UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI GENOVA –SCUOLA POLITECNICA FISICA GENERALE I - Sede di Spezia – Prova A del 11/01/2016 Lo studente mostri i passaggi principali con alcune parole di spiegazione leggibile e fornisca i risultati numerici finali in unità del sistema internazionale (SI), senza passaggi spiegati e risultati l’elaborato non verrà corretto. Risultati finali siano espressi con due cifre significative. ME 1 – Un ragno di massa mR = 5.0 g usa il proprio filo come una liana (lunghezza L =10 cm). Partendo da fermo con il filo inclinato di un angolo θ =60o rispetto alla verticale, il ragno si lancia e quando il filo transita per la verticale il ragno cattura una mosca (mM = 3.0 g) che stava volando in orizzontale in verso opposto al ragno con velocità vM =90 cm/s. Determinare 1. La tensione del filo quando si trova in posizione verticale un istante prima dell’impatto con la mosca 2. A quale angolo massimo risalgono il ragno e la mosca dopo l’impatto, schematizzando l’impatto come un urto totalmente anelastico. ME 2 – Un disco di momento di inerzia I=0.40 kg m2 e massa m=5.0 kg viene messo in 5.0 / . rotazione attorno al suo asse orizzontale fino alla velocità angolare All’istante t0=0 s, il disco viene appoggiato al piano orizzontale (coefficiente di attrito dinamico 0.20) e lasciato andare con velocità lineare nulla. Calcolare: 1. Durante il moto di strisciamento per 0.10 , la velocità del centro di massa 2. Quando termina lo strisciamento, la velocità angolare EM 1 – Una lunga bacchetta isolante parallela all’asse z viene caricata con una densità lineare uniforme 6.0 / . La bacchetta viene posta ad ugual distanza d= 10 cm da 2 cariche puntiformi uguali 2.0 che distano a loro volta d nel piano xy (vedi figura) e che si trovano nei punti A e B. 1. calcolare il vettore forza risultante che le cariche esercitano sulla bacchetta 2. Calcolare il lavoro (minimo) esterno necessario a spostare la carica da A a O origine degli assi. EM 2 – Una particella di carica q = +1.6 x 10-19 C entra in una regione con un campo magnetico uniforme, di modulo B = 1.0 T e direzione ortogonale alla velocità della particella. Si osserva che il raggio di curvatura della traiettoria della particella vale R = 10 cm. Determinare 1. La quantità di moto della particella. 2. Successivamente, uscita dalla regione con campo magnetico, la particella attraversa in un tempo t = 1.0 ms una regione con un campo elettrico uniforme di modulo E = 100 V/m, parallelo e concorde alla velocità della particella: determinare la nuova quantità di moto della particella dopo il tempo t. UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI GENOVA –SCUOLA POLITECNICA FISICA GENERALE I - Sede di Spezia – Prova B del 11/01/2016 Lo studente mostri i passaggi principali con alcune parole di spiegazione leggibile e fornisca i risultati numerici finali in unità del sistema internazionale (SI), senza passaggi spiegati e risultati l’elaborato non verrà corretto. Risultati finali siano espressi con due cifre significative. ME 1 – Un ragno di massa mR = 5.0 g usa il proprio filo come una liana (lunghezza L =12 cm). Partendo da fermo con il filo inclinato di un angolo θ =50o rispetto alla verticale, il ragno si lancia e quando il filo transita per la verticale il ragno cattura una mosca (mM = 3.0 g) che stava volando in orizzontale in verso opposto al ragno con velocità vM =100 cm/s. Determinare 1. La tensione del filo quando si trova in posizione verticale un istante prima dell’impatto con la mosca 2. A quale angolo massimo risalgono il ragno e la mosca dopo l’impatto, schematizzando l’impatto come un urto totalmente anelastico. ME 2 – Una sfera di momento di inerzia I=0.50 kg m2 e massa m=4.0 kg viene messa in 5 / . rotazione attorno al suo asse orizzontale fino alla velocità angolare All’istante t0=0 s, la sfera viene appoggiata al piano orizzontale (coefficiente di attrito dinamico 0.10) e lasciata andare con velocità lineare nulla. Calcolare 1. Durante il moto di strisciamento per 0.10 , la velocità del centro di massa 2. Quando termina lo strisciamento, la velocità angolare EM 1 – Una lunga bacchetta isolante parallela all’asse z viene caricata con una densità lineare uniforme 6.0 / . La bacchetta viene posta ad ugual distanza d= 10 cm da 2 cariche puntiformi uguali 2.0 che distano a loro volta d nel piano xy (vedi figura) e che si trovano nei punti A e B. 1. calcolare il vettore forza risultante che le cariche esercitano sulla bacchetta 2 Calcolare il lavoro (minimo) esterno necessario a spostare la carica da A a O origine degli assi. EM 2 – Una particella di carica q = +1.6 x 10-19 C entra in una regione con un campo magnetico uniforme, di modulo B = 1.0 T e direzione ortogonale alla velocità della particella. Si osserva che il raggio di curvatura della traiettoria della particella vale R = 20 cm. Determinare 1. La quantità di moto della particella. 2. Successivamente, uscita dalla regione con campo magnetico, la particella attraversa in un tempo t = 2.0 ms una regione con un campo elettrico uniforme di modulo E = 150 V/m, parallelo e concorde alla velocità della particella: determinare la nuova quantità di moto della particella dopo il tempo t. UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI GENOVA –SCUOLA POLITECNICA FISICA GENERALE I - Sede di Spezia – Prova C del 11/01/2016 Lo studente mostri i passaggi principali con alcune parole di spiegazione leggibile e fornisca i risultati numerici finali in unità del sistema internazionale (SI), senza passaggi spiegati e risultati l’elaborato non verrà corretto. Risultati finali siano espressi con due cifre significative. ME 1 – Un ragno di massa mR = 5.0 g usa il proprio filo come una liana (lunghezza L =15 cm). Partendo da fermo con il filo inclinato di un angolo θ =55o rispetto alla verticale, il ragno si lancia e quando il filo transita per la verticale il ragno cattura una mosca (mM = 4.0 g) che stava volando in orizzontale in verso opposto al ragno con velocità vM =80 cm/s. Determinare 1. La tensione del filo quando si trova in posizione verticale un istante prima dell’impatto con la mosca 2. A quale angolo massimo risalgono il ragno e la mosca dopo l’impatto, schematizzando l’impatto come un urto totalmente anelastico. ME 2 – Un anello di momento di inerzia I=0.60 kg m2 e massa m=6.0 kg viene messo in 5 / . rotazione attorno al suo asse orizzontale fino alla velocità angolare All’istante t0=0 s, l’anello viene appoggiato al piano orizzontale (coefficiente di attrito dinamico 0.30) e lasciato andare con velocità lineare nulla. Calcolare 1. Durante il moto di strisciamento per 0.10 , la velocità del centro di massa 2. Quando termina lo strisciamento, la velocità angolare EM 1 – Una lunga bacchetta isolante parallela all’asse z viene caricata con una densità lineare uniforme 6.0 / . La bacchetta viene posta ad ugual distanza d= 10 cm da 2 cariche puntiformi 2.0 e 2.0 che distano a loro volta d nel piano xy (vedi figura) e che si trovano nei punti A e B. 1. calcolare il vettore forza risultante che le cariche esercitano sulla bacchetta 2. Calcolare il lavoro (minimo) esterno necessario a spostare la carica da A a O origine degli assi. EM 2 – Una particella di carica q = +1.6 x 10-19 C entra in una regione con un campo magnetico uniforme, di modulo B = 1.0 T e direzione ortogonale alla velocità della particella. Si osserva che il raggio di curvatura della traiettoria della particella vale R = 15 cm. Determinare 1. La quantità di moto della particella. 2. Successivamente, uscita dalla regione con campo magnetico, la particella attraversa in un tempo t = 1.5 ms una regione con un campo elettrico uniforme di modulo E = 200 V/m, parallelo e concorde alla velocità della particella: determinare la nuova quantità di moto della particella dopo il tempo t. SOLUZIONI con spiegazione dettagliata ME 1 1. Conservazione energia meccanica totale tra momento del lancio e istante in cui il filo è verticale, subito prima dell’impatto con la mosca: ( )2 (1 (1 + cos %) 0.99 , . cos %) ' ( ' . Si trova Scegliamo un sistema di riferimento con una direzione radiale (verso il basso), applicando la seconda legge di Newton in questo istante: 0 ./ 1 -2 (ricordarsi che l’accelerazione è centripeta quindi diretta in alto) da cui |T |= 9.8 x 10 N. (Fila B T = 8.4 x 10-2 N ; Fila C T = 9.1 x 10-2 N) 2. Con la velocità determinata in precedenza, il ragno colpisce la mosca; applicando la conservazione della quantità di moto (asse orizzontale con verso concorde con quella del ragno) otteniamo: ( ( 2 (2 2 )3 da cui troviamo la velocità dell’insieme mosca + ragno dopo l’urto: V = 0.28 m/s. Riapplichiamo la conservazione dell’energia meccanica: : ( ovvero %4 2) (1 cos %4 ) ' ( 2 )3 ' da cui otteniamo cos %4 16.34° ≅ 16° (Fila B 10.48° ≅ 10° Fila C 12.63° ≅ 13°) 0.96 ME 2 Qui è importante definire la terna di assi di riferimento e ricordarsi che quando c’è strisciamento velocità lineare e velocità angolare sono indipendenti, non esiste relazione fra loro. 1. Tra disco e piano vi è attrito che tende a rallentare la rotazione del disco e, poiché il punto di contatto ha velocità verso sinistra, la forza di attrito 9: è diretta verso destra. Inoltre 9: determina l’accelerazione lineare del disco. Assumendo un asse x orizzontale a destra e y verticale verso l’alto, la I eq. Cardinale si scrive come ;:9: ; =:> 0→ 9: > , costante. Integrando per trovare la velocità del CM →v=at (1) (la velocità iniziale è nulla) e per → ( 0.20 / (fila B 0.098 m/s fila C 0.29 m/s) x 2. Per avere una terna destrorsa asse z uscente. Il disco ha momento di inerzia ? ? ' A @ ' , anello ? @ ') e sta girando in senso negativo (cioè ' @ ' (sfera < 0). Nel tempo la velocità angolare diminuisce, dalla II eq. Cardinale lungo z: @9: ?C→ C @ /? e C (2). La condizione di puro rotolamento sul punto di contatto è ( R=0 che non ̅ c’è all’inizio ma utilizzando le equazioni (1) e (2) si trova il tempo per cui la condizione viene verificata (infatti la velocità lineare aumenta e quella angolare diminuisce) ̅ ( C ̅)@→@C ̅ ̅=@ → ̅ EF /0 HI JK G MNI OP L 0.33979 (fila B 0.81406 fila C 0.26863 ) da cui R C ̅ -1.7 rad/s (fila B -1.4 rad/s fila C -2.5 rad/s)e a partire da tale istante il moto è di puro rotolamento con R e (̅ Rt (t≥ ̅) costanti. EM 1 1. Assumendo la lunghezza della bacchetta infinita, per il calcolo della forza risultante sulla bacchetta (che non è una carica puntiforme!) occorre suddividere in tratti infinitesimi la bacchetta, si somma con un integrale vettoriale la forza esercitata da una carica (p. es. A) su WX ciascun tratto T di bacchetta e si trova la risultante parziale 9U ( T) U`U , V 0 _____U| YZ[F |]U^] X si sommano le forze parziali dovute alle 2 cariche 9U 9U 9U . D’altra parte il procedimento è complesso, sfruttiamo invece il terzo principio della dinamica ovvero la forza che agisce sulla carica in A vale 9U a_U con a_U il campo elettrico generato dalla bacchetta in A, lo stesso per B 9U a_U e per la simmetria cilindrica |a_U | |a_U |, la somma delle forze cambiata di segno sarà il risultato richiesto. Assumendo la bacchetta infinita il teorema di Gauss ci fornisce ℎ/d con campo in direzione radiale per la simmetria cilindrica del problema |a_U |2b ℎ uscente (lungo i lati del triangolo equilatero tratteggiati )→a /(2b d ) ea_U e da cui 9U ( a sin 30° , a cos 30°) e 9U (a sin 30° , a cos 30°) e quindi 9U (0, 3.7 × 10^j )> (fila B (0, 3.7 × 10^j )>, fila C (2.2 × 10^j , 0)>) 9U 9U 2. Il lavoro esterno (minimo perché l’energia cinetica è sempre considerata zero, il lavoro è solo contro il campo elettrico) è pari alla variazione del potenziale elettrico complessivo (dovuto alla carica in B e alla bacchetta che agiscono sulla carica in A) per il valore della carica in A (il lavoro delle forze elettriche sarebbe k ∆m ∆3 esterno)→potenziale nel Wp YZ[F |]Uq ^]Up | punto n per la carica B: 3o^ dista da B /2 e dalla bacchetta ottenere ln( il ^u:vv )z potenziale √s ' → integrando il campo elettrico della bacchetta per 3t^u:vv | w ln {|X}~•€€ ‚ 'Z[F •}~•€€ con riferimento all’infinito→ ricordando che O 3 ^u:vv w ' ln { s‚ 'Z[F √ V t w 'Z[F ] w xln( t^u:vv ) 'Z[F (non si può usare il riferimento all’infinito essendo la distribuzione non limitata nello spazio, occorre integrare fra i due punti) → lavoro (3t^ (3t^u:vv 3 ^u:vv ) 3.9 × 10^ƒ J (fila B 3.3 × 10^ƒ J, esterno 3^ ) ^ƒ fila C 3.3 × 10 J) EM 2 1. Sulla particella agisce la forza di Lorentz che fornisce la forza centripeta: in modulo („ .0 da cui … ( „@ 1.6;10^' † / (fila B 3.2;10^' † + , , fila C 2.4;10^' † / ) 2. Usando il teorema dell’impulso e della quantità di moto abbiamo a …4 … da cui …4 ^' ^' ^' … a 3.2;10 † / (fila B 8.0;10 † / , fila C 7.2;10 † / )