UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO Facoltà di Medicina e Chirurgia Scuola di specializzazione in Malattie dell’Apparato Cardiovascolare Direttore Prof. P. Assennato Ciclo di Seminari 18 Aprile 2012 Dr. Carmelo La Greca Dr.ssa Claudia L. Visconti Tutor Dr. Gianfranco Ciaramitaro Igitus Figitus Zabracazè, prestate attenzione tutti a me ! Applicazioni cliniche della terapia di resincronizzazione cardiaca Note di epidemiologia • Rispetto a dieci anni fa le ospedalizzazioni per insufficienza cardiaca sono aumentate di 2,5 volte* • Il 20% di tutti i ricoveri ospedalieri è dovuto ad insufficienza cardiaca* • In Italia: • 87.000 nuovi casi/anno per CHF ** • Prevalenza: 600.000 • Ricoveri/anno: 65.000 • Mortalità annua: 15% *Jessup M, et al. N Engl J Med 2003; 348::2007348::2007-18 ** Dati del Ministero della Salute (2001) Terapia farmacologica e prognosi dell’insufficienza cardiaca SOLVD CONSENSUS da -16 a -31% Digossina, Diuretici, Idralazina CIBIS II COPERNICUS -35% ACE-I ß-bloccanti e ACE-I Severità clinica S. Stewart et al. European Journal of Heart Failure. (3) 2001 :315-322 Tumore polmonare IC Evento acuto Tempo Quali progressi sono stati realizzati con il miglioramento della terapia? Quali problemi comporta la terapia medica? • I dati del Framingham riportavano una mortalità, a 4 anni dallo sviluppo di sintomi, del 24% per le donne e del 55% per gli uomini • L’inserimento in terapia degli ACE-inibitori, degli ARB e dei β-bloccanti ha migliorato notevolmente la prognosi ma rimane comunque una mortalità del 20-25% a 2,5 anni dalla diagnosi di CHF ed il 50% di questi decessi è dovuto a morte improvvisa • Più del 60% delle ri-ospedalizzazioni sono causate dalla non-compliance alla terapia medica ed alla dieta 1 2 • Soltanto il 50% dei pazienti segue correttamente le prescrizioni mediche 3 1 F Blyth et al: Burden and outcomes of hospitalization for congestive heart failure, Med J Aust 1997; 167:67 167:67--70 2 M Monane et al. Noncompliance with congestive heart failure therapy in the elderly; Arch Intern Med 1994; 154:433154:433-437 3L Erhardt et al.: Organization of the care of patients with heart failure; Lancet 1998; 352 (suppl.): 1515-18 Perché resincronizzare? Disaccoppiamento elettromeccanico Perdita di miocardiociti Fibrosi interstiziale Eterogenea propagazione dell’impulso elettrico Dissincronia meccanica Dissincronie elettromeccaniche Dissincronia atrioatrio-ventricolare Dissincronia intraintra-ventricolare Dissincronia interinter-ventricolare Dissincronia intramurale Prevalenza del BBS nei pazienti con insufficienza cardiaca FE normale (1) FE depressa (1) 8% L’eziologia dell’IC non influenza la durata del QRS 24% Silverman ME et al. Am J Cardiol 1995 CHF mod/sev (2) 1. Masoudi, et al. JACC 2003;41:2172003;41:217-23 2. Aaronson, et al. Circ 1997;95:26601997;95:2660-7 38% Tabuchi H, et al J Cardiol 1998 Hofman M, et al J Card Fail 2005 Durata del QRS e mortalità Analisi del VEST study Pz in classe NYHA II-IV 3,654 ECG Età, creatinina, FE, FC e durata del QRS: marker independenti di mortalità • Gruppo con QRS più largo rischio relativo x5 rispetto al gruppo con QRS più stretto QRS Duration (msec) 100% Cumulative Survival • • • • 90% <90 90--120 90 80% 120-170 120170--220 170 70% >220 60% 0 60 120 180 240 300 360 Days in Trial Adattato da Gottipaty et al. JACC 1999 Dissincronia elettro-meccanica: un nuovo processo fisiopatologico? Dissincronia A-V, Inter, Intraventricolare •Disomogeneo Movimento paradosso SIV ↑ IVCT stress parietale •Ridistribuzione flusso ematico •Alterata espressione genica •Alterata matrice extracellulare ↑ Durata contrazione VS ↑ IVRT Contrazione VS durante riempimento diastolico ↑ Insufficienza mitralica prepre-sistolica ↓ Riempimento diastolico VS ↓ FEVS Rimodellamento molecolare e strutturale Primi tentativi di resincronizzazione ventricolare Nel 1995 Foster e coll. coll., nel corso di un intervento di rivascolarizzazione, impiantarono un elettrodo ventricolare sinistro epicardico evidenziando un significativo miglioramento della portata cardiaca… cardiaca … …da allora… Criteri d’inclusione e risultati dei trial sulla CRT Studio (n. pazienti) [anno] NYHA QRS Ritmo ICD Risultati PATH CHF (41) [1999] III, IV ≥120 Sinusale No + MUSTIC SR (58) [2001] III >150 Sinusale No + CONTAK CD (490) [2001] II-IV ≥120 Sinusale Si + MIRACLE (453) [2002] III, IV ≥130 Sinusale No + MUSTIC AF (43) [2002] III >200 FA No + MIRACLE ICD (369) [2003] III, IV ≥130 Sinusale Si + COMPANION (1520) [2004] III, IV ≥120 Sinusale Si + CARE HF (814) [2005] III, IV ≥120 Sinusale No + REVERSE (610) [2008] I, II ≥120 Sinusale Si +/- MADIT-CRT (1820) [2009] I, II ≥ 130 Sinusale Si + FE ≤ 35% per tutti i trial. 19991999-2003: endpoint QOL; dal 2003: endpoint ospedalizzazioni e mortalità Meccanismi di resincronizzazione Resincronizzazione Cardiaca Sincronia Intraventricolare ↑ dP/dt, ↑ FE, ↑ GC ↓ VTSVS Sincronia Atrioventricolare ↓ IM ↓ Pressione Atrio sin ↑ Riemp. Diastolico VS Sincronia Interventricolare ↑ GC Ventr. Dx ↓ VTDVS Rimodellamento inverso Yu et al. Circulation 2002;105:4382002;105:438-445 Resincronizzazione e rimodellamento inverso LVESV and LVEDV dP/dT FE MR area Yu CM, et al, Circulation 2002;105:4382002;105:438-445 Il concetto di resincronizzazione cardiaca 1 2 5 3 4 1- Vena cardiaca media 2- Vena posteriore 3- Vena postero postero--laterale 4- Vena laterale 5- Vena anteriore (vena cardiaca magna) 1 2 3 1. Vena laterale 2. Vena antero antero--laterale 3. Vena posteriore I due primi grandi trial: COMPANION e CARE-HF criteri d’inclusione COMPANION CARE--HF CARE • Classe NYHA IIIIII-IV • Classe NYHA III o IV • Terapia medica ottimizzata • Terapia medica ottimizzata • Ritmo sinusale • Ritmo sinusale • LVEF≤ 35%, LVEDD ≥ 60mm • QRS ≥ 120ms, PR > 150ms • Almeno un ricovero per HF (o equivalente) negli ultimi 12 mesi, ma non nell’ultimo mese • FE ≤ 35%, LVEDD ≥ 30 mm (ind (ind.) .) • QRSd ≥ 120 msec • Se QRSd ≥120 ≤ ≤149 149 ms, almeno due criteri eco: • 1. Tempo di pre pre--eiezione aortica ≥ 140 ms • 2. IVD ≥ 40 ms • 3. Attivazione ritardata della parete postpost-lat del VS I due primi grandi trial: COMPANION e CARE-HF Randomizzazione COMPANION CARE--HF CARE • Terapia medica ottimizzata • Terapia medica ottimizzata • Resincronizzazione • Resincronizzazione + ICD • Resincronizzazione COMPANION e CARE-HF: caratteristiche dei pazienti COMPANION CARE-HF Classe NYHA IV (%) 15,5 6,5 EF (%) 21 25 Durata QRS (ms) 159 160 Eziologia ischemica (%) 56,5 38% ACE-I/ARB (%) 70 95 β-bloccanti (%) 68 72 Spironolattone (%) 55 55 Follow-up medio (mesi) 15,1 29,4 COMPANION: endpoint primario p=0.011 CRT-D vs OPT p=0.014 CRT-P vs OPT Bristow MR, et al. N Engl J Med 2004; 350:2140-50 COMPANION: endpoint secondario Bristow MR, et al. N Engl J Med 2004; 350:2140-50 CARE-HF: risultati Endpoint primario -37% -36% Endpoint secondario Cleland JGF, et al. N Engl J Med 2005; 352 COMPANION e CARE-HF a confronto Mortalità Mortalità ad 1 anno del gruppo di controllo 18,9 Mortalità ad 1 anno (%) 20 12,6 15 COMPANION 10 HR per mortalità totale: COMPANION: 0.64 CARE--HF: 0.64 CARE CARECARE-HF 5 0 Mentre solo il 7% dei pz del gruppo CRT del CARE CARE--HF decede per morte improvvisa, questo tipo di mortalità determina il 35% di tutte le morti nel trial. MADIT-CRT: una svolta epocale Criteri di inclusione • Cardiomiopatia ischemica in classe NYHA II-II o cardiomiopatia non ischemica in classe NYHA II (i pazienti in classe NYHA I erano il 15%). • FE ≤ 30% • Durata del QRS ≥ 130 ms • Terapia medica ottimizzata • Ritmo sinusale • Endpoint primario: mortalità totale o evento HF non fatale, qualunque dei due avvenga per primo Randomizzazione: ICD vs. CRTCRT-D (2:3) MADIT--CRT MADIT NNT = 12 Moss A.J. et al. N Engl J Med 2009;361:13292009;361:1329-38 MADIT--CRT MADIT Reverse remodeling Moss A.J. et al. N Engl J Med 2009;361:13292009;361:1329-38 In conclusione Il MADITMADIT-CRT mostra: una riduzione dell’endpoint primario del 34% dovuta prevalentemente alla riduzione degli eventi di insufficienza cardiaca (41%) con associata riduzione dei volumi ventricolari e contestuale incremento della frazione di eiezione Ha cambiato il ruolo della terapia di resincronizzazione: da terapia degli stati più avanzati dell’insufficienza cardiaca a una terapia in grado di prevenire la progressione della malattia La summa di tutti i risultati Meta-analysis: Metaanalysis: Cardiac Resynchronization Therapy for Patients With Less Symptomatic Heart Failure. Failure. Ann. Ann. Inter. Med 2011 Severità clinica Terapia ibrida e prognosi dell’insufficienza cardiaca SOLVD CONSENSUS da -16 a -31% Mortalità Evento acuto Storia naturale ACE/ARB + BB Tempo CIBIS II COPERNICUS - 35% Digossina, Diuretici, Idralazina CRT COMPANION CARE -HF HF - 36% ACE-I ß-bloccanti e ACE-I ß-bloccanti, ACE-Inibitori e CRT/D Indicazioni a CRT nei pazienti in classe NYHA III/IV Indicazioni a CRT nei pazienti in classe NYHA I/II Problemi aperti • Non responder – Non è possibile raggiungere il 100% di responder Variabilità biologica – I tentativi di identificare i non-responder o i best-responder alle varie terapie farmacologiche sono stati vani – Non responder alla CRT: 20-30% L’impianto al completo Out of chaos God made a world.. . Lord Byron Caso Clinico 1 • C.C. donna, 76 anni. •Fattori di rischio CV: ipertensione arteriosa; dislipidemia; familiarità positiva. • Storia di cardiomiopatia dilatativa nota 30 anni. Coronarografia eseguita nel 1999: albero coronarico indenne da stenosi significative. • 2003 riscontro di blocco di branca sinistra. • Ottobre 2011 ricovero per manifestazioni di scompenso cardiaco. • Ultimo dato ecocardiografico: severa disfunzione sistolica ventricolare sinistra (FE 35%). • Classe NYHA II Esame Obiettivo Cardiaco: toni netti, ritmici, soffio sistolico 2/6 L udibile ai focolai della base. Polmonare: Murmure vescicolare fisiologico conservato, non segni di stasi, non segni di broncostenosi. Buono il compenso emodinamico. Elettrocardiogramma QRS 167 msec. ritmo sinusale a fc di 76 bpm, blocco di branca sinistra, ipertrofia ventricolare sinistra, alterazioni secondarie della fase di ripolarizzazione. Ecocardiogramma Ventricolo sinistro di dimensioni ai limiti superiori (DTD 52 mm, VTD 115 ml, VTS 75 ml) (indicizzati: DTD 2,9 cm/m2, VTD 63.8 ml/m2, VTS 42 ml/m2) con spessori parietali aumentati; ipocinesia globale; funzione sistolica severamente depressa (FE 35%); atrio sinistro dilatato. Sezioni destre nei limiti. Al doppler: insufficienza mitralica e tricuspidalica minime. Non segni di ipertensione polmonare. Terapia medica ottimizzata • • • • • • • Carvedilolo 6.25 mg 1 cp x2 Losartan 50 mg 1 cp Furosemide 25 mg 1 cp Canrenoato di potassio 50 mg 1 cp Ac. Acetilsalicilico 100 mg 1 cp Lansoprazolo 30 mg 1 cp Simvastatina 20 mg 1 cp Update guidelines ESC 2010 • In data 08/03/2012 eseguito impianto di ICD biventricolare • In data 09/03/2012 eseguita ottimizzazione dell’intervallo AV ecocardiografica: intervallo ottimale 140 msec. • In data 10/03/2012 la paziente veniva dimessa. ECG post-impianto QRS 145 msec ECG pre-impianto ECG post-impianto Una considerazione obbligatoria… Effetti avversi del pacing apicale destro… We adore chaos because we love to produce order. M. C. Escher Attivazione ventricolare normale. Piano orizzontale 1: vettore medio settale sinistro 2: vettore parete libera del ventricolo sinistro 3 3d 1 3: vettore porzioni basali del ventricolo sinistro V6 2 2d V1 V3 Attivazione da pacemaker con elettrodo posizionato in apice ventricolare destro. Piano orizzontale L’attivazione da PM mima il comportamento del BBS Vernooy K et al. J Inter Cardiol 2003 (16);6:557-562. Caso Clinico 2 • G.S., uomo, 77 anni. • Fattori di rischio CV: ipertensione arteriosa, diabete mellito di tipo 2, obesità centrale. • Febbraio 2009 episodio di elettrocuzione, in seguito al quale sviluppava tachicardia atriale bloccata. • Maggio 2009: previa terapia anticoagulante orale –praticata per circa un mese- ed esecuzione di ecocardiogramma transesofageo, CVE, con ripristino del ritmo sinusale. • Da segnalare episodi di bradicardizzazione estrema in terapia con carvedilolo e danno epatico da amiodarone. • Giugno 2009: flutter atriale 2:1. Si procedeva ad impianto di PM endocavitario definitivo, praticando terapia farmacologica volta al controllo della frequenza cardiaca. • Controllo della frequenza inefficace: Ablazione del NAV. • Febbraio 2012: ricovero presso l’UTIC del nostro Policlinico per manifestazioni di scompenso cardiaco (classe NYHA IV). Esame obiettivo Paziente in decubito semi-ortopnoico obbligato. Cardiaco: Toni parafonici in successione ritmica, pause non ben valutabili. Polmonare: rantoli crepitanti medio-basali bilateralmente. Edemi declivi ++++/4+. SatO2 88%. PAO 150/90 mmHg. Elettrocardiogramma QRS stimolato 189 msec ECG: fibrillazione atriale, regolare attivazione da PM mode VVI a 70 ipm . Ecocardiogramma Ventricolo sn dilatato con spessori di parete aumentati; ipocinesia globale; severa riduzione degli indici di funzione sistolica (FE 25%); aneurisma dell’aorta ascendente; atrio sn dilatato; sezioni destre dilatate con funzione ventricolare dx depressa. Integrazione doppler malvalutabile: IM ed IAo verosimilmente lievi; PAPs non valutabile. L’ottimizzazione della terapia depletiva con furosemide dapprima eseguita in boli, successivamente in infusione continua ev e’ valsa al miglioramento delle condizioni cliniche generali. • Paziente PM dipendente • Funzione sistolica ventricolare sn severamente depressa (FE 25%) • Classe NYHA IV • Scadente QoL In considerazione dei dati precedenti e’ stato eseguito upgrading a terapia di resincronizzazione. CRT-P oppure CRT-D ??? - Ischemic heart disease, NYHA class II-III, EF < 30%, at least 40 days after MI - Dilated cardiomiopathy, NYHA II-III, EF < 30% CRT--P! CRT ECG post-impianto QRS 165 msec ECG pre-impianto ECG post-impianto Il nucleo della conoscenza è questo: se la possiedi, applicala; se non la possiedi, confessa la tua ignoranza. Confucio GRAZIE PER L’ATTENZIONE!!!!