Alunni con certificazione ai sensi della Legge 104 accompagnati nel loro iter scolastico da un docente di sostegno e\o da un assistente educatore e per i quali viene redatto un Piano Educativo Individualizzato formalizzato dal Consiglio di Classe in condivisione con la famiglia e il personale medico di riferimento dell’alunno. Alunni, ai sensi della Circolare n. 8 del 2013, con difficoltà di Apprendimento; sia in presenza che in assenza di una valutazione medico\clinica effettuata da personale sanitario (che non richiedono l’intervento di un insegnante di sostegno). Alunni con diagnosi di Disturbo Specifico di Apprendimento, in base alla Legge 170 del 2010. Per questi alunni viene predisposto, da parte del Consiglio di Classe e dal referente DSA, un Piano Didattico Personalizzato che illustri gli strumenti compensativi e dispensativi utilizzati per agevolare gli apprendimenti. Alunni, ai sensi della Circolare n. 8 del 2013, con disagio e \ o svantaggio linguistico \ socio \ culturale. ICF “Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute” (International Classification of Functioning, Disability and Health) 2001. L’ICF è uno strumento messo a punto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) per ottenere una classificazione sistematica che descriva le modificazioni dello stato di salute di una persona e gli stati ad essa correlati. CONCETTO DI SALUTE SECONDO L’OMS Salute = assenza di malattia SALUTE completo stato di benessere fisico mentale e sociale e non soltanto assenza di malattia o infermità ICF Approccio BIO-PSICO-SOCIALE Da una prospettiva bio-medica Impairment Disability/Deficit (menomazione) Disabilità Handicap Svantaggio Approccio BIO-PSICO-SOCIALE NON valuta la patologia VALUTA i suoi funzionamenti il grado di salute problematici e le della persona condizioni di contesto che li influenzano suoi funzionamenti in positivo, ossia ciò che una persona sa fare a livello personale e nella relazione con l’ambiente COMPONENTI DELL’ICF Le funzioni corporee devono intendersi come le funzioni fisiologiche dei sistemi del corpo (funzioni psicologiche comprese). Le strutture del corpo sono parti anatomiche del corpo quali gli organi, le membra ed i loro componenti. L’attività è l’esecuzione di un compito o di un’azione da parte di individuo. La partecipazione è il coinvolgimento in una situazione di vita. I fattori ambientali sono gli atteggiamenti, l’ambiente fisico e sociale in cui le persone vivono e conducono la loro esistenza. ECCO CHE ARRIVIAMO ALLA DEFINIZIONE DI … DISABILITÀ come “una condizione di salute in un ambiente sfavorevole”. CAMPI DI APPLICAZIONE DELL’ICF L’ICF è pensato per orientare la descrizione del funzionamento e della disabilità in tutti i contesti operativi rilevanti. ICF è stato pensato per: -migliorare la valutazione clinica con particolare riferimento alla riabilitazione; -favorire i processi di inclusione sociale, scolastica e lavorativa; -strutturare le valutazioni orientate al riconoscimento di diritti e benefici; -rendere più attendibili le statistiche sulla disabilità; -facilitare la comunicazione tra istituzioni di cura ed assistenza e professionisti di diversa formazione; -essere strumento di comunicazione tra persone con disabilità e servizi socio-sanitari; - costituire la base di riferimento concettuale e linguistica per sviluppare nuove scale di misura. ICF-CY E BES Il modello ICF-CY basandosi sul profilo di funzionamento e sull’analisi del contesto, consente di individuare i Bisogni Educativi Speciali (BES) dell’alunno prescindendo da preclusive tipizzazioni. Ciò significa che esso ci può aiutare ad individuare funzionamenti problematici dei bambini/ragazzi in età evolutiva, verso i quali adottare scelte di contesto facilitanti ed eque a prescindere dalla presenza di certificazioni di disabilità o diagnosi di disturbi. Sguardo alla … NORMATIVA DI RIFERIMENTO Legge 118/71 art. 28 Legge 517/77 Legge 270/1982 Sentenza Corte Costituzionale n. 215 del 3.06.87 Legge 104/92 artt. 3, 12, 13, 14, 15, 16 DPR 24 febbraio 1994 Legge 328/2000 Legge 289/2002 ART. 35 comma 7 Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità 2006 e Legge 3 marzo 2009, n. 18 DPCM 185/2006 artt. 2 e 3 Accordo Stato-Regioni per l’accoglienza scolastica e la presa in carico degli alunni con disabilità” (2008) Linee Guida per l’integrazione scolastica degli alunni con disabilità 2009 Il diritto allo studio è un principio garantito costituzionalmente 1948 Costituzione art. 3, 34 e 38 Art. 3 «Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali dinanzi alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali». «E’ compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione». Art. 34 « La scuola è aperta a tutti »… Art. 38 «Gli inabili e i minorati hanno diritto all’educazione e all’avviamento professionale». Legge 118/71 art. 28 «L'istruzione dell'obbligo deve avvenire nelle classi normali della scuola pubblica, salvi i casi in cui i soggetti siano affetti da gravi deficienze intellettive o da menomazioni fisiche di tale gravità da impedire o rendere molto difficoltoso l'apprendimento o l'inserimento nelle predette classi normali. Sarà facilitata, inoltre, la frequenza degli invalidi e mutilati civili alle scuole medie superiori ed universitarie. Le stesse disposizioni valgono per le istituzioni prescolastiche e per i doposcuola.» Non dispone nessuna abrogazione delle norme preesistenti sulle classi differenziali e sulle scuole speciali. Legge 517/77 Sancisce il principio di integrazione prevedendo misure organizzative, risorse e strumenti necessari per la sua attuazione solo per scuola elementare e alla scuola media Riconosce l’importanza di interventi educativi individualizzati e finalizzati al pieno sviluppo della personalità degli alunni; prevede attività di gruppo anche fra classi diverse; consente di svolgere attività integrative nell’ambito della programmazione educativa; indica criteri per l’utilizzazione degli insegnanti di sostegno. Dispone l’abrogazione delle classi differenziali. Entro i primi due mesi di scuola dell’anno scolastico in corso. MA CHI FA LE DIAGNOSI Sono valide le diagnosi effettuate da strutture pubbliche e private autorizzate o accreditate. L’equipe deve essere composta da neuropsichiatra infantile psicologo, e logopedista. Indicatori di BES che possono essere individuati dal Consiglio di classe o Team • • • • svantaggio socio-economico (famiglie di basse fasce di reddito, ISEE, assenza di libri di testo e materiali didattici); svantaggio linguistico (alunni nati all’estero, adottati; alunni che parlano Italiano solo a scuola ); svantaggio culturale (alunni con problematiche psicologiche: poco motivati, passivi, aggressivi, con scarsa autostima, che non fanno compiti, non hanno materiale didattico/sportivo, alunni con genitori problematici: non seguiti dalla famiglia, con genitori poco presenti/ depressi/ divorziandi/divorziati/separati); disturbi evolutivi specifici: “per “disturbi evolutivi specifici” intendiamo, oltre i disturbi specifici dell’apprendimento, anche i deficit del linguaggio, delle abilità non verbali, della coordinazione motoria, dell’attenzione e dell’iperattività, mentre il funzionamento intellettivo limite può essere considerato un caso di confine fra la disabilità e il disturbo specifico “ (C.M. 8/13); questa è l’area più critica se lasciata al solo Consiglio di classe. E’ necessario che vengano acquisite competenze di autonome valutazioni pedagogico didattiche da parte del team/C di C., per quelle situazioni che non richiedano indagini cliniche , per intervenire nel momento dell’evidenziazione del bisogno. Rimane per alcuni casi (deficit del linguaggio, adhd …) una necessaria collaborazione con i servizi socio-sanitari per l’individuazione della situazione di bisogno, che può avvenire attraverso relazioni di svantaggio , diagnosi …ecc Vi è certamente l’esigenza che l’individuazione di un alunno con bisogno educativo speciale sia una scelta condivisa da tutti i docenti e dai genitori.