Prova scritta dell’esame di Teoria dei Segnali 30/09/02 Esercizio n°1 Un processo Z (t ) gaussiano e stazionario con funzione di autocorrelazione Rz ( ) ( ) viene sin( f ) filtrato con un filtro avente risposta in frequenza H ( f ) ottenendo il processo X (t ) . f Calcolare le funzioni densità di probabilità del secondo ordine del processo X (t ) , 1 f x ( x1, x2 ; t1 , t2 ) con t2 t1 . 2 Commentare la stazionarietà del processo X (t ) . Esercizio n°2 Discutere linearità ed invarianza temporale del sistema specificato dalla seguente relazione tra ingresso ed uscita: y(t ) x(t ) cos(2f 0t ) sin( f 0t ) Assumendo poi, x(t ) e che y(t) venga campionato per una conversione A/D, indicare t qual è la minima frequenza di campionamento che consenta un’esatta ricostruzione del segnale a partire dai suoi campioni. Esercizio n°3 Sia una variabile casuale mista con densità di probabilità f (x) costante nell’intervallo [0, 1] e 1 1 di assumere il valore . Sia data la trasformazione non lineare 3 2 y g ( x) log( 1 x) . Si calcoli la funzione di densità di probabilità della variabile casuale g ( ) . con probabilità Esercizio 1 Essendo Z(t) gaussiano e il sistema LTI il processo in uscita è ancora gaussiano . La f.d.t. del II ordine di 2 v.a. congiuntamente gaussiane è: f x, y 1 2 1 2 e 1 2 1 2 x 2 2 2 x y y 2 2 2 Nel nostro caso ξ e η sono le variabile estratte dal processo negli istanti t1 e t2. X t1 X t2 dobbiamo calcolare X t1 , X t 2 , X t1 , X t 2 , X t1 ,t 2 Essendo il processo in ingresso al sistema LTI stazionario anche il processo in uscita è stazionario 1 X e X risulteranno costante con t e t1 , t2 t2 t1 2 Calcoliamo X Z H 0 Z 1 0 poichè Z 2 lim RZ 0 X RXX 0 RXX RZZ h h h F-1H f rect1 t RXX RZZ h h poichè h h rect rect per la proprietàdella rispettoalla convoluzione rect rect rect rect d 1 rect 2 Rxx() 1 2 1 2 1 = 1 1 2 1 2 1 Oppure SZZ F-1RZZ 1 RXX F-1S XX f F-1H f SZZ f F-1 senc f 1 2 1 rect dalletabelle 2 X t R XX 0 1 t 2 t1 C XX t 2 t1 C XX t 2 t1 x t1 x t 2 1 1 1 2 C XX t 2 t1 R XX t 2 t1 X R XX 1 2 2 2 1 1 3 x12 x1x2 x22 f X x1 , x 2 ; t1 , t1 e 2 3 2 Esercizio 2 Si consideri il sistema : x(t) yt xt cos 2f ot y(t) cos(2f0t) Il sistema è lineare se ad un ingresso xt x1 t x2 t l’uscita risulta yt y1 t y2 t y1 t x1 t cos 2f 0t dove y2 t x2 t cos 2f 0t Verifica y t x1 t x2 t cos 2f 0t x1 t cos 2f 0t x2 t cos 2f 0t y1 t y2 t il sistema (un modulatore in ampiezza) è lineare Il sistema è tempo invariante se ad una traslazione del segnale in ingresso x(t-t 0 ) si ottiene in uscita il segnale traslato y(t-t 0 ) Verifica yt xt cos 2f ot consideriamo yt xt t 0 cos(2f o t ) yt t 0 x(t-t 0 ) cos(2f0t) Il sistema è tempo variante Assumendo xt Xf sin f 0t f 0 senctf0 t f0 rect f 0 f f0 Y f X f F cos 2f 0t 1 1 X f f0 X f f0 2 2 X(f) f 0 2 -f 0 Y(f) f f0 2 Xf f 0 f f0 B Y(t) è un segnale passa banda e la minima frequenza di campionamento è 3 2 fM dove f M f 0 è la frequenza massima del segnale passa banda 2 fM B B è la larghezza di banda = f0 Fc 3 f fM fM 2 0 B f 1.5 1 il piu’ grande intero non superiore a B 0 F c 3 f0 è la minima frequenza teorica di campionamento che garantisce una perfetta ricostruzione del segnale in una conversione A/D ideale. Esercizio 3 è una variabile aleatoria mista avente la funzione densità di probabilità: f x 2 1 1 1 f x rect x x 3 2 3 2 2 3 1 2 1 x x g(x) g(x) è la funzione monotona continua di figura 1 x Innanzitutto valutiamo i valori assunti dalla v.a. =g(). Poiché 0,1, dal grafico risulta evidente che 0, . Inoltre, si osservi che 1 1 P P log 2 0 2 3 in y=log 2. g 1 2 log 2 ne segue che la f y presenta un impulso di area 1/3 centrato Valutiamo la f y per gli altri valori y. Poiché g(x) è una funzione monotona continua, si può applicare la relazione dyd g f y f g 1 y 1 y (1) Nota: la relazione precedente è valida solo quando si considera la funzione densità di prob. continua per la v.a. f C x 2 1 rect x 3 2 : g 1 y ? y g x log 1 x e y 1 x 1 ey 1 1 x e y x 1 e y g 1 y 1 x g 1 y 1 e y dg 1 y e y 1 e y dy Sostituendo nella relazione (1): f c y f c 1 e y e y 2 1 rect 1 e y e y 3 2 In definitiva, considerando anche l’azione dell’impulso, si ottiene: 1 f y f c y y log 2 3 f y 2 1 2 1 1 rect e y e y y log 2 e y u y y log 2 3 3 3 3 2 2 3 (i) f y 1/3 y log2 (i) 1 1 rect e y 2 0 1 1 1 y e 2 2 2 altrove 0 e y 1 0 y