Di Pinto Pasquale

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Lo Stress
La malattia del millennio
Oggi giorno in questa vita frenetica fatta di solo lavoro, non troviamo nemmeno il tempo da
dedicare a noi stessi.
I tanti fattori esterni emozionali, e incontrollati ci inducono allo stress.
Per uscire dallo stato di stress molti si avvicinano ad attività fisiche, ludiche o, come nel nostro
caso, alle discipline orientali, aiutate molto anche dalle loro filosofie.
Ma che cos’è lo stress?
Cos’è questa “malattia astratta” che crea effetti collaterali sul nostro corpo e sulla nostra mente?
Ecco alcune informazioni scientifiche sul caso.
Sotto stress, le ghiandole surrenali secernono il cortisolo (uno degli ormoni rilasciati dal corpo in
caso d’emergenza).
Questi ormoni hanno effetti ad ampio raggio sull’organismo, quali ad esempio favorire adattamenti
a breve termine per sanare le ferite fisiche;
In situazioni normali, abbiamo bisogno di un livello scarso di cortisolo, che funge da “benzina”
biologica per il nostro metabolismo e aiuta a regolare il sistema immunitario.
Ma se i livelli rimangono troppo alti per periodi di tempo, il corpo ne paga il prezzo in termini di
cattiva salute.La produzione cronica di cortisolo (e relativi ormoni) può provocare disturbi
cardiovascolari, pregiudicare la funzionalità del sistema immunitario, peggiorando diabete e
ipertensione, e in alcuni casi perfino distruggere i neuroni dell’ippocampo, a scapito della memoria.
Inoltre il cortisolo stimola l’amigdala, inducendo lo sviluppo anomalo dei dentriti nella sede della
paura e influisce negativamente sulla capacità delle aree chiave della corteccia prefrontale che
regola i segnali di paura provenienti dall’amigdala.
L’eccesso di cortisolo ha dunque un triplice impatto neurale.
L’ippocampo lesionato apprende i dati in maniera inefficace, dando troppa importanza ai dettagli
irrilevanti di una situazione specifica.
I circuiti dell’amigdala si scatenano e l’area prefrontale non riesce a modulare i segnali
sovrabbondanti che essa produce.
Riassumendo: l’amigdala agisce senza controllo, causando paura, mentre l’ippocampo percepisce
erroneamente troppi stimoli relativi a quella paura.
Nel collegamento fra stress e salute, i sistemi biologici chiave sono il sistema nervoso simpatico
(SNS) e l’asse ipotalamo-ipofisi-ghiandole surrenali (asse HPA).Quando ci troviamo in difficoltà,
sia l’SNS, sia l’asse HPA accettano la sfida, producendo ormoni che ci preparano ad affrontare
un’emergenza o una minaccia.
Ma, per fare ciò, devono ricorrere agli altri sistemi, fra cui quello l’immunitario e quello
l’endocrino.
Il processo indebolisce queste strutture chiave per la salute, per un breve periodo oppure per anni.
I circuiti SNS e HPA sono accesi o spenti dai nostri stati d’animo: dolore nel caso peggiore, felicità
in quello migliore. Quando un’altra persona riesce ad influire sulle nostre emozioni in maniera cosi
profonda (ad esempio tramite il contagio emotivo), il legame casuale non riguarda più solo il corpo,
ma si estende alle relazioni.
I cambiamenti fisiologici associati agli alti e bassi delle relazioni non contano poi cosi tanto;
Però se si protraggono per anni, i bassi determinano livelli di stress biologico (in termini tecnici,
“carico allo statico”) che possono accelerare l’insorgere di una malattia o peggiorarne i sintomi.
Il modo in cui una relazione influenzerà la nostra salute dipende dalla somma totale di sentimenti
positivi o negativi che ci avrà regalato nel corso dei mesi e degli anni. Più la nostra condizione è
fragile (all’inizio di una grave malattia, dopo un attacco di cuore, in età molto avanzata), più forte
sarà l’impatto sulla salute di un certo rapporto.
Quindi lo stress ad alti livelli produce uno stato di allerta costante che va a pregiudicare i
nostri sistemi immunitari, per questo può addirittura aggravare le malattie o i nostri stati
d’animo, innescando una reazione a catena irreversibile.
Adifferenza degli sport/giuoco le Arti Marziali, e le discipline orientali non fanno solo liberare
momentaneamente il corpo da uno stato di stress, ma c’insegnano a controllare la nostra mente per
non essere colpiti dai fattori esterni che creano lo stress di per se.
L’insegnante
Di Pinto Pasquale
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