@@@@@@@@@@@@@@@@@ orizzonti di management Claudio Nutrito DIRIGENTE 3-2007 NUOVI PRODOTTI E SERVIZI: RICERCA O INTUIZIONE? 30 3 “Contano troppo sulla ricerca di mercato e la usano come un ubriaco usa un lampione: per sostegno invece che come fonte di luce”: così ha detto il famoso pubblicitario David Ogilvy a proposito di certi marketing manager, eccessivamente restii a fare affidamento sulla propria intuizione personale per il lancio di un nuovo prodotto. Le indagini sono molto utili per individuare una situazione attuale di mercato, un po’ meno quando si tratta di testare nuovi concetti di prodotto o servizio: questo è il parere di molti studiosi d’innovazione, fra cui Richard Normann. Normann ricorda che prima dell’introduzione delle fotocopiatrici venne condotta un’indagine per valutare il potenziale interesse del mercato per questo prodotto. I risultati di tale ricerca furono decisamente negativi. Ma era inutile, sostiene Normann, chiedere al consumatore come avrebbe reagito al “mondo delle fotocopiatrici” perché si trattava di un mondo che l’utente ignorava e nel quale non poteva immedesimarsi. E. E. Bobrow e D. W. Shafer, nel libro Alla ricerca di nuovi prodotti (edito da Ipsoa) affermano che spesso la gente “si dichiara contenta di quello che ha” e non sente il bisogno di cambiare perché non vede il vantaggio del nuovo: i vantaggi si possono vedere solo dopo che il cambiamento è intervenuto, affermano Bobrow e Shafer, che espongono due tipici e frequenti esempi di errori commessi nell’interpretazione delle ricerche sui nuovi prodotti: scartare un’idea di nuovo prodotto semplicemente perché i consumatori dichiarano di non essere interessati. Da un’indagine effettuata molti anni fa dalla General Electric risultò che la maggior parte dei consumatori non erano interessati a una ghiacciaia elettrica (frigorifero), ritenuta troppo rumorosa e pericolosa; basarsi sulle affermazioni dei consumatori anziché sul loro effettivo comportamento. Se chiedete a un consumatore se gli piacciono le patatine con dei solchi, un po’ bruciate e molto salate risponderà di no. Ma se gliene offrite qualcuna risulterà probabilmente che gli piacciono. PROBLEMI E SOLUZIONI “Per ogni problema complesso c’è sempre una soluzione semplice. Ed è sbagliata”. George Bernard Shaw “Nella vita di una nazione non c’è nulla di più pericoloso delle giuste soluzioni per i falsi problemi”. Robert B. Reich “L’aspetto più difficile della soluzione dei problemi è il prevedere i problemi creati dalle soluzioni”. Theodore Levitt “Se il solo strumento che possedete è un martello, vedrete in ogni problema un chiodo”. Abraham Maslow “Certi problemi sono talmente complessi che è necessario essere molto intelligenti e molto ben informati anche solo per rimanere indecisi sul da farsi”. Laurence J. Peter HENRY FORD: “NON CI INTERESSA LA TRADIZIONE” “Non ci interessa la tradizione. Vogliamo vivere nel presente. I manager che hanno una mentalità aperta sono capaci di dimenticare la tradizione. Devono cercare continuamente dei modi migliori per fare le cose. Alla Ford il cambiamento è la nostra ‘way of life’: le nostre tecniche e le nostre metodologie sono in un perenne stato di flusso”. “Se volete dare un taglio netto alla tradizione vi suggerisco di promuovere quelle persone che non hanno esperienza nelle operazioni di cui sono incaricate. È quello che noi facciamo regolarmente. Perché? Perché queste persone non sanno quello che non possono fare. Sfidano la tradizione, ignorano i confini artificiali a spesso scoprono che l’impossibile, dopo tutto, non è impossibile”. Henry Ford, Today and tomorrow, edito da Doubleday, 1926. IL 200% DI NULLA L’annuncio pubblicitario di un nuovo tipo di lampadina recita così: “Vi farà risparmiare il 200% di energia!”. Commenta A. K. Dewdney autore del libro 200% of nothing (Il 200% di nulla), editore John Wiley & Sons: “già se una lampadina risparmia il 100% di elettricità vuol dire che mentre è accesa non consuma nulla, quindi quella che consente un risparmio del 200% dovrebbe essere una lampada in grado di produrre energia anziché consumarla!”. 200% of nothing rivela le bugie, le manipolazioni - attraverso l’uso dei numeri - da parte di pubblicitari, politici e mass media. I numeri possono essere efficaci strumenti in grado sia di nascondere che di rivelare la verità. Nel capitolo “La matematica della pubblicità” l’autore si sofferma appunto sull’uso distorto dei numeri nella pubblicità. Esaminiamo, ad esempio, questa frase: “Dovreste mangiare 4 piatti di uva passa per avere l’equivalente nutrimento in vitamine contenute in un piatto di X”. Le parole “nutrimento in vitamine” non significano necessariamente “tutte le vitamine”, potrebbe anche voler dire che il prodotto X ha un maggior contenuto di vitamine meno nobili e minore di quelle più pregiate. E ancora: “Il nostro antiacido annulla l’acido in eccesso nello stomaco in quantità pari a 47 volte il suo peso”. Quel “47 volte” può essere suggestivo, ma di per sé è completamente privo di significato. Sarebbe come dire che Maria pesa 47 volte più del suo gatto: se non si conosce l’altezza di Maria o il peso del suo gatto, non potremo mai sapere se Maria è in sovrappeso o no. Così come se non si conosce il peso delle compresse - così come la quantità di acido nello stomaco che produce sintomi da richiedere un antiacido - non si può neppure dire se la “promessa” di questa pubblicità ha un valore. 䡺 Claudio Nutrito, dopo essere stato manager in varie aziende, svolge attualmente attività di consulenza aziendale e formazione.