LA REALIZZAZIONE DELLA PASTIGLIA VESCICALE E’ UN TEMPO FONDAMENTALE PER LA NEFROURETERECTOMIA NEI TUMORI DELL’ALTA VIA ? Danilo Abate, Andrea Corona, Antonello De Lisa Clinica Urologica - Università degli Studi di Cagliari INTRODUZIONE Il trattamento dei tumori uroteliali dell’alta via, non trattabili conservativamente, prevede come gold standard la nefroureterectomia eseguita con tecnica open, videolaparoscopica o robot-assistita. Al fine di minimizzare le recidive vescicali nelle porzioni in diretta comunicazione con l’uretere tale metodica prevede l’asportazione della porzione vescicale perimeatale, col confezionamento della cosiddetta “pastiglia vescicale”. Scopo del nostro studio è la valutazione di pazienti affetti da neoplasia transizionale dell’alta via, sottoposti a nefroureterectomia VLS senza realizzazione della “pastiglia vescicale”. MATERIALI E METODI Lo studio include 60 pazienti, 35 Maschi e 25 Femmine; L’alta via destra era interessata in 26 casi, 34 la sinistra. In 41 occasioni si è trattato di lesioni monofocali, in 19 multifocali. Per la diagnosi abbiamo eseguito etg-reno vescicale e C.E. ambulatoriale, mentre UroTc e scintigrafia sequenziale renale per la stadiazione clinica. La Stadiazione patologica del paziente è proseguita con lo studio dell’alta via per via endoscopica (URS) con biopsia delle lesioni. Le nefroureterctomie sono state eseguite videolaparoscopicamente in decubito laterale destro o sinistro, con posizionamento rispettivamente di 4 o 3 porte laparoscopiche. Effettuata l’incisione della doccia parieto-colica a partenza dal legamento freno-colico, abbiamo proseguito lungo la fascia del Gerota accedendo alla loggia renale. Individuato il polo inferiore della capsula adiposa del Gerota si è isolato l’uretere sino al tratto intramurale dove abbiamo posizionato due clips Hem-o-lok tra le quali si è effettuata la sezione ureterale. I pazienti inclusi nello studio presentano mediamente un follow up di 5 anni, in un periodo di tempo che va dal gennaio 2004 al dicembre 2013. Ogni 6 mesi è stato eseguito un Pap-test urinario ed una cistoscopia ambulatoriale con esplorazione del breve moncone ureterale e del meato ureterale. A scadenza annuale, invece, hanno eseguito una UroTC. RISULTATI Dei nostri 60 pazienti, uno ha presentato una recidiva intrameatale ad un anno dall’intervento. In due occasioni si è verificato un decubito della clip che si è estrusa in vescica ed è stata sportata. DISCUSSIONE Pur consapevoli che il gold standard del trattamento delle neoplasie uroteliali dell’alta via sia la nefroureterectomia con confezionamento della “pastiglia vescicale”, la nostra esperienza ha rilevato dati sovrapponibili alla metodica tradizionale. CONCLUSIONI I dati raccolti da questo primo studio ci incoraggiano a proseguire con questa nuova metodica. Se in futuro tali risultati dovessero venire confermati allora confezionamento della “pastiglia vescicale” risulterebbe rilevarsi un tempo operatorio aggiuntivo dell’intervento stesso, aumenterebbe i tempi di degenza e di cateterizzazione, non comportando quindi un effettivo aumento di tempo libero da recidiva di malattia in regione perimeatale.