Comune di Demonte (CN) Località Vallone dell’Arma Scheda di rilevamento Livello II Sistema Informativo Frane in Piemonte Frana di crollo verificatasi in data 5 maggio 2012 foto Dipartimento Tematico Geologia e Dissesto 200 m SIFRaP Sistema Informativo Frane in Piemonte Scheda riassuntiva delle informazioni contenute nel Sistema Informativo Geologico di Arpa Piemonte relative a dissesti di versante IDFRANA: 004-60679-00 GENERALITA' * Data ultimo aggiornamento 2012-05-09 * Provincia Cuneo Toponimo Vallone dell'Arma * Comune Demonte Sezione CTR 225030 MORFOMETRIA FRANA Dati generali 1618 Azimut movim. α (°) Quota unghia Qt (m) 1520 Area totale A (m2) Lungh. orizz. Lo (m) 190 Lunghezza La (m) Quota corona Qc (m) Dislivello H (m) Pendenza β (°) (°) 98 29,6 POSIZIONE FRANA SUL VERSANTE * Testata * Unghia 180 5000 25 Volume massa sp. (m3) 250 Profondità sup. sciv. Dr (m) 3 In cresta Parte alta del versante Parte media del versante Parte bassa del versante Fondovalle DESCRIZIONE GENERALE DEL FENOMENO Sabato 5 maggio 2012 lungo il Vallone dell'Arma, diramazione di sinistra idrografica della Valle Stura di Demonte, 3 chilometri circa a monte della borgata San Giacomo, si è verificata una frana di crollo che si è generata da uno sperone roccioso ubicato alla base del versante meridionale della Cima Viribianc. Il materiale franato, costuito da blocchi rocciosi di pezzatura variabile tra qualche decimetro cubo e 15 metri cubi, ha investito la strada che collega Demonte con il Colle Fauniera in corrispondenza di un doppio tornante determinando l'interruzione della viabilità sia a causa del danneggiamento di alcuni tratti del manto asfaltato sia per l'ostruzione rappresentata dal materiale che si è arrestatato sulla sede stradale. Alcuni escursionisti che all'atto della frana si trovavano con le loro tre automobili più a monte nel vallone, non potendo transitare sulla strada danneggiata e non riuscendo a divallare a Castelmagno attraverso il colle a causa delle neve ancora presente, sono stati costretti ad abbandonare le vetture. DESCRIZIONE MOVIMENTO La frana si è sviluppata secondo un processo misto di crollo per scivolamento e di ribaltamento a causa della presenza di una discontinuità pseudo verticale che interessa l'ammasso roccioso. L'esame diretto della scarpata di frana ha permesso di verificare la presenza di fratture aperte che isolano ancora blocchi suscettibili di distacco. DESCRIZIONE GEOMORFOLOGICA La frana si è verificata a partire da uno sperone calcareo ubicato al piede del versante sinistro idrografico; il coronamento è posizionato ad una quota di circa 1620 m mentre i massi più distali hanno raggiunto una quota di circa 1510 m. Una stima di massima porta a ritenere che il crollo ha coinvolto circa 250 metri cubi di roccia; il materiale franato, in conseguenza della morfologia dei luoghi, si è riversato a valle seguendo due traiettorie distinte: - la maggior parte del materiale crollato così come i massi di maggiori dimensioni si sono incanalati nell'impluvio presente in sinistra idrografica per poi arrestarsi sul ramo più basso della strada; i massi di maggiori dimensioni hanno volumetrie di qualche metro cubo, ma il masso più grande raggiunge i 15 metri cubi; - blocchi con dimensioni minori si sono riversati sul ripido versante di destra aprendosi a ventaglio; i massi hanno impattato sui larici presenti sul pendio, abbattendone alcuni, e quindi hanno raggiunto il ramo superiore della strada dove la maggior parte di essi si è fermata. NOTE GEOLOGIA Inquadramento Geologico Lo sperone roccioso che ha originato il crollo è costituito da calcari micritici del Giurassico appartenenti al Complesso Brianzonese * Unità 1 ALTRO Discont. Discont.11 1 2 ND Immersione: Immersione: 140 ° Discont. 2 Inclinazione: Inclinazione: 85 ° Struttura 1 1 ° ° 11 orizzontali orizzontali reggipoggio reggipoggio traverpoggio traverpoggio (generico) (generico) traverp. traverp. ortoclinale ortoclinale traverp. traverp. plagioclinale plagioclinale franapoggio franapoggio (generico) (generico) franap. franap. ++ inclinato inclinato del del pendio pendio franap. franap. -- inclinato inclinato del del pendio pendio franap.inclinato franap.inclinato == pendio pendio * Litotecnica terra coesiva terra coesiva consistente 1 terra coesiva poco consist. terra organica unità complessa unità complessa: alternanza molto ampia (> 2m) ampia (60cm - 2m) moderata (20cm - 60cm) fitta (6cm - 20cm) molto fitta (< 6cm) 2 unità complessa: melange Degradazione fresca leggerm. degradata mediam. degradata molto degradata completam. degradata * USO DEL SUOLO aree urbanizzate aree estrattive seminativo seminativo arborato colture specializzate vegetazione riparia rimboschimento e novelleto bosco ceduo bosco d'alto fusto IDROGEOLOGIA Acque Superficiali acque assenti acque stagnanti ruscellamento diffuso ruscellamento concentrato Sorgenti assenti diffuse localizzate N. Falde assent freatic in pressione Prof. (m) * 1° liv 1 2 * Litologia rocce carbonatiche travertini marne flysch, calcareo-marnosi arenarie, flysch arenacei argilliti, siltiti, flysch pelitici rocce effusive laviche a rocce effusive laviche basiche rocce effusive piroclastiche rocce intrusive acide rocce intrusive basiche r. metam. poco o nulla fogliate r. metam. a fogliazione p rocce gessose, anidritiche e saline rocce sedimentarie silicee conglomerati e brecce detriti terreni prev. ghiaiosi terreni prev. sabbiosi terreni prev. limosi terreni prev. argillosi terreno eterogeneo terreno di riporto 22 Assetto Assetto discontinuità discontinuità roccia roccia lapidea roccia debole detrito terra granulare terra granulare addensata terra granulare sciolta Spaziatura 2 Immersione: Inclinazione: 2 massiva massiva stratificata stratificata fissile fissile fessurata fessurata fratturata fratturata scistosa scistosa vacuolare vacuolare caotica caotica 1 * Unità 2 * ESPOSIZIONE DEL VERSANTE incolto nudo incolto macchia e cespugliato incolto prato pascolo N NE E SE CLASSIFICAZIONE DELL'EVENTO FRANOSO n.d. Velocità Velocità 1 2 2 Movimento crollo ribaltamento scivolamento rotazionale scivolamento traslativo espansione colamento "lento" colamento "rapido" sprofondamento complesso DGPV aree soggette a crolli/ribaltamenti diffus aree soggette a sprofondamenti diffus aree soggette a frane superficiali diffuse Settore CARG S SW W NW 1 22Materiale Materiale estremamente estremamentelento lento(<(<5*10E-10 5*10E-10m/s) m/s) roccia roccia detrito detrito molto moltolento lento(<(<5*10E-8 5*10E-8m/s) m/s) terra terra lento lento(<(<5*10E-6 5*10E-6m/s) m/s) moderato moderato(<(<5*10E-4 5*10E-4m/s) m/s) rapido rapido(<(<5*10E-2 5*10E-2m/s) m/s) 1 22 Cont. Cont. acqua acqua molto moltorapido rapido(<(<55m/s) m/s) secco secco estremamente estremamenterapido rapido(>(>55m/s) m/s) umido umido bagnato bagnato molto moltobagnato bagnato ATTIVITA' non non determinato determinato Stato Stato attivo attivo quiescente quiescente stabilizzato stabilizzato riattivato riattivato artificialmente artificialmente sospeso sospeso naturalmente naturalmente Distribuzione relitto relitto costante retrogressivo in allargamento multidirezionale Stile singolo complesso composito avanzante in diminuzione confinato multiplo successivo * METODOLOGIA PER LA VALUTAZIONE DEL TIPO DI MOVIMENTO E DELLO STATO DI ATTIVITA' n.d. fotointerpretazione Fotointerpretazione rilevamento sul terreno Rilevamento monitoraggiosul terreno Monitoraggio dato storico/archivio Dato storico/archivio segnalazione Segnalazione * DATA STATO DI ATTIVITA' ATTIVAZIONI 05 / 05 / 2012 Attendibile Data certa Data incerta 9 maggio 2012 DATAZIONE EVENTO PIU' SIGNIFICATIVO 2012-05-05 15:00 min max Anno Giornali Immagini telerilevate Pubblicazioni Documenti storici Testimonianze orali Lichenometria Audiovisivi Dendrocronologia Archivi enti Metodi radiometrici Cartografia Altre datazioni Mese Giorno Ora Età radiometrica anni B.P. precisione ± CAUSE Intrinseche superfici di taglio preesistenti Geomorfologiche predisponente Fisiche Antropiche SEGNI PRECURSORI fenditure, fratture contropendenze inclinaz. pali o alberi variaz. portata sorgenti trincee, doppie creste cedimenti. comparsa sorgenti variaz. livello acqua pozzi crolli localizzati lesioni dei manufatti scomparsa sorgenti acqua in pressione nel suolo rigonfiamenti scricchiolio strutture scomparsa corsi d'acqua rumori sotterranei STATO DELLE CONOSCENZE INTERVENTI ESISTENTI Relazioni tecniche Intervento Tipo intervento Realizzazione Indagini e monitoraggio Descrizione interventi All'atto del sopralluogo non erano ancora stati effettuati interventi; il transito sulla strada era vietato per provvedimento del sindaco. Costo indagini già eseguite (€) Costo previsto interventi eseguiti (€) 0 DOCUMENTAZIONE Archivi archivio AVI archivio SCAI archivio sopralluoghi DPC archivio interventi SGN altro 0 Costo effettivo interventi eseguiti (€) ADEMPIMENTI LEGISLATIVI NAZIONALI CARG Legge 267/98 piani straordinar SISI NO NO Non coperto Non coperto Legge 267/98 interventi urgent Legge 267/98 PSA Schemi previsionali e programmatici L.183/8 Pianificazione di bacino L.183/8 Piano paesistico Piani Territoriali di Coordinamento Provincial Legge 365/00 Altro * DANNI Tipo di danno Persone Edifici Costo (€) diretto Corso d'acqua Denominazione Codice Danno 0 caduta in un invaso sbarramento corso d'acqua morti n. feriti n. privati n. pubblici n. Beni n.d. sbarramento e rottura diga di frana evacuati n. privati a rischio n. pubblici a rischio n. Attività Danno: rottura diga o argine a rischio n. Totale potenziale deviazione sbarramento parziale sbarramento totale Dettaglio Danno Grado Descrizione 2266 Strade provinciale lieve Il manto stradale è stato danneggiato in modo lieve per un tratto di circa 40 metri a causa dell'impatto e dell'arresto del materiale roccioso a pezzatura inferiore. 2267 Strade provinciale grave Il manto stradale è stato danneggiato in modo serio in due tratti distinti per circa 5 metri lineari totali a causa dell'impatto dei massi di maggiori dimensioni. INTERFEROMETRIA SATELLITARE Analisi ERS (1993-2001) Discendente Ascendente Summer Analisi RADARSAT (2003-2009) Discendente Ascendente SISTEMA DI MONITORAGGIO (RERCOMF) Inclinometri tradiz: Inclinometri Fissi: Piezometri: Dettaglio Inclinometri: Descrizione: INTERVENTI All'atto del sopralluogo non erano ancora stati effettuati interventi; il transito sulla strada era vietato per provvedimento del sindaco. IDROGEOLOGIA BIBLIOGRAFIA Tipo Codice TITOLO / AUTORI ANNO SIFRaP Sistema Informativo Frane in Piemonte Scheda riassuntiva delle informazioni contenute nel Sistema Informativo Geologico di Arpa Piemonte relative a dissesti di versante ALLEGATI FOTOGRAFICI IDFRANA: 004-60679-00 Immagine 01 - 9 maggio 2012-Panoramica, in alto contro il cielo lo sperone che ha generato il crollo Immagine 02 - 9 maggio 2012-Settore sommitale della frana, in evidenza la scarpata principale e la tipologia del materiale franato Allegati fotografici Pagina 1 di 6 IDFRANA: 004-60679-00 Immagine 03 - 9 maggio 2012-Scarpata di frana Immagine 04 - 9 maggio 2012-Particolare della scarpata di frana, sono evidenti le fratture aperte che isolano blocchi potenzialmente instabili Allegati fotografici Pagina 2 di 6 IDFRANA: 004-60679-00 Immagine 05 - 9 maggio 2012-Panoramica scattata dal coronamento di frana con indicazione delle due traiettorie seguite dal materiale franato Immagine 06 - 9 maggio 2012-Settore terminale dell'impluvio di sinistra lungo il quale si è smaltito gran parte del crollo Allegati fotografici Pagina 3 di 6 IDFRANA: 004-60679-00 Immagine 07 - 9 maggio 2012-Situazione della strada dove hanno impattato i massi di maggiori dimensioni Immagine 08 - 9 maggio 2012-Visuale laterale del settore stradale interessato dai massi di maggiori dimensioni Allegati fotografici Pagina 4 di 6 IDFRANA: 004-60679-00 Immagine 09 - 9 maggio 2012-Particolare dei massi di maggiori dimensioni che hanno raggiunto la strada Immagine 10 - 9 maggio 2012-Segni di impatto sui larici presenti sul pendio di destra idrografica rispetto al coronamento Allegati fotografici Pagina 5 di 6 IDFRANA: 004-60679-00 Immagine 11 - 9 maggio 2012-Situazione della strada investita dai massi riversatisi lungo il pendio di destra idrografica Immagine 12 - 9 maggio 2012-Massi provenienti dalla traiettoria di destra che hanno raggiunto il tornante basso Allegati fotografici Pagina 6 di 6