CONSENSO AD INTERVENTO DI NEFRECTOMIA / NEFROURETERECTOMIA LAPAROSCOPICA
Consenso consegnato al paziente in data____________________
I reni sono due organi situati nell’addome a ridosso della colonna vertebrale uno a destra e uno a
sinistra . La loro funzione è quella di filtrare il sangue e di depurarlo dalle sostanze tossiche che si
formano quotidianamente nel nostro organismo e che se non venissero eliminate avvelenerebbero
la persona entro breve tempo. Queste sostanze vengono eliminate sotto forma di urina.
Nel rene distinguiamo due parti: la parte esterna chiamata parenchima deputata alla produzione
dell’urina vera e propria e la parte interna chiamata pelvi dove l’urina si raccoglie in canalini (calici
e bacinetto) deputati al suo trasporto verso l’esterno. Il parenchima contiene piccoli depuratori in
miniatura che filtrano il sangue e producono l’urina. Ogni rene ne possiede circa un milione.
La pelvi ha la forma di un imbuto al fondo del quale inizia l’uretere. L’uretere è un sottile condotto
che decorre nell’addome, unisce la pelvi renale alla vescica, scorre vicino alla colonna vertebrale e
s’immette nella vescica. L’urina defluisce lentamente nell’uretere goccia dopo goccia. Un
meccanismo a valvola impedisce che l’urina raccoltasi in vescica risalga in alto nel rene quando
contraiamo la vescica per urinare.
Il tumore del rene è una condizione che può essere anche grave, ma sia la possibilità attuale di
diagnosi sempre più precoce e sia le tecniche chirurgiche sempre più avanzate, consentono da
una parte di confrontarsi con lesioni di volume e di estensione relativamente piccole e dall’altra di
consentire delle guarigioni chirurgiche nella maggior parte dei casi.
La cura consiste nell’asportazione completa del rene ammalato o, quando le condizioni clinicooncologiche lo richiedono, di una sua parte o della sola lesione tumorale.
Attualmente questo tipo di chirurgia demolitiva viene effettuata in tutto il mondo in via
laparoscopica. Normalmente l’accesso chirurgico classico con incisione cutanea viene scelto per
masse tumorali molto voluminose o per condizioni cliniche che controindichino diversi approcci.
Con la tecnica laparoscopia, condotta in anestesia generale, nel paziente posizionato parzialmente
sul lato opposto alla lesione, vengono inseriti di solito dai quattro ai cinque trocar in addome
attraverso le quali: si ottiene il pneumoperitoneo attraverso l’insufflazione di anidride carbonica al
fine di creare una “campana operativa”; si inserisce la camera digitale che consente di poter avere
una ottimale visione magnificata degli organi interni; si inseriscono gli strumenti attraverso i quali
viene poi condotto l’atto operatorio stesso. Al termine l’incisione chirurgica è, rispetto all’intervento
classico, di pochi centimetri. Se il tumore è piccolo (4 centimetri al massimo) può essere rimossa
solo la parte di rene all’interno della quale è presente la massa (nefrectomia parziale).
La nefrectomia parziale è un intervento delicato che può esporre ad un maggior rischio di
emorragia. In questi casi il chirurgo deciderà se convertire la procedura nella via tradizionale
(chirurgia aperta) per un miglior controllo dell’emostasi.
Infine, con il termine di tumorectomia renale s’intende la rimozione completa, per
enucleoresezione, di una neoplasia solida del parenchima, cioè di tessuto renale. La chirurgia
conservativa come terapia per il tumore renale rimane oggetto di controversie, nonostante i buoni
risultati in termini di controllo locale e di intervallo libero di malattia. L’intervento ha un’indicazione
assoluta nel Paziente con tumore in un rene unico funzionante oppure con tumore bilaterale, in cui
uno dei due reni debba essere necessariamente rimosso. È inoltre indicato in Pazienti portatori di
entrambi i reni ben funzionanti con una neoplasia renale di diametro inferiore ai 3 cm, in Pazienti
con neoplasie renali multifocali bilaterali a basso stadio che si sviluppano contemporaneamente o
in tempi successivi e in Pazienti con neoplasia renale in presenza di insufficienza renale cronica, in
quanto la conservazione di una quantità sufficiente di parenchima renale può evitare il ricorso alla
dialisi.
Lo scopo dell'intervento è quello di rimuovere chirurgicamente tutto il tumore, mantenendo la
funzionalità del tessuto renale residuo. In tempi non lontani, il Paziente affetto da neoplasia renale
in rene unico era destinato alla dialisi dopo la scontata nefrectomia radicale. Oggi ciò può non
accadere grazie alla terapia chirurgica conservativa quale è la tumorectomia. Il Paziente con
insufficienza renale cronica affetto da neoplasia renale di piccole dimensioni può trarre notevoli
vantaggi da questo trattamento per la possibilità di conservare quanto più parenchima renale è
possibile e quindi per non aggravare ulteriormente una situazione renale già precaria.
Anche nel soggetto con entrambi i reni funzionanti la possibilità di conservare una maggior
quantità di parenchima renale è senz'altro un vantaggio.
Il principale svantaggio è costituito dal rischio di persistenza del tumore e dalla possibile comparsa
di una recidiva locale, la cui incidenza va dal 4 al 10%: alcune di queste recidive locali possono
essere l'espressione di focolai neoplastici multipli non rilevati al momento dell'intervento.
Le complicanze legate ad intervento di nefrectomia possono essere le seguenti:
1. Embolia polmonare: può capitare che un coagulo di sangue dalle vene delle gambe si stacchi
ed arrivi ai polmoni dando al paziente difficoltà nel respiro e dolore al torace. Questa
complicanza viene ridotta al minimo facendo indossare al paziente delle calze speciali che
“spremono” le vene delle gambe e somministrando dei farmaci anticoagulanti che riducono la
possibilità che si formino grumi di sangue nelle vene.
2. Il rene superstite può avere, per malattie preesistenti, difficoltà a riprendere a lavorare e a
produrre urina perché sovraccaricato di lavoro, questa condizione viene chiamata insufficienza
renale e la si cura con farmaci che stimolano il rene a produrre urina. Se pero’ l’unico rene che
rimane non riuscira’ a depurare il corpo dalle scorie si rendera’ inevitabile la dialisi e l’eventuale
successivo trapianto renale. Per evitare, tuttavia, queste conseguenze estreme, prima della
procedura chirurgica, nei casi che lo richiedono, sono effettuate diverse indagini per lo studio
della funzionalità renale (scintigrafia renale sequenziale)
3. Perdite di sangue durante o subito dopo l’intervento chirurgico: vengono compensate con
trasfusioni;
4. Infezioni polmonari: sono ridotte al minimo con la mobilizzazione precoce ed attraverso la
somministrazione di antibiotici;
5. Si possono verificare, seppur raramente, lesioni intestinali o emorragie da lesioni vascolari.
Io sottoscritto ______________________________________, nato a ______________________
il ____________________ sono stato informato sulle mie condizioni cliniche e sulle procedure
chirurgiche e sulle potenziali implicazioni cliniche in caso di rifiuto. Dichiaro di essere stato invitato
a leggere con molta attenzione quanto riportato scritto che corrisponde, peraltro, a quanto
ampiamente spiegatomi oralmente.
Dichiaro altresì, di avere ben compreso il significato di quanto mi è stato esposto e di non avere
ulteriori chiarimenti da avanzare oltre a quelli che mi sono stati già forniti. Quindi,
consapevolmente:
Acconsento □ Non Acconsento □ al trattamento chirurgico propostomi, che verrà praticato
dall’equipe di questo Centro, ovvero:
□ asportazione completa del rene
□ asportazione parziale del rene
□ tumorectomia
Autorizzo □ Non Autorizzo □ inoltre i sanitari, ove durante l’intervento chirurgico evidenziassero
altre patologie non precedentemente diagnosticate, a provvedere secondo scienza e coscienza,
alla cura di tali patologie, anche modificando il programma chirurgico e anestesiologico
prospettatomi e preventivamente concordato, qualora lo dovessero ritenere necessario.
Acconsento □ Non acconsento □ che nel corso di procedure diagnostiche e/o terapeutiche
vengano eseguite riprese filmate e/o fotografiche e che queste vengano utilizzate in ambito medico
per migliorare le conoscenze scientifiche, nel completo riserbo della mia privacy.
Data ________________________
Firma del Medico (leggibile)
Firma del/la Paziente
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