COME FARE IMPRESA IN REPUBBLICA CECA OPPORTUNITA’ DI INVESTIMENTO Nel corso dell’ultimo anno, il sistema economico ceco ha dimostrato, nonostante il rallentamento economico globale ed europeo, di poter mantenere un tasso di crescita solido: il Pil si è mantenuto, per il primo quadrimestre del 2003, ad un livello del 2,7%, nonostante la scarsa dinamicità dell’economia nell’area UE (che assorbe quasi il 70% delle esportazioni della Repubblica ceca). Sono soprattutto le esportazioni ed una vivace domanda interna ad influire positivamente sull’attuale trend di crescita economico del Paese. Gli indicatori macroeconomici mostrano un clima favorevole, con un tasso di inflazione pari allo 0,4% nel 2003 ed un livello dei tassi di interesse, inferiore alla media dei Paesi UE, che tende a stimolare consumi ed investimenti. Al termine del 2002, il volume di investimenti diretti esteri è stato pari a 35 miliardi USD, e l’afflusso di IDE in percentuale del Pil (con una media di circa il 10% nel decennio 1991-2001) è stato tra i più alti a livello mondiale. Gran parte di questo afflusso di capitali ha interessato il settore dei servizi, ed è stato favorito e rafforzato, tra l’altro, dal processo di privatizzazione attuato nel settore bancario. Nel quadro della transizione dell’economia ceca da un sistema pianificato ad un’economia di mercato, il processo di privatizzazione è stato particolarmente incisivo, conducendo ad una privatizzazione di ben l’80% delle attività economiche. Accanto ad esso, si sono registrati progressi nel processo di liberalizzazione dei prezzi e nelle aperture realizzate a favore del commercio con l’estero e degli investimenti diretti esteri. A tale proposito, di particolare interesse per le imprese italiane che operano nel Paese ed all’Est, risulta la decisione, recentemente assunta dalla Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo (BERS - EBRD) per aumentare il plafond del programma di facilitazione commerciale per i Paesi dell’Europa centrale ed orientale e dell’ex Unione sovietica. Creata nel 1991 per promuovere la transizione all’economia di mercato dei Paesi ex comunisti, la BERS ha costituito nel 1999 un programma (TFP) di sostegno con una dotazione di 100 milioni di euro. Il prodotto principale del TFP è la concessione di una garanzia BERS a sostegno, fino al 100%, di strumenti commerciali emessi dalle banche della regione dell’Europa centrale ed orientale. La garanzia della BERS copre il rischio commerciale e politico del mancato pagamento da parte della banca emittente. L’Italia, con circa 240 transazioni garantite dalla BERS per un valore di 40 milioni di euro di esportazioni, è il secondo Paese per numero di transazioni. Le imprese italiane beneficiano quindi in modo consistente di questo programma, che ha un rilievo particolare per il fatto che gli operatori italiani tendono ad essere presenti nella regione più come esportatori che non come investitori diretti. Tuttavia, il TFP si rivela utile anche per le imprese italiane presenti come produttori nei Paesi dell’Est: infatti, il TFP può finanziare anche crediti rinnovabili a breve termine alle banche locali perché concedano prestiti pre-esportazione alle aziende che si sono stabilite nel Paese. Inoltre, la BERS ha deciso di estendere la durata delle garanzie da 3 a 5 anni: in tal modo, il TFP è reso più appetibile in quanto strumento in grado di sostenere anche le imprese produttrici di beni strumentali. I tempi di autorizzazione della garanzia da parte della BERS sono relativamente brevi (circa cinque giorni) e non implicano costi o aggravi burocratici per le imprese, poiché la garanzia viene attivata dalla banca e dall’importatore locale. 1 PRINCIPALI GARANZIE PREVISTE PER GLI OPERATORI STRANIERI Gli investitori stranieri ricoprono un ruolo di fondamentale importanza nel processo di ristrutturazione e rilancio dell’economia nazionale ceca. Obiettivo dichiarato del governo è, quindi, quello di tutelare e stimolare l’interesse verso gli investimenti nella Repubblica Ceca. A tal fine, è evidente la necessità che esistano garanzie giuridiche, volte a proteggere i beni investiti da qualsiasi interferenza negativa dello Stato che possa comportare perdite o danni sostanziali per gli operatori. Tale protezione è fornita da una vasta gamma di disposizioni legislative (quali l’Investment Incentives Act del 2000) ed accordi internazionali (come l’accordo stipulato tra l’Italia e la Repubblica Ceca nel 1981 per evitare la doppia imposizione fiscale, ratificato dal governo italiano con la legge n°303/1983). 2 ACCORDI SULLA PREVENZIONE DELLA DOPPIA TASSAZIONE Un importante strumento di promozione delle attività economiche è rappresentato dagli accordi stipulati tra i diversi Paesi sull’imposizione fiscale sui redditi derivanti dall’esercizio di un’attività imprenditoriale in uno Stato estero. Il principio alla base di tale tipo di accordi è quello di fare in modo che imposte sul reddito di un’impresa vengano corrisposte nel paese in cui il reddito è stato effettivamente realizzato, al fine di evitare circostanze che comportino una doppia imposizione fiscale. La Repubblica Ceca ha stipulato fino ad oggi numerosi accordi contro la doppia imposizione, tra cui quello del 26 giugno 1984 che trova regolare applicazione. 3 FINANZIAMENTI E AGEVOLAZIONI La Repubblica Ceca offre una serie di incentivi per favorire la localizzazione di imprese produttive estere nel Paese. Per meglio gestire il flusso di investimenti diretti esteri e per garantire una costante assistenza alle imprese estere, il Governo ha costituito la CzechInvest, Agenzia Ceca per gli investimenti esteri, nel pieno rispetto delle regole fissate dalla Commissione Europea in tema di aiuti pubblici. Lo schema di incentivi agli investimenti è stato introdotto per la prima volta nell’aprile del 1998 ed è valido indistintamente per le imprese estere e ceche. Dal 1° Maggio 2000, inoltre, il sistema di incentivi fiscali è stato esteso anche alle imprese già operanti in Repubblica Ceca con progetti di espansione. Infine, il livello minimo di investimento è stato abbassato a 10 milioni di dollari nel gennaio 2002 dal Parlamento Ceco e, nelle regioni industrialmente depresse, questo è stato fissato a 3 milioni di dollari. Gli incentivi a disposizione per le imprese includono: • esenzione dalle tasse sull’impresa per 10 anni, se la società è di nuova formazione, o sconto parziale delle tasse sull’impresa per 5 anni, se la società è già esistente • sovvenzioni alla creazione di nuovi posti di lavoro • sovvenzioni per la formazione del personale • sconto sulla vendita di siti industriali e garanzie sulle infrastrutture di collegamento • sconto sulla vendita di terreni di proprietà dello Stato ceco Gli incentivi sono disponibili collettivamente o singolarmente e sono stati congegnati in modo da dispiegare il massimo effetto già in coincidenza con le prime fasi del progetto quando il cashflow in uscita è molto elevato. Gli incentivi sono a disposizione per tutte le imprese che rispondano ai seguenti requisiti: • l’investimento deve essere effettuato in un settore manifatturiero, in cui almeno il 50% dei costi della linea di produzione consistano in apparati meccanici ed elettronici presenti nella lista di macchinari ad alto contenuto tecnologico approvata dal governo • l’investimento deve essere effettuato attraverso l’acquisizione o la costruzione di un nuovo impianto di produzione o nell’espansione o modernizzazione di un impianto già operante per lanciare una nuova linea di produzione • l’investitore deve investire almeno 350 milioni di Corone Ceche (circa 10 milioni di Euro), il limite viene ridotto a 100 milioni di Corone Ceche (circa 3 milioni di Euro) nelle regioni in crisi industriale • almeno 145 milioni di Corone Ceche devono essere coperte dal capitale dell’investitore, nelle regioni in crisi industriale il limite fissato è di 50 milioni • gli investimenti in macchinari devono rappresentare non meno del 40% dell’investimento totale 4 • la produzione proposta deve rispettare tutti gli standard ambientali cechi Nel giugno del 2002 il Governo ceco ha introdotto due nuovi programmi di incentivi agli investimenti: • il programma quadro per il supporto di progetti nei servizi strategici • il programma quadro per il finanziamento alla creazione e all’espansione di centri tecnologici Gli incentivi offerti sono di due tipi: • sussidi all’attività economica, con la copertura fino al 50% delle spese eligibili, vale a dire costi dei salari nei primi due anni, spese in conto capitale in edifici, macchinari e apparecchiature, inclusi i costi per asset intangibili fino al 25% dei costi in conto capitale • sussidi per la formazione del personale, con copertura fino al 35% delle spese di formazione speciale per impiegato e fino al 60% delle spese di formazione generale per impiegato, laddove per formazione generale si intende la conoscenza che un impiegato può utilizzare anche al di fuori della particolare impresa, mentre per formazione speciale si intende la conoscenza acquisita per quel particolare investimento 5 I PARCHI INDUSTRIALI Il flusso crescente di investimenti esteri nella Repubblica Ceca degli ultimi anni ha portato ad un incremento della domanda di aree industriali ben sviluppate e dotate di servizi adeguati. Per questo motivo, l’agenzia governativa per la promozione degli IDE (CzechInvest - www.czechinvest.cz) ed il Ministero dell’Industria e del Commercio ceco hanno lanciato un programma di supporto allo sviluppo di aree industriali. Secondo questo programma, le Autorità locali (o municipali) utilizzano finanziamenti governativi per co-finanziare lo sviluppo di aree industriali, grazie a due forme di supporto: • finanziamenti per l’autorità locale per lo sviluppo di infrastrutture di base (trasporti, telecomunicazioni), in una zona a vocazione industriale. La Municipalità deve provare di possedere il diritto di proprietà sui terreni che devono essere sviluppati. Il finanziamento può coprire fino al 60% dei costi necessari per le opere richieste • Il trasferimento di terreni posseduti dallo Stato all’autorità locale ad un prezzo scontato, o l’erogazione di un finanziamento per l’acquisto di terreni da altri proprietari L’autorità locale può richiedere di partecipare ad uno dei due programmi o ad entrambi. I requisiti per partecipare a questo programma sono i seguenti (in alternativa): • dimostrare che un investitore qualificato per richiedere incentivi all’investimento si è impegnato ad investire nell’area in questione • presentare un piano per lo sviluppo di una zona industriale di importanza strategica (per esempio, requisiti di estensione, presenza di buoni collegamenti, o quant’altro possa rendere l’area attraente per investitori) La gamma delle agevolazioni ed opportunità offerte al riguardo costituisce oggetto di continuo adattamento alle mutevoli esigenze ed è pertanto consigliabile avviare dei contatti sia con CzechInvest, sia con il Ministero dell’Industria e del Commercio. 6 CZECH TRADE La Repubblica Ceca ha creato inoltre un’agenzia, la CzechTrade (Czech Trade Promotion Agency www.czechtrade.cz), preordinata al sostegno dell’export delle imprese operanti nella Repubblica Ceca. La struttura e le finalità di CzechTrade ricalcano quelle delle più importanti agenzie per la promozione del commercio operanti nei Paesi europei. Di conseguenza, tra i servizi offerti, spiccano quelli relativi alla ricerca di partner cechi per le imprese straniere che intendono importare dalla Repubblica Ceca e quelli riguardanti l’assistenza alle imprese locali che scelgono di avviare operazioni di export. Infine, può essere utile segnalare un’altra interessante iniziativa messa a punto dai Ministeri dell’Agricoltura (www.mze.cz) e dell’Industria (www.mpo.cz). Grazie al loro operato è infatti possibile concordare, insieme agli Enti Locali, la realizzazione di infrastrutture di base, come trasporti e telecomunicazioni, che possano fungere da pre-condizione per un intensificarsi degli investimenti nella Repubblica Ceca. Tali interventi, sebbene coordinati a livello centrale, vengono realizzati su base locale o regionale. (Fonti: elaborazioni Camera di commercio di Torino) 7