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IL CAFFÈ 12 febbraio 2012
37
COME
STAR
BENE
COME
AM
ARE
La produzione di cortisolo aumenta, in
condizioni di stress psico-fisico, come
dopo esercizi fisici intensi. Inoltre, tende
ad inibire le funzioni corporee non
indispensabili nel breve periodo,
garantendo il massimo sostegno agli
organi vitali. Il cortisolo aumenta anche
in caso di digiuno prolungato o
abitudini alimentari scorrette
Aumenta
la glicemia
Posta: Linda Rossi – Il Caffè
Via Luini 19 - 6600 Locarno
E-mail:
[email protected]
La lettera
Le cause dello stress
Aumenta
la quantità
di sangue
che il cuore
pompa
LINDA ROSSI,
psicoterapeuta e sessuologa
Molto attivo sessualmente
sento il bisogno di mostrarmi
Riduce le difese
immunitarie
diminuendo
anche le reazioni
infiammatorie
Favorisce
la mobilitazione
e l'utilizzo
degli
acidi grassi
Ho 29 anni e vorrei sapere da lei se ho problemi legati al sesso. Sto con
una coetanea da circa dieci anni e, a parte le mie esigenze di avere rapporti anche più volte al giorno, stiamo bene insieme. Mi capita però di
masturbarmi tutti i giorni e questo da circa cinque anni sebbene che
con la mia donna faccia sesso più volte la settimana. Anche perché, purtroppo, in internet, chat e altre cose mi portano ad avere spesso bisogno
e desiderio. Non è frequente, ma se per esempio sono al mare e vedo
una persona che mi osserva, uomo o donna che sia, mi è capitato di
mostrare le mie parti intime, accidentalmente ma coscientemente. Mi
può anche capitare nella cabina di un negozio se c’è una donna nei paraggi: mi abbasso i boxer come per sistemarmi meglio, ma so che è una
scusa per mostrarmi a lei. Lei pensa che devo preoccuparmi per questi
comportamenti?
Diminuisce
la sintesi
di collagene e
della matrice
ossea,
accelerando
l'osteoporosi
Uno studio americano collega il narcisismo a un maggior livello di stress che causa seri problemi di salute
Maschi vanitosi, attenti al cuore!
Troppa considerazione di sé alza il cortisolo e mette a rischio le coronarie
CRISTINA GAVIRAGHI
Il tronfio bellimbusto che vuol
sempre avere l’ultima parola convinto che sia la migliore e che non
perde occasione per far notare la
sua presunta superiorità, oltre a
rendersi antipatico e a infastidire
chi si trova in sua compagnia, potrebbe rischiare anche seri problemi di salute. Pare che chi tende
a essere narcisista abbia anche livelli più alti di cortisolo, l’“ormone
dello stress”, la cui abbondanza
può causare disturbi alla salute in
particolare di tipo cardiovascolare. Lo sostengono alcuni ricercatori americani sulla rivista PloS
One.
Il team guidato da Sara Konrath,
psicologa alla University of Michigan, ha esaminato un centinaio di
studenti volontari di circa 20 anni.
I ricercatori hanno valutato la tendenza di questi ragazzi a essere
narcisisti ponendo loro le 40 do-
Un centinaio di
studenti volontari di
circa vent’anni sono
stati sottoposti a un
test con 40 domande
mande del “Narcissistic Personality Inventory”, un test usato in psicologia per stabilire se e quanto un
individuo può essere definito narcisista. Sono stati anche valutati i
livelli di cortisolo misurati da campioni di saliva. “I ragazzi che mostravano, in base al test, una maggiore tendenza al narcisismo - precisa la Konrath - erano anche
quelli con i valori di cortisolo più
alti, pur non essendo affatto in circostanze stressanti”. La produzione dell’ormone avviene a livello
delle ghiandole surrenali, fluttua
durante la giornata con un picco
nelle prime ore del mattino e subisce un aumento in presenza di
uno stress psicologico o fisico.
Dopo un’intensa seduta in palestra, durante un’impegnativa
prova scolastica o lavorativa, dopo
un intervento chirurgico, il cortisolo entra in gioco per far affron-
COME
MAN
GIARE
tare al meglio l’emergenza, ad
esempio rendendo più disponibili
gli zuccheri nel sangue e aumentando la pressione arteriosa. Superato l’allarme, la situazione tende a
tornare alla normalità. Il tutto regolato da segnali che partono
dalla zona cerebrale dell’ipotalamo, passano per l’ipofisi fino a
giungere alle ghiandole surrenali.
Un’alta presenza di cortisolo però,
senza che vi siano condizioni particolari di stress, secondo gli
esperti testimonierebbe una co-
Lo studio
Il sole rovina anche la pelle giovane
Agli adolescenti la tintarella piace. Abbronzati si sentono più attraenti e sicuri, ma dovrebbero ricorrere di
più alle creme solari protettive per evitare scottature
spiacevoli al momento e pericolose in futuro. Secondo
alcuni dermatologi americani bambini e ragazzi non
proteggono abbastanza la pelle dalle radiazioni solari.
Da uno studio su oltre 300 bambini di circa 11 anni
pubblicato su Pediatrics, è emerso che più della metà si
era scottata la pelle almeno una volta nell’anno precedente e solo il 50 per cento usava abitualmente creme
solari. Lo stesso sondaggio inoltre, ripetuto dopo tre
anni, mostrava risultati ancor più sconfortanti. La percentuale di scottature era rimasta la stessa, ma si era dimezzata quella di chi usava protezioni solari. Diversi
studi affermano che bruciacchiarsi la pelle al sole da
piccoli può aumentare il rischio di melanoma in età
adulta. Occorre quindi, secondo gli esperti, educare i
ragazzi a proteggersi meglio dalle radiazioni solari; ok
alla tintarella, ma con prudenza e attenzione.
La ricerca
Antiacido pericolosi per il bebè
Se il bambino soffre d’asma non è detto, come spesso si
crede, che debba aver bisogno anche di farmaci antiacido, contro il reflusso di materiale acido dallo stomaco.
Tali medicinali, gli inibitori di pompa protonica, vengono spesso prescritti ai piccoli asmatici con la convinzione che il reflusso gastroesofageo contribuisca a peggiorare la malattia respiratoria. Ma quando il disturbo
gastrico non è dimostrato e non ci sono sintomi manifesti, assumere questi farmaci non solo non sarebbe di
alcuna utilità, ma sarebbe addirittura dannoso. Lo sostengono alcuni ricercatori di Baltimora sul Journal of
the American Medical Association. In circa 300 bambini asmatici, metà dei quali trattata per sei mesi con un
antiacido e l’altra metà con placebo, i dati parlano
chiaro: nessuna differenza tra i due gruppi per ciò che
riguarda il miglioramento della patologia respiratoria.
C’è però dell’altro: secondo gli esperti gli antiacido aumenterebbero del 30 per cento il rischio di infezione e
anche quello di fratture ossee.
stante attivazione di tutto il sistema. Questo porterebbe a ipertensione, iperglicemia, obesità
con conseguenze negative per la
salute di cuore e arterie. Senza
contare che un eccesso di cortisolo è anche legato a cefalea, debolezza muscolare e depressione.
Chi tende a essere narcisista
avrebbe dunque la salute a rischio.
Secondo i dati americani però sarebbero in pericolo solo gli uomini. “Mentre la correlazione tra
narcisismo ed eccesso di cortisolo
appariva chiara nei maschi - precisa la Konrath - non era così nelle
donne”. Va aggiunto poi che l’anomalia ormonale veniva osservata
per lo più negli uomini con una
tendenza patologica al narcisismo. Questo infatti, entro certi limiti, può essere giudicato positivo
poiché testimonia una buona autostima e doti di leadership,
quando però sfocia nella prevaricazione e nella totale mancanza di
Se un eccesso di
autostima sfocia nella
prevaricazione e nella
mancanza di empatia
può far gravi danni
empatia nei confronti degli altri,
allora è considerato un vero e proprio disturbo della personalità. “Il
nostro studio - continua la Konrath - evidenzia solo una relazione
e non un rapporto di causa-effetto.
Pensiamo però che la tendenza
del narcisista a prevalere sugli altri
lo ponga sotto pressione e in una
condizione di fragilità, specialmente quando sente minacciata
da altri la sua presunta superiorità.
E questo sarebbe fonte di stress”.
Come spiegare però la differenza
tra uomini e donne? Secondo gli
esperti nei maschi al narcisismo si
aggiungerebbe l’obbligo di vestire i
panni stereotipati dell’uomo forte
e dominante aumentando lo
stress. La realtà dei fatti è ancora
tutta da chiarire. I legami tra psiche e ormoni non sono una novità
e per le loro implicazioni sulla salute vanno approfonditi.
La risposta
Provi a metterci del sentimento
e vedrà che sarà più appagato
È possibile che lei sia un uomo a forte libido e cioè un uomo
che sente quotidianamente il bisogno sessuale. Da quanto
racconta il suo potrebbe anche essere un bisogno di tipo
emozionale che la porta a ricorrere così frequentemente alla
sessualità. Ma potrebbe anche trattarsi della sovrapposizione dei due bisogni, quello fisiologico di scarica e quello
affettivo. In merito alla sessualità che vive con la sua compagna, mi sono sorpresa leggendo che lei parla di ‘fare sesso’
piuttosto che di ‘fare l’amore’. Immagino che capti la differenza che intercorre tra l’uno e l’altro e cioè tra la ricerca di
una pura e cruda scarica fisiologica, che può ottenere anche
con la masturbazione, e l’incontro d’amore con la donna che
ama.
Cerchi di capire se lei non si limita, nella gestione della sua
eccitazione, a una ricerca compulsiva di scarica, meccanica,
piuttosto che ricorrere alla modalità modulata ponendo la
meccanica al servizio dello scambio erotico e del godimento
dell’incontro amoroso, ma anche nella sua sessualità personale. Questa seconda modalità favorisce l’introduzione di
piacere, emozioni e sentimenti nel corso della salita eccitatoria. Dedicandosi a una sessualità più ricca e integrata nelle
sue dimensioni genitale e sentimentale, ne trarrà una maggiore soddisfazione. Se invece non ottiene alcun appagamento, proverà subito il bisogno di ricominciare. Ricercandolo sempre nello stesso modo però si chiude in un progetto
impossibile poiché non ne uscirà mai sazio. Se scoprisse
quanto è più bello e completo fare l’amore piuttosto che ricercare il raggiungimento di una scarica, non solo ne uscirebbe soddisfatto ma eviterebbe i comportamenti di esibizionismo. Infatti faccio l’ipotesi che questi rispondano a un
bisogno profondo di attirare l’attenzione su di sé. La lascio riflettere alla questione. Al suo posto, e senza esitazione, me
ne preoccuperei, anche se sono eventi rari. Lei sa che questi
comportamenti sono puniti dalla legge e non potrà sempre
raccontare che è avvenuto accidentalmente. Potrebbe anche
perdere l’amore della sua donna la quale, sentendosi offesa
e/o preoccupata, può rimettere in discussione la vostra
lunga e appagante relazione.
Vapore e forno sono un’ottima alternativa al crudo
Il metodo con cui cuciniamo i cibi che vengono messi in tavola rappresenta un’importante modificazione delle caratteristiche dell’alimento, specialmente
quando si parla di delicate verdure.
Ecco perché è importante, oltre a
FABRIZIO VAGHI
[email protected] consumarle il più frequentemente
possibile a crudo - anche in inverno almeno una volta al giorno trovare una modalità di cottura che
non le impoverisca in modo eccessivo, ma mantenga il più possibile gli
elementi protettivi che i vegetali apportano per la nostra salute.
Frequentemente si considera (forse in
modo coercitivo, per renderla meno gradevole al palato, come se solo i cibi poco buoni
facciano bene) la bollitura quale metodo di
cottura più indicato per preservare meglio
gli alimenti. Questa tipologia provoca invece
una forte perdita di vitamine, le quali non
saranno più in alcun modo recuperabili,
ed anche di sali minerali, che finiranno –
riutilizzabili – nell’acqua di bollitura che il
più delle volte viene però eliminata.
In realtà la cottura più delicata che possiamo utilizzare è quella al vapore, capace di mantenere in percentuali superiori sali minerali, che in questo
caso non verranno disciolti nell’acqua, e vitamine, tra cui la preziosissima ma altrettanto delicatissima vitamina C.
Inoltre questo metodo può sprigionare
un gusto particolarmente gradito se abbinato ad un rapido “salto” in padella di que-
ste verdure con olio extravergine d’oliva e
spezie. Una gran bella possibilità per far
gioire il nostro palato, non solo la nostra linea. Una valida alternativa, pure molto gustosa, è poi quella di prevedere la cottura dei
prodotti al forno, altra ottima metodologia
rispettosa delle caratteristiche di base degli
alimenti, nonostante le elevate temperature
raggiunte.
Certamente non potremo mantenere al
cento per cento le caratteristiche di un cibo
crudo, ma una cottura rispettosa può essere
contemporaneamente in grado di soddisfare il gusto e garantire discreti apporti. Affinché le molteplici particelle essenziali alla
nostra vita quotidiana non vadano perse.
Perché troppo essenziali per il nostro benessere.