LATTE E DERIVATI LATTE Il latte, latte alimento di notevole importanza nutrizionale, costituisce la prima ed esclusiva fonte di nutrizione per i piccoli mammiferi, cui esso fornisce tutte le sostanze necessarie per la fase di intenso accrescimento che segue la nascita. Anche dopo lo svezzamento il latte non esaurisce le sue funzioni alimentari; pur rendendosi necessario un più vasto e variato apporto di cibo, esso continua a costituire una delle più importanti fonti di calcio e proteine. Le proteine sono rappresentate per il 78% da caseina, che coagula nel processo di preparazione dei formaggi e per il rimanente da proteine del siero (albumine e globuline). Sono tutte proteine ad alto valore biologico, cioè contengono tutti gli amminoacidi essenziali. La frazione frazione lipidica è importante soprattutto per il contenuto di vitamine liposolubili, specialmente la A e la D. Gli zuccheri del latte sono costituiti per la massima parte dal disaccaride lattosio. Esso ha varie funzioni nutrizionali: innanzitutto stimola l’assorbimento di alcuni minerali; inoltre, poiché è assorbito lentamente, favorisce l’instaurarsi di una flora intestinale che è in grado di sintetizzare alcune vitamine del gruppo B. I minerali del latte sono rappresentati principalmente dal calcio e dal fosforo. Essi si trovano nel latte in un rapporto ottimale perché simile a quello delle ossa nel periodo dello sviluppo. Il latte contiene inoltre quantità apprezzabili di magnesio, potassio e sodio. Per quanto riguarda le vitamine, vitamine il latte di vacca è ricco di vitamine del complesso B, di vitamina A, di vitamina D. Dal punto di vista energetico 1 litro di latte fornisce circa 700 Kcal. Poiché il fabbisogno calorico giornaliero di un adulto è di 2500 Kcal, il latte non può essere preso in considerazione come unico alimento, dopo lo svezzamento, ma ha una notevole importanza come componente di un’equilibrata alimentazione mista. Il latte, essendo ricco di principi nutritivi, è un alimento facilmente attaccabile da microrganismi e quindi deperibile. Per questo richiede adeguate tecniche di conservazione avvalendosi anche di trattamenti termici atti a risanare il prodotto e renderlo più duraturo nel tempo. I trattamenti termici che il latte può subire sono la pastorizzazione, pastorizzazione la sterilizzazione nelle sue varie forme e la disidratazione parziale o totale. Tutti i trattamenti sono esclusivamente fisici, in quanto al latte non è consentita l’aggiunta di additivi. In genere il latte in commercio viene omogeneizzato, omogeneizzato operazione che consiste nella rottura dei globuli di grasso con formazione di globuli più piccoli e quindi più digeribili. In base al contenuto in grasso il latte presente in commercio può essere inoltre intero, intero parzialmente scremato e scremato. scremato Il latte intero mantiene inalterato il contenuto di vitamine liposolubili. Tra i trattamenti termici è inoltre da preferire la tecnica di pastorizzazione, in quanto preserva il valore nutrizionale del latte e garantisce l’apporto di microrganismi lattici positivi. FORMAGGIO Per legge il nome “formaggio formaggio” formaggio è riservato al prodotto che si ricava dal latte intero o parzialmente o totalmente scremato, oppure dalla crema in seguito a coagulazione acida o presamica, anche facendo uso di fermenti o di sale. Il formaggio ha origini molto remote: si narra che fu ottenuto per la prima volta da un mercante arabo che aveva conservato del latte, per una sua traversata nel deserto, in un contenitore fatto con lo stomaco di pecora. Il riscaldamento provocato dal sole e la rennina (enzima) presente nello stomaco, fecero coagulare il latte che si separò in cagliata e siero. Il formaggio è un alimento ad elevato valore nutritivo. Come il latte è ricco di proteine ad elevato valore biologico, è fonte di calcio eccezionale, è ricco di fosforo, di vitamina A e D e di riboflavina. Per l’adulto possono esserci degli inconvenienti causati da un eccessivo consumo di formaggio, soprattutto se in aggiunta a regimi alimentari già troppo ricchi di proteine nobili, di grassi saturi e di calorie. Esiste un’enorme varietà di formaggi che possono essere classificati secondo diversi criteri: - consistenza: consistenza molle, semiduro, duro - cottura: cottura crudo, cotto - tipo di maturazione: maturazione extra rapida (48-72 ore), rapidissima (15 giorni), rapida (30-40 giorni), lenta (minore di 1 anno), lentissima (maggiore di 1 anno) - contenuto di grasso: grasso magro (con grasso inferiore al 20% sul secco), semigrasso (con grasso fra il 20% e il 40% sul secco), grasso (con grasso maggiore al 40% sul secco) YOGURT è un prodotto ottenuto dalla fermentazione del latte con microrganismi acidificanti specifici(Streptococcus termophilus e Lactobacillus bulgaricus). Il suo uso, di origini antichissime, era diffuso in molte popolazioni dell’Europa, dell’Asia, dell’Oriente, dell’India e dell’Africa. Lo yogurt deve essere prodotto con latte freschissimo, ottenuto da animali sani, ed esente da disinfettanti, conservanti, residui di antibiotici e altri medicinali, in quanto i microrganismi utilizzati per l’inoculo sono sensibilissimi a queste sostanze ed il prodotto finale ne risulterebbe danneggiato. Il latte in genere viene parzialmente evaporato, per dare una certa consistenza al prodotto finale, poi omogeneizzato e quindi sottoposto al trattamento termico di risanamento. In seguito si lascia raffreddare fino a circa 40° C, poi si inocula il latte con i fermenti selezionati. Il prodotto viene mantenuto a questa temperatura per circa 3-4 ore, durante le quali i microrganismi trasformano in parte il lattosio, dando luogo ad acido lattico. A questo punto la temperatura viene bruscamente abbassata a circa 10° C e dopo omogeneizzazione il prodotto viene confezionato. Mantenendo lo yogurt a 4° C (in frigorifero) la fermentazione non procede, lasciando quindi al prodotto le caratteristiche organolettiche e nutrizionali desiderate fino al momento del consumo che deve avvenire entro circa un mese. Lo yogurt conserva il valore nutritivo del latte di partenza; la fermentazione lattica migliora anzi la digeribilità delle proteine, trasforma il lattosio in acido lattico e facilita l’utilizzazione di calcio e fosforo. Allo yogurt è attribuita anche la proprietà di regolarizzare e normalizzare l’ambiente e la flora intestinale, in quanto agisce contro i fenomeni fermentativi e putrefattivi; sembra infatti che eserciti una lieve azione antibiotica verso i microrganismi patogeni eventualmente presenti nel lume intestinale.