Fisica 2 con Laboratorio, Indicazioni per la relazione su
Resistori in serie e in parallelo. Curve caratteristiche
1) Fase esplorativa
descrivere con cura le configurazioni di batterie e lampadine realizzate anche attraverso schemi. Indicare i
valori nominali delle lampadine e delle batterie utilizzate
Lampadine utilizzate (valori nominali)
Tensione
Corrente
Potenza
Resistenza
V
mA
W

3,5
200
0,7
18
6,0
300
1,8
20
12
165
2,0
73
24
83
2,0
0,29
Batteria Modello 3R12 (tre pile di zinco-carbone di 1,5 V in serie) con valore nominale di tensione pari a
4,5V. La resistenza interna di una pila varia durante la sua vita utile e diminuisce al crescere della corrente
che l'attraversa.
2) Tester analogicoDescrivere anche attraverso schemi i circuiti realizzati con l’introduzione del tester.
Correlare le osservazioni qualitative alle misure effettuate di corrente, tensione, resistenza e
potenza. L’ amperometro ha una resistenza interna che dipende dalla portata
portata
resistenza
interna ()
50 A
2000
500 A
588
5 mA
63,5
50 mA
6,8
0,5 A
1,3
5A
0,6
Il voltmetro ha una resistenza interna pari a 20k /V (fondo scala). Esprimere le misure con i relativi errori
(massimi) tenendo conto della propagazione degli errori.
3) Curva caratteristica di un conduttore ohmico
Indicare il valore nominale (con la tolleranza) della resistenza scelta.Disegnare lo schema del circuito
facendo attenzione a ricostruire le disposizioni dell’amperometro e del voltmetro: voltmetro a valle
(schema A) o a monte (schema B )
Descrivere la procedura di misura e riportare i dati in un tabella con i valori di tensione, corrente e
resistenza con i rispettivi errori. Ricavare la resistenza dalla pendenza della retta dei minimi quadrati
(variabile indipendente con errore relativo minore) ad esempio utilizzando un foglio elettronico.
Esprimere la resistenza con il suo errore. Verificare la congruenza dell’intercetta con lo zero.
Confrontare valore nominale e misura. Discutere sul valore trovato tenendo conto degli errori
sistematici introdotti dagli strumenti di misura nella configurazione adottata.
4) Curva caratteristica del filamento di tungsteno della lampadina
Descrivere l’esperienza svolta anche con uno schema del circuito realizzato e una tabella con i valori di
tensione, corrente e resistenza.Leggere la prima esperienza della Sceneggiatura del Percorso Circuiti
Elettrici del Progetto LES www.les.unina.it  Sette percorsi di fisica  Circuiti Elettrici Sceneggiature
:ADCIRC3 elaborando in modo analogo i dati
5) Leggi di Kirchkoff
Descrivere l’esperienza svolta anche con gli schemi dei circuiti realizzati
6) Considerazioni generali
Commenti e osservazioni sull’insieme delle esperienze svolte (efficacia, interesse, aspettative,
organizzazione …)
Indicazioni generali sulla scrittura della relazione
La relazione è uno scritto relativo all’ esperienza di laboratorio che aiuta a ripercorrere lo
svolgimento logico dei passi che hanno caratterizzato le attività qualitative e quantitative. Il
requisito fondamentale è la chiarezza e nello scrivere bisogna immaginarsi di rivolgere la
descrizione anche a chi non conosce l’esperienza stessa. Anche se in modo conciso ci deve essere
abbastanza informazione e capacità di argomentare perché un altro possa valutarla ed
eventualmente riprodurre in dettaglio gli stessi esperimenti. Da questo punto di vista è quasi un
laboratorio di scrittura per futuri articoli scientifici. L’elaborazione è un momento fondamentale di
condivisione e di scambio di conoscenze nel gruppo. Il ripercorrere l’esperienza rileggendo i
quaderni individuali di laboratorio, effettuando approfondimenti su libri e in rete costituisce
un’occasione unica di crescita culturale: riflettere su ciò che si è fatto e sistematizzare le attività
correlando osservazioni e interpretazioni a modelli e teorie vale molto di più di tante ore spese a
studiare con il solo libro! Qualche volta i risultati possono non essere in accordo con ciò che ci si aspetta:
è importante in questi casi documentare con precisione ciò che è stato fatto ed esporre dubbi piuttosto che
cercare di “far tornare”.
Lo stile è deciso dal gruppo, la struttura dipende dalla natura dell’esperienza, ma è bene che ci siano per
l’intera relazione:
1) Titolo; 2) Gruppo con nomi dei partecipanti; 3) Data
Per ciascuna attività o esperimento:
1) Titolo; 2) Scopo; 3) Materiali e strumentazione; 4) Descrizione della procedura; 5) Tabelle e
Grafici; 6) Elaborazione dei dati; 7) Risultati; 8) Riferimenti teorici; 9) Conclusioni
L’elaborato può essere scritto a mano o con un programma di videoscrittura. I grafici possono essere
realizzati a mano (carta quadrettata o millimetrata) o con un foglio elettronico, ma in questo caso occorre
controllare la scelta delle scale e il modo di presentare i dati (attenzione alle unità di misura e al numero di
cifre significative)
Valutazione
La relazione è valutata con un voto (fa media con il compito scritto e l’orale) e può essere discussa in
parte durante l’esame orale