Capitolo 9: Introduzione al ciclo economico - e-Learning

MACROECONOMICS
N. GREGORY MANKIW
MARK P. TAYLOR
Capitolo 9:
Introduzione al ciclo
economico
Prof. Lucia Visconti Parisio
Sommario:
• Differenza tra il breve ed il lungo
perido. Il ciclo economico è tema di
lungo periodo.
• La domanda aggregata.
• L’offerta aggregata nel breve e nel
lungo periodo.
• Il modello di domanda e di offerta
aggregata è utilizzato per studiare gli
effetti di shock all’economia nel breve
e nel lungo periodo.
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Macroeconomics, European Edition
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Crescita del PIL reale in UK
TASSO MEDIO
DI CRESCITA =
2.5%
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Orizzonti temporali
• Long run (lungo periodo):
I prezzi sono flessibili in risposta a
variazioni nella domanda e nell’offerta.
• Short run (breve periodo):
molti prezzi sono rigidi ad un livello
predeterminato.
I meccanismi economici funzionano
in modo molto diverso quando i
prezzi sono fissi.
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Nella teoria macroeconomica
classica
(capitoli precedenti)
• Il prodotto è determinato dal lato dell’offerta:
– Offerta di capitale e lavoro
– tecnologia
• Variazioni nella domanda per beni e servizi (C,
I, G ) hanno effetto solo sui prezzi, non sulle
quantità.
• Piena flessibilità dei prezzi è assunzione
cruciale, perciò la teoria classica è valida solo
nel lungo periodo.
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In presenza di prezzi rigidi:
…prodotto ed occupazione dipendno
anche dal lato della domanda, che a sua
volta è influenzata da:
• Politica fiscale (G e T )
• Politica monetaria (M )
• Altri fattori, come cambiamenti esogeni
in C o I.
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Domanda ed offerta aggregata
• Modello centrale per descivere le
fluttuazioni economiche e le politiche di
stabilizzazione
• Mostra come si determinano prodotto
aggregato e livello dei prezzi
• Mostra come l’economia di breve
periodo si differenzia da quella di lungo
periodo
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Domanda aggregata
• La funzione di domanda aggregata
mostra la relazione tra prezzi e quantità
di prodotto domandato.
• Una introduzione al modello AD/AS, si
fonda su una semplice teoria del lato
della domanda fondata sulla teoria
quantitativa della moneta.
• La teoria della domanda aggregata verrà
meglio sviluppata in seguito.
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Domanda aggregata
• Dal capitolo 4, riprendiamo l’equazione:
MV = PY
la domanda di moneta:
(M/P )d = k Y
dove V = 1/k = velocità di circolazione.
• Dati M e V, queste equazioni implicano
una relazione inversa tra P e Y:
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Offerta aggregata nel lungo
periodo
• Dal capitolo 3: nel LP il prodotto è
determinato dall’offerta di fattori e dalla
tecnologia
Y è indicato come il livello di output di piena
occupazione o livello naturale di output
al quale tutte le risorse sono pienamente
impiegate.
“piena occupazione” significa che la
disoccupazione è al suo tasso naturale.
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Offerta aggregata nel lungo
periodo
• L’output non dipende dai prezzi quindi la
funzione di offerta aggregata di lungo
periodo (LRAS) deve essere verticale:
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Offerta aggregata nel lungo
periodo
P
LRAS
La curva LRAS
è verticale al
livello di output
di piena
occupazione.
Y
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Y
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Effetto di lungo periodo di un
aumento di M
P
LRAS
Un aumento
di M sposta
la AD a dx.
Aumento dei
prezzi nel LP…
P2
P1
AD2
AD1
…mentre
l’output resta
costante.
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Y
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Y
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Offerta aggregata nel breve
periodo
• Rigidità di alcuni prezzi.
• Assumiamo che nel BP tutti I prezzi
retsano fissi ad un livello predeterminato
• Le imprese sono disposte a vendere
tutta la quantità domandata a quel
prezzo.
• Nel BP la curva AS (SRAS) è
orizzontale:
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Offerta aggregata nel breve
periodo
Il livello dei
prezzi è fisso
ad un livello
dato e le
imprese
soddisfano
tutta la
domanda a
quel prezzo.
P
SRAS
P
Y
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SRAS
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Dal breve al lungo periodo
Nel tempo i prezzi gradualmente si
aggiustano, aumentando o diminuendo
Se nel BP
Allora nel LP, I
prezzi
aumento
diminuzione
Restano costanti
Questo movimento dei prezzi conduce
l’economia verso il suo equilibrio di LP.
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Supponiamo ∆M > 0 nel BP
A = equilibrio
iniziale
P
B = nuovo eq. di
BP dopo ∆M
>0
LRAS
C
P2
P
B
A
C = equilibrio
LP
Y
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Y2
SRAS
AD2
AD1
Y
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Shocks esogeni
• shocks: cambiamenti esogeni della
domanda o dell’offerta
• Shocks spingono temporaneamente il
sistema lontano dal pieno impiego.
• Ad esempio una modifica della velocità
V, ad offerta di moneta costante,
comporta che gli individui useranno la
moneta in un numero minore di
transazioni con una conseguente
risuzione della domanda di beni e
servizi:
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Shock negativo di domanda
Lo shock sposta
AD a sx, per cui
output ed
occupazione
cadono nel BP
P
Nel tempo i prezzi
si riducono e
l’economia ritorna
al valore di output
di equilibrio.
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P
LRAS
B
P2
A
SRAS
C
AD1
AD2
Y2
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Shocks di offerta
Uno shock di offerta modifica i costi di
produzione e quindi I prezzi praticati dalle
imprese (si parla di price shocks)
Esempi di shock di offerta negativi:
• Il cattivo tempo riduce i raccolti e fa salire i prezzi
dei prodotti.
• Aumento dei salari.
• Nuove regole impongono costi alle imprese per
ridurre l’inquinamento (cfr. Esternalità)
(al contrario gli shocks favorevoli riducono i
costi di produzione ed i prezzi.)
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Caso empirico: la crisi
petrolifera degli anni ‘70
• Inizio anni ‘70: l’OPEC ha deciso una
riduzione coordinata dell’offerta petrolifera.
Aumento del prezzo del petrolio:
11% in 1973
68% in 1974
16% in 1975
• Impatto sui costi di produzione e sui prezzi.
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Caso empirico: la crisi
petrolifera degli anni ‘70
P
Aumento SRAS,
diminuzione
dell’output e
dell’occupazione
P2
In assenza di altri
price shocks, I
prezzi
diminuiscono nel
tempo di nuovo
verso il pieno
impiego.
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LRAS
B
SRAS2
A
P1
SRAS1
AD
Y2
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Y
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Politica di stabilizzazione
• Azioni di policy con l’obiettivo di
smorzare le fluttuazioni economiche che
colpiscono l’economia nel BP.
• La politica monetaria può ridurre gli
effetti negativi di uno shock di offerta:
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Stabilizzazione tramite politica
monetaria
P
Lo shock
negativo di
offerta porta
l’economia
al punto B.
P2
LRAS
B
SRAS2
A
P1
SRAS1
AD1
Y2
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Y
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Y
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Stabilizzazione tramite politica
monetaria
P
Ma la banca
centrale
aumenta
l’offerta di
moneta.
P2
risultato:
P innalzato in via
permanente, ma Y
rimane al livello di
piena occupazione.
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B
C
SRAS2
A
P1
AD2
AD1
Y2
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