PREMESSA 1. IL PROGETTO IFFI 1.1. Elaborati e Prodotti del

REGIONE LIGURIA - DIPARTIMENTO AMBIENTE EDILIZIA E LAVORI PUBBLICI
Settore Politiche dell’Assetto del Territorio
PREMESSA
In Regione Liguria IFFI ha avuto inizio nel febbraio 2001, l’inventario si è svolto nell’arco di tre anni e tuttora sono
in corso le attività di aggiornamento.
Alla prima consegna dei dati si è sentita l’esigenza di realizzare la presente pubblicazione allo scopo di far conoscere il progetto, illustrarne sinteticamente i contenuti ed i primi risultati raggiunti.
Particolare impegno è stato posto dai rilevatori-autori nel voler trasmettere al lettore non solo un’analisi sui dati
oggettivi raccolti ma, in particolar modo, alcune valutazioni sulle peculiarità del paesaggio ligure in stretta relazione
ai lineamenti delle diverse tipologie dei movimenti franosi censiti.
1. IL PROGETTO IFFI
Il Progetto consiste nel censimento dei fenomeni franosi
distribuiti sul territorio. I dati raccolti sono strutturati in un
moderno SIT, ovvero in un database alfanumerico collegato,
mediante codifica univoca, ad una cartografia informatica
georiferita che contiene le geometrie dei fenomeni censiti.
A fianco di questo strumento è stata implementata una
base dati alfanumerica, che rappresenta lo strumento principale di catalogazione, aggiornamento e consultazione dei
dati. La veste “informatica” della banca dati è suddivisa in
maschere rappresentanti livelli crescenti di informazione, dal
livello I al livello III, ovvero da semplici elementi distintivi di
carattere geografico, geometrico e geo-morfologico fino alla
puntuale descrizione degli studi svolti e interventi realizzati. I
contenuti delle diverse maschere sono sintetizzati in una
scheda di censimento, riportata in allegato.
1.1. Elaborati e Prodotti del progetto IFFI
Come premesso, i dati raccolti nell’ambito del Progetto sono stati sintetizzati all’interno di in un SIT dedicato ed
in un database alfanumerico; l’architettura del primo è stata progettata e realizzata dagli operatori regionali, sulla
base delle indicazioni di cui all’allegato 1 “Guida alla compilazione della scheda frane IFFI” ed all’Allegato Tecnico
per l’attuazione del progetto1. Il SIT, oltre alle informazioni spaziali (georeferenziazione e geometria delle frane), contiene le informazioni essenziali (di I livello) relative alle caratteristiche dei fenomeni, nonché un codice univoco (ID
Frana), che costituisce il legame con le schede della base dati alfanumerica; l’ID Frana è un codice numerico di dieci
cifre, progressivo per Provincia, contenente un subindice che permette di relazionare tra loro i fenomeni geneticamente collegati. Nel data base alfanumerico, messo a disposizione direttamente dai Servizi Tecnici Nazionali, si trovano, oltre ai dati di I livello, ulteriori informazioni di vario tipo (morfometriche, geologiche, geotecniche, storiche,
iconografiche, ecc.) relative alle occorrenze maggiormente significative e conosciute.
In IFFI viene introdotto il concetto di “scheda-evento”, intendendo per “evento” una fase di attività o di riattivazione del movimento franoso. Tale indicazione consente di censire per i singoli poligoni una serie storica di conoscenze relative a diversi periodi di attività, riattivazione, o più recenti osservazioni di inattività desunte da osservazioni di
serie storiche di foto aeree e dalle attuali evidenze di campagna.
La scheda è strutturata in tre livelli di approfondimento:
- il primo livello rappresenta il set minimo di informazioni necessario per la localizzazione, la valutazione dello stato
di attività e della tipologia, l’annotazione di eventuali danni provocati;
- il secondo livello aggiunge informazioni derivate essenzialmente da sopralluoghi diretti sul terreno quali la morfometria, la geologia, l’uso del suolo e le principali cause del fenomeno;
- il terzo livello riporta, per eventi molto noti, ulteriori informazioni con particolare riguardo a interventi di sistemazione, stato delle conoscenze, dati idrogeologici.
Le schede sono corredate da foto, dati ed informazioni geologico-tecniche reperite presso i diversi Enti attuatori
Nota:
per ulteriori indicazioni vedi sito internet APAT
http://www.apat.gov.it/site/it-IT/Progetti/IFFI/Documenti_tecnici/
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di interventi (Comuni, Comunità Montane, Province). Lo scopo delle schede di secondo livello è proprio quello di concentrare, in un unico ambiente, informazioni precedentemente disseminate in più Enti e, quindi, difficilmente consultabili e correlabili. Per questo motivo i rilevatori hanno curato con particolare attenzione il reperimento dei dati necessari per la valorizzazione di questo livello, ritenuto prezioso per le azioni di gestione e governo del territorio.
Il lavoro di raccolta dati ha inoltre portato alla realizzazione di un Archivio documentale IFFI, costituito da diverse
centinaia di documenti tra i quali pubblicazioni scientifiche, relazioni tecniche e progetti, studi d’area, “Rapporti di
sopralluogo” appositamente redatti dai rilevatori IFFI, nonché un’importante raccolta iconografica delle frane del territorio ligure.
Le perimetrazioni degli eventi schedati sono riportate all’interno del SIT e sono rappresentate con: punti, linee,
aree. In particolare
un punto: sono i fenomeni non cartografabili alla scala di rilevamento, che per convenzione sono quelli di dimensione inferiore ad 1 ettaro;
una linea: sono i fenomeni di forma molto allungata, la cui larghezza non è rappresentabile alla scala di rilevamento ma la cui lunghezza è significativa e cartografabile;
una linea ed un’area: sono i fenomeni simili ai precedenti ma che presentano alla fine del canale di scorrimento
una zona di espansione cartografabile;
un’area: sono i fenomeni franosi cartografabili alla scala 1:25.000. Per convenzione le perimetrazioni comprendono in un unico poligono la corona, la zona di transito e l’accumulo della frana.
Per la Regione Liguria si è scelto, ove possibile, di rappresentare i fenomeni come aree, trascurando di riportare
sugli elaborati definitivi le frane inferiori all’ettaro (che sarebbero state restituite come punti), se non qualora fossero
particolarmente significative a causa della loro interferenza con infrastrutture o manufatti; relativamente alle colate
rapide incanalate, che avrebbero potuto essere rappresentate come linee, avendo una forma molto allungata, si è
preferito mappare arealmente anche la zona di flusso.
Tutti i fenomeni franosi cartografati sono dotati di un Punto Identificativo del Fenomeno Franoso (PIFF) che, per
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convenzione, coincide con il punto a quota più alta del coronamento della frana stessa, ed è identificato univocamente dall’ID Frana.
Tratto dall’Allegato Tecnico per l’attuazione del Progetto IFFI par. 3.2.2
Nell’ambito dell’attività IFFI sono stati rilevati, al dicembre 2003, 6003 fenomeni franosi cui è associato un livello informativo di I° livello; per alcuni di questi sono state approfondite le conoscenze cosicché è stato possibile implementare 88 schede di 2° livello e 65 di 3° livello. Tali schede riguardano essenzialmente le situazioni classificate in
classe R4 della delimitazione delle aree a maggior rischio DL 180/98 1a fase, di cui alla DGR n. 1411/1999 e successive modificazioni, e delle situazioni studiate nel Programma CNR “Studio dei centri abitati instabili” SCAI, al
momento pubblicato per il territorio della Provincia di La Spezia.
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ALLEGATO
QUADRO RIASSUNTIVO DELL’INVENTARIO DELLE FRANE A SCALA REGIONALE, AGGIORNATO AL 2003
0.0
LEGENDA
DEGLI STATI DI ATTIVITÀ
In
In
In
In
rosso
arancio
verde
azzurro
colore
colore
colore
colore
frane
frane
frane
frane
attive
quiescenti
stabilizzate
stato n.d.
7.5
15.0
22.5
30.0
37.5 km
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1.2. Lo Staff
Le attività di rilevamento sono state svolte in toto da geologi in servizio presso il Dipartimento Ambiente, Edilizia
e Lavori Pubblici – Settore Politiche dell’Assetto del Territorio; responsabile di Progetto: Giovanna Gorziglia, rilevatori: Daniele Bottero, Carlo Cavallo, Edoardo De Stefanis, Flavio Poggi e, relativamente al Bacino del Magra, Luca
Redoano Coppedè. E’ da evidenziare inoltre il contributo dell’Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica (CNR)
della Sezione di Torino, che, nella persona del Dott. Tropeano e collaboratori, ha fornito utili dati ed informazioni in
ambito padano, nonché costituito un competente supporto per la revisione del prodotto finale.
Le attività prettamente informatiche, responsabile Anna Cerrato, sono state svolte, dal secondo anno di attività,
da Valentina Ratto con il supporto del rilevatore F. Poggi ed il coordinamento di. Giovanni Rocca (DATASIEL). Per la
parte relativa al Bacino del Magra le attività informatiche sono state svolte da David Giuntini.
Un ringraziamento va ai geologi in servizio presso le Amministrazioni Provinciali che hanno collaborato alla
messa a disposizione dei dati relativi ai piani di bacino tirrenici ed al Segretario Generale dell’Autorità di Bacino
Interregionale del F.Magra che ha reso disponibili i dati e ha consentito la collaborazione di un rilevatore per l’elaborazione dello standard IFFI.
Infine un sentito riconoscimento va al Dott. Marco Amanti e alla Dott.ssa Stefania Nisio che, in qualità di responsabili e referenti a livello nazionale, hanno guidato e sostenuto dalle fasi iniziali le attività del Progetto, nonché alla
Dott.ssa Carla Iadanza, nuova referente per l’APAT, per le attività di controllo e verifica.
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ALLEGATO
SCHEDA DI CENSIMENTO DEI FENOMENI FRANOSI
Presidenza del Consiglio dei Ministri
Dipartimento per i Servizi Tecnici Nazionali
Servizio Geologico
PROGETTO
*Sigla
SCHEDA DI CENSIMENTO DEI FENOMENI FRANOSI
Vers. 2.33
a cura di: Amanti M., Bertolini G., Ceccone G., Chiessi V., De Nardo M.T., Ercolani L.,
Gasparo F., Guzzetti F., Landrini C., Martini M. G., Ramasco M., Redini M., Venditti A.,
Rielaborata dall’originale: Guida al censimento dei fenomeni franosi ed alla loro archiviazione. AMANTI M., CASAGLI N., CATANI F.,
D’OREFICE M. & MOTTERAN G. (1996) - Miscell. VII Serv. Geol. d’It., Roma.
ID Frana
GENERALITÀ
Compilazione
Localizzazione
*Provincia
*Data
*Regione
*Compilatore
*Comune
*Istituzione
Toponimo IGM
*Autorità di bacino
CTR
Scala
Numero
Toponimo
POSIZIONE FRANA SUL VERSANTE
MORFOMETRIA FRANA
Dati generali
Azimut movimento D (°)
Area totale A (m2)
Larghezza La (m)
Volume massa sp. Vf (m3)
Profondità sup. sciv. Dr (m)
Quota corona (m)
Quota unghia (m)
Lungh. orizz. Lo (m)
Dislivello H (m)
Pendenza E (°)
*Testata





*Unghia





In cresta
Parte alta del versante
Parte media del versante
Parte bassa del versante
fondovalle
GEOLOGIA
*Unità 1
Unità 2
Descrizione 1
Descrizione 2
Discontinuità 1: immers./inclinaz.
Struttura
 massiva
 stratificata
 fissile
 fessurata
 fratturata
 scistosa
 vacuolare
 caotica
1 2
Spaziatura
 molto ampia (> 2m)
 ampia (60cm - 2m)
 moderata (20cm - 60cm)
 fitta (6cm - 20cm)
 molto fitta (<6cm)
 aree urbanizzate
 aree estrattive
 seminativo
1 2
 seminativo arborato
 colture specializzate
 vegetazione riparia
IDROGEOLOGIA
Acque superficiali





Se necessario, al 2° livello,
aggiungere i dati relativi ad un 3° o 4°
movimento su un foglio a parte

*Stato
 quiescente
 rimboschimento e novelleto
 bosco ceduo
 bosco d'alto fusto
*1°liv 1






† assenti
† stagnanti
† ruscellamento diffuso
† ruscellamento concentrato
Sorgenti
Falda
 assenti
 assente
 diffuse
 freatica
 localizzate
 in pressione
N°
Prof. (m)
 attivo
 riattivato
 sospeso
Discontinuità 2: immers./inclinaz.
*Litotecnica
 roccia
 roccia lapidea
 roccia debole
 detrito
 terra granulare
 terra granulare addensata
 terra granulare sciolta
 terra coesiva
 terra coesiva consistente
 terra coesiva poco consist.
 terra organica
 unità complessa
 unità complessa: alternanza
 unità complessa: mélange
*USO DEL SUOLO
1 2








2




 incolto nudo
 incolto macchia cespugliato
 incolto prato pascolo




N
NE

S
 SW
E
SE
CLASSIFICAZIONE DELL’EVENTO FRANOSO
 n.d.
1 2
Velocità
crollo
 estremamente lento (< 5*10-10 m/s)
ribaltamento
 molto lento (< 5*10-8 m/s)
scivolamento rotazionale
 lento (< 5*10-6 m/s)
scivolamento traslativo
 moderato (< 5*10-4 m/s)
espansione
 rapido (< 5*10-2 m/s)
colamento “lento”
 molto rapido (< 5 m/s)
colamento “rapido”
 estremamente rapido (> 5 m/s)
*Movimento



 sprofondamento

W
 NW
1 2 Materiale
 roccia
 detrito
 terra
1 2 Cont. acqua
 secco
 umido
 bagnato
 molto bagnato
Note sulla classificazione:
complesso
DGPV
aree soggette a crolli/ribaltamenti diffusi
aree soggette a sprofondamenti diffusi
aree soggette a frane superficiali diffuse
ATTIVITÀ
Distribuzione
 costante
 singolo
 retrogressivo
 avanzante
 complesso
 in allargamento
 in diminuzione
 composito
 multidirezionale
 confinato
†
fotointerpretazione °
° In caso di scelta fotointerpretazione:
†
rilevamento sul terreno
*Id_volo (rif. tabella volo_aer)
† monitoraggio
Numero strisciata
† dato storico/archivio
Numero fotogramma
† segnalazione
 non determinato
 stabilizzato
 relitto
 artificialmente
 naturalmente
*METODOLOGIA UTILIZZATA PER
LA VALUTAZIONE DEL TIPO DI
MOVIMENTO E DELLO STATO DI
ATTIVITA’
*DATA DELLA OSSERVAZIONE PIU’ RECENTE CHE HA PERMESSO DI
DETERMINARE LO STATO DI ATTIVITA’
ATTIVAZIONI
Data certa
Data incerta
Anno
Mese
Giorno
Ora
Età
Radiometrica
14
*Litologia
 rocce carbonatiche
 travertini
 marne
 flysch calcareo-marnosi
 arenarie, flysch arenacei
1 2 Assetto discontinuità
 argilliti, siltiti, flysch pelitici
 orizzontali
 rocce effusive laviche acide
 reggipoggio
 rocce effusive laviche basiche
 traverpoggio (generico)
 rocce effusive piroclastiche
 traverp. ortoclinale
 rocce intrusive acide
 traverp. plagioclinale
 rocce intrusive basiche
 franapoggio (generico)
 r. metam. poco o nulla fogliate
 franap. + inclinato pendio
 r. metam. a fogliazione pervasiva
 franap. - inclinato pendio
 rocce gessose, anidritiche, saline
 franap. inclinato = pendio
 rocce sedimentarie silicee
1 2
Degradazione
 conglomerati e brecce
 fresca
 detriti
 leggerm. degradata
 terreni prev. ghiaiosi
 mediam. degradata
 terreni prev. sabbiosi
 molto degradata
 terreni prev. limosi
 completam. degradata
 terreni prev.argillosi
Se necessario aggiungere i dati di
 terreno eterogeneo
altre unità su un foglio a parte
 terreno di riporto
*ESPOSIZIONE DEL VERSANTE
1 2
Stile
 multiplo
 successivo
DATAZIONE EVENTO PIU’ SIGNIFICATIVO
min
max
Anni B.P.
precisione
±
†
†
†
†
†
†
giornali
pubblicazioni
testim. orali
audiovisivi
archivi enti
cartografia
Fonte
† immagini telerilevate
† documenti storici
† lichenometria
† dendrocronologia
† metodi radiometrici
† altre datazioni
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CAUSE
Intrinseche
† materiale debole
† materiale sensitivo
† materiale collassabile
† materiale alterato
† materiale fratturato
Geomorfologiche
† superfici di taglio preesistenti
† orient. sfavorev. discont. Prim.
† orient.sfavorev. discont second.
† contrasto di permeabilità
† contrasto di competenza
† sollevamento tettonico
† sollevamento vulcanico
† scarico glaciopressioni
† erosione fluviale base versante
† erosione marina base versante
Fisiche
† precipitaz. brevi intense
† precipitaz. eccezionali prolungate
† fusione rapida di neve/ghiaccio
† fusione del permafrost
† congelamento sorgenti
† abbass. rapido liv. idrico esterno
† innalzam. livello idrico esterno
† erosione glaciale base versante
† erosione margini laterali frana
† eros. sotterranea, sifonamento
†deposito sul pendio o in cresta
† rimozione naturale vegetazione
Antropiche
† gelifrazione o crioclastismo
† termoclastismo
† imbibizione / disseccamento
† aloclastismo
† terremoto
† eruzione vulcanica
† rottura soglia lago
† scavo al piede del pendio
† carico sulla cresta del pendio
† abbassam. rapido livello serbatoio
† innalzamento livello serbatoio
† irrigazione
† attività agricole e pratiche colturali
† scarsa manutenz. drenaggi
† perdite d'acqua
† disboscamento
† rimboschimento
† attività estrattive in superficie
† attività estrattive sotterranee
† accumulo materiali scarto
† vibrazioni
Note: (X) predisponenti („) innescante
SEGNI PRECURSORI
† fenditure, fratture
† contropendenze
† inclinaz. pali o alberi
† variaz. portata sorgenti
† trincee, doppie creste
† cedimenti
† comparsa sorgenti
† variaz. livello acqua pozzi
† crolli localizzati
† lesioni dei manufatti
† scomparsa sorgenti
† acqua in pressione nel suolo
† rigonfiamenti
† scricchiolio strutture
† scomparsa corsi d’acqua
† rumori sotterranei
*DANNI
Tipo di danno
Persone †
†
Edifici
Costo (€.)
† diretto
† caduta in un invaso
† sbarramento corso d’acqua
n.d. †
† sbarramento e rottura diga di frana
† rottura diga o argine
† morti N.
† feriti N.
† evacuati N
† a rischio N
† privati N.
† pubblici N.
† privati a rischio N.
† pubblici a rischio N.
Beni
Attività
Grado
Centri abitati
centro abitato maggiore
centro abitato minore
nucleo rurale
case sparse
Attività economiche
nucleo commerciale
nucleo artigianale
impianto manifatturiero
impianto chimico
impianto estrattivo
impianto zootecnico
Totale
Grado
†
Strutture servizio pubblico
ospedale
caserma
scuola
biblioteca
sedi Pubblica Amministraz.
chiesa
impianto sportivo
cimitero
centrale elettrica
porto
ponte o viadotto
†
†
Grado
†
Beni culturali
monumenti
beni storico-architettonici
musei
opere d’arte
Infrastrutture di servizio
acquedotti
fogne
linee elettriche
linee telefoniche
gasdotti
oleodotti
†
Corso d’acqua
†
galleria
canalizzazioni
condotta forzata
impianti a fune
stazione ferroviaria
Ferrovie
†
bacino idrico
alta velocità
diga
2 o più binari
inceneritore
1 binario
discarica
Rete urbana
depuratore
Ferrovia nd
Grado di danno: N = non valutabile; L = lieve (estetico) ; M = medio (funzionale); G = grave (strutturale o perdita totale)
Terreno agricolo
seminativo
seminativo arborato
colture specializzate
prato o pascolo
bosco
rimboschimento
STATO DELLE CONOSCENZE
Relaz. tecniche
† relaz. sopralluogo
† relazione geologica
Grado
INTERVENTI ESISTENTI
† progetto preliminare
† prog. esecutivo/definitivo
Sist. idraul.-forest.
† inerbimenti
† rimboschimenti
Indagini e monitoraggio
† perforaz. geognostiche
† inclinometri
† increm. carichi piede
† disgaggio
† pozzi drenanti
† dreni suborizz.
† disboscam.selettivo
† viminate, fascinate
† analisi geotecniche lab.
† piezometri
† gallerie drenanti
† indagini idrogeologiche
† geoelettrica
† sismica di superficie
† sismica down-hole
† sismica cross-hole
† penetrometro
† fessurimetri
† estensimetri
† clinometro
† assestimetro
† rete microsismica
† monitor. topografico
Sostegno
† gabbioni
† muri
† paratie
† pali
† terre arm.-rinf.
Protezione
† reti
† spritz-beton
† rilevati paramassi
† trincee paramassi
† strutt. paramassi
† briglie o soglie
† difese di sponda
Rinforzo
† chiodi-bulloni
† tiranti-ancoraggi
† imbracature
† iniezioni/jet grouting
† pressiometro
† scissometro
† monitor. idrometeorol.
† altro
† evacuazione
† sistema allarme
† reticoli micropali
† tratt. term.chim.elettr.
Mitigaz. danni
† consolid. edifici
† demolizioni
Costo indagini
già eseguite(€)
DOCUMENTAZIONE
Archivi
Autori
Costo previsto
Costo effettivo
interventi eseguiti(€)
interventi eseguiti (€)
ADEMPIMENTI LEGISLATIVI NAZIONALI
CARG
Anno
†
Danno:  potenziale
 deviazione
 sbarramento parziale
 sbarramento totale
Drenaggio
† canalette superf.
† trincee drenanti
Archivio AVI
† Altro
Archivio SCAI
Archivio sopralluoghi DPC
Archivio interventi SGN
†
Denominazione
Movimenti di terra
† riprofil., gradonatura
† riduz. carichi testa
†
†
†
†
†
Strade
autostrada
statale
provinciale
comunale
altro
Opere sistemazione
regimazione fluviale
consolidamento versante
opere di protezione
 SI
 NO
 Non coperto
† Legge 267/98 piani straordinari
† Legge 267/98 interventi urgenti
† Legge 267/98 PSAI
† Schemi previsionali e programmatici Legge 183/89
† Pianificazione di bacino Legge 183/89
Titolo
† Piano Paesistico
† Piani territoriali di coordinamento provinciale
† Ordinanze Min. Interno (Prot. Civile) – N .
† Legge 365/00
† Altro
BIBLIOGRAFIA
Rivista / Libro / Relazione
Editore / Ente
vol.
pag.
Note:
15