LA CINA
COMUNISTA
“Socialismo con caratteristiche cinesi”
E' il termine con cui si definisce l'insieme di
riforme economiche che portarono la Repubblica Popolare Cinese a privatizzare una
consistente parte delle industrie di proprietà dello Stato.
Secondo Deng Xiaoping (politico cinese) la coesistenza di industrie statali e private era il
modello di sviluppo economico che la Cina avrebbe dovuto seguire per aprirsi con successo al
mercato estero e anche per sanare la disastrosa situazione delle aziende statali
mantenendone il controllo da parte del partito. Deng sosteneva che creando concorrenza alle
aziende pubbliche le si sarebbe rese più solide (come avvenne) e che tutto ciò era fattibile
senza compromettere il potere del Partito Comunista Cinese. I risultati successivi hanno dato
ragione al governo di Pechino, perché in circa venti anni, a partire dal 1984 quando Deng le
varò, la Cina entrò tra le prime potenze economiche mondiali.
Deng Xiaoping riassumeva l'idea del Socialismo con caratteristiche cinesi nel famoso
detto "Non importa se il gatto sia nero o bianco, purché acchiappi i topi", a significare che
quel che contava erano i risultati, anche se i mezzi utilizzati per conseguirli fossero stati
"devianti" rispetto all'ortodossia comunista. Tale ideologia contrastava quella di Mao
Zedong che invece prevedeva una Cina strettamente arroccata su forme economiche
tradizionali (Mao usava dire "Essere rosso è più importante che essere esperto").
Oggi la Cina è al primo posto mondiale nella classifica di crescita economica statale. Nel
novembre 2001 è stata ammessa nella World Trade Organization. A inizio millennio il governo
cinese ha creato nelle zone che attraggono più investitori stranieri le ZES (Zone Economiche
Speciali).
La liberalizzazione fu applicata in scala enormemente minore rispetto che in Russia, i
successori di Deng infatti continuarono l'opera di riforma, lasciando però la guida economica
del paese alle industrie statali e cooperative che tuttora controllano i settori strategici
dell'economia, le riforme sono affiancate a norme per frenare il dilagare della corruzione
nelle aziende pubbliche.
Altri paesi indocinesi come il Laos e soprattutto il Vietnam hanno inaugurato un Socialismo di
Mercato.