Verso l’Esame di Stato nel Liceo Scientifico Limiti da problemi sul triangolo isoscele (triangolo isoscele con angolo di 135°) Problema Sia ABC un triangolo isoscele con l’angolo nel vertice C di ampiezza 135° e i cui lati congruenti misurano a. Si consideri sul lato BC un punto P e indicata con x la misura del segmento CP si studi il seguente limite lim P C AP AC CP Risposta: 2 2 Elaborazioni Facciamo riferimento alla figura riportata a lato. Determiniamo la misura del segmento AP. 1) Il triangolo isoscele ha l’angolo nel vertice C comune ai lati congruenti di ampiezza 135°, quindi ciascuno degli angoli alla base AB ha ampiezza (180°135°)/2=22°30’; 2) M è il punto medio della base AB e dal triangolo rettangolo AMC ricaviamo 45 AM AC cos 2230' a cos . 2 Utilizzando la formula di bisezione per l’angolo acuto =22,5° ricaviamo cos 1 cos 2 2 1 cos 45 2 1 2 2 2 2 2 2 2 , quindi risulta AM a 2 2 3) Considerando il triangolo rettangolo PHB, essendo PB CB CP a x ricaviamo HP PB sen 2230' sen 1 cos 2 2 e tenendo conto della formula di bisezione per l’angolo acuto =22,5° 1 cos 45 2 2 2 2 2 si ricava HP PB sen 2230' a x . 2 2 Ricaviamo ora la misura del cateto HB. Risulta HB PB cos 2230' a x 2 2 . 2 4) Determiniamo ora la misura del segmento AH: AH AB HB 2 AM HB a 2 2 a x Luigi Lecci: www.matematicaescuola.it 2 2 2 2 2 ax 2 Pagina 1 Verso l’Esame di Stato nel Liceo Scientifico 5) Applicando ora il teorema di Pitagora al triangolo rettangolo APH troviamo la misura del segmento AP (ipotenusa) . 2 2 ax 2 2 a x AP AH HP 2 2 2 2 1 1 2 2 a 2 2ax x 2 2 2 a 2 2ax x 2 ... 4 x 2 4a 2 x 4a 2 2 2 2 2 x2 a 2x a2 Studio del limite richiesto lim P C AP AC , che assume la forma CP lim x 0 x2 a 2 x a2 a , x perché quando PC la misura del segmento CP tende a zero. Osservazione geometrica. Notiamo che quando PC il segmento AP si sovrappone al lato AC del triangolo, quindi la misura del segmento AP tende alla misura del lato AC, dunque la differenza AP AC tende a zero. Il limite in esame si presenta nella forma indeterminata 0/0. Per studiare la forma indeterminata procediamo con la razionalizzazione del numeratore moltiplicando numeratore e denominatore per il fattore razionalizzante Seguono le elaborazioni. x2 a 2x a2 a . 2 x2 a 2x a2 a2 x2 a 2x a2 a x2 a 2x a2 a lim lim x 0 x 0 x x2 a 2x a2 a x x2 a 2x a2 a lim x 0 x x xa 2 x a 2x a a 2 2 a 2 2 2a 2 Luigi Lecci: www.matematicaescuola.it Pagina 2