1914 Aprile Mentre l’Italia è ufficialmente legata agli Imperi centrali dalla Triplice Alleanza il ministro degli esteri marchese di San Giuliano cerca accordi con il Regno Unito e con la Francia per il Mediterraneo e le colonie. Il logoramento dei rapporti tra Italia, Austria e Germania proseguirà per tutta l’estate con la discussione dei termini formali dell’Alleanza. Giugno Socialisti, anarchici e repubblicani svolgono attività di protesta antimilitarista in occasione dell’anniversario dello Statuto albertino. L’uccisione di tre dimostranti ad Ancona (7 giugno) provoca una rapida successione di iniziative prima locali e poi nazionali che portano alla proclamazione dello sciopero generale (9-10 giugno). Durante la “settimana rossa” l’Italia del centro nord e i grandi centri del sud sono paralizzati, in Romagna e nelle Marche il moto assume caratteristiche insurrezionali. 28 giugno A Sarajevo lo studente nazionalista serbo Gavrilo Princip, aderente al gruppo “Unità o morte”, uccide il pretendente al trono dell’Austria-Ungheria, l’arciduca Francesco Ferdinando e sua moglie. È l’ennesima crisi nei balcani. 28 luglio La dichiarazione di guerra dell’Austria alla Serbia provoca la catena di reazioni e interventi delle potenze europee. 29-31 luglio Mobilitazione della Russia e dell’Austria-Ungheria 1°-3 agosto La Germania dichiara guerra alla Russia e si mobilita. Mentre la Francia si prepara ai combattimenti i Tedeschi invadono il Lussemburgo, intimano l’ultimatum al Belgio e dichiarano guerra alla Francia. 3 agosto l’Italia si dichiara neutrale. Le riunioni del governo retto da Antonio Salandra erano avvenute tra il 31 luglio-2 agosto. 4 agosto In Italia un decreto governativo autorizza a derogare alle norme di contabilità generale dello Stato e al controllo della Corte dei Conti, favorendo rapporti economici molto favorevoli per imprese vicine ad ambienti governativi. L’esercito tedesco passa la frontiera belga e l’Inghilterra dichiara guerra alla Germania. 5 agosto L’Austria dichiara guerra alla Russia 6 agosto La Serbia dichiara guerra alla Germania 7 agosto I tedeschi occupano Liegi; il Montenegro dichiara guerra all’Austria. 9 agosto La Francia dichiara guerra all’Austria 12 agosto Comincia l’offensiva austriaca contro la Serbia 13 agosto L’Inghilterra dichiara guerra all’Austria 14 agosto Offensiva d’alleggerimento francese in Lorena 15 agosto I Russi invadono la Galizia e il 17 sferrano un’offensiva in Prussia orientale. 20 agosto Sopraffatto l’esercito belga i Tedeschi entrano a Bruxelles 20-25 agosto Fallisce la controffensiva francese nelle Ardenne, la 5 armata francese è sopraffatta a Charleroi e gli Inglesi sono respinti presso Mons. 23 agosto Il Giappone dichiara guerra alla Germania 23-25 agosto Offensiva austriaca nella Galizia 27-30 agosto I tedeschi vincono i Russi a Tannenberg; battaglie navali tra Inglesi e tedeschi. 3 settembre I tedeschi prendono Reims, avanzando quasi fini a Parigi: il governo francese si traferisce a Bordeaux. 5 settembre Francia, Inghilterra, Russia firmano un patto di alleanza a Londra 6-14 settembre Battaglia della Marna: si scatena la controffensiva francese tra Parigi e Verdun. I tedeschi si ritirano e lasciano Reims. Le truppe francesi si attestano sulla linea dell’Aisne. 7-15 serrembre Battaglia dei laghi Masuri. I Tedeschi riconquistano la Prussia orientale e respingono l’esercito russo 8-12 settembre Battaglia di Leopoli. Gli Austriaci abbandonano la Bucovina e la Galizia 20-30 settembre Battaglia della Somme. Francesi e Tedeschi cercano di sopravanzarsi prolungando il fronte verso nord (“corsa al mare”). 22 settembre Il PSI lancia un appello alle masse affinché si oppongano al conflitto sottolineando “l’antitesi profonda e insanabile tra guerra e socialismo”. Guerra sottomarina della Germania contro la Garan Bretagna: affondati tre incrociatori. 29 settembre-4 ottobre Successo dell’offensiva russa in Polonia contro i tedeschi. 8 ottobre I tedeschi raggiungono Anversa e il mare, chiudendo il fronte fino a Verdun 1 ottobre-12 novembre Accanita lotta frontale a Ypres. Inizia la guerra di posizione sul fronte occidentale. Ottobre Benito Mussolini, ancora direttore dell’“Avanti!”, si schiera apertamente per l’interventismo. Nella riunione del 20 ottobre la direzione del PSI si pronuncerà contro la sua posizione. 1° novembre La squadra navale tedesca dell’Estremo oriente batte la marina inglese al largo delle coste cilene. 2 novembre Offensiva austriaca ai danni della Serbia. 2/6 novembre Inghilterra e Francia dichiarano guerra alla Turchia e decidono il blocco economico della Germania 5 novembre Sidney Sonnino sostituisce il marchese di San Giuliano al Ministero degli esteri. 13 novembre esce a Milano il primo numero del “Popolo d’Italia”, diretto da Mussolini, nuovo “quotidiano socialista” e interventista. Mussolini è espulso dal PSI. 19-23 novembre Sul fronte orientale vittoria tedesca a Lodz. 3-12 dicembre i Serbi costringono le truppe austriache alla ritirata. 1915 5 gennaio Il presidente dell’Unione popolare, conte Giuseppe Dalla Torre, afferma la neutralità dei cattolici italiani. La posizione verrà ribadita nei mesi succesivi da altre autorevoli voci del mondo cattolico. 12-14 gennaio Battaglia di Soissons. Inizia sul fronte occidentale una serie di vani sanguinosi tentativi di sfondamento del fronte. Gennaio Le truppe inglesi, egemoni nel Golfo Persico e in Mesopotamia, marciano su Bagdad. I Turchi vengono sconfitti dai Russi nel Caucaso, per poi fronteggiarsi a Erzerum per tutto l’anno. 23 gennaio-22 marzo Offensiva austriaca sui Carpazi. 24 gennaio Scontri navali nel Mare del Nord. 1-21 febbraio Offensiva tedesca ai laghi Masuri. La 10° armata russa è distrutto. 2 febbraio Truppe turche passano il canale di Suez e, respinte, si attestano nella penisola del Sinai. 19 febbraio-18 marzo Navi inglesi bombardano lo stretto dei Dardanelli. febbraio-marzo Offensiva francese nella Champagne e delle truppe alleate a Neuve Chapelle. 22 marzo-12 maggio In Italia la Camera rimane chiusa. Il 26 aprile viene segretamente stipulato da Salandra e Sonnino il Patto di Londra, con il consenso del re Vittorio Emanuele III e all’insaputa del parlamento: l’Italia si impegna a entrare in guerra a fianco della Triplice Intesa entro il mese di maggio in cambio di riconoscimenti territoriali oltre alle “terre irredente”, Trento e Trieste. 22 marzo-24 aprile Offensiva russa in Galizia e sui Carpazi, fino alla pianura ungherese. Aprile Offensive alleate nella Woëvre e nuova battaglia a Ypres (28-30). 25 aprile Sul fronte orientale Gli Alleati sbarcano nella penisola di Gallipoli. 2 maggio Sul fronte orientale la controffensiva austro-ungarica obbliga i Russi a retrocedere dai Carpazi e dalla Galizia. 3 maggio Dopo inutili trattative con l’Austria, l’Italia si stacca dalla Triplice Alleanza. Si susseguono manifestazioni a favore dell’intervento: gli intellettuali nazionalisti guidano la campagna per la guerra. 7 maggio Un sottomarino tedesco affonda i transatlantico civile inglese “Lusitania”, sui cui viaggiano diversi cittadini statunitensi. È uno shock per l’opinione pubblica. 9 maggio-23 luglio Grande offensiva francese nell’Artois, con, perdite gravissime e risultati modesti. 13 maggio Salandra decide di dimettersi in seguito al venir meno della maggioranza parlamentare e lascia il governo nelle mani del re, che respinge le dimissioni (16 maggio). Il parlamento riconferma pieni poteri al governo in caso di guerra (20 maggio). 23 maggio il Psi esprime con la stampa di un manifesto lo sdegno per l’ormai prossimo ingresso in guerra dell’Italia, denunciando la soppressione della libertà che a essa si accompagna. 24 maggio L’Italia entra in guerra contro l’Austria, a fianco di Francia, Regno Unito e Russia dichiarando. Primo “balzo iniziale” sino al confine militare austriaco, senza adeguata preparazione. 9 giugno In Italia viene istituito il Sottosegretariato per le armi e le munizioni, di cui fa parte la Mobilitazione industriale, dotato di un enorme potere in merito alla produzione di materiale bellico e alla requisizione e alla militarizzazione di stabilimenti e di maestranze industriali. Inizia la speciale “legislazione di guerra” in campo economico. 23 giugno-7 luglio Prima battaglia dell’Isonzo: a fronte di scontri durissimi i risultati militari sono insignificanti e tali da trasformare l’auspicata “guerra di movimento” in “guerra di trincea”. Tra l’estate e l’autunno si susseguiranno le cosiddette “spallate” sul fronte austriaco. 18 luglio-4 agosto Seconda battaglia dell’Isonzo. Luglio-settembre Sul fronte orientale l’offensiva degli Imperi centrali costringe i Russi a ritirarsi dalla Polonia. 7-21 agosto Dopo una dura battaglia guerra di posizione nei Dardanelli tra Russi e turcotedeschi. L’Italia dichiara guerra alla Turchia. S settembre-ottobre Nuove offensive alleate nell’Artois e nella Champagne. Le truppe austro-tedesche attaccano da sud e da nord l’esercito russo, che con perdite fortissime riesce a ricostruire un fronte da Riga alla Bucovina. 21 settembre Mobilitazione della Bulgaria che dichiara guerra alla Serbia e insieme agli Austriaci la invade (ottobre). 18 ottobre-4 novembre Terza battaglia dell’Isonzo, con lo scopo di aiutare le truppe serbe. 19 ottobre L’Italia dichiaraguerra alla Bulgaria. 28 ottobre Il Giappone aderisce al Patto di Londra 10 novembre-2 dicembre Sul fronte italo-austriaco si svolge la quarta battaglia dell’Isonzo. 16 novembre-22 novembre I Russi entrano in Persia e prendono Teheran per congiungersi con le truppe britanniche in Mesopotamia. Le truppe turche scongiggono quelle britanniche presso Ctesifonte. 24-25 novembre Le truppe austro-tedesche e quelle bulgare sconfiggono l’esercito serbo presso Pristina. I superstiti riparano in Romania, dove si imabarcano su navi dell’Intesa. 16-19 dicembre Gli Austriaci entrano nel Montenegro. 20 dicembre-gennaio1916 Gli alleati sgombrano Gallipoli, mantenendo truppe a Salonicco. 1916 2 gennaio Il capo di Stato maggiore italiano generale Cadorna, in contrasto con il ministro della guerra generale Zupelli, presenta le sue dimissioni, respinte dal governo. In seguito a un’aspra campagna stampa Zupelli è costretto a dimettersi. 11-16 gennaio Offensiva russa in Armenia, conquista di Erzerum e dilagamento fino a Trebisonda (aprile). Il Montenegro è in mani austriache. 21 febbraio-2 settembre Grande offensiva tedesca sul fronte occidentale a Verdun e sulla Mosa. 29 febbraio La Germania intensifica la guerra sottomarina. 11-19 marzo Il generale Cadorna sferra la quinta battaglia dell’Isonzo, richiesta dai francesi assaliti a Verdun. 18-28 marzo Offensiva russa ai danni dei tedeschi sul fronte orientali sui fianchi del Narocz. 29 aprile Capitolazione degli Inglesi in Mesopotamia. 15 maggio-24 maggio L’esercito austriaco attacca violentemente gli italiani in Trentino: inizia la Strafexpedition (spedizione punitiva). Il parlamento accusa Salandra di inefficienza nella condotta della guerra e cade il governo (24). 29 maggio Gli austriaci occupano Asiago. Tra il 4-10 giugno si combatte sull’altopiano. L’esercito italiano viene messo in ginocchio, ma l’estremo tentativo austriaco contro i monti Novegno e Lemerle fallisce. 31 maggio Battaglia navale anglo-tedesca al largo dello Jutland. Giugno-luglio Mentre la controoffensiva italiana produce parziali risultati, la crisi politica si protrae fino al 19 giugno quando si insedia un ministero di coalizione presieduto da Paolo Boselli. 4 giugno-15 agosto Offensiva russa in Bucovina, mentre l’Austria è impegnata contro gli Italiani. 1° luglio-23 novembre Sul fronte occidentale grande offensiva alleata sulla Somme, con largo impiego di tanks. 6 agosto-16 settembre Cadorna sferra la sesta battaglia dell’Isonzo che inaugura una serie di vittorie che portano alla conquista di Gorizia (9 agosto). Nel clima di fiducia venutosi a creare l’Italia riprende l’iniziativa dichiarando guerra alla Germania (27 agosto). La guerra di posizione riprende con la settima battaglia (14-16). 27 agosto La Romania entra nel conflitto contro l’Austria, la Germania e la Turchia, che in settembre sferrano l’attacco in Transilvania e Dobrugia. 10-12 ottobre Ottava battaglia dell’Isonzo. 1-15 ottobre Riprende l’offensiva russa sul fronte orientale. 24 ottobre-1° novembre Successo francese nella zona di Verdun 16 novembre Attacco alleato sul fronte di Salonicco. Novembre-dicembre L’esercito russo deve intervenire in soccorso della Romania pesantemente incalzata dalla truppe tedesche. Quanto resta dell’esercito rumeno si fonde con quello russo. 1-4 novembre Nona battaglia dell’Isonzo, ultima delle tre “spallate” autunnali. 15 dicembre Grande vittoria francese sul fronte occidentale a Verdun, dopo 6 giorni di intenso bombardamento. 1° gennaio 1917 In Italia sono imposte alla popolazione drastiche riduzioni in campo alimentare. I generi di prima necessità scarseggiano e il costo della vita aumenta in modo vertiginoso; il carbone verrà a mancare e l’erogazione del gas nelle città sarà ridotta. Gennaio. Gli inglesi rioccupano il territorio egiziano e la penisola del Sinai, riprendendo il controllo di Suez 24 gennaio-13 marzo Sul fronte occidentale le truppe tedesche devono ripiegare sulla linea tra Arras e Soissons 31 gennaio La Germania dichiara la guerra sottomarina a oltranza febbraio-aprile Gli Inglesi riprendono l’iniziativa in Mesopotamia, rioccupando Bagdad. In marzo l’armata anglo-indiana si fonde con quella russa proveniente dall’Iran. 12 marzo In Russia scoppia la rivoluzione e viene proclamata la repubblica. 6 aprile Gli Stati Uniti d’America dichiarano guerra alla Germania ed entrano nel conflitto. Le truppe tedesche sconfiggono quelle russe a Stokod sul fronte orientale. 7 aprile-fine maggio Offensiva francese sull’Aisne e nella Champagne. Intensi bombardamenti coronati da successo ad Arras. 16-21 aprile Fallisce l’offensiva francese sull’Aisne. In maggio l’iniziativa riprende, all’insegna di una grave crisi tra le truppe per tutto l’anno. 12-28 maggio Decima battaglia dell’Isonzo, con la conquista di Kuk e del Vodice. 4 giugno “Spallata” d’alleggerimento austriaco sul Carso. 7 giugno-10 novembre Grande offensiva inglese nelle Fiandre contro i tedeschi 10-25 giugno Offensiva della 6° armata italiana sull’altopiano di Asiago (battaglia dell’Ortigara) 25 giugno Giungono le prime truppe americane sul fronte occidentale. 1° luglio-27 agosto Offensiva russa (di Kerenskij) in Galizia, seguita da una controffensiva tedesca 15 luglio Sul fronte italiano la Brigata Catanzaro si ribella ai metodi repressivi usati dagli alti comandi per il mantenimento della disciplina. Nel mese di marzo era stata tenuto nascosto l’ammutinamento della Brigata Ravenna. Fino a settembre si verificano oltre cento episodi di “disfattismo”, diserzione, ammutinamento. 9 agosto Papa Benedetto XV lancia un appello ai paesi belligeranti in cui propone una pace di compromesso per porre fine a quella che definisce “inutile strage”. 13 agosto A Torino manifestazione socialista a cui partecipano quarantamila persone sull’onda delle notizie che giungono dalla Russia. Le tensioni ideologiche causate dalla guerra e le drammatiche condizioni di vita della popolazione sfociano nei moti del 22-25 agosto, scatenati dalla mancanza del pane: l’intervento massiccio di esercito e polizia per sedare i tumulti provoca decine di morti, centinaia di feriti e di arresti. 17 agosto-15 settembre Offensiva italiana con l’undicesima battaglia dell’Isonzo, che porta alla conquista dalla Bainsizza e del Monte Santo. Vana lotta attorno al San Gabriele. 26 agosto La Grecia entra in guerra a fianco degli alleati. Agosto-settembre Gli austro-tedeschi mettono a punto un grande piano offensivo per contrattaccare nel settore dell’alto Isonzo, in direzione di Caporetto e della stretta di Saga. 1-5 settembre I tedeschi, sperimentando nuovi procedimenti tattici, prendono Riga. 4 settembre Seconda “spallata” d’alleggerimento austriaco sul Carso. 18 settembre Il generale Cadorna predispone la “difesa ad oltranza” senza dare disposizioni specifiche. 4 ottobre In Italia un decreto permette di perseguire qualsiasi fatto capace di “deprimere lo spirito pubblico”. Il governo è sempre più repressivo. 24 ottobre Tedeschi e austriaci rompono il fronte italiano a Tolmino e Plezzo, ponendo in crisi lo schieramento dalla Bainisizza al Carso. L’attacco coglie impreparati i comandi e l’esercito italiano. Un black out dei collegamenti radio-telefonici impedisce il coordinamento delle truppe e l’intervento dell’artiglieria. Gli austro-tedeschi sfondano le difese italiane sull’Isonzo avanzando di circa 150 chilometri: il cedimento collettivo dell’esercito italiano porta alla tragica disfatta di Caporetto. Gli Italiani devono ripiegare dietro il Tagliamento e dietro il Piave. Il 27 ottobre il Comando supremo ordina la ritirata generale. Il 28 Udine è occupata dalle forze degli imperi centrali. Autunno Fallisce l’ipotesi di colpo di stato per abbattere il governo Boselli e conferire i pieni poteri al Comando Supremo, tramato dalle componenti politiche più interventiste in rapporto costante con Cadorna. 26 ottobre Il capo del governo Paolo Boselli rassegna le dimissioni lasciando il posto a Vittorio Emanuele Orlando, che costituisce un ministero di compromesso con organico sotanzialmente inalterato. 1° novembre è istituito un nuovo Ministero per l’assistenza militare e le pensioni di guerra. Migliorano le condizioni di vita dei soldati impegnati al fronte. 5-6 novembre Viene convocato d’urgenza un convegno interalleato a Rapallo seguito da quello di Peschiera (8 novembre): Cadorna, su richiesta di Francia e Regno Unito viene destituito dal Comando supremo dell’esercito e sostituito dal generale Armando Diaz. 7 novembre Rivoluzione d’ottobre. La Russia si ritira dal conflitto: il 26 aprirà le trattative di armisitizio con la Germania 10-26 novembre Battaglia d’aresto italiana sull’altopiano di Asiago, sul Grappa e sul Piave. Le truppe tedesche vengono gradamente ritirate dal fornte italiano. Novembre Gli inglesi, dopo ripetuti attacchi contro i Turchi, conquistano in Gaza, Giaffa, Gerusalemme in Palestina. Dicembre nasce l’Opera nazionale combattenti e il Comitato centrale delle opere federate svolge attività di assistenza e propaganda tra i soldati e nei confronti delle loro famiglie. Grande diffusione dei giornali di trincea. Gli eventi russi acuiscono il conflitto ideologico, mentre la popolazione segue gli eventi bellici con freddezza e ostilità. 19 dicembre Nelle cancellerie inglesi e francesi inizia la revisione del Patto di Londra sui confini italiani. l’Italia viene accusata di avanzare pretese imperialistiche sui territori di nazionalità slava. I rapporti italo-slavi si deteriorano ulteriormente. 22 dicembre In Italia nasce il “Fascio parlamentare di difesa nazionale”, con lo scopo di battersi contro il “disfattismo parlamentare” e il neutralismo. 1918 8 gennaio Il presidente americano Wilson in un discorso al Congresso enuncia i 14 punti di un programma organico per la realizzazione di un equilibrio internazionale fondato sulla democrazia e sulla pace: istituzione di una Società delle Nazioni, libertà di navigazione, disarmo e attuazione del libero scambio. 10 gennaio Il ministro degli esteri italiano Sonnino ribadisce la validità del Patto di Londra, nonostante i dissensi che si manifestano nel parlamento e nello stesso governo dopo le parole di Wilson. 28 –29 gennaio Gli austriaci riprendono l’offensiva con la battaglia dei Tre Monti, in cui l’esercito italiano dimostra capacità di ripresa e riorganizzazione. 11 febbraio Trockij interrompe le trattative per l’armistizio mentre il governo russo ordina la smobilitazione dell’esercito. Le truppe austro-tedesche avenzano senza trovare resistenza fino a quando il 3 marzo la Russia firma di necessità l’accordo di BrestLitovsk, abbandonando immenso territorio occidentale della Finlandia e dell’Ucraina. 21 marzo-6 aprile Grande offensiva tedesca sul fronte occidentale (Arras-Fére) che penetra per 60 km nello schieramento franco-inglese, senza raggiungere né la Manica né Parigi. 8 -10 aprile Si svolge a Roma il Convegno delle nazionalità oppresse, a cui l’Italia non partecipa alle prerogative territoriali previste dal Patto di Londra. 9-29 aprile Grande offensiva tedesca in Fiandra. 27 maggio-13 maggio Ripresa dell’attacco tedesco verso Parigi. Le truppe dilagano verso la Marna 1° giugno Incontro a Parigi tra gli alleati: Sonnino gestisce ambiguamente le questioni dell’indipendenza polacca, czeca e jugoslava. Durante il mese rimpasto di governo in Italia causato da dissensi interni e scandali giudiziari legati alla gestione degli armamenti. 15-23 giugno Grande offensiva austriaca da Asiago alle foci del Piave, che fallisce complemente. Le forze italiane, riorganizzate e affiancate da truppe aglo-francesi, pur di fronte a una situazione critica, costringono gli austriaci alla ritirata. 15 luglio Quarta offensiva tedesca sulla Marna 18 luglio-3 agosto Inizia la grande controffensiva alleata sul fronte occidentale, tra Aisne e Marna che si protrarrà fino a novembre. 8-21agosto Riprendono le controffensive sul fronte occidentale (Somme, Aisne, Cambrai) settembre Ritirata tedesca sulla linea Sigfried (tra Arras e Soissons) 1°-5 settembre Si tiene a Roma tra il XV Congresso del PSI, diviso tra la componente massimalista filo-bolscevica e quella aperta all’interventismo liberale. 15-28 settembre Offensiva alleata sul fronte occidentale. Gli americani attaccano su Saint-Mihiel e nelle Argonne; gli inglesi sulla Somme; forze congiunte in Fiandra. 15 settembre Offensiva alleata in macedonia 24 settembre La Bulgaria chiede l’armistizio. 26 settembre Continua l’avanzata inglese in Palestina. In ottobre tutta la Siria sarà occupata settembre In Italia convergenze tra ‘arditi’ ex-combattenti, futuristi e mussoliniani uniti dalla lotta comune contro bolscevichi, potenze straniere, socialisti, cattolici, giolittiani. 23 ottobre-1°novembre L’armata inglese in Mesopotamia costringe la Turchia alla resa incondizionata 5 ottobre Austria e Germania chiedono la pace agli alleati. 9 ottobre Il Comando Supremo austriaco propone il ritiro dal Veneto come premessa per un armistizio italo-austriaco. L’Italia prepara una grande offensiva sulla linea del Grappa e del Piave. 20 ottobre Gli alleati controllano tutta la costa fiamminga. Fine della guerra sottomarina. 24 ottobre Ha inizio l’attacco italiano. Tra il 28 e il 29, dopo una dura lotta sul Grappa e sul Piave l’esercito austriaco cede, mentre nei territori dell’Impero le nazionalità oppresse scatenano moti insurrezionali. Il 30 ottobre le truppe italiane sono a Vittorio Veneto e a Sacile, il 31 a Feltre. 3-4 novembre Trento e Trieste sono occupate. A Villa Giusti presso Padova è firmato l’armistizio. Cessano le ostilità tra Italia e Austria. Sul fronte occidentale ritirata tedesca sulla linea Anversa-Mosa, contemporanea all’armistizio italiano che apre il confine tedesco meridionale all’invasione italiana e alleata. 11 novembre Armistizio tra gli alleati e la Germania. 20 novembre Entusiasmo per la vittoria italiana:, folle giubilanti si riversano nella strade, le pagine dei giornali traboccano di retorica. Orlando definisce la guerra una “grande rivoluzione politica e sociale”. 28 novembre L’Italia rifiuta l’azzeramento degli accordi diplomatici precedenti in vista della conferenza di Parigi. Se da un lato ci si appella al Patto di Londra, dall’altro viene rivendicata anche la città di Fiume, con il richiamo al principio di nazionalità. 7-11 dicembre Si acuiscono i contrasti all’interno del Psi, tra istanze rivoluzionarie e aperture di tipo democratico borghese. Dicembre Inizia la dura campagna di rivendicazioni in politica estera e interna condotta dal blocco nazionalista. Fondazione di fasci politici futuristi a Ferrara, Firenze, Roma, Taranto. Il 1° gennaio 1919a Roma viene fondata l’Associazione tra gli arditi d’Italia, vicina all’ambiente mussoliniano. Il “Popolo d’Italia” riunirà arditi e futuristi, braccio armato del nascente fascismo.