Idatidosi delle vescicole seminali: raro caso di ostruzione delle basse vie urinarie Tedeschi M, Battaglia M INTRODUZIONE L’idatidosi è una antropo-zoonosi parassitaria causata dalla forma larvale di elminti-cestodi del genere Echinocossus. Lo sviluppo della larva avviene in forma cistica, dando luogo nel tempo ad una sintomatologia dovuta all’azione compressiva locale e a fenomeni generali di tipo allergico. Riportiamo il caso clinico di un paziente affetto da idatidosi delle vescichette seminali, esordita con sintomatologia ostruttiva delle basse vie urinarie e elevati valori del PSA. MATERIALI E METODI Paziente di 77 anni, con anamnesi positiva per pregressa asportazione di cisti da echinococco epatiche riferiva LUTS della fase di svuotamento vescicale, un PSA pari a 14 ng/ml e presentava un’ecografia dell’addome con evidenza di una voluminosa neoformazione retrovescicale. All’esame TAC la neoformazione appariva di aspetto nodulare a densità disomogenea con aree interne di aspetto calcifico, dimensioni di circa 98x90 mm, a partenza dalle vescicole seminali. L’esplorazione digito-rettale metteva in evidenza una prostata di consistenza parenchimatosa e, al di sopra della stessa, la presenza di una massa poco spostabile rispetto ai piani circostanti. Il paziente veniva sottoposto a biopsia prostatica trans-rettale ecoguidata che risultava negativa per neoplasia. Con la diagnosi preoperatoria di una neoformazione retrovescicale d’incerto significato, si procedeva, attraverso un’incisione ombelico-pubica, per via intra- ed extraperitoneale, alla sua asportazione. Nella resezione, si includeva la vescicola seminale sinistra ed il deferente destro, aderente alla massa stessa. La vescicola seminale destra non veniva identificata. In settima giornata, il paziente veniva dimesso dopo un regolare decorso postoperatorio. Al controllo, dopo 3 mesi, riferiva miglioramento della LUTS, e con normalizzazione del PSA. RISULTATI Macroscopicamente la formazione appariva caratterizzata da una parete sottile, regolare e con al suo interno materiale gelatinoso. L’esame istologico evidenziava un quadro di cisti da echinococco sterile calcifica senza alterazioni a carico della vescicola seminale e del deferente asportati. DISCUSSIONE In letteratura sono descritti circa 29 casi di idatidosi cistica pelvica di cui circa otto a carico delle vescicole seminali. I pazienti affetti possono essere asintomatici o presentare sintomi diversi, come nel caso riportato, legati alla compressione esercitata dalla cisti sulle strutture vicine. CONCLUSIONI Il trattamento dell’idatidosi retrovescicale consiste, in ogni caso, nella sua asportazione. La via di accesso, invece, va valutata da caso a caso. L’intervento può risultare particolarmente complesso per le aderenze tra la cisti e le strutture vicine, con la possibilità, soprattutto nei soggetti più giovani, di danno alla fertilità, secondario alla stenosi cicatriziale post-operatoria dei dotti deferenziali. Nei casi descritti in letteratura, l’asportazione delle vescichette seminali è molto frequente, mentre è riportato un solo caso di cistectomia parziale consensuale.