Depressione
Non è forte chi non cade mai
ma colui che cadendo ha la forza di rialzarsi
J. W. Goethe
P. Picasso
La tristezza, come le altre emozioni, fa parte della nostra vita quotidiana
ed è un sentimento estremamente utile per affrontare
gli inevitabili cambiamenti e perdite dell’esperienza umana.
Ad ognuno di noi capita di essere giù di morale, sentirsi scoraggiati, irritabili più del
solito e definirsi “depressi”.
La tristezza ci segnala la perdita di qualcosa di prezioso. Spesso, infatti, segue eventi
negativi o spiacevoli, come per esempio la morte di una persona cara, una malattia, un
incidente, un fallimento sentimentale o lavorativo.
Questo sentimento comporta un temporaneo abbassamento dell’umore, tendenza
all’inattività, rallentamento, mancanza di energie e desiderio di piangere e/o pianto.
L’abbassamento dell’umore non deve preoccupare quando ha una spiegazione “logica”,
dura per un tempo limitato e non porta ad una riduzione importante o interruzione delle
proprie attività quotidiane.
Quando lo stato di tristezza, invece, si prolunga in modo costante, per settimane o
addirittura mesi, allora c'è qualcosa che non va e in questi casi si può addirittura arrivare
a parlare di depressione.
Disturbo dell’Umore
Con il termine depressione si fa riferimento ad un Disturbo del tono dell’Umore.
L’umore è una funzione psichica importante, consente l’adattamento del nostro mondo
interno a quello esterno: innalzandosi quando ci troviamo in situazioni positive e
favorevoli, abbassandosi quando ci troviamo in situazioni negative e spiacevoli.
La sua flessibilità ci permette di rispondere in modo adeguato alle circostanze.
Nella depressione invece si ha una rigidità caratterizzata dall’umore che si fissa verso il
basso e non è più influenzabile dalle situazioni esterne, nemmeno se favorevoli.
Usando una metafora:
una persona ammalata di depressione
è come se guardasse la realtà esterna attraverso quattro, cinque paia di occhiali scuri
avendone quindi una visione assolutamente nera e negativa.
Campanelli d’allarme
La depressione, però, non è riconoscibile dal semplice abbassamento dell'umore.
Vi sono un insieme di sintomi che mostrano un cambiamento evidente del modo in cui la
persona è solita a ragionare, pensare e comportarsi.
Secondo il DSM-IV (la più diffusa classificazione dei disturbi psichiatrici) si parla di
depressione maggiore quando sono presenti, tutti i giorni o per la maggior parte del
giorno, cinque o più dei seguenti sintomi, per almeno due settimane:
•
tristezza o irritabilità
•
scarso piacere e interesse per qualsiasi attività, o quasi
•
disturbi del sonno (insonnia o ipersonnia)
•
diminuzione o aumento dell'appetito o del peso
•
rallentamento dei movimenti o irrequietezza
•
stanchezza o mancanza d’energia
•
sensi di colpa o perdita di autostima
•
difficoltà a pensare, concentrarsi, decidere
•
pensieri di morte, progetti di suicidio
In Italia, sono circa 6 milioni le persone che ne soffrono ed è così diffusa
che colpisce almeno una volta una persona su cinque nel corso della vita.
Le cause della depressione possono essere molteplici, ma la ricerca ha dimostrato che
nelle persone depresse il pensiero negativo è sempre presente e che se lasciato
incontrollato mantiene e peggiora lo stato depressivo.
In assenza di una patologia organica diagnosticata, la depressione deve essere
considerata la manifestazione esterna di un malessere più profondo, una forma di
comunicazione che deve trovare ascolto e cura.
Purtroppo il 50% dei pazienti depressi non viene diagnosticato, spesso a causa di
numerosi pregiudizi che circondano quasi tutte le problematiche psicologiche.
Alcuni di questi pregiudizi riguardano: sottovalutare o normalizzare eccessivamente la
sofferenza; pensare che per uscire dalla depressione è necessario solo un po’ di buona
volontà; non affidarsi a psicologi o psichiatri per timore di essere ritenuti “matti”;
considerare estremamente pericoloso e dannoso l’uso di psicofarmaci.
In altri casi, non è così semplice comprendere la condizione in cui si trova la persona
depressa in quanto vi sono situazioni più complesse e non facilmente identificabili.
A seconda, infatti, della natura transitoria o permanente dei sintomi, della loro gravità e
delle oscillazioni del tono dell’umore si possono distinguere anche altre patologie
dell’umore come la Mania o il Disturbo Bipolare.
La depressione è una malattia che si cura.
Per questo motivo, attraverso l’aiuto di uno specialista, è importante identificare al più
presto le cause del malessere, bloccare i meccanismi di mantenimento e assumere una
terapia farmacologica adeguata.
Dott.ssa Elisa Dal Corso
psicologa e psicoterapeuta
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