Teoria della comunicazione Anno Accademico 2012-2013 Lezione n. 3 Oralità Qual è l’importanza dell’oralità nella nostra cultura multimediale? Testo di riferimento: R. K. Merton, On the Oral Transmission of Knowledge (1980) ↓ Scheda su R. K. Merton (1910-2003) (WS1, pp. 20-21) Scheda su Merton ↓ Esponente del funzionalismo (legami ipertestuali) R. K. Merton → T. Parsons → Harvard […] R. K. Merton → P. F. Lazarsfeld → Columbia University → […] Funzionalismo ↓ «approccio allo studio del sociale incentrato sul concetto di funzione intesa come processo che assicura il mantenimento della società. […]». [Fonte: A. M. Zocchi, Comunicazione e informazione: testi, contesti e ipertesti, p. 144 (glossario)]. Funzione Alcuni significati del termine funzione: • • • • raduno pubblico (es: festività); occupazione; funzione matematica; processo biologico che contribuisce al mantenimento dell’organismo; • processo sociale che contribuisce al mantenimento del sistema (struttura). Robert K. Merton «Esponente di un funzionalismo molto diverso da quello di Talcott Parsons, suo docente ad Harvard […]» (WS1, p. 21, scheda su Merton) Per approfondimenti: Zocchi A. M., Tra storia e narrazione, Franco Angeli, Milano. Robert K. Merton Teoria e struttura sociale (1949; 19572; 19683) 1. Parte prima – Teoria sociologica 2. Parte seconda – Studi sulla struttura sociale e culturale 3. Parte terza – La sociologia della conoscenza e le comunicazioni di massa 4. Parte quarta – Studi sulla sociologia della scienza Robert K. Merton La sociologia della scienza (1973) 1. La sociologia della conoscenza 2. La sociologia della conoscenza scientifica 3. La struttura normativa della scienza 4. Il sistema di ricompense della scienza 5. Il processo di valutazione nella scienza R. K. Merton On the Oral Transmission of Knowledge Principali nodi tematici: 1. 2. 3. 4. concetto di pubblicazione orale; “lettura” come atto sociale; “lettura” come quasi-pubblicazione; “lettura” come veicolo di perfezionismo cognitivo; 5. funzioni e disfunzioni del discorso orale. Pubblicazione orale Passato: “per millenni pubblicare ha significato rendere pubblico”. Presente: lezioni, seminari, conferenze → ritardo culturale? Es.: lezione universitaria (atto sociale) “discorso più o meno formale su un dato soggetto presentato a un gruppo di ascoltatori” ↓ interazione diretta sociale e cognitiva (atto sociale) Lezione (stili, tipi) G. H. Mead: non voleva essere interrotto. R. E. Park, P. F. Lazarsfeld: erano felici di interagire con gli studenti. M. Weber: non amava l’attività didattica • situazioni di interazione diretta; • ritmi imposti dal ciclo di lezioni. Lezione = quasi-pubblicazione ↓ Occasione per: • formulare delle idee, • elaborare le proprie idee prima di fissarle in stampa, • anche se il pubblico è composto da poche persone. Esempi Willard Gibbs (1839-1903) fisico-matematico statunitense Prof. di Fisica Matematica a Yale 1° anno di insegnamento: 2 soli studenti. Alfred North Whitehead (1861-1947) matematico e filosofo inglese 1904: corso di lezioni frequentato solo da J. M. Keynes (1883-1946) → circolo di Bloomsbury. George Boole (1815-1864) [matematico irlandese]. Lezione = strumento di ↓ PERFEZIONISMO COGNITIVO ↓ occasione di aggiornamento; occasione di perfezionamento. Esempi [scheda successiva] Alcuni perfezionisti: G. H. Mead (1863-1931) → Mente, sé e società (1934) F. De Saussure (1857-1913) → Corso di linguistica generale (1916) L. Wittgenstein (1889-1951) → il solo libro filosofico pubblicato in vita è il Trattato logico filosofico (1921) Perfezionismo ↓ Cause: • motivazioni di carattere individuale; • contesto → comunità scientifica (“scetticismo”). Perfezionismo ↓ Effetti e rischi: • lasciare ai posteri versioni imperfette delle proprie idee; • perdere la priorità delle proprie idee (priorità → stampa). Oralità ↓ Funzioni/disfunzioni • per l’oratore; • per chi ascolta: [+] facilita l’apprendimento, può suscitare entusiasmo, può stimolare l’approfondimento di certi temi; [-] la sostanza del discorso spesso si perde. Differenza con la scrittura e la stampa. Scrittura • fissa un significato altrimenti destinato a scomparire; • la sorte del testo sfugge all’orizzonte dell’autore; • libera il significato dalla ristretta situazione dialogica; • il testo scritto (stampato) ha una molteplicità potenzialmente illimitata di destinatari. Forme di scrittura IDEOGRAFICA FONETICA ALFABETICA ↓ Progressiva riduzione del numero dei simboli necessari per comunicare. SCRITTURA ↓ IMPLICAZIONI per • il singolo individuo; • le relazioni interpersonali; • l’organizzazione sociale. SCRITTURA Parsons: “società intermedie” (Sistemi di società, 1966 e 1971) Società primitive Società intermedie → scrittura Società moderne SCRITTURA Scrittura = tecnologia: W. Ong, Oralità e scrittura ↓ • stimola il pensiero analitico; • consente di stabilire, coltivare e regolare i rapporti interpersonali (es.: corrispondenza, contratti). SCRITTURA ↓ • • • • Organizzazione sociale: conferisce stabilità ai sistemi normativi; è alla base delle prime forme di burocrazia; è alla base di un’economia complessa; è necessaria per gli Stati (leggi; relazioni internazionali). SCRITTURA necessaria premessa della razionalizzazione (M. Weber) ↓ Le prime forme di scrittura compaiono in Oriente [Mesopotamia (Turchia, Iraq, Iran, Egitto)]. Il processo di razionalizzazione non è caratteristico della civiltà occidentale (cfr. J. Goody, La logica della scrittura e l’organizzazione della società, cit. in WS1, pp. 24 e 28).