+ Aggiornamento sul VEGETARISMO Dott.ssa Martina Montecchia -Dietista Specializzata in Alimentazione e Nutrizione Umana- + Posizione ufficiale dell’ADA “le diete vegetariane correttamente pianificate, comprese le diete totalmente vegetariane o vegane, sono salutari, adeguate dal punto di vista nutrizionale, e possono conferire benefici per la salute nella prevenzione e nel trattamento di alcune patologie. Le diete vegetariane ben pianificate sono appropriate per individui in tutti gli stadi del ciclo vitale, ivi inclusi gravidanza, allattamento, prima e seconda infanzia e adolescenza, e per gli atleti”. Fonte: Position of the American Dietetic Association: Vegetarian Diets. J Am Diet Assoc. 2009;109: 12661282. + Cambiamento di prospettiva “Nel giro di qualche decennio c’è stato un vero e proprio cambio di prospettiva! Solo una generazione fa, le diete vegetariane erano considerate “mode” “capricci” e i testi di nutrizione mettevano in guardia da queste scelte Governi e organizzazioni sanitarie sconsigliavano questo stile alimentare, soprattutto per bambini e donne incinte. Erano state diffuse voci e diffusi i casi di bambini vegani malnutriti come prova del fallimento di questa alimentazione” + Le Unified Dietary Guidelines “Non superare, come quota totale di grassi, il 30% delle calorie e per i grassi saturi rimanere sotto il 10% Assumere il 55% delle calorie giornaliere sotto forma di carboidrati complessi Le calorie totali devono essere tali da non provocare un aumento del peso corporeo Consumare vegetali variati, frutta, cereali integrali, legumi Ridurre il consumo di cibi animali (specialmente se ricchi di grassi e colesterolo)” LA DIETA VEGETARIANA E’ QUELLA CHE SI AVVICINA DI PIU’ ALLE RACCOMANDAZIONI ! + Prevenzione primaria “I vegetariani vivono circa 5 anni più a lungo rispetto alla popolazione generale dello stesso paese e godono in genere di un migliore stato di salute. Questi benefici sono riconducibili anche a migliori abitudini che riguardano il fumo, l’attività fisica e la composizione della dieta, oltre che alla semplice eliminazione della carne”. + Numerosi vantaggi per la salute < livelli di colesterolo ematico < rischio di cardiopatia < livelli di pressione arteriosa < rischio di diabete mellito di tipo 2 < Indice di Massa Corporea < tasso di tutti i tipi di cancro L’UNICO ASPETTO NEGATIVO CHE CORRELA CON LA DIETA VEGETARIANA E’ RAPPRESENTATO DALL’OSTEOPOROSI, MA SEMPRE ASSOCIATO A REGIMI MAL PIANIFICATI! + Cardiopatia ischemica “Due ampi studi di coorte e una metanalisi hanno messo che i vegetariani presentano un rischio inferiore di morte per cardiopatia ischemica rispetto ai non-vegetariani. La differenza nel rischio persisteva anche dopo aggiustamento per BMI, abitudine al fumo e classe sociale”. QUINDI: altri aspetti di una dieta vegetariana possono essere responsabili della riduzione del rischio, al di là di quello che ci si può attendere a causa del ridotto BMI! + Livelli ematici di grassi Uno di questi aspetti è sicuramente la differenza nei livelli ematici di lipidi “Gli studi trovano ridotti livelli di colesterolo totale e di colesterolo legato alle lipoproteine a bassa densità (LDL) nei vegetariani. Studi di intervento hanno ottenuto la riduzione dei livelli di colesterolo totale e LDL quando i soggetti sono stati passati dalla loro dieta usuale alla dieta vegetariana. In un ampio studio di coorte, l'incidenza di cardiopatia ischemica è stata stimata essere inferiore del 24% nei vegetariani dalla nascita e del 57% nei vegani dalla nascita rispetto ai carnivori”. + Effetti benefici sui lipidi ematici Più elevate quantità di fibre, il consumo di frutta secca, la presenza dei tanti FITOSTEROLI, i ridotti contenuti di grassi saturi, ECC… “I vegetariani consumano tra il 50% e il 100% in più di fibre. È stato ripetutamente dimostrato che le fibre solubili sono in grado di ridurre i livelli ematici di colesterolo totale e -LDL e di ridurre il rischio di malattia coronarica. Una dieta ricca di frutta secca riduce in modo significativo i livelli ematici di colesterolo totale e –LDL Gli steroli vegetali, che si trovano nella frutta secca e nei semi oleaginosi, nei cereali integrali e negli olii vegetali e in altri cibi vegetali, sono in grado di limitare l'assorbimento e ridurre i livelli ematici di colesterolo” + Più cibi vegetali : più fito-composti “Più fito-composti rispetto ai non-vegetariani; i flavonoidi e altri fito-composti sembrano possedere effetto protettivo come antiossidanti e come agenti antiinfiammatori, inoltre sarebbero in grado di ridurre l'aggregazione piastrinica e la formazione di trombi, e migliorare la funzione endoteliale. È stato osservato che i latto-ovo-vegetariani evidenziano una risposta vasodilatatrice significativamente migliore, suggerendo un effetto favorevole della dieta vegetariana sulla funzione dell'endotelio vascolare” + Ipertensione “Uno studio trasversale e uno studio di coorte hanno dimostrato la presenza di ridotti tassi di ipertensione tra i vegetariani rispetto ai non-vegetariani. Analoghi risultati sono stati riportati nell’ Adventist Health Study (La variabilità nelle assunzioni dietetiche e nello stile di vita all'interno dei gruppi di vegetariani studiati può limitare la forza delle conclusioni sulla relazione fra dieta vegetariana e pressione arteriosa)”. + Fattori benèfici “I fattori di una dieta vegetariana che possono essere responsabili di una riduzione dei valori pressori, includono l'effetto cumulativo di vari composti benefici presenti nei cibi vegetali come potassio, magnesio, antiossidanti, tipo di grassi della dieta e fibre. L'assunzione di frutta e verdura è risultata responsabile di circa la metà della riduzione dei valori di pressione arteriosa della dieta DASH (Dietary Approaches to Stop Hypertension) Inoltre, 9 studi hanno riportato come il consumo di 5-10 porzioni di frutta e verdura sia in grado di ridurre in modo significativo la pressione arteriosa”. + Diabete “Nell'Adventist Health Study, il rischio di sviluppare diabete, aggiustato per età, è risultato il doppio nei nonvegetariani in confronto ai coetanei vegetariani. Più elevate assunzioni di verdura, cibi a base di cereali integrali, legumi e frutta secca sono stati tutti associati con un rischio sensibilmente ridotto di insulino-resistenza e diabete di tipo 2 e con un miglior controllo glicemico, sia in individui normali che in individui con insulinoresistenza. Studi osservazionali hanno trovato che diete ricche di cereali integrali risultano associate con un miglioramento della sensibilità all'insulina”. + Cereali integrali e frutta secca! “I soggetti che consumano circa 3 porzioni al giorno di cibi a base di cereali integrali hanno una probabilità ridotta del 2030% di sviluppare diabete di tipo 2 rispetto a chi ne consuma in quantità inferiori (meno di 3 porzioni alla settimana). Nel Nurses' Health Study, il consumo di frutta secca è risultato inversamente associato con il rischio di diabete di tipo 2 dopo aggiustamento per BMI, attività fisica e molti altri fattori. Il rischio di diabete per coloro che consumavano frutta secca cinque o più volte alla settimana è risultato ridotto del 27% rispetto ai soggetti con un consumo vicino allo zero Il rischio di diabete per gli individui che consumavano burro di arachidi almeno cinque volte alla settimana è risultato ridotto del 21% rispetto a coloro che non ne consumavano mai”. + Controllo glicemico “Le diete vegane ricche di fibre si caratterizzano per un ridotto indice glicemico e un basso o moderato carico glicemico. In uno studio clinico randomizzato di cinque mesi, una dieta vegana ha dimostrato di essere in grado di migliorare in modo considerevole il controllo glicemico in pazienti con diabete di tipo 2, permettendo al 43% dei soggetti di ridurre la terapia antidiabetica”. + Obesità “Nella popolazione degli Avventisti, il modello dietetico vegetariano è risultato associato con un più basso BMI, e il valore di questo parametro aumentava con l'aumento della frequenza di consumo di carne. Nell'Oxford Vegetarian Study, in tutti i gruppi di età e sia negli uomini che nelle donne, i valori di BMI erano più elevati nei nonvegetariani rispetto ai vegetariani. In uno studio trasversale di 37.875 adulti, dopo aggiustamento per l'età, i carnivori presentavano i più elevati valori medi di BMI, e i vegani i più bassi, mentre il BMI degli altri vegetariani si collocava su valori intermedi. In una coorte di individui responsabili dell'EPIC-Oxford Study, l'incremento ponderale in un periodo di 5 anni è risultato essere il più basso tra coloro che si spostavano verso una dieta che conteneva una minor quantità di cibi animali”. + <BMI fattore protettivo “L'obesità è un importante fattore che aumenta il rischio di cancro in molte sedi. Dal momento che il BMI dei vegetariani tende a essere più basso di quello dei non-vegetariani, il più basso peso corporeo dei vegetariani può costituire un importante fattore di protezione”. + Cancro “Per i tumori più diffusi è stato accertato un legame con il tipo di alimentazione. I dati che derivano dall'Adventist Health Study hanno dimostrato che i non-vegetariani presentavano un sostanziale aumento del rischio sia per i tumori del colon-retto che della prostata, in confronto ai vegetariani, mentre non erano presenti differenze significative nel rischio di tumore di polmone, mammella, utero, stomaco tra i gruppi, dopo controllo per età, sesso e abitudine al fumo”. + Azione anti-proliferativa “I fito-composti possiedono una potente attività antiossidante, anti-proliferativa e protettiva nei confronti dei tumori. Questi fito-composti interferiscono con molti processi cellulari coinvolti nella progressione del cancro”. -l'inibizione della proliferazione cellulare -l'inibizione dei circuiti di trasduzione del segnale e dell'espressione degli oncogeni - l'induzione dell'arresto del ciclo cellulare e dell'apoptosi - l'inibizione dell'angiogenesi… + World Cancer Reseaech Fund: “Frutta e verdura risultano protettive nei confronti dei tumori del polmone, del cavo orale, dell'esofago e dello stomaco e in forma minore di altri siti Il consumo regolare di legumi fornisce inoltre una qualche protezione nei confronti dei tumori dello stomaco e della prostata. È stato riportato che le fibre, la vitamina C, i carotenoidi, i flavonoidi e altri fitocomposti della dieta sono in grado di esercitare un'azione protettiva nei confronti di vari tipi di cancro Le verdure della famiglia dell'Allium possono proteggere nei confronti del tumore dello stomaco e l'aglio risulta protettivo nei confronti del tumore del colon-retto. La frutta ricca di licopene ha azione protettiva nei confronti del cancro della prostata Elevate assunzioni di cereali integrali sono in grado di fornire una sostanziale protezione nei confronti di vari tipi di tumore” + Il vegetarismo nel corso del Ciclo Vitale “Le diete vegane, latto-vegetariane e latto-ovo-vegetariane ben pianificate sono appropriate per tutti gli stadi del ciclo vitale, inclusi gravidanza e allattamento”. + Gravidanza e allattamento “Le richieste di nutrienti e di energia delle donne vegetariane in gravidanza e in allattamento non sono differenti da quelle delle donne non-vegetariane, a eccezione delle raccomandazioni più elevate di ferro per le vegetariane”. + Dieta BEN PIANIFICATA “Adeguati apporti di energia rappresentano il primo obiettivo di ogni dieta vegetariana ben pianificata: durante la gravidanza, sostengono un appropriato incremento ponderale materno, che è fondamentale per permettere lo sviluppo del feto e per fornire l’energia di deposito necessaria anche per la produzione di latte. Diete vegetariane restrittive sono sempre da evitare, soprattutto in gravidanza e allattamento!” + Incremento-Veg “Nella letteratura scientifica, l’incremento ponderale nelle mamme vegetariane (latto-ovo e vegane) viene descritto come adeguato! a riprova del principio che una dieta vegetariana correttamente pianificata è in grado di sostenere le aumentate richieste energetiche della gravidanza e dell’allattamento!” + Proteine in gravidanza “Il fabbisogno di proteine aumenta di circa il 30% in gravidanza. Le proteine sono i costituenti strutturali della creatura che si sta formando! Anche se assumere abbastanza proteine può essere motivo di preoccupazione, la maggior parte delle donne vegetariane mangia più delle proteine necessarie a soddisfare le richieste in gravidanza. Il consumo di almeno 7 porzioni di cibi ricchi di proteine, come legumi, tofu, tempeh, latte di soia, frutta secca e semi oleaginosi, permette facilmente di soddisfare il fabbisogno di proteine in gravidanza.” + Particolare attenzione a: “Calcio: includere almeno 8 porzioni di cibi ricchi di calcio tutti i giorni Tofu, tempeh, verdura a foglia verde, broccoli, fagioli di soia, fichi, semi di girasole, tahin di sesamo, mandorle, latte di soia fortificato, cereali e succhi di frutta fortificati. Le acque minerali a elevato contenuto di calcio (oltre 300 mg/L) e povere di sodio (inferiore a 50 mg/L) costituiscono un’ottima fonte di calcio supplementare facilmente assimilabile. Bere 1.5-2 litri di acqua al giorno, preferibilmente fuori pasto, fornisce una quantità di calcio di almeno 450-600 mg solo a partire da questa fonte. Vitamina D: questa vitamina è scarsa in tutti i tipi di dieta perchè l’organismo è in grado di produrla quando la pelle è esposta al sole. Le donne in gravidanza devono rigorosamente esporre al sole almeno il volto e le mani, per 20-30 minuti per 2-3 volte alla settimana”. + “Vitamina B12: la vitamina B12 non si trova nei cibi vegetali in quantità adeguate. Le alghe e i prodotti a base di soia fermentata, come il tempeh, non sono buone fonti di vitamina B12. In caso di dubbi sulla quantità di B12 introdotta, scegliere di utilizzare un’integrazione preferibilmente SUBLINGUALE!” + “Ferro: il ferro è abbondantemente rappresentato nel regno vegetale. Legumi, verdura a foglia verde, melassa, frutta secca e semi oleaginosi, cereali integrali o cereali fortificati contengono tutti ferro. Comunque, le donne nella seconda metà della gravidanza hanno delle richieste di ferro estremamente elevate, che impongono l’assunzione di integratori indipendentemente dal tipo di dieta seguito.” + “Acidi grassi Omega-3: ben rappresentati anche nel Regno Vegetale. Bastano 1-2 porzioni al giorno, ogni giorno, di cibi comeche forniscono acidi grassi omega-3 che si trova nel gruppo dei legumi e della frutta secca e dei semi oleosi. Una porzione equivale a 1 cucchiaino di olio di semi di lino, 1 cucchiaio di semi di lino (da consumare macinati) o circa 30 g di noci. Per il miglior rapporto tra i vari acidi grassi della dieta, è da privilegiare per la cottura l’olio di oliva. Per disporre anche di acidi grassi omega-3 a lunga catena, assumere piccole quantità di alghe!” + Allatta-Veg “Le linee guida per le donne in allattamento sono simili a quelle per la gravidanza. La produzione di latte richiede più calorie, quindi bisogna aumentare la quantità di cibo introdotta. Le porzioni minime consigliate rimangono quindi le stesse della gravidanza per tutti i gruppi alimentari, ad eccezione del gruppo dei cibi ricchi di proteine, per il quale sono consigliate un minimo di 8 porzioni al giorno.” + …e i bambini? “È naturale che chi compie la scelta vegetariana, la trasmette poi ai figli, come parte dell’educazione; ogni genitore trasmette ai figli i propri valori: c’è chi trasmette il rispetto della vita di tutti… Le abitudini alimentari si stabiliscono fin dalla prima infanzia. Le diete vegetariane danno al bimbo la possibilità di imparare a conoscere una grande varietà di cibi squisiti e nutrienti, che gli forniranno in modo eccellente tutto quello che gli serve in tutti gli stadi dello sviluppo, dalla nascita all’adolescenza. Lo aiuteranno, inoltre, a mantenere un normale peso corporeo, proteggendolo dal rischio di soprappesoobesità che ormai affligge 1/3 dei nostri bambini!” + Svezza-Veg Da 5-6 mesi “Iniziare con l’introdurre le farine di cereali per l’infanzia (fortificate con ferro e calcio). Cominciare con quella di riso, che più difficilmente causa allergie. Poi passare ai cereali minori (miglio) e a quelli considerati pseudo-cereali (quinoa, amaranto…) poi ad avena e orzo. Per ultimo il cereale maggiore con glutine: il frumento! L’introduzione di un nuovo cereale deve avvenire ogni 3-5 giorni. Fin dai primi mesi dovrebbero essere introdotte piccole quantità(ben polverizzata o in crema) di frutta secca, preziosissima per l’introito di energia, di proteine, di acidi grassi essenziali…” + Da 6 a 8 mesi “Si può iniziare a introdurre la verdura, a piccolissime dosi, che deve essere scrupolosamente cotta e passata. Le patate, i piselli, le carote, i fagiolini sono tutte ottime verdure di prima scelta. Solo dopo aver iniziato le pappe salate, si inizia a introdurre la frutta. Provare con le banane e l’avocado schiacciati, le pesche passate, o il succo di mela. Inoltre, sempre circa a 8 mesi d’età, i bambini possono iniziare a mangiare cibi ricchi di proteine, come il tofu e i legumi, che devono essere ben cotti e passati. È importante, per evitare un eccesso di fibra, privilegiare i legumi decorticati. I legumi sono l’alimento proteico principale della dieta vegana già a partire dal divezzamento” + Consigli “Privilegiare cibi ad alta densità calorica Evitare la fibra e privilegiare la forma raffinata dei cibi Aumentare gli introiti di ferro (legumi nelle 2 pappe del giorno, gli pseudocereali tipo quinoa e grano saraceno) Aggiungere una piccola fonte di Vitamina C ad ogni pasto per il miglior assorbimento del ferro non-eme (basta del succo di limone aggiunto alle pappe) Evitare i tannini (es. il Tè, riduce l’assorbimento del ferro)” + Veget-anziani “Nei Paesi industrializzati l’età media della popolazione sta aumentando e così anche gli anziani. I nostri figli hanno una maggior probabilità rispetto a noi genitori di vivere a lungo. Ma vivere come!?” + Una vecchiaia in salute “Le malattie più frequenti sono Artrosi, Arteriosclerosi ed Ipertensione con relative complicanze (ictus cerebrale con emiplegia, infarto cardiaco, arteriopatia periferica), Diabete, Osteoporosi, Parkinson e Demenza che rendono l’anziano vittima di enormi sofferenze. Queste patologie, sono prevenibili con una corretta Alimentazione, in varia misura. La loro incidenza risulta infatti nettamente superiore nei Paesi dove la dieta è ricca di prodotti animali e povera di cibi semplici. Nei Paesi dove la dieta si basa soprattutto su alimenti vegetali queste malattie sono molto meno frequenti od addirittura sconosciute.” + Rallentare il decorso di malattie “L’adozione tanto più precoce nella vita di una Dieta Vegetariana permette quindi esercitare effetti favorevoli fino in età avanzata. In questa fase della Vita, l’elevata assunzione di Antiossidanti può esercitare effetti positivi anche sul processo stesso di invecchiamento naturale. Il passaggio ad una Dieta basata su alimenti vegetali si è dimostrato utile anche quando si siano già sviluppate malattie croniche quali ad esempio Arteriosclerosi e Tumori. L’adozione di un regime Vegetariano si è rivelato una misura di Prevenzione Secondaria o Terziaria, in grado di rallentare od invertire il decorso di queste malattie, rappresentando una valida alternativa alla terapia medica e chirurgica. Ciò permette di incidere anche sull’utilizzo di farmaci, spesso responsabili di effetti collaterali e di vere e proprie malattie” + Stile di vita “In età anziana c’è più tempo per curare i vari aspetti dello Stile di Vita, e va posta particolare attenzione a mantenere variata la dieta, con l’uso di cibi crudi e poco lavorati, ricchi di Fibre e di Acqua. Il fabbisogno di tutti i Nutrienti è sovrapponibile a quello dell’adulto, con l’eccezione del Calcio, per il quale vi è indicazione (negli onnivori) ad un lieve aumento delle richieste. E’ importante poi, come in tutte le età, rispettare anche le altre variabili positive dello Stile di Vita, quali la pratica di regolare esercizio fisico, l’esposizione al sole, l’eliminazione del fumo e dell’alcool, e l’assunzione di abbondanti quantità di liquidi.” + Vegetarismo e sport “Quel che è certo , è che per l’elevato contenuto di carboidrati, il basso contenuto di grassi e il moderato contenuto di proteine, le diete vegetariane e vegane si adattano perfettamente alla pratica di esercizio fisico regolare! Nella dieta dell’atleta, i Carboidrati complessi sono il carburante d’eccellenza, mentre le Proteine hanno un ruolo plastico, di rinnovo del tessuto muscolare. La presenza o meno di carne nella dieta appare irrilevante per il livello di prestazioni raggiunte dagli atleti. Un’alimentazione basata su una varietà di cereali, legumi frutta secca e fresca e verdure è facilmente in grado di fornire tutti gli aminoacidi essenziali e il substrato energetico richiesto dall’organismo dell’atleta.” + Buone prestazioni “La dieta vegetariana ha sicuramente numerosi effetti benefici per la salute ma non sono stati riscontrati cambiamenti sulla performance atletica… Se la dieta soddisfa i fabbisogni energetici e contiene una grande varietà di cibi ricchi di proteine vegetali, non servono integratori!” + Contro i radicali liberi! “L’elevata assunzione di Antiossidanti è poi in grado di proteggere i tessuti dai danni secondari allo stress ossidativo causato dal pesante esercizio fisico!” + Quali rischi “Che l’atleta si avvicini al mondo vegetariano per ridurre l’intake energetico, utilizzando il pretesto dei divieti imposti dalla dieta, allo scopo di perdere peso(soprattutto in certe categorie: ginnaste, maratonete…) Questi soggetti modificano le assunzioni dietetiche autonomamente e senza criterio, non utilizzando valide alternative alle proteine animali ecc…” Campanello d’allarme + “La dieta vegana è una valida scelta perché consente di ottenere il giusto apporto proteico senza lo svantaggio di introdurre grassi animali. Tale dieta è poi in grado di apportare vantaggi a breve e lungo termine per la Salute (riduzione della Pressione Arteriosa, della dislipidemia, del grasso corporeo e degli altri fattori di rischio), garantendo all’atleta di poter continuare a lungo la propria pratica sportiva!” + Carl Lewis Velocista e saltatore, 9 volte medaglia d’oro alle olimpiadi e 8 medaglie d’oro ai campionati del mondo di atletica leggera; + Edwin Moses Due volte medaglia d’oro nei 400 metri ostacoli ai giochi olimpici + Martina Navratilova Tennista, vincitrice di 59 prove del Grande Slam + Dave Scott Sei volte campione del mondo di Ironman Triathon + Anthony Peeler Giocatore di basket professionista nella NBA, ex capitano dei L.A. Lakers + Bill Pearl Bodybuilder, 5 volte Mr. Universo + Kenneth Williams Campione mondiale di bodybuilding + bibliografia SSNV- ADA Report Impariamo a mangiare sano con i cibi vegetali Fonte: Position of the American Dietetic Association: Vegetarian Diets. J Am Diet Assoc. 2009;109: 1266-1282. –L.Baroni- Societa Scientifica di Nutrizione Vegetariana - SSNV 4° edizione 2014 Il piatto Veg-Mamy: la dieta vegetariana per la mamma e il suo piccolo –L.Baroni, I. Fasan, R.Fraioli I Vantaggi dell’alimentazione vegetariana Vegpiramid Junior -L. Pinelli, I. Fasan, L. Baroni Edizioni Sonda, 2012 Alimentazione vegetariana e vegana per lo sportivo -Calzetti e Mariucci- –L.Baroni –F.Bicocca, M.Vandoni. + GRAZIE