra sottomarina della Germania contro la Garan Bretagna: affondati tre
incrociatori.
29 settembre-4 ottobre Successo dell’offensiva russa in Polonia contro i tedeschi.
8 ottobre
I tedeschi raggiungono Anversa e il mare, chiudendo il fronte fino a Verdun
1 ottobre-12 novembre Accanita lotta frontale a Ypres. Inizia la guerra di posizione sul fronte occidentale.
Ottobre
Benito Mussolini, ancora direttore dell’“Avanti!”, si schiera apertamente per
l’interventismo. Nella riunione del 20 ottobre la direzione del PSI si pronuncerà
contro la sua posizione.
1° novembre
La squadra navale tedesca dell’Estremo oriente batte la marina inglese al largo delle
coste cilene.
2 novembre
Offensiva austriaca ai danni della Serbia.
2/6 novembre
Inghilterra e Francia dichiarano guerra alla Turchia e decidono il blocco economico
della Germania
5 novembre
Sidney Sonnino sostituisce il marchese di San Giuliano al Ministero degli esteri.
13 novembre
esce a Milano il primo numero del “Popolo d’Italia”, diretto da Mussolini, nuovo
“quotidiano socialista” e interventista. Mussolini è espulso dal PSI.
19-23 novembre
Sul fronte orientale vittoria tedesca a Lodz.
3-12 dicembre
i Serbi costringono le truppe austriache alla ritirata.
1915
5 gennaio
Il presidente dell’Unione popolare, conte Giuseppe Dalla Torre, afferma la
neutralità dei cattolici italiani. La posizione verrà ribadita nei mesi succesivi da altre
autorevoli voci del mondo cattolico.
12-14 gennaio
Battaglia di Soissons. Inizia sul fronte occidentale una serie di vani sanguinosi
tentativi di sfondamento del fronte.
Gennaio
Le truppe inglesi, egemoni nel Golfo Persico e in Mesopotamia, marciano su
Bagdad. I Turchi vengono sconfitti dai Russi nel Caucaso, per poi fronteggiarsi a
Erzerum per tutto l’anno.
23 gennaio-22 marzo
Offensiva austriaca sui Carpazi.
24 gennaio
Scontri navali nel Mare del Nord.
1-21 febbraio
Offensiva tedesca ai laghi Masuri. La 10° armata russa è distrutto.
2 febbraio
Truppe turche passano il canale di Suez e, respinte, si attestano nella penisola del
Sinai.
19 febbraio-18 marzo Navi inglesi bombardano lo stretto dei Dardanelli.
febbraio-marzo
Offensiva francese nella Champagne e delle truppe alleate a Neuve Chapelle.
22 marzo-12 maggio
In Italia la Camera rimane chiusa. Il 26 aprile viene segretamente stipulato da
Salandra e Sonnino il Patto di Londra, con il consenso del re Vittorio Emanuele III e
all’insaputa del parlamento: l’Italia si impegna a entrare in guerra a fianco della
Triplice Intesa entro il mese di maggio in cambio di riconoscimenti territoriali oltre
alle “terre irredente”, Trento e Trieste.
22 marzo-24 aprile
Offensiva russa in Galizia e sui Carpazi, fino alla pianura ungherese.
Aprile
Offensive alleate nella Woëvre e nuova battaglia a Ypres (28-30).
25 aprile
Sul fronte orientale Gli Alleati sbarcano nella penisola di Gallipoli.
2 maggio
Sul fronte orientale la controffensiva austro-ungarica obbliga i Russi a retrocedere
dai Carpazi e dalla Galizia.
3 maggio
Dopo inutili trattative con l’Austria, l’Italia si stacca dalla Triplice Alleanza. Si
susseguono manifestazioni a favore dell’intervento: gli intellettuali nazionalisti
guidano la campagna per la guerra.
7 maggio
Un sottomarino tedesco affonda i transatlantico civile inglese “Lusitania”, sui cui
viaggiano diversi cittadini statunitensi. È uno shock per l’opinione pubblica.
9 maggio-23 luglio
Grande offensiva francese nell’Artois, con, perdite gravissime e risultati modesti.
13 maggio
Salandra decide di dimettersi in seguito al venir meno della maggioranza
parlamentare e lascia il governo nelle mani del re, che respinge le dimissioni (16
maggio). Il parlamento riconferma pieni poteri al governo in caso di guerra (20
maggio).
23 maggio
il Psi esprime con la stampa di un manifesto lo sdegno per l’ormai prossimo
ingresso in guerra dell’Italia, denunciando la soppressione della libertà che a essa si
accompagna.
24 maggio
L’Italia entra in guerra contro l’Austria, a fianco di Francia, Regno Unito e Russia
dichiarando. Primo “balzo iniziale” sino al confine militare austriaco, senza
adeguata preparazione.
9 giugno
In Italia viene istituito il Sottosegretariato per le armi e le munizioni, di cui fa parte
la Mobilitazione industriale, dotato di un enorme potere in merito alla produzione
di materiale bellico e alla requisizione e alla militarizzazione di stabilimenti e di
maestranze industriali. Inizia la speciale “legislazione di guerra” in campo
economico.
23 giugno-7 luglio
Prima battaglia dell’Isonzo: a fronte di scontri durissimi i risultati militari sono
insignificanti e tali da trasformare l’auspicata “guerra di movimento” in “guerra di
trincea”. Tra l’estate e l’autunno si susseguiranno le cosiddette “spallate” sul fronte
austriaco.
18 luglio-4 agosto
Seconda battaglia dell’Isonzo.
Luglio-settembre
Sul fronte orientale l’offensiva degli Imperi centrali costringe i Russi a ritirarsi dalla
Polonia.
7-21 agosto
Dopo una dura battaglia guerra di posizione nei Dardanelli tra Russi e turcotedeschi. L’Italia dichiara guerra alla Turchia.
S settembre-ottobre
Nuove offensive alleate nell’Artois e nella Champagne. Le truppe austro-tedesche
attaccano da sud e da nord l’esercito russo, che con perdite fortissime riesce a
ricostruire un fronte da Riga alla Bucovina.
21 settembre
Mobilitazione della Bulgaria che dichiara guerra alla Serbia e insieme agli Austriaci
la invade (ottobre).
18 ottobre-4 novembre Terza battaglia dell’Isonzo, con lo scopo di aiutare le truppe serbe.
19 ottobre
L’Italia dichiaraguerra alla Bulgaria.
28 ottobre
Il Giappone aderisce al Patto di Londra
10 novembre-2 dicembre
Sul fronte italo-austriaco si svolge la quarta battaglia dell’Isonzo.
16 novembre-22 novembre
I Russi entrano in Persia e prendono Teheran per congiungersi con le truppe
britanniche in Mesopotamia. Le truppe turche scongiggono quelle britanniche
presso Ctesifonte.
24-25 novembre
Le truppe austro-tedesche e quelle bulgare sconfiggono l’esercito serbo presso
Pristina. I superstiti riparano in Romania, dove si imabarcano su navi dell’Intesa.
16-19 dicembre
Gli Austriaci entrano nel Montenegro.
20 dicembre-gennaio1916
Gli alleati sgombrano Gallipoli, mantenendo truppe a Salonicco.
1916
2 gennaio
Il capo di Stato maggiore italiano generale Cadorna, in contrasto con il ministro
della guerra generale Zupelli, presenta le sue dimissioni, respinte dal governo. In
seguito a un’aspra campagna stampa Zupelli è costretto a dimettersi.
11-16 gennaio
Offensiva russa in Armenia, conquista di Erzerum e dilagamento fino a Trebisonda
(aprile). Il Montenegro è in mani austriache.
21 febbraio-2 settembre
Grande offensiva tedesca sul fronte occidentale a Verdun e sulla Mosa.
29 febbraio
La Germania intensifica la guerra sottomarina.
11-19 marzo
Il generale Cadorna sferra la quinta battaglia dell’Isonzo, richiesta dai francesi
assaliti a Verdun.
18-28 marzo
Offensiva russa ai danni dei tedeschi sul fronte orientali sui fianchi del Narocz.
29 aprile
Capitolazione degli Inglesi in Mesopotamia.
15 maggio-24 maggio L’esercito austriaco attacca violentemente gli italiani in Trentino: inizia la
Strafexpedition (spedizione punitiva). Il parlamento accusa Salandra di inefficienza
nella condotta della guerra e cade il governo (24).
29 maggio
Gli austriaci occupano Asiago. Tra il 4-10 giugno si combatte sull’altopiano.
L’esercito italiano viene messo in ginocchio, ma l’estremo tentativo austriaco
contro i monti Novegno e Lemerle fallisce.
31 maggio
Battaglia navale anglo-tedesca al largo dello Jutland.
Giugno-luglio
Mentre la controoffensiva italiana produce parziali risultati, la crisi politica si
protrae fino al 19 giugno quando si insedia un ministero di coalizione presieduto da
Paolo Boselli.
4 giugno-15 agosto
Offensiva russa in Bucovina, mentre l’Austria è impegnata contro gli Italiani.
1° luglio-23 novembre Sul fronte occidentale grande offensiva alleata sulla Somme, con largo impiego di
tanks.
6 agosto-16 settembre Cadorna sferra la sesta battaglia dell’Isonzo che inaugura una serie di vittorie che
portano alla conquista di Gorizia (9 agosto). Nel clima di fiducia venutosi a creare
l’Italia riprende l’iniziativa dichiarando guerra alla Germania (27 agosto). La guerra
di posizione riprende con la settima battaglia (14-16).
27 agosto
La Romania entra nel conflitto contro l’Austria, la Germania e la Turchia, che in
settembre sferrano l’attacco in Transilvania e Dobrugia.
10-12 ottobre
Ottava battaglia dell’Isonzo.
1-15 ottobre
Riprende l’offensiva russa sul fronte orientale.
24 ottobre-1° novembre Successo francese nella zona di Verdun
16 novembre
Attacco alleato sul fronte di Salonicco.
Novembre-dicembre
L’esercito russo deve intervenire in soccorso della Romania pesantemente incalzata
dalla truppe tedesche. Quanto resta dell’esercito rumeno si fonde con quello russo.
1-4 novembre
Nona battaglia dell’Isonzo, ultima delle tre “spallate” autunnali.
15 dicembre
Grande vittoria francese sul fronte occidentale a Verdun, dopo 6 giorni di intenso
bombardamento.
1° gennaio
1917
In Italia sono imposte alla popolazione drastiche riduzioni in campo alimentare. I
generi di prima necessità scarseggiano e il costo della vita aumenta in modo
vertiginoso; il carbone verrà a mancare e l’erogazione del gas nelle città sarà
ridotta.
Gennaio.
Gli inglesi rioccupano il territorio egiziano e la penisola del Sinai, riprendendo il
controllo di Suez
24 gennaio-13 marzo
Sul fronte occidentale le truppe tedesche devono ripiegare sulla linea tra Arras e
Soissons
31 gennaio
La Germania dichiara la guerra sottomarina a oltranza
febbraio-aprile
Gli Inglesi riprendono l’iniziativa in Mesopotamia, rioccupando Bagdad. In marzo
l’armata anglo-indiana si fonde con quella russa proveniente dall’Iran.
12 marzo
In Russia scoppia la rivoluzione e viene proclamata la repubblica.
6 aprile
Gli Stati Uniti d’America dichiarano guerra alla Germania ed entrano nel conflitto.
Le truppe tedesche sconfiggono quelle russe a Stokod sul fronte orientale.
7 aprile-fine maggio
Offensiva francese sull’Aisne e nella Champagne. Intensi bombardamenti coronati
da successo ad Arras.
16-21 aprile
Fallisce l’offensiva francese sull’Aisne. In maggio l’iniziativa riprende, all’insegna di
una grave crisi tra le truppe per tutto l’anno.
12-28 maggio
Decima battaglia dell’Isonzo, con la conquista di Kuk e del Vodice.
4 giugno
“Spallata” d’alleggerimento austriaco sul Carso.
7 giugno-10 novembre Grande offensiva inglese nelle Fiandre contro i tedeschi
10-25 giugno
Offensiva della 6° armata italiana sull’altopiano di Asiago (battaglia dell’Ortigara)
25 giugno
Giungono le prime truppe americane sul fronte occidentale.
1° luglio-27 agosto
Offensiva russa (di Kerenskij) in Galizia, seguita da una controffensiva tedesca
15 luglio
Sul fronte italiano la Brigata Catanzaro si ribella ai metodi repressivi usati dagli alti
comandi per il mantenimento della disciplina. Nel mese di marzo era stata tenuto
nascosto l’ammutinamento della Brigata Ravenna. Fino a settembre si verificano
oltre cento episodi di “disfattismo”, diserzione, ammutinamento.
9 agosto
Papa Benedetto XV lancia un appello ai paesi belligeranti in cui propone una pace di
compromesso per porre fine a quella che definisce “inutile strage”.
13 agosto
A Torino manifestazione socialista a cui partecipano quarantamila persone
sull’onda delle notizie che giungono dalla Russia. Le tensioni ideologiche causate
dalla guerra e le drammatiche condizioni di vita della popolazione sfociano nei moti
del 22-25 agosto, scatenati dalla mancanza del pane: l’intervento massiccio di
esercito e polizia per sedare i tumulti provoca decine di morti, centinaia di feriti e di
arresti.
17 agosto-15 settembre
Offensiva italiana con l’undicesima battaglia dell’Isonzo, che porta alla conquista
dalla Bainsizza e del Monte Santo. Vana lotta attorno al San Gabriele.
26 agosto
La Grecia entra in guerra a fianco degli alleati.
Agosto-settembre
Gli austro-tedeschi mettono a punto un grande piano offensivo per contrattaccare
nel settore dell’alto Isonzo, in direzione di Caporetto e della stretta di Saga.
1-5 settembre
I tedeschi, sperimentando nuovi procedimenti tattici, prendono Riga.
4 settembre
Seconda “spallata” d’alleggerimento austriaco sul Carso.
18 settembre
Il generale Cadorna predispone la “difesa ad oltranza” senza dare disposizioni
specifiche.
4 ottobre
In Italia un decreto permette di perseguire qualsiasi fatto capace di “deprimere lo
spirito pubblico”. Il governo è sempre più repressivo.
24 ottobre
Tedeschi e austriaci rompono il fronte italiano a Tolmino e Plezzo, ponendo in crisi
lo schieramento dalla Bainisizza al Carso. L’attacco coglie impreparati i comandi e
l’esercito italiano. Un black out dei collegamenti radio-telefonici impedisce il
coordinamento delle truppe e l’intervento dell’artiglieria. Gli austro-tedeschi
sfondano le difese italiane sull’Isonzo avanzando di circa 150 chilometri: il
cedimento collettivo dell’esercito italiano porta alla tragica disfatta di Caporetto. Gli
Italiani devono ripiegare dietro il Tagliamento e dietro il Piave. Il 27 ottobre il
Comando supremo ordina la ritirata generale. Il 28 Udine è occupata dalle forze
degli imperi centrali.
Autunno
Fallisce l’ipotesi di colpo di stato per abbattere il governo Boselli e conferire i pieni
poteri al Comando Supremo, tramato dalle componenti politiche più interventiste
in rapporto costante con Cadorna.
26 ottobre
Il capo del governo Paolo Boselli rassegna le dimissioni lasciando il posto a Vittorio
Emanuele Orlando, che costituisce un ministero di compromesso con organico
sotanzialmente inalterato.
1° novembre
è istituito un nuovo Ministero per l’assistenza militare e le pensioni di guerra.
Migliorano le condizioni di vita dei soldati impegnati al fronte.
5-6 novembre
Viene convocato d’urgenza un convegno interalleato a Rapallo seguito da quello di
Peschiera (8 novembre): Cadorna, su richiesta di Francia e Regno Unito viene
destituito dal Comando supremo dell’esercito e sostituito dal generale Armando
Diaz.
7 novembre
Rivoluzione d’ottobre. La Russia si ritira dal conflitto: il 26 aprirà le trattative di
armisitizio con la Germania
10-26 novembre
Battaglia d’aresto italiana sull’altopiano di Asiago, sul Grappa e sul Piave. Le truppe
tedesche vengono gradamente ritirate dal fornte italiano.
Novembre
Gli inglesi, dopo ripetuti attacchi contro i Turchi, conquistano in Gaza, Giaffa,
Gerusalemme in Palestina.
Dicembre
nasce l’Opera nazionale combattenti e il Comitato centrale delle opere federate
svolge attività di assistenza e propaganda tra i soldati e nei confronti delle loro
famiglie. Grande diffusione dei giornali di trincea. Gli eventi russi acuiscono il
conflitto ideologico, mentre la popolazione segue gli eventi bellici con freddezza e
ostilità.
19 dicembre
Nelle cancellerie inglesi e francesi inizia la revisione del Patto di Londra sui confini
italiani. l’Italia viene accusata di avanzare pretese imperialistiche sui territori di
nazionalità slava. I rapporti italo-slavi si deteriorano ulteriormente.
22 dicembre
In Italia nasce il “Fascio parlamentare di difesa nazionale”, con lo scopo di battersi
contro il “disfattismo parlamentare” e il neutralismo.
1918
8 gennaio
Il presidente americano Wilson in un discorso al Congresso enuncia i 14 punti di un
programma organico per la realizzazione di un equilibrio internazionale fondato
sulla democrazia e sulla pace: istituzione di una Società delle Nazioni, libertà di
navigazione, disarmo e attuazione del libero scambio.
10 gennaio
Il ministro degli esteri italiano Sonnino ribadisce la validità del Patto di Londra,
nonostante i dissensi che si manifestano nel parlamento e nello stesso governo
dopo le parole di Wilson.
28 –29 gennaio
Gli austriaci riprendono l’offensiva con la battaglia dei Tre Monti, in cui l’esercito
italiano dimostra capacità di ripresa e riorganizzazione.
11 febbraio
Trockij interrompe le trattative per l’armistizio mentre il governo russo ordina la
smobilitazione dell’esercito. Le truppe austro-tedesche avenzano senza trovare
resistenza fino a quando il 3 marzo la Russia firma di necessità l’accordo di BrestLitovsk, abbandonando immenso territorio occidentale della Finlandia e
dell’Ucraina.
21 marzo-6 aprile
Grande offensiva tedesca sul fronte occidentale (Arras-Fére) che penetra per 60 km
nello schieramento franco-inglese, senza raggiungere né la Manica né Parigi.
8 -10 aprile
Si svolge a Roma il Convegno delle nazionalità oppresse, a cui l’Italia non partecipa
alle prerogative territoriali previste dal Patto di Londra.
9-29 aprile
Grande offensiva tedesca in Fiandra.
27 maggio-13 maggio Ripresa dell’attacco tedesco verso Parigi. Le truppe dilagano verso la Marna
1° giugno
Incontro a Parigi tra gli alleati: Sonnino gestisce ambiguamente le questioni
dell’indipendenza polacca, czeca e jugoslava. Durante il mese rimpasto di governo
in Italia causato da dissensi interni e scandali giudiziari legati alla gestione degli
armamenti.
15-23 giugno
Grande offensiva austriaca da Asiago alle foci del Piave, che fallisce complemente.
Le forze italiane, riorganizzate e affiancate da truppe aglo-francesi, pur di fronte a
una situazione critica, costringono gli austriaci alla ritirata.
15 luglio
Quarta offensiva tedesca sulla Marna
18 luglio-3 agosto
Inizia la grande controffensiva alleata sul fronte occidentale, tra Aisne e Marna che
si protrarrà fino a novembre.
8-21agosto
Riprendono le controffensive sul fronte occidentale (Somme, Aisne, Cambrai)
settembre
Ritirata tedesca sulla linea Sigfried (tra Arras e Soissons)
1°-5 settembre
Si tiene a Roma tra il XV Congresso del PSI, diviso tra la componente massimalista
filo-bolscevica e quella aperta all’interventismo liberale.
15-28 settembre
Offensiva alleata sul fronte occidentale. Gli americani attaccano su Saint-Mihiel e
nelle Argonne; gli inglesi sulla Somme; forze congiunte in Fiandra.
15 settembre
Offensiva alleata in macedonia
24 settembre
La Bulgaria chiede l’armistizio.
26 settembre
Continua l’avanzata inglese in Palestina. In ottobre tutta la Siria sarà occupata
settembre
In Italia convergenze tra ‘arditi’ ex-combattenti, futuristi e mussoliniani uniti dalla
lotta comune contro bolscevichi, potenze straniere, socialisti, cattolici, giolittiani.
23 ottobre-1°novembre L’armata inglese in Mesopotamia costringe la Turchia alla resa incondizionata
5 ottobre
Austria e Germania chiedono la pace agli alleati.
9 ottobre
Il Comando Supremo austriaco propone il ritiro dal Veneto come premessa per un
armistizio italo-austriaco. L’Italia prepara una grande offensiva sulla linea del
Grappa e del Piave.
20 ottobre
Gli alleati controllano tutta la costa fiamminga. Fine della guerra sottomarina.
24 ottobre
Ha inizio l’attacco italiano. Tra il 28 e il 29, dopo una dura lotta sul Grappa e sul
Piave l’esercito austriaco cede, mentre nei territori dell’Impero le nazionalità
oppresse scatenano moti insurrezionali. Il 30 ottobre le truppe italiane sono a
Vittorio Veneto e a Sacile, il 31 a Feltre.
3-4 novembre
Trento e Trieste sono occupate. A Villa Giusti presso Padova è firmato l’armistizio.
Cessano le ostilità tra Italia e Austria. Sul fronte occidentale ritirata tedesca sulla
linea Anversa-Mosa, contemporanea all’armistizio italiano che apre il confine
tedesco meridionale all’invasione italiana e alleata.
11 novembre
Armistizio tra gli alleati e la Germania.
20 novembre
Entusiasmo per la vittoria italiana:, folle giubilanti si riversano nella strade, le
pagine dei giornali traboccano di retorica. Orlando definisce la guerra una “grande
rivoluzione politica e sociale”.
28 novembre
L’Italia rifiuta l’azzeramento degli accordi diplomatici precedenti in vista della
conferenza di Parigi. Se da un lato ci si appella al Patto di Londra, dall’altro viene
rivendicata anche la città di Fiume, con il richiamo al principio di nazionalità.
7-11 dicembre
Si acuiscono i contrasti all’interno del Psi, tra istanze rivoluzionarie e aperture di
tipo democratico borghese.
Dicembre
Inizia la dura campagna di rivendicazioni in politica estera e interna condotta dal
blocco nazionalista. Fondazione di fasci politici futuristi a Ferrara, Firenze, Roma,
Taranto. Il 1° gennaio 1919a Roma viene fondata l’Associazione tra gli arditi d’Italia,
vicina all’ambiente mussoliniano. Il “Popolo d’Italia” riunirà arditi e futuristi, braccio
armato del nascente fascismo.