Scheda tecnica di FARMOTAL INFUS EV FL POLV500MG Principio attivo TIOPENTAL SODICO Gruppo ANESTETICI GENERALI terapeutico FARMACO SOLO Tipo prodotto USO OSPEDALIERO Classe H Forma Farm. PREPARAZIONE INIETTABILE Regime S.S.N. NON CONCEDIBILE Tipo Ricetta OSP Contenitore FLACONE Validità 36 MESI Prezzo Data Commerc. A.T.C. N01AF03 Produttore MARVECSPHARMA SERVICES Srl Nota CUF nota cuf non prevista Monografia di FARMOTAL INFUS EV FL POLV500MG CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA Anestetici generali. INDICAZIONI E' indicato per l'induzione delle anestesie inalatorie o ,usato da solo, quale farmaco anestetico negli interventi chirurgici di durata non superiore ai 5 minuti. CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDARI Ipersensibilita' ai barbiturici, gravi affezioni epatiche, insufficienza renale di notevole entita', asma bronchiale, porfiria, ostruzione delle vie respiratorie e interventi delle vie respiratorie superiori (a meno che la respirazione non sia controllata e solo quando sia impiegato in dosi che assicurano brevi tempi di recupero). Non e' stato accertato se il tiopentale ha effetti negativi sullo sviluppo del feto pero' poiche' passa la barriera placentare se ne sconsiglia l'uso durante la gravidanza e l'allattamento. 1 POSOLOGIA La sensibilita' individuale e' piuttosto varia e pertanto la sua posologia non puo' venire stabilita preventivamente in base al peso corporeo o ad altri fattori, ma solo in base al comportamento del singolo paziente. E' consigliabile iniettare dapprima una dose di prova di 50 mg e dopo 60 secondi, osservatone l'effetto, riprendere la somministrazione del tiobarbiturico alla velocita' di circa 10 mg al secondo, fino ad ottenere la perdita della coscienza. Dopo un paio di minuti, in genere, verificatasi la caduta della mandibola, si potra' iniziare l'intervento. Per il mantenimento della narcosi si potranno iniettare, al bisogno, dosi supplementari di 50 mg. E' preferibile non superare la dose complessiva di 1 g. In casi di individui resistenti all'azione dei tiobarbiturici endovena e' meglio non insistere nella somministrazione e ricorrere, piuttosto, ad altro tipo di anestesia. Viene somministrato per via endovena dopo avere allestito soluzioni con acqua per preparazioni iniettabili o soluzione fisiologica salina o soluzione glucosata (destrosio al 5%). Si usano generalmente soluzioni al 2,5%. Alcuni anestesisti impiegano tuttavia anche soluzioni al 5%. Qualora la soluzione venga iniettata direttamente in vena e' preferibile la concentrazione al 2,5% in quanto meno irritante per le pareti vasali e per i tessuti perivascolari. Le soluzioni devono essere preparate al momento dell'uso; possono tuttavia essere conservate in frigorifero per essere impiegate entro le 24 ore. La polvere deve disciogliersi prontamente e dare una soluzione limpida; in caso contrario non dev'essere usata. E' sempre bene somministrare al paziente per via intramuscolare, una mezz'ora circa prima dell'iniezione, un farmaco anticolinergico (atropina 0,5-0,75 mg o scopolamina 0,5 mg). In casi urgenti questi farmaci possono venire iniettati per via endovenosa, almeno tre minuti prima del tiobarbiturico. INTERAZIONI L'effetto anestetico del preparato puo' essere ridotto in soggetti che assumono abitualmente alcool o farmaci che inducono gli enzimi microsomiali epatici. EFFETTI INDESIDERATI Le complicazioni possibili nell'anestesia comprendono: depressione respiratoria, depressione cardiocircolatoria, ipotensione, aritmie, spasmo laringeo, tromboflebiti. Poco dopo la perdita della coscienza si verifica, quasi sempre una diminuzione dell'ampiezza delle escursioni respiratorie, talora anche apnea la quale, tuttavia, e' generalmente di durata cosi' breve da non rendere necessario il controllo del respiro. La complicazione piu' grave in corso di narcosi tiobarbiturica e' rappresentata dallo spasmo glottideo, cui si puo' ovviare prontamente somministrando per via endovenosa una dose apneizzante di succinilcolina cloruro e praticando la respirazione controllata, con o senza intubazione. Iniezioni extravascolari determinano una irritazione dei tessuti e devono essere accuratamente evitate. Nel caso in cui venisse usato in associazione a farmaci curarizzanti, occorre tenere presenti le avvertenze contenute nei fogli illustrativi annessi alle confezioni di questi preparati. E' importante, quando si somministrino anestetici tiobarbiturici endovena, avere a disposizione un inalatore per la somministrazione di ossigeno sotto pressione positiva, farmaci anticolinergici per la medicazione preanestetica ed un curaro ad azione breve per il trattamento di eventuali spasmi della glottide. Inoltre va somministrato con una certa cautela ai pazienti in stato di shock o fortemente anemici od affetti da malattie dell'apparato respiratorio capaci di produrre sensibili alterazioni della ematosi. FONTE: www.paginesanitarie.com 2