Il modello biopsicosociale e l’ICF l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha elaborato differenti strumenti di classificazione delle patologie organiche, psichiche e comportamentali delle popolazioni, al fine di migliorare le procedure diagnostiche e terapeutiche. Nel 1970 viene pubblicata la Classificazione Internazionale delle malattie” (ICD, 1970) in risposta all’esigenza di classificare ogni sindrome e disturbo (identificato come Disease) in termini causali, focalizzando l’attenzione sull’aspetto eziologico della patologia e fornendo una descrizione delle principali caratteristiche cliniche allo scopo di individuare indicazioni diagnostiche; le diagnosi vengono quindi tradotte in codici numerici che rendono possibile la memorizzazione, la ricerca e l’analisi dei dati. Nel tempo l’ICD rivelerà diversi limiti. L’OMS lavorerà dunque ad un nuovo manuale di classificazione allo scopo di mettere causa delle patologie, ma anche sulle loro conseguenze: “la Classificazione Internazionale delle menomazioni, delle disabilità e degli handicap” (ICIDH, 1980) che si focalizza non sulla causa della patologia, ma l’importanza e l’influenza che il contesto ambientale esercita sullo stato di salute delle popolazioni. Non si parte più dal concetto di malattia inteso come Disease ma dal concetto di salute, inteso come benessere fisico, mentale, relazionale e sociale. L’OMS raccomanda di utilizzare l’ICD e l’ICIDH in modo complementare in modo da integrare i dati eziologici con la valutazione dell’impatto che una determinata patologia ha sull’individuo inteso come persona e sul contesto ambientale in cui è inserito. Infine, la presenza di alcuni limiti concettuali insiti nella classificazione ICIDH ha portato l’OMS ad elaborare un’ulteriore strumento, “La Classificazione Internazionale del funzionamento e delle disabilità" (ICIDH-2, 1999) da cui viene sviluppata “La Classificazione Internazionale del funzionamento,disabilità e salute (ICF, 2001) a cui attualmente ci riferiamo. L'ICF è strutturato in 4 principali componenti: • • • • Funzioni corporee Strutture corporee Attività (Attività e partecipazione in relazione a capacità e performance) Fattori ambientali Il funzionamento e la disabilità sono viste come una complessa interazione tra le condizioni di salute dell'individuo e l'interazione con i fattori ambientali e personali in una prospettiva dinamica, interattiva e co-evolutiva. L'ICF è applicabile a tutte le persone, anche quelle in perfetta salute nella misura in cui si pone attenzione alla valutazione del funzionamento, con obiettivi molto diversificati, da un utilizzo clinico fino a studi epidemiologici e di politica della salute. Obiettivo è descrivere lo stato di salute delle persone in relazione ai loro ambiti esistenziali (sociale, familiare, lavorativo) al fine di cogliere eventuali condizioni di difficoltà determinate da un cattivo “funzionamento” delle persone,nelle loro situazioni di vita quotidiana in relazione al loro contesto di vita. L’analisi delle varie dimensioni esistenziali dell’individuo porta a evidenziare non solo come le persone convivono eventuali patologie e disabilità, ma anche cosa è possibile fare per migliorare la qualità della loro vita.L’approccio integrato della classificazione si esprime tramite l’analisi dettagliata di tutte le dimensioni esistenziali dell’individuo, poste sullo stesso piano. All’interno del framework delineato dall’ICF il concetto di disabilità preso in considerazione dall’Organizzazione Mondiale della Sanità non intende evidenziare i deficit che compromettono le condizioni di vita delle persone, ma vuole definire un continuum multidimensionale. E la disabilità viene individuata come una variazione lungo tre dimensioni definite come deficit (organico o psichico), limitazioni nell’attività e limitazioni nella partecipazione, prendendo in considerazione tutte le aree del vivere individuale e collettivo. Riferimenti - OMS, Decima Revisione della Classificazione Internazionale delle sindromi e dei disturbi psichici e comportamentali (ICD-10), Masson, Milano, 1992. - OMS, Classificazione Internazionale delle menomazioni, disabilità e degli handicap (ICIDH), Cles, 1980. - OMS, Classificazione Internazionale del funzionamento e delle disabilità, ICIDH-2, Bozza Beta-2, versione integrale, Erickson, Trento, 1999. - OMS, Classificazione internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute (ICF), Erickson, Trento, 2001.