Mastectomia con risparmio areola e capezzolo

MODULO
Degenza Breve Chirurgica7Day
Surgery
Mastectomia con risparmio di
areola e capezzolo
M/P01/02
Rev. 1
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L’obiettivo della mastectomia con risparmio di areola e capezzolo (Nipple-Sparing) è di
conservare tali strutture evitando un’ulteriore mutilazione estetica del seno senza
aumentare il rischio di recidive locali.
Questa tecnica trova primaria indicazione nelle pazienti con mammelle di dimensioni
medio-piccole e affette da neoplasia fino a 2 centimetri , che non consentono un
trattamento conservativo per rapporto dimensioni del seno/dimensioni della neoplasia e
purchè
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non vi sia evidenza clinica di interessamento della cute sovrastante la neoplasia
non vi sia evidenza clinica di interessamento neoplastico del complesso areola
capezzolo
la sede della neoplasia non sia retroareolare (distanza maggiore di 1 cm)
non si tratti di una forma di neoplasia multifocale
non si tratti di una recidiva
non vi siano adenopatie ascellari clinicamente sospette
non sia stata eseguita chemioterapia neoadiuvante pre operatoria
Sono inoltre candidate le pazienti che :
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affette da neoplasia suscettibile di chirurgia conservativa non possano eseguire
radioterapia complementare.
ad alto rischio di sviluppare neoplasia mammaria poiché ad indagine genetica siano
positive a mutazione BRCA1 e BRCA2.
Nel corso dell’intervento sarà effettuato una valutazione estemporanea con sezione al
congelatore dei tessuti retroareolari per escludere la presenza di residuo neoplastico in
tale sede ; la positività per malattia tumorale determinerà l’asportazione del complesso
areola-capezzolo.
Lo studio del linfonodo sentinella (pre-operatorio o con esame estemporaneo al
congelatore) determinerà la dissezione o la conservazione dei linfonodi ascellari
omolaterali.
L’intervento si conclude con il posizionamento di impianto sottopettorale (espansore o
protesi definitiva a seconda dei casi).
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Per quanto riguarda le possibili complicanze di tale procedura sono informata del rischio
di:
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complicanze specifiche come sierosità prolungata, parestesie cutanee della
superficie interna del braccio e della parete toracica da traumatismo di fibre
nervose, linfedema dell’arto superiore.
Possibile infezione della ferita chirurgica (2-15%).
Possibile necrosi dei lembi della mastectomia(più frequente in presenza di abitudine
al tabagismo e nei pazienti diabetici).
La possibile ischemia del complesso areola capezzolo ( fino al 30%) che richiede la
sua asportazione.
Il rischio di recidiva locale (cutanea o della parete toracica) stimata nel 4-5% dei
casi secondo quanto riportato in letteratura .
Consegnati il ………………………………
Medico ………………………………….
Firmato il …………………………………
Paziente…………………………………..