CES/11/116 11 novembre 2011 Tavola rotonda della società civile UE-Brasile: definire una posizione comune per Rio+20 Dal 7 al 9 novembre 2011 si è svolta a Porto la quinta Tavola rotonda della società civile UE-Brasile. Il Comitato economico e sociale europeo (CESE) e il consiglio per lo sviluppo economico e sociale del Brasile (CDES), protagonisti della tavola rotonda, hanno elaborato raccomandazioni comuni sull'impatto economico e sociale dell'economia verde e su nuovi modelli di produzione e consumo in vista della presentazione di una strategia coordinata alla Conferenza delle Nazioni Unite "Rio+20". CESE e CDES erano rappresentati, al più alto livello, dal Presidente Staffan Nilsson (CESE) e dal ministro Moreira Franco (CDES). La quinta Tavola rotonda si iscrive nel quadro del partenariato strategico UE-Brasile e si occupa di dialogo tra le società civili. Essa è coordinata dal CESE e dal CDES, organo consultivo del presidente brasiliano sulle questioni economiche e sociali. L'argomento chiave di questo incontro bilaterale tra le società civili europea e brasiliana è stato lo sviluppo sostenibile, che sarà anche il tema principale della conferenza Rio+20, prevista a giugno 2012. Il dibattito tra i rappresentanti delle società civili si è incentrato sulle implicazioni sociali che avrà la trasformazione dell'economia mondiale in una economia "verde" e sui mezzi per rendere i modelli di produzione e consumo più sostenibili. "Dobbiamo preservare le risorse naturali per le future generazioni e, allo stesso tempo, eliminare la povertà e l'ingiustizia sociale e creare posti di lavoro dignitosi conformi alle norme sociali", ha dichiarato il Presidente Nilsson. Da parte sua, Moreira Franco ha sottolineato che "il passaggio ad un'economia verde e inclusiva comporta numerose opportunità di cooperazione economica tra l'UE e il Brasile". È stata proprio questa una delle raccomandazioni principali emerse dai contributi forniti dalle organizzazioni delle due parti. Essa è stata inserita in una dichiarazione finale elaborata congiuntamente dalle due istituzioni e trasmessa al vertice dei capi di Stato UE-Brasile. In essa si invitano i leader mondiali ad impegnarsi attivamente nell'adozione di politiche irreversibili in materia di sviluppo sostenibile e ad assicurare ai lavoratori la necessaria tutela e formazione in questo processo. Rue Belliard/Belliardstraat 99 – 1040 Bruxelles/Brussel – BELGIQUE/BELGIË Tel. +32 25469396 – Fax +32 25469764 E-mail: [email protected] – Internet: www.eesc.europa.eu Per il CESE e il CDES, per il successo delle azioni a livello nazionale e locale è necessario un approccio coerente e coordinato sul piano internazionale. È inoltre essenziale che le loro voci unite vengano ascoltate. Questo coinvolgimento della società civile dovrebbe essere garantito tramite la sua presenza ai lavori preparatori della conferenza Rio+20 e al suo seguito. Infine, il CDES e il CESE raccomandano vivamente che per misurare lo sviluppo dei paesi vengano definiti indicatori sociali e ambientali che vadano oltre il semplice PIL. Per ulteriori informazioni rivolgersi a: Antonio Santamaria, servizio Stampa del CESE Rue Belliard 99, B-1040 Bruxelles tel. +32 25469396; cell. +32 475753202 e-mail: [email protected] sito web: http://www.eesc.europa.eu/ Comunicati stampa: http://www.eesc.europa.eu/activities/press/cp/index_en.asp (inglese) http://www.eesc.europa.eu/activities/press/cp/index_fr.asp (francese) Il Comitato economico e sociale europeo rappresenta le diverse componenti economiche e sociali della società civile organizzata. Esso è un organo istituzionale consultivo, istituito dal Trattato di Roma nel 1957. La funzione consultiva del Comitato permette ai suoi membri, e quindi alle organizzazioni che essi rappresentano, di partecipare al processo decisionale dell'Unione europea. Il Comitato si compone di 344 membri nominati dal Consiglio dei ministri. Rue Belliard/Belliardstraat 99 – 1040 Bruxelles/Brussel – BELGIQUE/BELGIË Tel. +32 25469396 – Fax +32 25469764 E-mail: [email protected] – Internet: www.eesc.europa.eu