La depressione nell’anziano: aspetti clinici e funzionali. L’impatto della depressione sulla comorbilità e sulle patologie somatiche Stefano Boffelli Gruppo di Ricerca Geriatrica, Brescia La depressione della persona anziana z z z z z z Epidemiologia Fattori di rischio Depressione e mortalità Valutazione Trattamento Conclusioni Epidemiologia z z La depressione colpisce il 12.3% della popolazione >65 anni; in particolare il 14.1% delle donne e l’8.6% degli uomini1. Il 22-35% dei pazienti >75 anni ricoverati in ospedale è affetto da depressione2-3. 1. Copeland JR, Beekman AT et al. Depression in Europe - EURODEP study. Br J Psychiatry 1999;174:312-21. 2. Pouget R, Yersin B et al. Depressed mood in a cohort of elderly medical inpatients: prevalence, clinical correlates and recognition rate. Aging 2000;12(4):301. 3. Schneider G, Kruse Aet al. The prevalence and differential diagnosis of subclinical depressive syndromes in inpatients 60 years and older. Psychother Psychosom 2000;69(5):251-60. Sindromi geriatriche La depressione La depressione è un predittore di: disabilità mortalità Categorie diagnostiche dei disturbi dell’umore e dei disturbi dell'adattamento con umore depresso secondo DSM-IV (1994) DISTURBI DELL’UMORE DISTURBI DEPRESSIVI Disturbo depressivo maggiore Disturbo distimico Disturbo depressivo NAS DISTURBI BIPOLARI Disturbo bipolare I Disturbo bipolare II Disturbo ciclotimico Disturbo bipolare NAS DISTURBO DELL'UMORE DOVUTO A CONDIZIONE MEDICA DISTURBO DELL'UMORE INDOTTO DA SOSTANZE DISTURBO DELL'UMORE NON ALTRIMENTI SPECIFICATO DISTURBI DELL'ADATTAMENTO Con umore depresso Con ansia e umore depresso misti Con alterazione mista dell'emotività e della condotta Criteri per la diagnosi di Episodio depressivo maggiore (DSM-IV) Cinque (o più) dei seguenti sintomi contemporaneamente presenti durante un periodo di 2 settimane e rappresentano un cambiamento rispetto al precedente livello di funzionamento; almeno uno dei sintomi è costituito da umore depresso o da perdita dell'interesse o del piacere. 1) Umore depresso per la maggior parte del giorno 2) Diminuzione di interesse per tutte, o quasi tutte, le attività 3) Significativa perdita di peso oppure diminuzione dell'appetito 4) Insonnia o ipersonnia 5) Agitazione o rallentamento psicomotorio * I sintomi causano disagio clinicamente significativo o compromissione del funzionamento sociale, lavorativo, o di altre aree importanti. Criteri per la diagnosi di Episodio depressivo maggiore (DSM-IV) Cinque (o più) dei seguenti sintomi contemporaneamente presenti durante un periodo di 2 settimane e rappresentano un cambiamento rispetto al precedente livello di funzionamento; almeno uno dei sintomi è costituito da umore depresso o da perdita dell'interesse o del piacere. 6) Faticabilità o mancanza di energia 7) Sentimenti di autosvalutazione o di colpa eccessivi o inappropriati 8) Ridotta capacità di pensare o di concentrarsi, o indecisione 9) Pensieri ricorrenti di morte * I sintomi causano disagio clinicamente significativo o compromissione del funzionamento sociale, lavorativo, o di altre aree importanti. Criteri diagnostici per la diagnosi di Distimia (DSM-IV) * Umore depresso per la maggior parte del giorno, quasi tutti i giorni, come riferito dal soggetto od osservato da altri, per almeno 2 anni. * Presenza, quando depresso, di due (o più) dei seguenti sintomi: 1) Scarso appetito o iperfagia 2) Insonnia o ipersonnia 3) Scarsa energia o astenia 4) Bassa autostima 5) Difficoltà di concentrazione o nel prendere le decisioni 6) Sentimenti di disperazione Criteri diagnostici per la diagnosi di Distimia (DSM-IV) * Durante i 2 anni di malattia la persona non è mai stata priva di sintomi per più di 2 mesi alla volta. * Il disturbo non è meglio inquadrabile come Disturbo depressivo maggiore cronico, o Disturbo depressivo maggiore, in remissione parziale. * I sintomi causano disagio clinicamente significativo o compromis-sione del funzionamento sociale, lavorativo o di altre aree importanti. Depressione e sintomi somatici z z z z Sintomi somatici: in particolare neurologici, gastrointestinali e cardiaci - difficilmente ascrivibili a una singola condizione clinica. Emozioni: Pazienti tristi, preoccupati oltre misura dai propri problemi di salute, che piangono facilmente o particolarmente astiosi o aggressivi. Sonno: Disturbi del sonno. Visite: Pazienti che richiedono frequente assistenza medica o che si recano spesso in pronto soccorso per ragioni spesso confuse. University of Michigan Health System. Guidelines for Depression, 1998. Depressione e sintomi somatici “Difficili”: Pazienti spesso definiti dal proprio medico come pazienti difficili. z Disfunzione: Pazienti che presentano dimenticanze, difficoltà di concentrazione e mancanza di energia, fino all’apatia. z Ricadute: Pazienti che presentano una storia personale di “esaurimenti”. z Storia familiare: Una storia familiare di abuso di sostanze o malattie psichiatriche. z University of Michigan Health System. Guidelines for Depression, 1998. Aspetti clinici della depressione nell'anziano Aspetti caratteristici Sintomi somatici frequentemente più rilevanti dei sintomi psichici Apatia e isolamento Senso di colpa (raramente) Perdita dell'autostima Incapacità a concentrarsi e conseguente deficit della memoria Presentazioni atipiche Anoressia Regressione comportamentale Alcoolismo Dolore Sintomi fisici correlabili a depressione Generale Affaticabilità, Debolezza, Anoressia, Perdita di peso Insonnia Cardiaco/polmonare Dolore toracico Dispnea, Cardiopalmo Gastroenterico Dolore addominale, Stipsi Genitourinario Pollachiuria, Urgenza minzionale Incontinenza Muscolo-scheletrico Dolori diffusi, Dolore lombare Neurologico Cefalea, Capogiro Disturbi della memoria Malattie somatiche e depressione (e sintomi somatici) Disturbi metabolici Disidratazione Disturbi dell'equilibrio acido-base Ipo-ipernatremia Ipo-ipercalcemia Disturbi endocrini Ipo-ipertiroidismo Diabete mellito Morbo di Addison Infezioni virali Polmonite Malattie infettive Polmonite Endocardite Neurosifilide Iperazotemia, uremia Ipossia Ipo-iperglicemia Iperparatiroidismo Morbo di Cushing Encefalite Infezioni delle vie urinarie Tubercolosi Patologie somatiche associate a depressione Malattie cardiovascolari Scompenso cardiaco congestizio Malattie polmonari BPCO Malattie gastroenteriche Neoplasie Ulcera peptica Malattie genitourinarie Incontinenza urinaria Malattie muscoloscheletriche Artropatia degenerativa Polimiargia reumatica Malattie neurologiche Malattie cerebrovascolari Masse endocraniche Infarto del miocardio Neoplasia Colon irritabile Malattia diverticolar colon Neoplasia renale Osteoporosi complicata Malattia di Paget Demenza (tutti i tipi) Morbo di Parkinson Depressione e mortalità Late-life consequences of affective spectrum disorder 90 % Chronically ill or dead 80 Affective Spectrum Disorder; n=25 Etoh/Axis II; n=36 70 Not ill; n=179 60 50 40 30 20 10 0 25 30 35 40 45 Age in years 50 55 60 65 70 This report describes a 50-year prospective study of 240 men evaluated from the time they were university students in 1940-1942. A family history of mental illness was obtained and the men's habits, psychological adjustment, and marital and occupational satisfaction were followed every 2 years and their objective physical health was tracked every 5 years until age 70. Twenty-five men were identified as having affective spectrum disorder prior to age 53. Of the variables studied, the presence of affective spectrum disorder was the most powerful predictor of poor psychosocial outcome at age 65 and one of the most powerful predictors of poor physical health... When alcohol abuse, smoking, and suicide were controlled for, affective disorder made a significant contribution to physical morbidity by age 70, but not to mortality from natural causes. Affective spectrum disorder, even in an educated population without antisocial trends, carries a profound negative risk to late-life physical and social adjustment. Depressione e mortalità n / d e a th s A RR B RRc 0 -2 2 (lo w ) 2 3 -4 4 (in te rm e d ia te ) 4 5 -6 6 (h ig h d e p re ssiv e s y m p to m s) 778/373 311/167 61/35 1 1 .1 1 .4 1 1 .1 1 .3 G e n d e r, m a le E d u c a tio n , < 5 y e a rs L iv in g a lo n e P o o r so c ia l in te ra ctio n s P o o r so c io -e c o n o m ic sta tu s D is a b ility , > 1 IA D L fu n c tio n s lo st C o g n itiv e im p a irm e n t, M S Q < 8 P h y sic a l h e a lth , > 3 c h ro n ic co n d itio n s H ig h u se o f h e a lth se rv ic e s 386/249 334/171 433/198 579/286 404/220 286/186 131/73 528/297 390/235 1 .9 1 .0 0 .8 0 .9 1 .2 1 .8 1 .3 1 .5 1 .5 2 .5 1 .0 0 .9 0 .9 1 .2 1 .4 1 .2 1 .4 1 .3 B e c k ’s d e p re ss io n in v e n to ry sc a le T ab 1: C rude and adjusted associations of B D I score w ith 12-ye ar m ortality in a com m unitydw elling population D a: R ozzini R , F risoni G B , S abatini T , T rabu cchi M . T h e association of depression an d m ortality in elderly person s.J G eron tology 2001 (in press) Depressione e mortalità …Patients with depressive symptoms were less likely to survive. For every 1-point increase on the 12-item Brief Carroll Depression Rating Scale (BCDRS), the hazard of dying increased by 10% (P<0.0001). Age did not significantly affect the association between depressive symptoms and mortality. Depressive symptoms during acute hospitalization are a predictor of shortened survival1. Koenig HG, George LK et al. Depressive symptoms and nineyear survival of 1001 male veterans hospitalized with medical illness. Am J Geriatr Psychiatry 1999;7:124-31. Depressione e mortalità BACKGROUND: Patients with congestive heart failure (CHF) may have a high prevalence of depression, which may increase the risk of adverse outcomes. OBJECTIVE: To determine the prevalence and relationship of depression to outcomes of patients hospitalized with CHF. RESULTS: Of 374 patients screened, 35.3% had a Beck Depression Inventory score of 10 or higher and 13.9% had major depressive disorder. Da: Jiang W, Alexander J et al. Relationship of depression to increased risk of mortality and rehospitalization in patients with congestive heart failure. Arch Intern Med, 2001;161(15):1849-56 Depressione e mortalità RESULTS: Overall mortality was 7.9% at 3 months and 16.2% at 1 year. Major depression was associated with increased mortality at 3 months (odds ratio, 2.5 vs no depression; P =.08) and at 1 year (odds ratio, 2.23; P =.04) and readmission at 3 months (odds ratio, 1.90; P =.04) and at 1 year (odds ratio, 3.07; P =.005). These increased risks were independent of age, New York Heart Association class, baseline ejection fraction, and ischemic etiology of CHF. CONCLUSIONS: Major depression is common in patients hospitalized with CHF and is independently associated with a poor prognosis. Da: Jiang W, Alexander J et al. Relationship of depression to increased risk of mortality and rehospitalization in patients with congestive heart failure. Arch Intern Med, 2001;161(15):1849-56 “Il più grande impedimento nel riconoscere e trattare la depressione è la carenza di tempo dei medici”. George S. Alexopoulos, MD Fattori di rischio z z z z Patologie cardiovascolari - IMA, stroke, AOCP Patologie neurodegenerative - Parkinson, demenze, neuropatie Recente esordio di altre condizioni fisiche disabilitanti frattura di femore, traumi, cecità Eventi di perdita (lutto recente) Da: Kennedy GJ. Recognizing difficult to treat late life depression. Chicago, May 2001. Valutare il paziente z z z z Sintomi somatici: in particolare neurologici, gastrointestinali e cardiaci - difficilmente ascrivibili a una singola condizione clinica. Emozioni: Pazienti tristi, preoccupati oltre misura dai propri problemi di salute, che piangono facilmente o particolarmente astiosi o aggressivi. Sonno: Disturbi del sonno. Visite: Pazienti che richiedono frequente assistenza medica o che si recano spesso in pronto soccorso per ragioni spesso confuse. Da: University of Depression. 1998. Michigan Health System. Guidelines for Valutare il paziente z z z z “Difficili”: Pazienti spesso definiti dal proprio medico come pazienti difficili. Disfunzione: Pazienti che presentano dimenticanze, difficoltà di concentrazione e mancanza di energia, fino all’apatia. Ricadute: Pazienti che presentano una storia personale di “esaurimenti”. Storia familiare: Una storia familiare di abuso di sostanze o malattie psichiatriche. Da: University of Depression. 1998. Michigan Health System. Guidelines for Scala delle espressioni facciali Valutare il paziente Valutazione multidimensionale: z BADL; IADL; MMSE; Charlson; GIC; Colesterolemia z Dolore; sonno z Sintomi somatici z Valutazione degli stili e dei ritmi di vita Valutazione strumentale: z Emocromo, esame urine, funzione tiroidea, vit.B12, folati, funzionalità epatica, ECG z Tine test, VDRL, RX torace, TC encefalo Da: Kennedy GJ. Recognizing difficult to treat late life depression. Chicago, May 2001. Valutare il paziente Per riconoscere e valutare la depressione nel paziente anziano possiamo utilizzare diverse scale: tuttavia è necessario uno strumento che oltre a dare informazioni utili sia di veloce lettura e facile somministrazione. The effectiveness of very short scales for depression screening in elderly patients Objective To compare very short scales for screening of depression with longer, widely used scales. Methods 87 patients over the age of 60 who were admitted to rehabilitation wards... were screened for depression using the 1-item mental health inventory, and the 4-item, 15-item and 30-item geriatric depression scales. The sensitivity, specificity... were compared with the diagnostic criteria for research of ICD-10 providing the criterion diagnosis for depressive episode. Results All the scales had comparable sensitivity (82.4-100%), specificity (6071.4%), and positive predictive values (33.3-42.9%). Conclusion The very short scales performed just as well as the widely used longer screening scales in this population. They are worthy of further examination in elderly populations at risk of depression, and may be particularly suitable in older adults due to their brevity and ease of use. Da: Pomeroy IM, Clark CR, Philip I. Int J Geriatr Psychiatry 2001;16:321-6. Valutare il paziente • Single question instrument z GDS a 15 items o two-question case-finding GERIATRIC DEPRESSION SCALE (forma breve) 1. Siete fondamentalmente soddisfatti della vostra vita? 2. Avete interrotto molte delle vostre attività e dei vostri interessi? 3. Ritenete che la vostra vita sia vuota? 4. Vi annoiate spesso? 5. Siete di buon umore la maggior parte del tempo? 6. Temete che vi stia per capitare qualcosa di male? 7. Vi sentite felici la maggior parte del tempo? 8. Vi sentite spesso indifesi? 9. Preferite stare a casa, piuttosto che uscire a fare cose nuove? 10. Pensate di avere più problemi di memoria della maggior parte delle persone? 11. Pensate che sia bello stare al mondo oggi? 12. Vi sentite inutili? 13. Vi sentite pieni di energia? 14. Pensate di essere in situazione priva di speranza? 15. Pensate che la maggior parte delle persone stia meglio di voi? Da: Whooley MA, Simon GE. Managing depression in medical outpatients. N Engl J Med, 2000;343:1942-50. Valutare il paziente One question GDS 30 items Sensitivity .69 .54 Specificity .90 .93 Number correctly Diagnosed* 47 (85.5%) 44 (80%) *Gold standard is Research Diagnostic Criteria for major, minor, and intermittent depression …In conclusion, the question, ”Do you often feel sad or depressed?” appears to be as accurate as the GDS in screening for depression and may provide a quick alternative for use in a busy geriatric clinic. A positive response to this question merits an in-depth clinical evaluation to determine the diagnosis of depression. Da: Mahoney J, Drinka TJK et al. Screening for depression: Single Question versus GDS. JAGS 1994; 42: 1006-1008. Valutare il paziente Screening della depressione nel paziente ricoverato MMSE > 12 MMSE < 12 Durante il mese scorso, si è sentito/a spesso giù di morale, depresso o senza speranza? Non ulteriori accertamenti NO Durante il mese scorso, ha notato una perdita di interesse o di piacere nel fare le cose abituali? Sì Sì Procedere con il l’intervista clinica: GDS 15 item e colloquio diagnostico NO E’ improbabile che il paziente sia affetto da un disturbo depressivo Valutare il paziente Procedere con il l’intervista clinica: GDS 15 item e colloquio diagnostico Disturbo depressivo maggiore* Moderato* o Severo* Distimia* Lieve* Disturbo dell’adattamento con umore depresso* Disturbo depressivo minore* Lutto non complicato* Si valuta che sia necessario un trattamento farmacologico? Sì TRATTAMENTO FARMACOLOGICO NO Trattamento dei sintomi associati (ansia, insonnia); Rivalutazione dopo 2-4 settimane Valutare il paziente DIAGNOSTIC CATEGORY Major depression Mild Moderate Severe Dysthymia Minor depression CRITERIA* DURATION >5 depressive symptoms, including depressed mood or anhedonia Few (if any) symptoms in excess of those required for the diagnosis; minimal impairment in functioning Greater number and intensity of depressive symptoms; moderate impairment in functioning Marked intensity and pervasiveness of depressive symptoms; substantial impairment in functioning 3 or 4 dysthymic symptoms, including depressed mood 2 to 4 depressive symptoms, including depressed mood or anhedonia >2 wk >2 yr >2 wk Criteria are from the DSM IV. Da: Whooley MA, Simon GE. Managing depression in medical outpatients. N Engl J Med, 2000; 343: 1942-1950. Valutare il paziente Conclusioni: la prevalenza dei disturbi dell'umore in una UVRG è elevata e non unicamente rappresentata dal disturbo dell'adattamento. Il gruppo A è composto da pazienti ricoverati per patologie organiche e funzionali: presentano perciò all'ingresso un maggiore deficit funzionale ed assumono meno farmaci. Infatti per questo disturbo dell'umore non vengono abitualmente prescritti psicofarmaci, al contrario dei pazienti del gruppo B, ricoverati anche per diagnosi e trattamento farmacologico del disturbo depressivo. Da: Boffelli S, Franzoni S, Rozzini R, Trabucchi M. Diagnosi di disturbo dell’umore in pazienti anziani ospedalizzati. XLI Congresso Nazionale SIGG (1996). Valutare il paziente In entrambi i gruppi il tono dell'umore si modifica alla dimissione: nel Gruppo A è più evidente il miglioramento poichè il trattamento delle condizioni cliniche e funzionali risolve la causa del disturbo dell'adattamento; nel Gruppo B invece la riduzione dei sintomi depressivi è legata all'iniziale effetto della terapia antidepressiva instaurata, che tuttavia non ha ancora raggiunto una piena efficacia (degenza media in UVRG: 26.1±13.5 giorni). Da: Boffelli S, Franzoni S, Rozzini R, Trabucchi M. Diagnosi di disturbo dell’umore in pazienti anziani ospedalizzati. XLI Congresso Nazionale SIGG (1996). Società Italiana di Gerontologia e Geriatria 1 dicembre 2001-Assisi Associazione fra sintomi depressivi e mortalità nella popolazione anziana V Salvi, R Rozzini, T Sabatini, P Barbisoni, S Boffelli, M Ferri, N Travaglini, M Trabucchi*. Unità Funzionale di Geriatria, H Poliambulanza Gruppo di Ricerca Geriatrica, Brescia, *II Università di Roma. Introduzione La depressione è la seconda patologia cronica rilevata in medicina generale dopo l’ipertensione (1). Tuttavia, è spesso sottodiagnosticata e sottotrattata, frequentemente associata a declino funzionale e aumento della mortalità. Diversi studi hanno sottolineato un significativo aumento della mortalità nei pazienti anziani depressi rispetto ai controlli. Tuttavia, in alcuni lavori, tale significatività scompariva dopo correzione per quei fattori di confondimento che nell’età avanzata si associano abitualmente alla mortalità (età, sesso, scolarità, stato mentale, stato di salute e funzionale, povertà e grado di interazione sociale) (2). Introduzione Questo fenomeno evidenziò come l’aumento della mortalità nella popolazione anziana depressa fosse imputabile alla stretta interrelazione fra deflessione del tono dell’umore e salute somatica e funzionale. Ulteriori studi hanno invece evidenziato una correlazione fra depressione e mortalità indipendentemente da altri fattori, individuando, in particolare, una correlazione fra mortalità e scarsa motivazione dei pazienti depressi (3, 4). Scopo dello studio Valutare la depressione come fattore di rischio indipendente di mortalità nella popolazione anziana residente in comunità. Pazienti e metodi I dati sono stati ottenuti attraverso uno studio multidimensionale condotto su una popolazione di età superiore ai 70 anni residente nella cittadina di Ospitaletto (BS). Sul numero totale di 613 persone di età superiore ai 70 anni, i questionari validi disponibili erano 555 (90.5% della popolazione eligibile). In aggiunta alle variabili demografiche (sesso, età, scolarità), il tono dell’umore è stato valutato attraverso la versione breve della GDS (5) mentre le performances cognitive attraverso il MMSE (6). Pazienti e metodi È stato definito come cut-off per il decadimento cognitivo un punteggio MMSE inferiore o uguale a 24; 17 persone con un punteggio inferiore a 14 sono state escluse dallo studio: in totale i dati sono relativi a 538 persone. In base ai punteggi alla scala GDS la depressione è stata suddivisa in assente (0-2), lieve (3-5) e moderatasevera (>5). Le condizioni generali di salute sono state stimate attraverso il numero di patologie croniche da cui erano affetti i soggetti in esame. La valutazione della disabilità è stata ottenuta attraverso la scala di Katz (BADL) (7): sono stati considerati disabili i soggetti con una o più funzioni perse. Risultati In Tabella 1 sono riportate le caratteristiche cliniche e funzionali delle persone incluse nello studio. L’età media dei 555 soggetti (184 maschi, 371 femmine) era 76.9±5.4 anni; la scolarità media era di 4.6±1.9 anni; erano affetti da 3.5±2.2 patologie croniche; 134 (24.4%) vivevano soli e 149 (27.1%) avevano perso una o più funzioni alla BADL. Nella popolazione esaminata, la valutazione cognitiva rilevava l’assenza di deterioramento cognitivo (MMSE 25.5±4.5) e tono dell’umore lievemente depresso (GDS 3.8±3.1). Tale valutazione è stata effettuata all’inizio dello studio e dopo 60 mesi: 129 soggetti sono deceduti durante il periodo di follow up. Risultati Nella Tabella 2 si evidenzia come la presenza di sintomi depressivi a 60 mesi sia associata in maniera quantitativa (dose dipendente) ad un aumento della mortalità attraverso una regressione di Cox, sia grezza (RR=1 per GDS 0-2; RR=1.7 per GDS 3-5; RR=3 per GDS >5, p<0.0001), sia aggiustata per fattori di confondimento quali variabili demografiche, numero delle patologie, stato funzionale e cognitivo (RR=1 per GDS 0-2; RR=1.5 per GDS 3-5; RR=1.9 per GDS >5, p<0.005). T a b .1 – C a r a tte r is tic h e s o c io d e m o g r a fic h e e s a n ita r ie d i u n g r u p p o d i s o g g e tti r e s id e n ti n e lla p r o v in c ia d i B r e s c ia ETÀ 7 0 -7 4 7 5 -7 9 >80 E D U C A Z IO N E (a n n i s c o la r ità ) M M SE GDS 0 -2 3 -5 >6 ADL IA D L PPT N ° M A L A T T IE N° FARM ACI N ° S IN T O M I S O M A T IC I S IT U A Z IO N E S A N IT A R IA IN T E R A Z IO N I S O C IA L I M e d ia /( % ) 7 6 .8 9 (3 9 .5 ) (3 3 .3 ) (2 7 .2 ) 4 .5 8 2 5 .4 7 3 .7 7 (4 3 .5 ) (3 0 .1 ) (2 6 .4 ) 0 .6 4 1 .4 7 1 8 .1 1 3 .5 3 2 .9 1 6 .5 2 6 .0 5 1 3 .9 9 D S (± ) 5 .3 7 1 .9 7 4 .5 4 3 .1 1 1 .3 6 2 .1 0 7 .7 3 2 .2 4 2 .1 2 4 .0 8 2 .2 1 8 .0 4 Tab. 2 - Associazione fra punteggi alla GDS e mortalità a 60 mesi in una popolazione di età >70 anni residente in comunità. GDS 0-2 3-5 6-15 n/morti A RRa 234/35 162/41 142/53 1.0 1.7 3.0 95% C.I. B RRb 95% C.I. 1.1-2.8 1.9-4.6 1.0 1.5 1.9 0.9-2.4 1.2-3.1 p<0.005 b p<0.0001 a A: Analisi cruda. B: Analisi corretta per età, sesso, educazione (anni di scolarità), stato mentale (MMSE), numero di malattie, disabilità (BADL). RR: rischio relativo. C.I.: intervallo di confidenza. Test per la valutazione dell’aumento lineare del rischio relativo in gruppi con livelli crescenti di GDS. Curve di mortalità in una popolazione di ultrasettantenni residenti al domicilio stratificata per livelli diversi di depressione. 110 Sopravvivenza (%) 100 90 80 70 GDS (0-2) GDS (3-5) GDS (6-15) 60 50 3 6 9 12 15 18 21 24 27 30 33 Follow up (mesi) GDS (0-2) Soggetti (n) Morti (n) 234 35 GDS (3-5) 162 41 P<0.001 GDS (6-15) 142 53 Conclusioni La depressione è una patologia frequente nella popolazione anziana residente al domicilio. I nostri dati dati confermano l’esistenza di una correlazione positiva fra sintomi depressivi nell’anziano e mortalità; tale relazione è clinicamente rilevante, anche dopo aver considerato l’interferenza sulla mortalità dello stato funzionale e cognitivo. L’impatto della depressione in termini di rischio di morte è tale da esigere che essa venga diagnosticata e trattata in ogni setting di cura: dall’ambulatorio del medico di base all’ospedale per acuti. BIBLIOGRAFIA 1. Wells KB. Caring for depression. Harvard University Press, 1996. 2. Rozzini R, Bianchetti A, Franzoni F et al. Social, functional and health status influences on mortality: consideration of a multidimensional inquiry in a large general population. J Cross Cult Gerontol. 1991;6:83-90. 3. Schulz R, Beach SR, Ives DG et al. Association between depression and mortality in older adults. The cardiovascular health study. Arch Int Med 2000;160:1761-68. 4. Anda R, Williamson D, Jones D et al. Depressed affect, hopelessness, and the risk of ischemic heart disease in a cohort of US adults. Epidemiology 1993;4:285-94. 5. Yesavage JA, Brink TL, Rose TL et al. Development and validation of a geriatric screening scale: a preliminary report. J Psichiatr Res 1983;17:3749. 6. Folstein MF, Folstein F, et al. Mini mental state: a practical method for grading cognitive state of patients for the clinicians. J Psichiatr Res 1975;12:189-98. 7. Katz S, Ford AB, et al. Studies of illness in the aged. The index of ADL: a standardized measure of biological and psychological function. JAMA 1963; 195:94-9. Società Italiana di Gerontologia e Geriatria 9-13 novembre 2005 - Firenze TRATTAMENTO PSICOFARMACOLOGICO IN UN GRUPPO DI PAZIENTI RICOVERATI IN UNA DIVISIONE DI GERIATRIA E MEDICINA PER ACUTI S. Boffelli, R. Rozzini, C. Costa, A. Cassinadri, M. Ferri, A. Morandi, A. Ricci, T. Sabatini, N. Travaglini, M. Trabucchi. Dipartimento di Geriatria e Medicina, Ospedale Poliambulanza e Gruppo di Ricerca Geriatrica, Brescia La depressione è una condizione di frequente riscontro nei pazienti anziani affetti da patologia somatica, anche se non sempre diagnosticata. La letteratura ha mostrato come il disturbo depressivo sia presente in modo crescente nei diversi setting: dal domicilio (24%) all’ospedale per acuti (36%), dall’ambulatorio psicogeriatrico (39%) alla RSA (41%). È inoltre nota l’associazione fra le patologie somatiche e la comparsa di disturbo depressivo nei pazienti ospedalizzati. La presenza di depressione determina, in modo indipendente, un peggiore outcome nei pazienti affetti da patologia somatica. Scopo dello studio - Rilevare la prevalenza del disturbo depressivo e le caratteristiche dei pazienti sottoposti a trattamento antidepressivo o altri farmaci psicotropi, alla dimissione da una Divisione di Geriatria e Medicina per Acuti. - Valutare il rapporto fra gravità dei sintomi depressivi, le patologie somatiche acute e lo stato funzionale. Pazienti e metodi Dei 383 pazienti ricoverati consecutivamente in un periodo di 4 mesi (dal 4-1-2005 al 4-5-2005), 83 hanno presentato sintomi depressivi tali da giustificare il trattamento farmacologico. In aggiunta alle variabili demografiche (sesso, età), il tono dell’umore è stato valutato attraverso la versione breve della GDS a 15 item, mentre le performance cognitive attraverso il MMSE. Sono state inoltre considerate: disabilità (Barthel Index ingresso e dimissione), prima diagnosi (causa del ricovero) e seconda diagnosi alla dimissione (prima patologia associata). Pazienti e metodi Durante la degenza, la rilevazione oggettiva (colloquio e osservazione clinica) e soggettiva (sintomi riferiti, punteggio della scala GDS) ha permesso la diagnosi di disturbo depressivo (DSM IV). Il trattamento farmacologico è stato rilevato alla dimissione: numero e classe di farmaci antidepressivi, altri farmaci psicotropi prescritti (ansiolitici, ipnotici, neurolettici). Caratteristiche sociodemografiche e cliniche in 83 pazienti ricoverati in un’U.O. di Geriatria Media/(%) DS(±) Età Sesso (F) 77.02 (62.6) 9.05 MMSE GDS GDS (M) GDS (F) 23.3 6.4 6.3 6.5 5.7 3.4 3.6 3.4 BARTHEL ingresso BARTHEL dimissione 54.6 71.5 36.0 30.1 Patologie cardiovascolari (N. 19) Patologie cerebrovascolari (N. 12) Patologie respiratorie (N. 10) Patologie neoplastiche (N. 9) Patologie gastrointestinali (N. 8) Sepsi (N. 6) Delirium incidente (N. 6) (22.9) (14.5) (12.0) (10.8) (9.6) (7.2) (7.2) Diagnosi e terapia del disturbo depressivo in 83 pazienti ricoverati in un’U.O. di Geriatria N. % Disturbo dell’adattamento Disturbo depressivo e dist. ansia Depressione da malattia organica Depressione maggiore Distimia Sintomi depressivi in demenza 51 13 8 6 3 2 61.4 15.6 9.6 7.2 3.6 2.4 SSRI SNRI Triciclici Altri SSRI+altri 71 5 5 2 10 85.5 6.0 6.0 2.5 12 Antidepressivo + ansiolitico: Antidepressivo + ansiolitico diurno Antidepressivo + ipnotico Neurolettico atipico 29 13 16 5 35 16 19 6.0 Non si sono osservate differenze tra i sessi Gravità dei sintomi depressivi per patologia somatica (GDS score) in 83 pazienti ricoverati in un’U.O. di Geriatria Malattie respiratorie Neoplasia Malattie gastrointestinali Sepsi Malattie cerebrovascolari Malattie cardiovascolari Malattie metaboliche Media DS 7.0 7.2 7.7 7.1 6.1 5.9 5.5 2.9 3.4 3.9 5.1 2.8 3.6 2.5 Associazione fra gravità dei sintomi depressivi (GDS score) e variabili cliniche in 83 pazienti ricoverati in un’U.O. di Geriatria R p ETA’ BADL (ingresso) BADL (dimissione) DELTA-BADL (dimissione-ingresso) -0.22 .02 -0.13 ns -0.21 .03 -0.05 .05 (Pearson corr.) Modificazioni dello stato funzionale fra ingresso e dimissione nei diversi gruppi di pazienti affetti da disturbi depressivo delta-badl 25 0 to 10 10 to 20 20 to 30 30 to 40 15 40 to 50 50 to 60 10 60 to 70 5 70 to 80 80 to 90 0 depclass de m en za ag gi or e de p in m de p De p+ an sia a al or ga ni c m de p Si nt om id ep -a dj tim ia 90 to 100 Di s Frequency 20 Conclusioni I risultati ottenuti mettono in evidenza l’elevata frequenza dei sintomi depressivi in una popolazione ospedalizzata per patologia somatica acuta. La maggior parte dei pazienti è affetta da disturbo dell’adattamento con umore depresso, verosimilmente secondario all’evento clinico acuto ed alla conseguente dipendenza funzionale. Conclusioni I sintomi depressivi sono più elevati nei pazienti più giovani, ed in quelli affetti da alcune patologie somatiche acute (malattie respiratorie, neoplasia, malattie gastrointestinali, sepsi). Ulteriori studi sono necessari per indagare l’efficacia, in termini di modificazione della prognosi funzionale e di miglioramento del tono dell’umore, del trattamento antidepressivo al follow up. Conclusioni L’impatto della depressione è tale da esigere che essa venga diagnosticata e trattata in ogni setting di cura: dall’ambulatorio del medico di base all’ospedale per acuti. Il trattamento In ospedale: z Identificare le patologie mediche o psichiatriche associate che possono interferire con il trattamento antidepressivo z Educare i pazienti (e le loro famiglie) Follow up: z Monitorare la “compliance” al trattamento z Gestire gli effetti collaterali dei farmaci z Valutare l’efficacia del trattamento in corso Il trattamento z z Tutti gli antidepressivi devono essere considerati uguali in termini di efficacia o tempi di risposta. Un trial farmacologico adeguato (4-6 settimane) dà una percentuale di risposta del 50-70%. Il Trattamento Criteri di scelta: • Precedente risposta ad un farmaco antidepressivo. • Precedente risposta di un membro della famiglia ad un farmaco antidepressivo. • Scelta sulla base di effetti collaterali. • Scelta sulla base di interazioni con altri farmaci assunti dal paziente. Da: Whooley MA, Simon GE. Managing depression in medical outpatients. N Engl J Med, 2000; 343: 1942-1950. Il trattamento C I T A L O P R A M : 1 0 m g / d ie p e r 3 g g in u n ic a s o m m in is tr a z io n e a l m a ttin o , q u in d i s a lir e fin o a 2 0 - 3 0 m g / d ie . S E R T R A L I N A : 2 5 m g / d ie p e r 3 g g in u n ic a s o m m in is tr a z io n e a l m a ttin o , q u in d i s a lir e fin o a 5 0 - 1 0 0 m g / d ie . V a lu ta r e la r is p o s t a a l fa r m a c o d o p o 3 - 4 s e ttim a n e . M ig lio r a m e n to c lin ic o ? NO Sì A u m e n ta r e fin o a d o s e m a x to lle r a t a : C I T A L O P R A M : 4 0 m g / d ie * S E R T R A L I N A : 2 0 0 m g / d ie * T r a t ta r e p e r 4 - 6 s e ttim a n e m o n ito r a n d o s e ttim a n a lm e n te Da: Mulsant BH, Alexopoulos GS. Pharmachological treatment of depression in older primary care patients: the PROSPECT algorithm. Int J Geriatr Psychiatry 2001;16:585-92. Il trattamento z z z Scelta di un altro farmaco: paroxetina, trazodone, venlafaxina, reboxetina, moclobemide. Strategie di potenziamento: Associare litio (100-200 mg/die da incrementare gradualmente fino a ottenere livelli di litiemia pari a 0.4-0.8 mEq/l); Associare T3 (37.5 µg/die) - anche in pazienti eutiroidei. Associazione con un altro antidepressivo. Da: University of Michigan Health System. Guidelines for Depression, 1998. Il trattamento Augmentation strategy z z z z Preserves improvement produced by the current antidepressant (in partial responders) Prevents delays associated with discontinuation of the current agent and titration of a new one Results in a longer trial of the current agent Combination of two antidepressants affecting different neurotransmitter systems may have a synergistic effect Switching strategy z Avoids potential drug-drug interactions z Simpler medication regimen z Lower costs z Easier attribution and management of side effects Da: Mulsant BH, Alexopoulos GS. Pharmachological treatment of depression in older primary care patients: the PROSPECT algorithm. Int J Geriatr Psychiatry 2001;16:585-92. Disturbi associati Depressione e sintomi psicotici: z Aggiungere risperidone (0.5-1.5mg/die) se utilizzano antidepressivi sedativi. z Aggiungere olanzapina (1.25-5mg/die) se utilizzano antidepressivi non sedativi. si si Da: Kennedy GJ. Recognizing difficult to treat late life depression. Chicago, may 2001. Disturbi associati Depressione e ansia: z Utilizzare antidepressivi dal profilo più sedativo (trazodone, paroxetina). z Aggiungere, se non vi sono controindicazioni, benzodiazepine (alprazolam, oxazepam o bromazepam). Disturbi associati Depressione e insonnia: z Zolpidem - particolarmente ben tollerato z Benzodiazepine che non hanno interazioni con SSRI (lorazepam, oxazepam) z Trazodone (25 mg prima del sonno) Conclusioni z z z z La depressione si associa in maniera dose-dipendente a mortalità e disabilità, pertanto va diagnosticata e trattata come ogni altra patologia. La depressione può essere difficile da riconoscere: è necessario “perdere tempo” a valutare la persona nel contesto in cui vive. In ogni luogo di cura (dall’ambiente ospedaliero per acuti al domicilio, alla RSA) è necessario utilizzare mezzi di screening affidabili e di rapida somministrazione per fare diagnosi di depressione. La valutazione è la premessa del trattamento.