Capitolo 5 Derivata 5.1 Rapporto incrementale Definizione 5.1.1 Data una funzione di equazione y f (x) , definita in un intervallo a; b C.E., e dato un punto x 0 e x0 h entrambi appartenenti a all’intervallo a; b , si dice rapporto incrementale della funzione relativo al punto x 0 e all’incremento h R, il seguente rapporto: f x0 h f x0 . h Osservazione 5.1.1 Si precisa che h è l’incremento o variazione relativa alla variabile indipendente x, mentre f x0 h f x0 è il corrispondente incremento o variazione relativa alla variabile dipendente y. Esempio 5.1.1 Si consideri il caso della funzione di equazione y f x x 2 . Sia x0 2 e h 4 . In tal caso x0 h 2 4 6 e sia 2 che 6 appartengono al C. E. Inoltre f x0 x0 2 2 4 e f x0 h x0 h 2 4 6 2 36 . Segue che 2 2 f x0 h f x0 36 4 32 8. h 4 4 5.2 Interpretazione geometrica del rapporto incrementale Si consideri la seguente rappresentazione grafica Autore: Siano Roberto (docente di Matematica presso l’I.I.S. Arturo Prever di Pinerolo) 2 f(x0 +h) f(x0) x0 x0 + h In essa è presente il segmento di retta che congiunge i punti Px0 ; f x0 e Qx0 h; f x0 h . Si tratta della retta secante il grafico della funzione nei punti suddetti. Che legame esiste fra tale retta è il rapporto incrementale ? Il legame si trova facilmente richiamando il concetto di coefficiente angolare di una retta. Il coefficiente angolare di una retta detto anche inclinazione è una grandezza che dipende dall’angolo che la retta forma con l’asse x. In altri termini: al variare dell’angolo che la retta forma con l’asse x, varia anche il coefficiente angolare e viceversa. Il coefficiente angolare di y y1 una retta passante per due punti noti P1 x1 ; y1 e P2 x2 ; y2 si ottiene come segue: m 2 . x 2 x1 Va da sé che nella fattispecie m f x0 h f x0 f x0 h f x0 x0 h x0 h espressione che coincide con il rapporto incrementale. In definitiva: il coefficiente angolare della retta secante il grafico nei punti Px0 ; f x0 e Qx0 h; f x0 h coincide con il rapporto incrementale della funzione relativo al punto x 0 e all’incremento h R, per l’appunto : f x0 h f x0 . h Autore: Siano Roberto (docente di Matematica presso l’I.I.S. Arturo Prever di Pinerolo) 5.3 Derivata di una funzione in un punto Definizione 5.3.1 Data una funzione di equazione y f (x) , definita in un intervallo a; b C.E., e dato un punto x0 a; b e tale che esiste un suo intorno I x0 a; b, si dice derivata della funzione nel punto f x0 h f x0 . Inoltre, si dice che la funzione è h0 h derivabile nel punto x0 a; b e la sua derivata si indica con la scrittura f ' x0 . x 0 il seguente limite se esiste ed è finito: lim Osservazione 5.3.1 Si precisa inoltre che il punto x0 h di cui si parla nella definizione è tale che x0 h I x0 per ogni h. Esempio 5.3.1 Si consideri il caso della funzione di equazione y f x x 2 . Sia x0 2 . In tal caso 2 ed infiniti suoi intorni appartengono al C. E. Inoltre f x0 x0 2 2 4 2 f x0 h x0 h 2 h 2 2 4h h 2 . 2 2 Segue che lim h 0 f x 0 h f x 0 2 2 4h h 2 2 2 4h h 2 0 lim lim . h 0 h 0 h h h 0 Per dirimere la suddetta forma di indecisione si procede come segue: 4h h 2 h4 h lim lim 4 h 4 . h 0 h 0 h 0 h h lim Autore: Siano Roberto (docente di Matematica presso l’I.I.S. Arturo Prever di Pinerolo) 5.4 Interpretazione geometrica della derivata di una funzione in un punto Si consideri nuovamente la rappresentazione grafica relativa al rapporto incrementale rappresentata in figura f(x0 +h) f(x0) x0 x0 + h Ora immaginiamo di vedere l’intervallo x0 ; x0 h rimpicciolirsi fino a che x0 h non vada a coincidere con x 0 . È ciò che in effetti si verifica quando h tende a 0. In tal caso si verifica che il punto Qx0 h; f x0 h finisce per coincidere con Px0 ; f x0 e che la retta secante il grafico nei punti P e Q finisce per coincidere con la retta tangente al grafico della funzione nel punto P come mostra la figura sottostante Autore: Siano Roberto (docente di Matematica presso l’I.I.S. Arturo Prever di Pinerolo) f(x0 +h) f(x0) x0 x0 + h La domanda sorge spontanea: qual è il coefficiente angolare della retta tangente ? Per ottenere il coefficiente angolare della retta in questione occorre far nuovamente uso dell’operazione di passaggio al limite. In altri termini: si calcola il limite lim h0 f x0 h f x0 h che è proprio il limite per h che tende a 0 del coefficiente angolare della retta secante il grafico della funzione nei punti Px0 ; f x0 e Qx0 h; f x0 h . Autore: Siano Roberto (docente di Matematica presso l’I.I.S. Arturo Prever di Pinerolo) 5.5 La funzione derivata Definizione 5.5.1 Sia data una funzione di equazione y f (x) , definita in un intervallo a; b C.E., e derivabile nell’intervallo aperto a; b . È possibile introdurre la funzione derivata prima (o semplicemente funzione derivata) della suddetta funzione. Tale funzione è definita come segue : f ’ : a; b x R f ' x0 Come mostra lo schema in alto, tale funzione associa ad ogni punto x a; b la derivata della funzione di equazione y f (x) nel punto x. Si tratta di una funzione a tutti gli effetti. Cioè di una relazione che associa ad ogni elemento dell’intervallo a; b uno ed un solo elemento di R. In particolare, se una funzione è derivabile in ogni punto del suo C.E. , allora la funzione derivata ha lo stesso C.E. della funzione di partenza. In generale si può dire che il C.E. della funzione derivata di una funzione è un sottoinsieme del C.E. della funzione di partenza. Tale sottoinsieme, naturalmente, può essere improprio. Quest’ultima affermazione ha ragion d’essere perché in base alla definizione 5.3.1 non ha senso parlare di derivata in un punto che non appartiene al C. E. della funzione. Osservazione 5.5.1 Data la funzione di equazione y f (x) , la sua derivata, qualora esista, si indica con una delle seguenti scritture: f ' ( x) , y ' , df dy , , Df e Dy . dx dx Osservazione 5.5.2 f x 0 h f x 0 f x0 h f x0 potrebbe non esistere perché lim e h0 h 0 h h f x 0 h f x 0 f x 0 h f x 0 f x 0 h f x 0 sono finiti, ma lim . In tal caso la lim lim h 0 h 0 h 0 h h h funzione f (x ) non è derivabile in x 0 e la funzione derivata prima presenta una discontinuità di Facciamo notare che il lim prima specie nel punto x 0 che prende il nome di punto angoloso. Autore: Siano Roberto (docente di Matematica presso l’I.I.S. Arturo Prever di Pinerolo) Osservazione 5.5.3 f x 0 h f x 0 f x0 h f x0 potrebbe non esistere anche perché lim e h0 h 0 h h f x 0 h f x 0 sono entrambi infiniti. In tal caso la funzione f (x ) non è derivabile in x 0 e lim h 0 h la funzione derivata prima presenta una discontinuità di seconda specie nel punto x 0 che prende il Il lim nome di cuspide se i segni dell’infinito sono discordi e di flesso a tangente orizzontale se i segni dell’infinito sono concordi. A proposito di tali punti presentiamo alcuni esempi. Esempio 5.5.1 Si consideri la funzione di equazione y x , il punto x 0 0 è un punto angoloso per la funzione. Infatti lim h 0 0h 0 h f x 0 h f x 0 lim lim 1 e h 0 h 0 h h h 0h 0 h f x 0 h f x 0 lim lim 1 . Si noti il grafico della suddetta funzione nel h 0 h 0 h 0 h h h punto x 0 0 : esso presenta un angolo. lim Autore: Siano Roberto (docente di Matematica presso l’I.I.S. Arturo Prever di Pinerolo) Esempio 5.5.2 x , il punto x 0 0 è un punto di cuspide per la funzione. Si consideri la funzione di equazione y Infatti lim f x 0 h f x 0 lim h 0 h 0h 0 lim f x 0 h f x 0 lim h 0 h 0h h 0 h 0 h 0 h h lim 0 lim h 0 h lim h 0 h h h lim h 0 h h lim 2 h 0 h h 2 lim h 0 h 1 e h h h 1 . Si noti il h h grafico della suddetta funzione nel punto x 0 0 . Autore: Siano Roberto (docente di Matematica presso l’I.I.S. Arturo Prever di Pinerolo) Esempio 5.5.3 Si consideri la funzione di equazione y 3 , il punto x 0 0 è un punto di cuspide per la funzione. Infatti lim f x 0 h f x 0 lim h 0 h lim f x 0 h f x 0 lim h 0 h h 0 h 0 3 3 3 h 3 0 h h 1 lim lim 3 3 lim 3 2 e h 0 h 0 h h h 0 h h 3 h 3 0 h h 1 lim lim 3 3 lim 3 2 . Si noti il grafico h 0 h 0 h h h 0 h h della suddetta funzione nel punto x 0 0 . Autore: Siano Roberto (docente di Matematica presso l’I.I.S. Arturo Prever di Pinerolo) 5.6 Procedimento finalizzato alla determinazione della funzione derivata di una funzione Quale procedimento si segue per determinare la funzione derivata di una funzione la cui equazione è nota? Si applica semplicemente la definizione di derivata in un punto al generico punto x appartenente al C.E. della funzione. Qui di seguito mostriamo a titolo di esempio il procedimento da seguire nel caso della funzione di equazione y x 3 . Dobbiamo calcolare il seguente limite lim h 0 f x h f x h nel generico punto x appartenente al C.E. della funzione. Nella fattispecie f x x 3 f x h x h x 3 3x 2 h 3xh 2 h 3 . 2 Segue che lim h 0 f x h f x x 3 3x 2 h 3xh2 h 3 x 3 3x 2 h 3xh2 h 3 0 lim lim . h 0 h 0 h h h 0 Per dirimere la suddetta forma di indecisione si procede come segue: h 3x 2 3xh h 2 3x 2 h 3xh2 h 3 lim lim 3x 2 3xh h 2 3x 2 . In definitiva la funzione h 0 h 0 h 0 h h derivata della funzione di equazione y x 3 è la funzione di equazione di equazione y 3x 2 . In tal lim caso il C.E. della funzione di partenza coincide con il C.E. della sua funzione derivata. Si tratta di tutto l’insieme dei numeri reali. 5.7 Funzione derivata delle funzioni elementari Qui di seguito applicheremo la definizione di derivata ad alcune funzioni dette funzioni elementari al fine di determinare per ciascuna di esse la funzione derivata corrispondente. Tali funzioni vengono dette elementari perché le funzioni che non rientrano in tale categoria sono ottenute da queste compiendo su di esse le operazioni di addizione algebrica, moltiplicazione, divisione e composizione. Tratteremo i seguenti tre casi fondamentali: Calcolo della derivata della funzione di equazione y x n , con n Q. Dove con il simbolo Q intendiamo l’insieme dei numeri razionali (tutti i numeri che possono essere scritti come frazioni). Autore: Siano Roberto (docente di Matematica presso l’I.I.S. Arturo Prever di Pinerolo) In tal caso f x x n e f x h x h x n nx n 1 h a 0 x n 2 h 2 ... a n 3 xhn 1 h n . Segue n che x n nx n 1 h a 0 x n 2 h 2 ... a n 3 xhn 1 h n x n f x h f x lim lim h 0 h 0 h h nx n 1h a0 x n 2 h 2 ... an 3 xhn 1 h n 0 lim . h 0 h 0 Per dirimere la suddetta forma di indecisione si procede come segue: nx n 1 h a 0 x n 2 h 2 ... a n 3 xhn 1 h n h nx n 1 a 0 x n 2 h ... a n 3 xhn 2 h n 1 lim nx n 1 h 0 h 0 h h . lim Calcolo della derivata della funzione di equazione y a x , con a R, a 0 a 1 . Prima di effettuare il suddetto calcolo vogliamo fornire un limite notevole che non dimostreremo. Si tratta x 1 del seguente lim 1 e . Dove con e intendiamo il cosiddetto numero di Nepero. Si tratta di x x un numero irrazionale che nella sua forma decimale si presenta come segue e = 2,7182818284…(i puntini indicano la presenza di infinite cifre). Proseguendo si ha f x a x e f x h a x h . Segue che f x h f x a x a h 1 a xh a x axah ax a h 1 x lim lim lim lim a lim h 0 h 0 h 0 h 0 h 0 h h h h h h h Ora si ponga a 1 t per h che tende a 0 t tende a 0. Inoltre a t 1 e h log a t 1 . Per cui effettuando un cambio di variabile nel calcolo del limite si ottiene a h 1 t 1 . Ora ci concentreremo sul seguente limite: lim lim h 0 t 0 log t 1 t 0 log t 1 h a a t 1 1 log a t 1 1 lim lim log a t 1 lim log a t 1 t log a lim t 1 t . Andiamo ora ad effettuare t 0 t 0 t 0 t 0 t t lim Autore: Siano Roberto (docente di Matematica presso l’I.I.S. Arturo Prever di Pinerolo) nuovamente un cambio di variabile. Poniamo 1 1 z . Per t che tende a 0 si ha che z tende a . t t 1 log a t 1 1 1 . Segue che lim t 1 t lim 1 e . In definitiva: lim log a e e t 0 z z t 0 z t z Inoltre t lim t 0 1 1 a xh a x ln a . Quindi lim a x ln a . h 0 log a t 1 log a e h t Calcolo della derivata della funzione di equazione y log a x , con a R, a 0 a 1 . Segue che xh h log a log a 1 log a x h log a x f x h f x x x lim lim lim lim h 0 h 0 h 0 h 0 h h h h h h h log a 1 log a 1 1 h h 1 hx 1 x x 1 Ora lim lim lim log a 1 lim log a 1 log a e . h 0 h 0 x h h x h 0 x x x h 0 x x x x Possiamo riassumere i risultati ottenuti nella seguente tabella. Funzione y x n , con n Q y a x , con a R, a 0 a 1 y log a x , con a R, a 0 a 1 Derivata y nx n 1 y a x ln a 1 y log a e x Vediamo alcuni esempi come applicazione delle suddette formule. Esempio 5.7.1 Si consideri la funzione di equazione y x 5 , applicando la regola di derivazione riportata nella prima riga della tabella si ottiene Dx 5 5 x 51 5 x 4 . Autore: Siano Roberto (docente di Matematica presso l’I.I.S. Arturo Prever di Pinerolo) Esempio 5.7.2 m Si consideri la funzione di equazione y 3 x 2 . Nella circostanza ricordo che n x m x n . Ne 2 consegue che y 3 x 2 x 3 . Quindi applicando la formula riportata nella prima riga della tabella si 2 3 2 1 2 1 2 2 1 2 1 a ottiene Dx x 3 x 3 3 . Ricordo che 1 3 3 3 3 3 x b x n n b . a Esempio 5.7.3 Si consideri la funzione di equazione y 5 x . Applicando la formula riportata nella seconda riga della tabella si ottiene D5 x 5 x ln 5 . Esempio 5.7.4 (caso di particolare importanza) Si consideri la funzione di equazione y e x . Applicando la formula opportuna si ottiene De x e x ln e e x . Esempio 5.7.5 Si consideri la funzione di equazione y log 5 x . Applicando la formula contenuta nella terza riga della tabella D log 5 x 1 log 5 e . x Esempio 5.7.6 (caso di particolare importanza) Si consideri la funzione di equazione y ln x log e x . Applicando la formula opportuna si ottiene D ln x 1 1 log e e . x x 5.8 Meta-regole di derivazione Come vedremo in seguito alcune funzioni possono essere pensate come somma algebrica, prodotto o quoziente di funzioni elementari. Per poterle derivare abbiamo bisogno di conoscere le regole di derivazione delle funzioni elementari, ma non basta. Occorre conoscere le regole di cui ci occuperemo in questo paragrafo. Autore: Siano Roberto (docente di Matematica presso l’I.I.S. Arturo Prever di Pinerolo) Teorema 5.8.1 (derivata di una somma ) Sia data una funzione di equazione DF x D f x g x Df x Dg x . y F x , dove F x f x g x . In tal caso Dimostrazione Effettuiamo il calcolo del limite del rapporto incrementale f x h g x h f x g x lim f x h f x g x h g x F x h F x lim h 0 h 0 h h h h f x h f x g x h g x lim lim Df x Dg x . h 0 h 0 h h lim h 0 Esempio 5.8.1 Si consideri la funzione di equazione y x 3 ln x . Applicando la regola fornita dal teorema precedente e utilizzando il contenuto della tabella relativa alle derivate delle funzioni elementari si 1 ottiene D x 3 ln x 3 x 2 . x Teorema 5.8.2 (derivata di un prodotto) Sia data una funzione di equazione DF x Df xg x f xDg x y F x , dove F x f xg x . In tal caso Dimostrazione Effettuiamo il calcolo del limite del rapporto incrementale lim h 0 f x h g x h f x g x F x h F x lim h 0 h h f x h g x h f x g x h f x g x h f x g x h f x h f x g x h g x lim g x h lim f x g x Df x f x Dg x . h 0 h 0 h h lim h 0 Esempio 5.8.2 Si consideri la funzione di equazione y x 4 e x . Applicando la regola fornita dal teorema precedente e utilizzando il contenuto della tabella relativa alle derivate delle funzioni elementari si 1 ottiene D x 4 ln x 4 x 3 ln x x 4 4 x 3 ln x x 3 . x Autore: Siano Roberto (docente di Matematica presso l’I.I.S. Arturo Prever di Pinerolo) Teorema 5.8.3 (derivata del prodotto di una costante per una funzione) Sia data una funzione di equazione y F x , dove F x cf x . In tal caso DF x cDf x Dimostrazione Si tratta di un caso particolare del teorema precedente: una delle due funzioni è la funzione costante. cDf x f xDc cDf x f x 0 cDf x Esempio 5.8.3 Si consideri la funzione di equazione y 5 2 x . Applicando la regola fornita dal teorema precedente e utilizzando il contenuto della tabella relativa alle derivate delle funzioni elementari si ottiene D 5 2 x 5 2 x ln 2 . Osservazione 5.8.1 Ricordo che y 1 x 0 , per cui applicando la regola riportata nella prima riga della tabella contenuta nel paragrafo precedente si ottiene Dx 0 0 Dx 0 1 0 . Ne consegue per il teorema precedente che Dc cD1 c 0 0 Teorema 5.8.4 (derivata di un quoziente) Sia data DF x una funzione di Df x g x f x Dg x g x2 equazione y F x , dove F x f x . g x In . Dimostrazione Effettuiamo il calcolo del limite del rapporto incrementale lim f x h f x f x h g x f x g x h F x h F x lim lim h 0 g x h h g x h 0 g x h g x lim f x h g x f x g x f x g x f x g x h g x h g x h 0 h 0 Autore: Siano Roberto (docente di Matematica presso l’I.I.S. Arturo Prever di Pinerolo) tal caso f x h f x g x g x h f x h f x g x h g x lim f x lim g x lim f x h 0 h 0 h 0 h 0 g x h g x g x h g x g x h g x g x h g x Df x g x f x Dg x = g x 2 lim g x Esempio 5.8.4 x3 Si consideri la funzione di equazione y . Applicando la regola fornita dal teorema precedente ln x e utilizzando il contenuto della tabella relativa alle derivate delle funzioni elementari si ottiene 1 3x 2 ln x x 3 2 2 x3 x 3x ln x x D ln 2 x ln 2 x ln x Prima di enunciare e dimostrare il teorema relativo alla composizione di due funzioni indichiamo prima attraverso un esempio e successivamente, più in generale, cosa s’intende per composizione di due funzioni. Si consideri la funzione di equazione y ln x 3 . Tale funzione può essere vista come composizione delle due applicazioni seguenti: z g x x 3 e y f z ln z . La prima delle due funzioni associa x ad x 3 e la seconda associa ad x 3 ln x 3 . In generale, sia data la funzione di equazione y F x , dove F x f g x . Tale funzione è da intendersi come la composizione di z g x e y f z , dove la prima delle due funzioni associa seconda associa a g x f g x . x a g x e la Teorema 5.8.5 (derivata di una composizione di funzioni ) Sia data una funzione DF x Dz f z Dx g x , di equazione dove si è posto y F x , dove F x f g x . z g x e dove con D z In Dimostrazione Effettuiamo il calcolo del limite del rapporto incrementale h 0 f g x h f g x f z k f z k F x h F x lim lim h 0 h 0 h h k h k 0 lim h 0 k 0 caso e D x intendiamo, rispettivamente, la derivata rispetto a z e la derivata rispetto a x. lim tal f z k f z g ( x h) g ( x ) lim D z f z D x g x . Facciamo notare che h 0 k h k 0 Autore: Siano Roberto (docente di Matematica presso l’I.I.S. Arturo Prever di Pinerolo) g x h g x k e, di conseguenza, avendo posto g x z si ha che g x h z k . Infine se h tende a 0, allora g x h tende a g x e, di conseguenza g x g x 0 . k g x h g x tende a Esempio 5.8.6 Si consideri la funzione di equazione y ln x 3 . Nella fattispecie F x ln( x 3 ) , z g x x 3 e f z ln z . Applicando la regola fornita dal teorema precedente e utilizzando il contenuto della tabella relativa alle derivate delle funzioni elementari si ottiene 1 1 3 D ln x 3 D z ln z D x x 3 3x 2 3 3x 2 z x x Relativamente alle funzioni composte forniamo una tabella che permette di calcolare la derivata di alcune funzioni composte Funzione n y f x , con n Q Derivata n 1 y n f x f ' x y a f x ln a f ' x y a f x , con a R, a 0 a 1 y log a f x , con a R, a 0 a 1 y 1 log a e f ' x f x Teorema 5.8.6 Sia data una funzione di equazione y f x caso Dy f x g x g x , dove f x e g x sono entrambe derivabili. In tal f ' x g ' x ln f x g x f x . Dimostrazione Data la funzione y f x ln y ln f x g x g x , sappiamo per le proprietà dei logaritmi che g x ln f x . Ora passando alla derivata si ottiene D ln y g ' x ln f x g x f ' x . f x Sappiamo, però, che D ln y y' . Segue che y Autore: Siano Roberto (docente di Matematica presso l’I.I.S. Arturo Prever di Pinerolo) y' f ' x g ' x ln f x g x y' y f x f ' x y g ' x ln f x g x f x f ' x g x . f x g ' x ln f x g x f x 5.9 Legame tra derivazione e continuità Qui di seguito proveremo che una funzione derivabile in un punto in quel punto è anche continua. A tale scopo enunciamo e dimostriamo il seguente Teorema 5.9.1 Data una funzione di equazione y f (x) , definita in un intervallo a; b C.E., e dato un punto x0 a; b e tale che esiste un suo intorno I x0 a; b, se la funzione è derivabile nel punto x0 a; b , allora in tale punto è anche continua. Dimostrazione 1 fatto lim f x 0 h f x 0 f ' x0 , dove f ' x 0 è un numero (un valore finito). Segue che h h 0 che la funzione sia derivabile nel punto x0 a; b Il implica che f x 0 h f x 0 f ' x0 h , dove h tende a 0 per h che tende a 0. Inoltre h f x 0 h f x 0 hf ' x 0 h h e f x0 h f x0 hf ' x0 h h . Se ora facciamo tendere h a 0 si ottiene: lim f x 0 h lim f x 0 hf ' x 0 h h f x 0 . In definitiva, se si pone h 0 h 0 x x0 h quando h tende a 0 x tende a x 0 per cui il risultato ottenuto equivale al seguente: lim f x f x0 che coincide con la definizione di continuità in un punto. x x0 Dimostrazione 2 f x 0 h f x 0 h f x0 e passando al limite per h che tende a 0 si ha h f x 0 h f x 0 f x 0 h f x 0 lim f x 0 h lim h f x 0 lim lim h lim f x 0 h 0 h 0 h 0 h 0 h h h 0 Si ha che f x0 h f ' x0 0 f x0 x 0 . In definitiva, se si pone x x0 h quando h tende a 0 x tende a x 0 per cui il risultato ottenuto equivale al seguente: Autore: Siano Roberto (docente di Matematica presso l’I.I.S. Arturo Prever di Pinerolo) lim f x f x0 che coincide con la definizione di continuità in un punto. x x0 5.10 Derivate di ordine superiore al primo Definizione 5.10.1 Sia data una funzione di equazione y f (x) , definita in un intervallo a; b C.E., e derivabile nell’intervallo aperto a; b . Si dice derivata di ordine 2 o derivata seconda la funzione derivata prima della sua funzione derivata prima. Analogamente la derivata di ordine 3 o derivata terza della funzione è la funzione derivata prima della derivata seconda. Dalla seguente definizione si deduce facilmente quella di derivata di ordine n qualsiasi con n N. 5.11 Differenziale di una funzione Definizione 5.11.1 Sia data una funzione di equazione y f (x) , definita in un intervallo a; b C.E. e un punto x0 a; b tale che esiste un suo intorno I x0 a; b. Se tale funzione è derivabile nel punto x 0 si introduce la quantità df ( x0 ) f ' x0 dx . Tale quantità prende il nome di differenziale di y f (x) nel punto x0 a; b . Autore: Siano Roberto (docente di Matematica presso l’I.I.S. Arturo Prever di Pinerolo)