L’elettricità Un corpo si dice che è elettrizzato quando assume carica elettrica, per esempio se strofiniamo una biro di plastica su un maglione di lana e l’avviciniamo a un pezzo di carta, vediamo che la carta si muoverà verso la biro, questa è la forza elettrica. Un corpo si può elettrizzare in due modi: per strofinio, quando strofiniamo un corpo con un altro, e per contatto, quando lo tocchiamo con un corpo già carico. La forza elettrica può essere attrattiva o repulsiva; attrattiva avviene quando due corpi con segno opposto si attraggono, repulsiva avviene quando due corpi con carica dello stesso segno si respingono. Negli atomi ci sono elettroni dotati di carica negativa, e protoni dotati di carica positiva. Gli atomi se perdono elettroni diventano ioni carichi positivamente, mentre se li acquistano diventano ioni carichi negativamente. Gli elettroni si spostano da un corpo ad un altro per una causa esterna, per strofinio o per contatto. Per esempio una bacchetta di vetro strofinandola cede i suoi elettroni al panno di lana, così si carica positivamente, mentre il panno assume cariche negative. Se proviamo a strofinare una bacchetta di plastica con un panno di lana, la bacchetta si carica negativamente, mentre il panno positivamente. Il coulomb (simbolo C) è l’unità di misura della carica elettrica, corrisponde a sei miliardi di miliardi di protoni. I corpi possono essere: conduttori o isolanti; conduttori quando le cariche si possono muovere liberamente, per esempio il rame e l’oro; isolante quando le cariche non si possono muovere, per esempio il legno e ‘oro L’elettrizzazione per induzione avviene quando un corpo si può elettrizzare temporaneamente ad un corpo già carico senza toccarlo. Per esempio se costruiamo un pendolino e avviciniamo una pallina di stagnola senza toccare il pendolino, la pallina viene attratta. Se invece proviamo ad avvicinare una bacchetta di plastica dopo averla elettrizzata, anche essa viene attratta. Questo fenomeno è possibile perché la stagnola è un buon conduttore