Lezione n.08-2011 pag 1 Argomenti di questa lezione • Alcuni aspetti formali • Leggi del moto e leggi orarie: di cosa si tratta dal punto di vista matematico? • Equazioni differenziali (cenni + alcune informazioni basilari) • approfondire alcuni aspetti che riguardano le equazioni differenziali lineari • studiare alcuni esempi applicativi Lezione n.08-2011 pag 2 Richiamo Nella lezione precedente abbiamo visto due sistemi, pendolo semplice e sistema massa molla, per i quali siamo stati capaci di scrivere l’equazione del moto e di riconoscere dalla sua struttura che la legge oraria deve essere di tipo armonico M k M L’equazione del moto discende dalle equazioni della dinamica ed e’ una relazione che indica quali regole deve seguire il moto, cioè come devono dipendere dal tempo le varie quantità cinematiche che descrivono il sistema. È un’equazione le cui incognite sono funzioni del tempo. La legge oraria è una funzione del tempo che risolve l’equazione del moto. Oggi vediamo altri esempi e poi dobbiamo chiarire meglio alcuni aspetti matematici sulla natura delle equazioni del moto e su come si può identificare la legge oraria dopo aver individuato la legge del moto. Lezione n.08-2011 Attrito viscoso e velocità limite Caso lineare: F=−γv pag 3 Lezione n.08-2011 pag 4 Corpo in caduta libera in presenza di attrito viscoso Lezione n.08-2011 pag 5 Leggi del moto per un punto materiale e loro integrazione 2° principio: Esempi: nessuna forza forza peso (forza uniforme e costante) forza elastica forza d’attrito viscoso Lezione n.08-2011 forze dipendenti esplicitamente dal tempo pag 6 Lezione n.08-2011 pag 7 Aspetti “matematici” del problema e denominazione/caratterizzazione delle equazioni che ci si trova a dover impostare, affrontare e, se possibile, risolvere. Classificazione delle equazioni differenziali Lineari Non lineari Equazioni differenziali lineari: ordine, omogeneità, dipendenza temporale dei coefficienti. Ordine Numero di soluzioni Condizioni iniziali eq. omogenee/eq. non omogenee coefficienti: sono costanti o dipendono dal tempo? Lezione n.08-2011 pag 8 Richiamo Aspetti “matematici” del problema e denominazione/caratterizzazione delle equazioni che ci si trova a dover impostare, affrontare e, se possibile, risolvere. Classificazione delle equazioni differenziali Lineari p.es. ma=-γv-kx Non lineari tipo ma=αv2+βvx+γx2+εsin(kx) Equazioni differenziali lineari: ordine, omogeneità, dipendenza temporale dei coefficienti. Ordine (qual è la più alta derivata) Numero di soluzioni indipendenti (=ordine) Condizioni iniziali necessarie (=ordine) eq. omogenee/eq. non omogenee coefficienti: sono costanti o dipendono dal tempo? Lezione n.08-2011 pag 9 Due soluzioni di un’equazione differenziale non omogenea differiscono per una funzione che risolve l’equazione omogenea associata Le soluzioni dell’omogenea costituiscono uno spazio lineare Se sommo ad una soluzione particolare di un’equazione non omogenea una combinazione lineare di soluzioni dell’omogenea associata, trovo una nuova soluzione della non omogenea. ⇒ Tutte e sole le soluzioni della non omogenea si trovano sommando a una soluzione particolare della non omogenea combinazioni lineari di soluzioni dell’omogenea.