Corso di Laurea in Economia e Management Appello del 16/2/2017 — Matematica per l’Economia lettere E-Z, a.a. 2016–2017, compito A, prof. Gianluca Amato Regole generali Si svolga il primo esercizio e, a scelta dello studente, l’esercizio 2 o il 3. Nel caso vengano svolti entrambi, verrà considerato ai fini del voto finale solo uno dei due (a discrezione del docente). Si noti che: • Tutte le risposte vanno opportunamente motivate. • Copiare anche un singolo esercizio causa l’annullamento di tutto il compito. • È possibile utilizzare una calcolatrice. • Non si possono adoperare libri o appunti. • È vietato l’utilizzo di telefoni cellulari o altri strumenti di telecomunicazione. Testo della prova 1. (27 punti) Si consideri la funzione f : A ⊆ R → R data da f (x) = (log x)2 . (a) Calcolare, se possibile, f (−1), f (0), f (1) ed f (2). (b) Determinare l’insieme di definizione A della funzione f . (c) Calcolare i seguenti limiti, se possibile: lim f (x) x→+∞ lim f (x) x→1 lim f (x) x→−∞ (d) Determinare i punti di intersezione del grafico di f con gli assi. (e) Determinare il segno di f (x) al variare di x. (f) Determinare gli eventuali asintoti orizzontali e verticali della funzione f . (g) Determinare gli eventuali asintoti obliqui della funzione f . (h) Calcolare la derivata della funzione f . (i) Determinare crescenza, decrescenza e punti di minimo e massimo relativo. (j) Determinare l’insieme f (A) delle immagini di f . (k) Calcolare la derivata seconda della funzione f . (l) Determinare concavità, convessità e punti di flesso. (m) Disegnare il grafico della funzione, evidenziando le intersezioni con gli assi, i punti di massimo e minimo relativo e i punti di flesso. (n) Verificare che la funzione g(x) = x((log x)2 − 2 log x + 2) è una primitiva di f . (o) Determinare l’area compresa tra il grafico della funzione, l’asse delle ascisse e le rette x = 1 ed x = e. 2. (6 punti) Si risolvano le seguenti disequazioni: | log x| ≥ 1 3. (6 punti) Si consideri la seguente matrice: 2 −2 1 1 2 A= 3 2 0 e|x| > 1 1 2 −2 Calcolare la sua trasposta AT , e verificare se AT è l’inversa di A. Soluzione compito A 1. Prima di tutto, notare che (log x)2 è ben diverso da log x2 . Nel primo caso, data una x, prima ne calcolo il logaritmo e poi elevo il risultato al quadro. Nel secondo caso, invece, prima calcolo il quadrato della x e poi faccio il logaritmo. I risultati sono in generale completamente differenti. Volendo, è possibile scrivere log2 x come abbreviazione di (log x)2 . (a) Non si può calcolare né f (−1) né f (0) perché l’argomento del logaritmo deve essere un numero strettamente positivo. Per quanto riguarda gli altri due valori, abbiamo f (1) = (log 1)2 = 02 = 0 e f (2) = (2 log 2)2 = 4 log2 2. Quest’ultimo possiamo tranquillamente lasciarlo in questa forma, non è necessario scriverne una approssimazione decimale. (b) Perché la f sia definita, è necessario che l’argomento del logaritmo sia strettamente maggiore di 0. Dunque A = (0, +∞). (c) Il limite per x → −∞ non esiste perché −∞ non è punto di accumulazione dell’insieme di definizione di f . Il limiter per x → 1 lo si ottiene immediatamente per continuità: limx→1 f (x) = f (1) = 0. Il limite per x → +∞ lo si ottiene semplicmente applicando le proprietà dei limiti: limx→+∞ f (x) = limx→+∞ (log x)2 = (limx→+∞ log x)2 = (+∞)2 = +∞. (d) Non ci sono intersezioni con l’asse delle ordinate perché f (0) non è definita. Per trovare le intersezioni con l’asse delle ascisse, risolviamo l’equazione f (x) = 0. Abbiamo f (x) = 0 ⇐⇒ (log x)2 = 0 ⇐⇒ log x = 0 ⇐⇒ x = 1. Dunque abbiamo una intersezione nel punto X ≡ (1, 0). (e) Per determinare il segno di f (x) al variare di x bisogna risolvere la disequazione (log x)2 ≥ 0. Ovviamente, essendo (log x)2 un quadrato, questa è sempre verificata nei punti dell’insieme A. Pertanto, si ha f (x) ≥ 0 per x ∈ A. (f) Gli asintoti verticali si trovano nei punti di frontiera di A (l’insieme di definizione di f ). In questo caso A ha un solo punto di frontiera, che è lo 0. Poiché limx→0 f (x) = limx→0 (log x)2 = (limx→0 log x)2 = (−∞)2 = +∞ abbiamo che x = 0 è un asintoto verticale. (Stiamo usando il fatto che limx→0 log x = −∞.) Poiché già sappiamo che limx→+∞ f (x) = +∞ e che non esiste il limx→−∞ f (x), si ha che il grafico di f non ha asintoti orizzontali. (g) Per determinare gli eventuali asintoti obliqui, bisogna calcolare m = lim x→+∞ f (x) (log x)2 = lim . x→+∞ x x Poiché x è un infinito di ordine superiore di (log x)2 per x → +∞, si ha m = 0. Siccome il risultato è nullo, allora non c’è un asintoto obliquo per x → +∞. Visto che f (x) è definita solo per valori positivi, ovviamente non esiste un asintoto obliquo per x → −∞. (h) Per definizione f 0 (x) = D[(log x)2 ] = 2(log x)D[log x] = 2 logx x . Se i calcoli di sopra vi risultato ostici, tenete contro che si tratta di una applicazione della formula per il calcolo della derivata di una funzione composta. Infatti, se poniamo g(x) = log x e h(x) = x2 , abbiamo f (x) = h(g(x)). Dalla formula per la derivata della funzione composta, abbiamo f 0 (x) = h0 (g(x))g 0 (x). Poiché g 0 (x) = x1 e h0 (x) = 2x, otteniamo il risultato di cui sopra. (i) Per determinare crescenza, decrescenza e punti di minimo e massimo relativo, bisogna studiare il segno di f 0 (x), e quindi risolvere la disequazione f 0 (x) ≥ 0, ovvero 2 logx x ≥ 0. Poiché log x è definita solo per x > 0, possiamo limitarci a considerare solo questo caso. Allora, il denominatore della frazione è sempre positivo, e abbiamo 2 log x ≥ 0 ⇐⇒ log x ≥ 0 ⇐⇒ x ≥ 1. x Concludendo f 0 (x) ≥ 0 per x ≥ 1 e f 0 (x) < 0 per 0 < x < 1 (e, ovviamente f 0 (x) = 0 per x = 1). Dal punto di vista della funzione f , questo vuol dire che f decresce per 0 < x < 1 e cresce per x > 1. Il punto x = 1 è pertanto un punto di minimo relativo. Non ci sono punti di massimo relativo. (j) Il punto di minimo relativo è anche il punto di minimo assoluto, visto che la funzione cresce sempre allontanandosi da esso. Per x = 1, si ha f (x) = 0. D’altronde, per x → +∞ si ha f (x) → +∞, quindi la funzione assume valori grandi a piacere. Ne segue che tutti i valori da 0 in su vengono assunti prima o poi da f (x), e quindi f (A) = [0, +∞). (k) Per definizione abbiamo D[2 log x]x − 2(log x)D[x] 2 log x 2 − 2 log x = f 00 (x) = D = . x x2 x2 (l) Per determinare concavità, convessità e punti di flesso, va studiato il segno di f 00 (x). Poiché il denominatore è sempre strettamente positivo (tranne il caso x = 0 che comuque non rientra nell’insieme di definizione del logaritmo) abbiamo 2 − 2 log x ≥ 0 ⇐⇒ 2 − 2 log x ≥ 0 ⇐⇒ 2 ≥ 2 log x ⇐⇒ log x ≤ 1. x2 Poichè 1 = log e, abbiamo ( x≤e log x ≤ 1 ⇐⇒ log x ≤ log e ⇐⇒ x>0 ⇐⇒ 0 < x ≤ e. Dunque f 00 (x) ≥ 0 per 0 < x ≤ e, ed f 00 (x) < 0 per x > e. Dal punto di vista della funzione f , vuol dire che f è convessa per 0 < x < e, concava per x > e, mentre per x = e si ha un punto di flesso F ≡ (e, f (e)) ≡ (e, 1). (m) Ecco il grafico della funzione: 4 3 2 1 F 0 X 0 1 2 3 4 5 6 (n) Per verificare che la funzione g(x) = x((log x)2 −2 log x+2) è una primitiva di f basta calcolare g 0 (x) e verificare che coincide con f (x). Per semplicità scrivo (log x)2 come log2 x. Abbiamo g 0 (x) = D[x(log2 x − 2 log x + 2)] = = D[x](log2 x − 2 log x + 2) + xD[log2 x − 2 log x + 2] = 2 2 log x − = = log2 x − 2 log x + 2 + x x x = log2 x − 2 log x + 2 + 2 log x − 2 = log2 x = f (x) come volevamo dimostrare. (o) Per 1 < x < e la funzione f è sempre positiva. Dunque, per determinare Re l’area richiesta, basta calcolare il seguente integrale definito: 1 f (x) dx. 2 Poiché sappiamo che g(x) = x(log x − 2 log x + 2) è una primitiva di f (x), abbiamo: Z e f (x) = [g(x)]e1 = [x(log2 x−2 log x+2)]e1 = e(1−2+2)−1(0−0+2) = e−2. 1 2. Per risolvere la disequazione | log x| ≥ 1 bisogna risolvere separatamente i casi in cui log x ≥ 0 e in cui log x < 0. Quando log x ≥ 0 la disequazione diventa log x ≥ 1, mentre qundo log x < 0 la disequazione diventa − log x ≥ 1, ovvero log x ≤ −1. Allora | log x| ≥ 1 ( log x ≥ 1 ⇐⇒ log x ≥ 0 ( oppure log x ≤ −1 log x < 0 ⇐⇒ log x ≥ 1 oppure log x ≤ −1 ⇐⇒ x ≥ e oppure x ≤ 1/e. Per la disequazione e|x| > 1 potremmo distinguere i casi x ≥ 0 e x < 0 e procedere come prima, ma c’è un metodo più semplice. Facendo il logaritmo di ambo i membri, si ha e|x| > 1 ⇐⇒ log e|x| > log 1 ⇐⇒ |x| > 0. Ovviamente il valore assoluto di x è sempre strettamente positivo, tranne per x = 0, valore per il quale si annulla. Dunque |x| > 0 ⇐⇒ x 6= 0 che è la soluzione della disequazione. 3. Procedere come nell’esercizio 2 del compito A del 27/1/2017, sennonché la matrice AT non è l’inversa di A, per cui quando si calcola AAT non verrà la matrice identità. Corso di Laurea in Economia e Management Appello del 16/2/2017 — Matematica per l’Economia lettere E-Z, a.a. 2016–2017, compito B, prof. Gianluca Amato Regole generali Si svolga il primo esercizio e, a scelta dello studente, l’esercizio 2 o il 3. Nel caso vengano svolti entrambi, verrà considerato ai fini del voto finale solo uno dei due (a discrezione del docente). Si noti che: • Tutte le risposte vanno opportunamente motivate. • Copiare anche un singolo esercizio causa l’annullamento di tutto il compito. • È possibile utilizzare una calcolatrice. • Non si possono adoperare libri o appunti. • È vietato l’utilizzo di telefoni cellulari o altri strumenti di telecomunicazione. Testo della prova 1. (27 punti) Si consideri la funzione f : A ⊆ R → R data da f (x) = (log x)3 . (a) Calcolare, se possibile, f (−1), f (0), f (1) ed f (2). (b) Determinare l’insieme di definizione A della funzione f . (c) Determinare i punti di frontiera di A e dire se A è aperto e/o chiuso. (d) Calcolare i seguenti limiti, se possibile: lim f (x) x→+∞ lim f (x) x→1 lim f (x) x→−∞ (e) Determinare i punti di intersezione del grafico di f con gli assi. (f) Determinare il segno di f (x) al variare di x. (g) Determinare gli eventuali asintoti orizzontali e verticali della funzione f . (h) Determinare gli eventuali asintoti obliqui della funzione f . (i) Calcolare la derivata della funzione f . (j) Determinare crescenza, decrescenza e punti di minimo e massimo relativo. (k) Determinare i punti di minimo e massimo assoluto. (l) Determinare l’insieme f (A) delle immagini di f . (m) Calcolare la derivata seconda della funzione f . (n) Determinare concavità, convessità e punti di flesso della funzione. (o) Disegnare il grafico della funzione, evidenziando le intersezioni con gli assi, i punti di massimo e minimo relativo e i punti di flesso. 2. (6 punti) Si calcoli l’area della regione di piano delimitata dall’asse delle ascisse, dalle rette di equazione x = 1/e ed x = e, e dalla funzione f (x) = logx x . 3. (6 punti) Si consideri la seguente matrice: √ 1 3 √1 A= 3 −1 2 Calcolare la sua trasposta AT , e verificare se AT è l’inversa di A. Soluzione compito B 1. La soluzione di questo esercizio sarà molto stringata. Per ulteriori spiegazioni, leggere la soluzione all’esercizio 1 del compito A, che è molto simile. (a) f (−1) ed f (0) non si possono calcolare. f (1) = 0 ed f (2) = (log 2)3 . (b) A = (0, +∞). (c) I punti di frontiera di un intervallo sono i suoi estremi finiti. In questo caso, quindi, abbiamo un unico punto di frontiera che è 0. Siccome l’intervallo non include i punti di frontiera è un aperto. (d) limx→+∞ f (x) = (+∞)3 = +∞, limx→1 f (x) = f (1) = 0, limx→−∞ f (x) non esiste. (e) Nessuna intersezione con l’asse delle ordinate. L’equazione (log x)3 = 0 ha una sola soluzione che è x = 1. Pertanto si ha un’intersezione con l’asse delle ascisse nel punto X ≡ (1, 0). (f) Questo è abbastanza diverso dall’analogo punto del compito A, a causa dell’esponente del logaritmo che qui è dispari. Dobbiamo risolvere (log x)3 ≥ 0. Possiamo prendere la radice cubica di ambo i membri e abbiamo: p √ 3 (log x)3 ≥ 0 ⇐⇒ 3 (log x)3 ≥ 0 ⇐⇒ log x ≥ 0 ⇐⇒ x ≥ 1. Dunque f (x) ≥ 0 per x ≥ 1 e f (x) < 0 per 0 < x < 1. (g) Si ha limx→0 (log x)3 = (limx→0 log x)3 = (−∞)3 = −∞, dunque x = 0 è un asintoto vertiale. Poiché limx→+∞ (log x)3 = +∞ e limx→−∞ (log x)3 non esiste, non ci sono asintoti orizzontali. 3 (h) Poiché limx→+∞ f (x) = limx→+∞ (logxx) = 0, non ci sono asintoti obliqui x per x → +∞. Siccome f (x) non è definita per valori di x negativi, non ci sono asintoti obliqui per x → −∞. 2 (i) f 0 (x) = D[(log x)3 ] = 3(log x)2 D[log x] = 3 (logxx) . (j) Per i valori in cui la f (x) è definita, ovvero per x > 0, il numeratore è sempre positivo (a causa del quadrato) ed il denominatore è sempre strettamente positivo. Pertanto f 0 (x) = 0 per x = 1 e f 0 (x) > 0 per 0 < x < 1 e per x > 1. Ne segue che f cresce sempre e il punto x = 0 in cui la derivata prima si annulla non è né di minimo né di massimo relativo, ovvero è un punto di flesso a tangente orizzontale. (k) Poiché limx→0 (log x)3 = −∞ e limx→+∞ (log x)3 = +∞, la funzione non ha né minimi né massimi assoluti. (l) Poiché f è continua e assume valori arbitariamente grandi e arbitariamente piccoli (per quanto visto sopra), assume tutti i possibili valori reali. Quindi f (A) = R. (m) Scrivo per semplicità (log x)2 come log2 x. Si ha: D[log2 x]x − (log2 x)D[x] log2 x f 00 (x) = D[f 0 (x)] = D 3 =3 = x x2 =3 (2 log(x)/x)x − log2 x 6 log x − 3 log2 x = 2 x x2 (n) Per determinare concavità, convessità e punti di flesso devo determinare il segno della f 00 (x). Poiché per i valori per cui f (x) è definita (x > 0) è anche x2 > 0, posso ignorare il denominatore. Ottengo: 6 log x − 3 log2 x ≥ 0 ⇐⇒ 6 log x−3 log2 x ≥ 0 ⇐⇒ (3 log x)(2−log x) ≥ 0. x2 Siccome il primo membro è un prodotto di funzioni, studio separatamente il segno di 3 log x e 2 − log x. Si ha che 3 log x ≥ 0 per x ≥ 1 mentre 3 log x < 0 per 0 < x < 1. Invece 2 − log x ≥ 0 ⇐⇒ log x ≤ 2 ⇐⇒ log x ≤ log e2 ⇐⇒ 0 < x < e2 . Abbiamo la seguente situazione: − + − 0 − − + + + + 1 (3 log x)(2 − log sx) 2 − log x 3 log x e2 Mettendo assieme i risultati si ha che (3 log x)(2 − log x) è strettamente positivo per 1 < x < e2 e strettamente negativo per 0 < x < 1 oppure x > e2 , mentre si annulla in 1 ed e2 . Pertanto, la funzione f (x) è convessa per 1 < x < e2 e concava per 0 < x < 1 e x > e2 . I punti x = 1 e x = e2 sono punti di flesso (tra l’altro, x = 1 l’avevamo già trovato). Essi corrispondono ai punti del grafico di coordinate F1 = (1, f (1)) ed F2 = (e2 , f (e2 )) dove f (1) = 0 ed f (e2 ) = (log e2 )3 = (2 log e)3 = 8. (o) Ecco il grafico della funzione: 10 F2 5 0 X, F1 −5 0 2 4 6 8 10 2. Prima di tutto calcoliamo una primitiva della funzione f (x). Abbiamo Z Z Z (log x)2 log x f (x) dx = dx = (log x)D[log x] dx = . x 2 R dove abbiamo usato la regola che g(h(x))D[h(x)] dx = G(h(x)), dove G(x) è una primita di g(x). Nel nostro caso g(x) = x ed h(x) = log x. A questo punto bisogna osservare che g(x) è positivo per x > 1 e negativo per 0 < x < 1. Pertanto, per determinare l’area Rrichiesta dall’esercizio, bisogna R1 e calcolare separatamente i valori 1/e −f (x) dx e 1 f (x) dx e sommare i risultati ottenuti. Allora: Z 1 Z 1 −f (x) dx = − 1/e 1/e e e Z f (x) dx = 1 1 (log x)2 = 2 1/e (log 1/e)2 (−1)2 = 1/2 =− 0− = 2 2 f (x) dx = − (log x)2 2 e = 1 (log e)2 − 0 = 1/2. 2 Dunque l’area cercata è 1/2 + 1/2 = 1. 3. Del tutto uguale all’esercizio 3 del compito B del 27/1/2017.