TRATTAMENTO CONSERVATIVO DI NEOPLASIA UROTELIALE

TRATTAMENTO CONSERVATIVO DI NEOPLASIA UROTELIALE DELL’ALTA VIA
ESCRETRICE IN MONORENE CHIRURGICO CON STORIA DI CARCINOMA UROTELIALE
MULTIFOCALE
Mauro Mari, Francesco Mangione, Stefano Guercio, Alessandra Ambu, Francesca Vacca, Simone
Canessa, Maurizio Bellina
UOC di Urologia, Ospedale degli Infermi di Rivoli, strada Rivalta 29, Rivoli, Torino
INTRODUZIONE
Le neoplasie uroteliali dell'alta via escretrice rappresentano circa il 5% dei tumori uroteliali. Nel 20-30%
dei casi è presente una storia di neoplasia vescicale ed un tumore contro laterale sincrono è stato
riscontrato fino al 2.5% dei casi. Inoltre il carcinoma transizionale dell'alta via urinaria è più frequente in
pazienti trattati per neoplasia vescicale, probabilmente come risultato di ripetute resezioni vescicali e
reflusso vescico ureterale. La nefroureterectomia è il trattamento di scelta quando la neoplasia dell’alta
via escretrice non è suscettibile di trattamento endoscopico o di chirurgia conservativa.
In pazienti con malattia bilaterale, monorene o insufficienza renale questo approccio porta a dialisi ed in
quelli ad alto rischio per età e condizioni generali sono richiesti trattamenti alternativi.
DESCRIZIONE DEL CASO
Paziente di 81 anni di sesso maschile. In anamnesi cardiopatia ischemica severa con FE ridotta per
pregresso IMA (1995 PTCA) in terapia con cardioasa e vasodilatatori, fibrillazione atriale in TAO,
stenosi carotide destra, BPCO, IRC, fumatore.
Pregresso carcinoma vescicale superficiale seguito in altra sede (T1G2) giunge alla nostra attenzione
all’inizio del 2008 per ematuria e sospetta recidiva vescicale. Alla cistoscopia lesione affiorante dal
meato di sinistra non eradicabile endoscopicamente alla contestuale uretroscopia; biopsia endoureterale:
neoplasia uroteliale TaG2. Eseguita nefroureterectomia sinistra: pTaG1N0. Successivi controlli negativi.
Alla TC di luglio 2009 due neoformazioni solide del diametro di circa 7 mm a carico della pelvi renale e
dell'uretere lombare, creatininemia 2.27 mg/dl, citologia urinaria: flogosi. A settembre 2009 cistoscopia
+ biopsia di tre lesioni vescicali (istologico: iperplasia papillare), ureteroscopia + biopsia di lesione
dell'uretere intramurale, lombare e della pelvi renale + ablazione laser delle lesioni ureterali e pieliche
(es. istologico: TaG1). Gennaio 2010 TC addome negativa per recidive, citologia urinaria negativa.
Fibrocistoscopia (aprile 2010): negativa per recidive neoplastiche. Ad agosto 2010 è stato sottoposto a
cistoscopia negativa per recidive vescicali; ureteroscopia con assenza di lesioni ureterali. A livello della
pelvi renale e di un calice superiore, riscontro di 3 neoformazioni recidive di circa 0,5 cm. a villi tozzi.
Eseguita ablazione laser delle recidive con ureteroscopio flessibile.
In questo video presentiamo il controllo di tutta la via escretrice residua eseguita a inizio gennaio 2011.
Si procedeva dapprima a cistoscopia (negativa per recidive) e a posizionamento di due fili-guida. Su filoguida idrofilico si introduceva uretero-renoscopio flessibile e, dopo rimozione del filo guida idrofilico e
contrastografia, si procedeva ad accurata pielocalicoscopia. Si evidenziava una piccola neoformazione a
villi esili a livello dell'imbocco del calice medio ed un’altra più estesa e di aspetto superficiale nella pelvi.
Biopsia delle due lesioni e accurata ablazione con laser. La successiva esplorazione dell’uretere risultava
negativa per recidive o aree sospette. Il decorso post-operatorio e stato regolare. Creatinina alla
dimissione 1,8 mg/dl.
DISCUSSIONE
In caso di tumore dell’alta via escretrice in paziente monorene il trattamento endoscopico con ablazione
laser, in casi selezionati e con stretto follow-up, può essere un’alternativa alla nefroureterectomia e la
conseguente dialisi.