STD.QUA.IO.063 - CasoGiovanni.com

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Istruzione di collaudo
quadri
Specifica: 
Procedura: 
Altro: 
Dossier Certificativo: 
Tipo documento:
Piano Qualità: 
Identificativo:
0
Rev.
Istruzione Operativa: 
STD.QUA.IO.063
Piano di sicurezza: 
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Data
Descrizione
di
13
Direzione
Redatto
Approvato
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Istruzioni di collaudo
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INDICE
1 - OGGETTO E SCOPO
2 - DEFINIZIONI, ABBREVIAZIONI E ACRONOMI
3 - RIFERIMENTI NORMATIVI
4 - RESPONSABILITA’
5 - PROCEDURA
6 - ALLEGATI
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1 – OGGETTO E SCOPO
Il presente documento formalizza le attività relative al processo "………………….." e descrive le responsabilità e le
modalità da seguire per ………………………………………………………………………………….
Tutti i processi necessari per il SGQ e la loro applicazione nell'ambito di tutta l'Organizzazione sono riportati sui
documenti "Correlazione tra UNI EN ISO 9001:2000 e SGQ" e "Flussogramma dei processi e loro interazioni" dove
sono anche stabiliti i criteri ed i metodi necessari per assicurare il funzionamento ed il controllo attraverso la
disponibilità delle risorse e delle informazioni.
2 – DEFINIZIONI, ABBREVIAZIONI E ACRONOMI
Organizzazione: nel contesto del presente documento per organizzazione si intende un insieme di persone e
mezzi, con definite responsabilità, autorità ed interrelazioni
Processo – Insieme di attività correlate o interagenti che trasformano elementi in entrata in elementi in uscita (i
processi di un’organizzazione sono di regola pianificati ed eseguiti in condizioni controllate al fine di aggiungere
valore)
Attività – Esplicazione delle proprie capacità fisiche, intellettuali e pratiche in condizioni ambientali o storiche
idonee (un’insieme di attività coordinate ed interagenti possono concorrere all’attuazione di un processo).
Responsabile di Area/Processo – E’ il responsabile di un gruppo di persone aventi funzioni specifiche, tale
termine viene utilizzato sia per il Responsabile di Area/Processo che di servizio o altro.
COM
RdD
RdQ
PM
MGQ
PdQ
RdA
SGQ
QUA
SIC
ING
DIR
APP
PE
Area/processo commerciale
Rappresentante della Direzione per la Qualità
Responsabile della Qualità
Project Manager
Manuale del Sistema di Gestione per la Qualità
Piano della Qualità
Richiesta di Acquisto
Sistema di Gestione per la Qualità
Area/processo della qualità
Area/processo della sicurezza
Area/processo della progettazione
Direzione dell'Organizzazione
Area/processo di approvvigionamento
Project Engineer
N.B.: per le restanti definizioni e/o terminologie necessita fare riferimento alle norme UNI EN ISO 9000:2000
3 - RIFERIMENTI NORMATIVI
-
UNI EN ISO 9001:2000
UNI EN ISO 9000:2000
Decreto Legislativo 626/94 e seguenti
4 - RESPONSABILITA’
Nell'ambito del processo richiamato al precedente capitolo 1, il responsabile del processo è “………………………”,
mentre per le singole attività previste nel processo le responsabilità vengono indicate nel relativo Piano della
Qualità. La procedura STD.QUA.PR.002 definisce le responsabilità e l'autorità delle principali figure coinvolte nei
processi.
5 - PROCEDURA
Premessa: La procedura di collaudo sotto descritta fa riferimento come numerazione delle prove al bollettino di
collaudo, che riporta il risultato finale dell’attività di collaudo svolta secondo la procedura.
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5.1 - DOCUMENTI DI RIFERIMENTO PER IL COLLAUDO
-
Norme di riferimento per l’oggetto in prova
-
Schemi elettrici approvati
-
Istruzioni di montaggio
-
Istruzioni di collaudo
-
Schede tecniche delle apparecchiature con istruzioni di montaggio
1) Controllo dimensionale, stato verniciatura, serramenti, aspetto estetico generale e grado di
protezione.
Questa prova consiste nel :
(a) Verificare le dimensioni esterne del quadro con una tolleranza di  10 mm.
(b) Verificare gli spessori delle lamiere.
(c) Verificare l’uniformità della verniciatura e l’assenza di imperfezioni sostanziali dovute alla verniciatura o alla
successiva lavorazione delle lamiere.
(d) Verificare il grado di protezione esterno, tenendo conto delle aperture di ventilazione, della chiusura del fondo.
Verificare se le modalità di chiusura delle porte (serrature o viti) corrispondono a quanto richiesto.
(e) Verificare la presenza degli elementi per il sollevamento.
(f) Verificare l’eventuale imballo.
Modalità di prova e risultato delle prove:
(a)
(b)
(c)
(d)
(e)
(f)
La verifica è svolta con un metro.
La verifica è svolta con un calibro con una tolleranza di  0,2 mm.
La verifica è svolta con un’ispezione visiva delle parti verniciate.
La verifica è svolta con il dito di prova o con fili di diametro calibrato (ad es. punte per trapano).
La verifica è visiva.
La verifica è visiva.
2) Controllo delle apparecchiature.
Con riferimento ai disegni prodotti dall’Ufficio Tecnico ed utilizzati per la costruzione, questa prova consiste nel
verificare visivamente che le apparecchiature montate sui quadri abbiano le seguenti caratteristiche:
(a) Marca e tipo corrispondente al disegno.
(b) Matricola, se esistente, corrispondente al disegno.
(c) Per gli interruttori verificare che la corrente nominale e la taratura del/dei relè termici, magnetici e
differenziali siano corrispondenti al disegno.
(d) Per i relè termici abbinati a teleruttori verificare la corretta taratura corrispondente al disegno.
(e) Per i relè indiretti verificare le seguenti tarature corrispondenti al disegno:
tipo di curva impostata
regolazione delle grandezze elettriche controllate
regolazioni dei tempi di intervento
(f) Per eventuali altri componenti verificare che le caratteristiche siano corrispondenti al disegno.
3) Controllo delle targhette e relative diciture.
Questa prova consiste nel verificare visivamente la corretta rispondenza fra le diciture approvate e riportate sui
disegni prodotti dall’Ufficio Tecnico ed utilizzati per la costruzione, e quanto eseguito.
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Se esistono fogli riepilogativi dei tipi e diciture delle targhe indicatrici, verificare la corretta corrispondenza con
riferimento al disegno del fronte quadro.
Ove non esiste un foglio riepilogativo, effettuare la verifica facendo riferimento al disegno del fronte quadro e
quanto descritto alla voce “Denominazione Utenza“ riportata negli schemi di potenza.
Le “targhe matricola” sono sempre riportate nei primi fogli del disegno. Per queste verificare con cura la
rispondenza delle scritte che compaiono nei campi con rettangolo.
Verificare che sia stata montata la targa riportante la marcatura
.
4) Controllo siglatura apparecchi e numerazione morsettiere.
Questa prova consiste nel verificare visivamente la corretta rispondenza fra le siglature degli apparecchi e delle
morsettiere riportate sui disegni prodotti dall’Ufficio Tecnico ed utilizzati per la costruzione, e quanto eseguito.
5) Controllo sezione collegamenti ausiliari.
Questa prova consiste nel verificare visivamente la sezione dei conduttori utilizzati per il cablaggio dei circuiti
ausiliari. Qualora si ritenga necessario la prova può essere effettuata con l’ausilio di un calibro, avendo come
riferimento dimensionale i dati del costruttore del cavo, o per confronto con un conduttore di una matassa di filo di
sezione certa.
Modalità di prova:
Verificare che i conduttori, se di tipo NO7V-K, abbiano le seguenti sezioni:
- 1,5 mm2 fino a portata di 7A
- 2,5 mm2 fino a portata di 10A. Oltre questa portata sono da considerare come circuiti di potenza e le sezioni sono
definite nelle “Istruzioni di montaggio Im0300”
- Per i circuiti amperometrici verificare che la sezione sia di almeno 2,5 mm2 .
Quanto sopra vale salvo diversamente specificato nella documentazione fornita al collaudatore, per rispettare
prescrizioni diverse.
6) Controllo a vista di tutti i conduttori che fanno capo alle morsettiere.
Con riferimento ai disegni prodotti dall’Ufficio Tecnico ed utilizzati per la costruzione, questa prova consiste nel
verificare visivamente la composizione delle morsettiere e le siglature dei singoli morsetti che ne fanno parte, e se
richiesto, la corrispondenza al disegno della numerazione dei conduttori che si attestano alle stesse.
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7) Controllo di tutte le messe a terra e relative sezioni.
Questa prova consiste nel verificare visivamente, o se necessario con l’ausilio di un calibro, la sezione dei
conduttori che costituiscono il conduttore di protezione PE.
Per le porte, verificare che la sezione del conduttore sia non inferiore alla sezione massima dei conduttori che
collegano le apparecchiature fissate sulla porta e comunque non inferiore a 6 mm2 . Il colore dell’isolante del
conduttore deve essere giallo verde.
Le porte su cui non sono fissate apparecchiature, non sono messe a terra.
Il conduttore di terra principale del quadro e le derivazioni sugli interruttori aperti od altri apparecchi dotati di
bullone di messa a terra, devono avere sezione non inferiore a quanto riportato sull’ “allegato B “ della norma CEI
EN 60439-1 e precisamente:
Sp =
I2 x t
K
dove:
Sp
è l’area della sezione del conduttore espressa in mm2
I
è la corrente di breve durata espressa in A
t
è 1 sec.
K
= 176 (coefficiente per conduttori nudi)
Quanto sopra prescritto vale salvo diversamente specificato nei documenti prodotti dall’Ufficio Tecnico ed utilizzati
per la costruzione, per rispettare eventuali prescrizioni diverse.
I conduttori di collegamento a terra di un TA non deve essere giallo verde ma nero. Infatti è una messa a terra per
ragioni funzionali, e non per ragioni di sicurezza e non deve essere identificato con la doppia colorazione gialloverde.
8) Controllo sezioni collegamenti principali.
Per i conduttori preisolati che collegano le apparecchiature alle sbarre di alimentazione od ai morsetti di uscita,
questa prova consiste nel verificare visivamente, o se necessario con l’ausilio di un calibro, la sezione secondo la
“Istruzione di montaggio Im0300” e che i terminali di uscita verso l’impianto siano adeguati alla quantità e tipo di
cavi con cui il cliente deve collegarsi, se questi ultimi sono riportati nella documentazione. Se il dato è mancante la
verifica va fatta secondo la “Istruzione di montaggio Im0300”.
9) Controllo sezioni barrature, verifica bulloneria stretta a fondo con bulloni di diametro adeguato.
Per le sbarre di rame, con riferimento ai disegni prodotti dall’Ufficio Tecnico ed utilizzati per la costruzione, la
prova consiste nel verificare visivamente, o se necessario con l’ausilio di un calibro, la sezione delle stesse che sono
montate nel quadro. Inoltre, con riferimento alle tabelle sotto riportate o citate, nella verifica del corretto
accoppiamento delle sbarre.
a) Verificare che le sezioni delle barre montate sul quadro corrispondano a quanto riportato sul disegno.
b) Verificare che le forature per accoppiamento sbarre siano eseguite come da Tabella UNEL 01431-72, salvo che
per sistemi di sbarre acquistati da fornitori esterni e certificate.
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Modalità di prova:
a) La verifica è svolta con una misurazione
Strumento di prova
Modalità di prova
Metro e/o calibro.
Misurazione
b) La verifica è svolta con una misurazione
Strumento di prova
Modalità di prova
Calibro.
Verifica con riferimento Tabella UNEL 01431-72 o istruzioni del fornitore.
Consiste poi nella verifica della coppia di serraggio della bulloneria secondo le istruzioni del costruttore
dell’apparecchio o, se non esistenti, secondo la tabella sotto riportata, e nella verifica del corretto dimensionamento
dei supporti di sostegno delle sbarre.
c) Verifica della coppia di serraggio della bulloneria.
d) Verifica della corretta distanza dei supporti reggisbarre.
Modalità di prova:
c) La verifica è effettuata a campione su alcuni bulloni.
Strumenti di prova
Modalità di prova
Chiave dinamometrica 8÷55 Nm Marca Beta Utensili codice 3E S3E03
Chiave dinamometrica 70÷350 Nm Marca Facom codice 3E S3E02
Tabella che indica la coppia di serraggio in base al tipo di bullone (viti acciaio
8.8) se non esistenti le istruzioni del costruttore dell’apparecchio.
Bullone M6
M8
M10
M12
M14
M16
M18
M20
Coppia
8
20
40
70
110
170
230
330
( Nm )
d) La verifica è effettuata facendo riferimento ai calcoli di verifica elettrodinamica dei supporti e delle barre
eseguite con il programma DOC dell’ABB SACE.
Strumento di prova
Modalità di prova
Metro.
Verifica con riferimento ai documenti forniti.
10) Verifica distanze di sicurezza ed eventuali isolamenti con dielettrici.
Questa prova consiste nel verificare visivamente per mezzo di un metro, le distanze tra parti in tensione e parti a
massa o isolanti.
a) Verificare che siano rispettate le distanze prescritte dai costruttori, fra i componenti (interruttori, teleruttori, ecc.)
e parti a massa o isolanti.
b) Verificare che le distanze fra le parti attive ( fasi ) dei componenti, siano mantenute per le connessioni in rame
nudo. Ove ciò non sia possibile (ad esempio interruttori con terminali sfalsati ) utilizzare materiali isolanti fra le
parti attive con distanze diminuite.
Modalità di prova:
Strumento di prova
Modalità di prova
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Metro.
Verifica con riferimento ai documenti forniti o istruzioni di montaggio del
fornitore dell’apparecchio oggetto di prova.
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11) Controllo meccanico ed elettrico introduzione ed estrazione apparecchi estraibili.
Questa prova consiste nel:
a) Effettuare per ogni componente rimovibile, estraibile, sezionabile alcune prove di estrazione ed inserzione,
verificando che non vi siano impedimenti e posizioni con particolare attrito, per verificare eventuali difetti di
montaggio.
b) Controllare la presenza ed il funzionamento dei blocchi nelle varie posizioni (inserito, prova, estratto) se
richiesti.
c) Verificare a campione l’intercambiabilità tra componenti per i quali questo è previsto scambiando la parte
mobile sulla relativa parte fissa.
d) Verificare la non intercambiabilità, ove questo è richiesto, controllando visivamente le posizioni dei nottolini di
blocco sia per gli interruttori sia per i cassetti estraibili; effettuare visivamente la verifica per i relè di protezione
od ausiliari con dispositivi antisbaglio.
12) Controllo circuiti ausiliari con tester, solo per apparecchiature particolarmente delicate e
costose, dove un eventuale errore di cablaggio possa causare danni.
Questa prova ha lo scopo di evitare di danneggiare apparecchiature elettroniche, in funzione del costo,
dell’importanza dell’apparecchiatura e della complessità del cablaggio, ove se ne ravvisi la necessità. La prova in
oggetto è eseguita con strumentazione il cui scopo è quello di verificare la continuità di un circuito. È in sostanza
una prova “on–off” e quindi lo strumento non necessita di taratura.
Strumento di
prova
Modalità di
prova
Multimetro FLUKE matricola 67920574 codice 3E: S3E04.
Effettuare sia un esame visivo del corretto cablaggio dei conduttori
ausiliari, sia una prova di continuità dei conduttori cablati, mediante
ohmetro, prima di alimentare con tensione il circuito ausiliario.
13) Alimentazione circuiti principali quadri BT e controllo eventuali sequenze.
Con riferimento ai disegni prodotti dall’Ufficio Tecnico ed utilizzati per la costruzione, questa prova ha lo scopo di
verificare il corretto funzionamento di eventuali sequenze che debbano essere realizzate dai circuiti principali del
quadro
14) Alimentazione circuiti ausiliari. e controllo sequenze in base agli schemi funzionali.
Con riferimento ai disegni prodotti dall’Ufficio Tecnico ed utilizzati per la costruzione, questa prova ha lo scopo di
verificare il corretto funzionamento dei circuiti ausiliari.
Modalità di prova:
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Strumenti di prova
Modalità di prova
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Multimetro FLUKE matricola 67920574 codice 3E: S3E04.
Banco prova B.T. 3E System.
Alimentare i circuiti di ausiliari con il Banco prova, dopo avere verificato i valori
delle tensioni di uscita col multimetro. Gli strumenti incorporati nel banco sono
indicativi.
Simulare la presenza dei contatti ON-OFF provenienti dall’esterno con ponticelli
effettuati nelle morsettiere di uscita.
Verificare le eventuali sequenze automatiche dei circuiti ed il funzionamento
degli interblocchi elettrici.
Tarare le eventuali grandezze variabili di apparecchi come temporizzatori
od altri, ai valori richiesti.
Controllare tutti i contatti riportati in morsettiera nelle 2 possibili posizioni ONOFF, con il multimetro.
Se con l’assenso del cliente il collaudo è eseguito con alcuni materiali non
montati perché mancanti, simularne per quanto possibile la presenza e descriverlo
nel risultato della prova.
Si suggerisce di eseguire il collaudo evidenziando sui disegni le parti dello
schema che di volta in volta sono provate per non dimenticare di testare parti del
circuito.
15) Se richiesto per i TV, scollegare i secondari ed alimentare i conduttori controllando il
funzionamento di tutte le apparecchiature ad essi collegate.
Qualora sia richiesta, questa prova consiste nel verificare il funzionamento delle apparecchiature alimentate dal
circuito secondario dei TV.
Modalità di prova:
Strumenti di prova
Modalità di prova
Multimetro FLUKE matricola 67920574 codice 3E: S3E04.
Banco prova B.T. 3E System. *
Scollegare il secondario dei TV e dopo avere controllato la corretta sequenza
delle fasi con il sequenzoscopio, collegare i conduttori resi così liberi al
secondario dei TV del banco prova, per verificare il corretto funzionamento delle
apparecchiature di misura e di protezione collegate a valle.
Con il variac del banco prova, variare la tensione di uscita dai TV, per effettuare
eventuali tarature/regolazioni dei relè di protezione.
16) Controllo circuiti amperometrici, accertandosi del corretto rapporto di trasformazione ed
inserzione dei TA.
Se richiesto, controllo del funzionamento delle apparecchiature ad essi inserite.
Qualora sia richiesta, questa prova consiste nel verificare il funzionamento delle apparecchiature connesse al
secondario dei TA.
Modalità di prova e risultato delle prove:
File name: 841087976
Modulo MAP in Rev. 0
Istruzioni di collaudo
Strumenti di prova
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Sequenzoscopio S.I.P.I.E.
Multimetro FLUKE matricola 67920574 codice 3E: S3E04.
Modalità di prova
Banco prova B.T. 3E System. *
Scollegare il secondario dei TA del quadro in prova e dopo avere controllato la
corretta sequenza delle fasi con il sequenzoscopio, collegare i conduttori resi così
liberi al secondario dei TA del banco prova, per verificare il corretto
funzionamento delle apparecchiature di misura e di protezione collegate a valle.
Con il variac del banco prova, variare la tensione con cui alimentare un carico
resistivo all’interno del banco. La corrispondente corrente primaria variabile che
attraversa i TA, dà luogo ad una corrente variabile al secondario dei TA, che
consente di effettuare eventuali tarature/regolazioni dei relè di protezione.
Nota *: il banco prova BT è utilizzato soltanto per erogare tensioni e/o correnti variabili in ca e/o cc, i cui
valori sono verificati con strumenti di misura tarati.
17) Verifica delle proprietà dielettriche dei circuiti ausiliari in bassa tensione
(17b è alternativa a 17a)
Questa prova consiste nel verificare le proprietà dielettriche dei componenti e dei circuiti dei quadri BT.
La norma prevede che la prova possa essere effettuata indifferentemente con tre diverse modalità. Ne prenderemo
in esame due:
17a) Applicazione di tensione secondo CEI EN 60439-1 (17/13) § 8.2.2.4
Si riporta per agevolazione quanto riporta il detto paragrafo.
Modalità di prova:
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Istruzioni di collaudo
Strumenti di prova
Modalità di prova
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Prova rigidità UH 28M codice 3E: S3E01
Prima di effettuare la prova occorre distaccare i circuiti voltmetrici, aprendo le
basi portafusibili o gli interruttori che li proteggono.
Occorre separare anche eventuali apparecchi elettronici non in grado di
sopportare la tensione di prova specificata.
CEI EN 60439-1
(17/13) § 8.2.2.4
La tensione di prova deve essere applicata:
1) tra tutte le parti attive e le masse dell’apparecchiatura
2) tra ciascun polo e tutti gli altri poli che, per questa prova, sono collegati alle
masse dell’apparecchiatura.
La tensione di prova, al momento dell’applicazione, non deve superare il 50% dei
valori delle tabelle sotto riportate.
Deve essere poi aumentata progressivamente entro breve fino al valore pieno di
tabella e mantenuta per 1 secondo.
Occorre regolare la corrente di intervento dello strumento di prova ad un valore
superiore alla corrente di fuga dei circuiti in prova, affinché lo strumento non
intervenga segnalando un guasto in realtà inesistente (vedere manuale d’uso dello
strumento).
Per i circuiti principali e per i circuiti ausiliari non considerati nella tabella
successiva
Tensione nominale di isolamento Ui (tra
Tensione di prova dielettrica in c.a.
(valore efficace)
le fasi)
(V)
(V)
1000
Ui  60
2000
60  Ui  300
2500
300  Ui  690
3000
690  Ui  800
3500
800  Ui  1000
3500
1000  Ui  1500 (solo per c.c.)
Per i circuiti ausiliari, che non devono essere collegati direttamente al circuito
principale
Tensione nominale di isolamento Ui
Tensione di prova dielettrica in c.a.
(valore efficace)
(V)
(V)
Ui  12
250
12  Ui  60
500
Ui  60
2 Ui +1000
con un minimo di 1500
La prova è considerata superata con successo se non vi sono state né perforazioni
né scariche superficiali.
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Istruzioni di collaudo
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17b) Verifica della resistenza di isolamento secondo CEI EN 60439-1 (17/13) § 8.3.4
Si riporta per agevolazione quanto riporta il detto paragrafo.
Modalità di prova:
Strumento di prova
Modalità di prova
Megaohmetro HIOKI matricola 015666 codice 3E S3E05
Prima di effettuare la prova occorre distaccare i circuiti voltmetrici, aprendo le
basi portafusibili o gli interruttori che li proteggono.
Occorre separare anche eventuali apparecchi elettronici non in grado di
sopportare la tensione di prova specificata.
CEI EN 60439-1
(17/13) § 8.3.4
Per le ANS che non sono state sottoposte alla prova di tensione applicata in
accordo con 8.2.2 (prova descritta al punto15b) o con 8.32., deve essere fatta una
misura di isolamento usando un apparecchio di misura d’isolamento a una
tensione di almeno 500 V.
In questo caso la prova è ritenuta soddisfacente se la resistenza
d’isolamento tra i circuiti e le masse è almeno 1000  /V. per ciascun
circuito, riferita alla tensione nominale verso terra di ciascun circuito.
Come eccezione, i componenti che secondo le loro specifiche prescrizioni sono
apparecchi che assorbono corrente (per es. gli avvolgimenti e gli strumenti di
prova) all’applicazione della tensione di prova oppure non sono stati progettati
per sostenere la piena tensione di prova, devono essere scollegati in modo
opportuno
18) Per i quadri MT, controllo apertura e chiusura sezionatori di sbarra e di messa a terra.
Non applicabile
19) Controllo perfetta efficienza di tutti i blocchi meccanici, a chiave e serrature.
Questa prova consiste nel verificare in base agli schemi ed alle istruzioni prodotti dall’Ufficio Tecnico ed utilizzati
per la costruzione, il corretto funzionamento degli interblocchi meccanici propri degli apparecchi e il corretto
funzionamento e le giuste sequenze degli eventuali blocchi a chiave.
Modalità di prova:
Verificare il corretto funzionamento degli interblocchi meccanici propri degli apparecchi.
Verificare il corretto inanellamento delle chiavi e la saldatura degli anelli, per realizzare la corretta sequenza dei
blocchi a chiave, sia per la messa in servizio che per la messa fuori servizio.
Effettuare una sequenza completa di messa in servizio e di messa fuori servizio.
Per i blocchi a chiave che non agiscono in sequenza con altri, o interagiscono con chiavi che proverranno dal
campo e non esistono durante il collaudo, verificare il solo corretto bloccaggio dell’apparecchio. Verificare che
queste chiavi abbiano l’anello perché il cliente possa completare l’inanellamento in campo.
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Istruzioni di collaudo
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pag. 13
di 13
20) Per i quadri MT prova di tensione applicata a frequenza di esercizio del circuito principale
verso terra e fra le fasi secondo norme CEI 17-6 § 7.
Non applicabile.
6 – ALLEGATI
La modulistica citata nel testo o comunque utilizzata per il processo in oggetto, è disponibile nella procedura
STD.QUA.PR.030 “Modulistica”.
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