V I W L'ETÀ DEL POSITIVISMO E LA FILOSOFIA DI COMTE j$j II contesto storico-culturale 4t j ' i .,. - ->ilj ^ ^ -v A "• * 'V"K"v Dq.;>o lo rivoluzioni f":i (.^U.A ../,JV ,-..«•• Lo sviluppo scientificp^e la Rivoluzione industriale producano - nei primi decenni dei X!X secolo - trasformazioni profonde non spio nelle strutture economiche e sociali, ma anche nella cultura e nella filosofia, con '[' affermarsi dei Positivismo, fc*.. o. UM.'.< *••£.••• - . - . . - ; : • • ; ; • • Taie orientaiiiejitg_ajitum.le e di pensiero èja_ risposta alle profonde discontinuità che il processo storico ha prodotto. Innanzitutto esso è caratterizzato dalia consapevolezza della crisi sfcSj3*ché~devono fronteggiare la società gjà e u ityra europee dopo la Eivojjjzjone francese « Vi è, tra i Positivisti, la convinzione che la rivoluzione abbia comportato una frattura rispetto alia stOTilFcad sia croi1 Iato e che non sia più possibile ricostituirlo. Ciò ìiTporta ajjifferenziarsi e~a contrapporsi nettamente ai teorici della ^stg^-gzione, a quei [oro guardare^Ton nostalgia al passato, addirittura al passato medievale, consìderandoio come un modelio perjl presente» Questa crif|jjj_jiuJJ:i cifìTur.'ì c'è llrPrest aura £f£A&2 però, non implica affatto, per i Pos ìtivTsth una scelta di segno opposto, TìeITa_ direzione di una rivoluzione» in ._cjuesta_essi vedono solo un moto disgregatore e non_ costitutivo di un mondo riiiovg, o la ritejigQnQ-^a i'epiiogio Hi una fase di crisi,_jche rìcjhijede, un $trV» un rmlmlì > 11 nuoyg__òrdìne^va realizzato mediante' graduali "riforméle non con azioni rivoluzionarie, che sarebbero dèvaslalTtPè~lò7ìe7g di nuove crisi dL_cjyJlL la fede, ma la questa dovreie - fra l'al.tro . ^capace di generare V» A v a r a msura, n diversi' Paesi, Sa trasformazion£_£Q£Ì.aìe per i teorici positivisti Viene a coilggarsl streftanieptp rnn i rorp^si di considerati come la ernargnaz _one ceti "parassitari ferrriazioné~^elle classi " p roduttìvè comrnerclaie e del proletariato» È, invece, polemico Patteggiamento nei confronti di tutti coloro che (come i teorici del nascente movimento operaio, socialista, comunista e anarchico) si fanno banditori di una prospettiva di trasformazione dei la 'società e mettono in discussione il nuovo ordine borghese, ritenuto invece dai Positivisti l'espressione stessa della modernità e il momento più alto raggiunto dalia civiltà. Un ruolo estremamente rilevante, in diversi Paesi, verrà giocato da! Positivismo come movinnento tendente alla laicizzazione della società. L'jdea delia scienza e di una visione ^ <r-rrV—--^ "' • r-~. • '- '" c:~~r~ ......M......... -* ''positiva" delia società verranno ìnipugnate come un/armj^contro lo spiritualismo e >rtrafìlnsnfiro, trasformandosi in polemica anticlericale, in una lotta apertae taìVO!tajrbmnrosf) rnntrn {''Influenza fessioni religiose n'e[_djversi settori della società e della cultura» ~~ Con lo sviluppo della società industriale e deila cultura positivistica tende ad affermarsi un nuovo modello di intellettuale, identificato con le figure dello scimzjajo, dell'ingegnere, del ni^dico^ de! ms(e5trtn(di p^rsoneT-ctoè, impegnate a sradicare o^T^ Cripta IP mjjjnitip e i'ignnrpmxn, a rreare nuove condizioni di SKUÌI.-/7.:- c^niiilii)-e una visione laica, scientifica, "positiva", delia realtà. Ojtre alla filosofia dei filosofi di professione, i! Positivismo si afferma, perciò, anche come "filosofia degli ingegneri", "filosofia dei maestri di scuola" e "filosofia degli scienziati'''. nnovazione tecnico-scientìfica della società, 73 L'ETÀ DB. POSITIVISMO E LA FILOSOFIA DI COMTC . Molti, invece, sono gli aspetti per i quali il positivismo si contrappone al Romanticismo. jj positivismo, infatti: • afferma i fatti e le refazioni costanti fra i fatti contro l'idea dell'assolutezza dello spirito; • è attento alla specificità e alle differenze fra j diversi ordini e gruppi di fenomeni e diffida dell'aspirazione a coglierne - mediante intuizione intellettuale - l'unità profonda; • riconferma il valore del modello matematico-meccanico di spiegazione contro quello finalistico; • tende a preferire i procedimenti analiticoosservativi rispetto a quelli fondati su intuizioni intellettuali, generalizzazioni e grandi sintesi che erano tipici della cultura romantica e della sua filosofia della natura. vicenda umana e si tende, perciò, a dare minor rilievo ai momenti .dLdiscontinuità còl passato, .come, invece, faceva l'Illuminismo. @ La crftica_a[Ìa cultura della tradizione assume un carattere non duro e potenzialmente "rivoluzionario", come era quello dei Philosophes, ma gradualista, dettato dall'idea che l'avvento di una società moderna, regolata da criteri di razionalità e "scientificità", debba essere realizzato mediante progressive - e non violente correzioni, mediante interventi volti ad eliminare i residui dei passato. (^Infine, il Positivismo con la sociologia mira a costruire una scienza globale della società, esprimendo una tendenza ben diversa da quella che era emersa nella cultura illuminista - nella quale era venuta a delinearsi non^na scienza "globale" (la sociologia), bensì una pluralità di scienze sociali, ciascuna delle quali mirante a indagare un settore della società, per individuarne le leggi e le relazioni con aitri settori. Malgrado ciò, esistono non poche connessioni fra Positivismo e Romanticismo. Non solo perché il Pgsjtiyjsmo_ è nato in PÌeno_cijjriaC) romantico. e~rioh ha potuto non subirne - in varia misura - l'influexiza.- Ma anche perché, per l'esaltazione della scienza che l'ha caratterizzato, è apparso a taluni studiosi (ad esempio a Nicola Abbagnano) come una specie di,-.. romanticismo della scienza, come "la sua infì-^ ) unica rejigicine^utentica, quindi unico fondamento possibile delìaTvita umana". Con la sua dichiarazione di fede nella scienza e nel progresso dell'umanità il Positivismo sovraccaricherà, non di rado, di significati "religiosi" la stessa sci enza, facendone il fondamento. dijjna/ rigenerazione spJr.itu3Ìe--deUB_società umana. Questi e altri aspetti ci permettono di coglie_ re le non poche differenze che sussistono (^Canche fra Positivismo e illuminismo. lru.diversi esponenti del Positivismo, infatti, Carroccio analitico e critico ai problemi delia scienza e della filosofia, che aveva caratterizzato buona parte della cultura illuministica, viene sostituito dalla tendenza a trasformare la se k-n/a in dogma, cioè ad assoìutizzare acriticamente ii valore e l'efficacia dei metodi e dei risultati delle scienze. ^rf^l'^S^^^ In secondo luogo, pur prendendo le mosse da una comune concezione della storia come progresso, nel Positivismo emerge con forza l'idea di una continuità storico-evoltiti va della L'estetica positivistica Per i Positivisti l'arte è attività sentimentale. Essa è fattore di civilizzazione e di progresso per l'individuo, per la società e per la specie umana ed è - in diversa misura - espressione della società e dell'evoluzione della specie. » È diversa dalla scienza, ma non è ad essa contrapposta. Essenziale, in tale ambito, è la I realizzazione di uno studio attento, analitico, della diverse forme di espressione artistica, secondo un metodo di comparazione e con un atteggiamento di tipo "scientifico": valutando, cioè, la specificità dei prodotto artistico, ma considerandolo come un "fatto", un "oggetto" alla stregua di altri fatti ed oggetti, isolandolo nella sua configurazione e struttura e rapportandolo, successivamente, ad altri in base a criteri di analogia e differenza. L'Età de! Positivismo segna una straordinaria fioritura delle arti in ogni campo e non pochi artisti (si pensi ai "Verismo italiano") si sono richiamati a idee e convinzioni tipiche di questo movimento. Con il Positivismo si ha una nuova considt-razione dei pubblico, cioè dei fruitori dell'arte in una società di massa e una nuova riflessione sulla funzione dell'arte (funzione politica, sociale, morale, ecc.). 75 L'ETÀ DEL POSITIVISMO E LA FILOSOFIA DI COMTE politica, morale e filosofìa non possono essere delle mere forme di contempi azione della realtà, ma debbono concorrere a fondare la felicità sociale: questa è la loro vera funzione. pi questa società va riconosciuta come base l'industria, cioè l'attività produttiva che è la vera e unica fonte di prosperità e di ricchezza, dunque quello che va bene per l'industria va bene per la società. Una nazione, per Comte, non è altro che una grande società industriale. La filosofia di Comte, nel porsi obiettivi di riorganizzazione della società, mostra una chiara connotazione etico-politica. "Ordine" e "progresso" sono ì due connotati della nuova società, ma senza alcuna apertura al "movimento progressivo" rappresentato dal Socialismo. Comte punta a ottenere il consenso delle masse, ma sulla base di un progetto in cui Bordine" prevalga sul "progresso". [lesto fa A! J I! principio regolatore dello sviluppo: la legge dei tre stadi Alla filosofia Comte assegna il compito di individuare i! senso e la linea di e \ o l i i / i o n e del sapere fornendone una visione d'insieme. In questo ^, 7 , compito, essa viene a configurarsi come filosofia della storia. I! principio - p regolatore dello sviluppo dell'umanità, è, per l u i , la legge dei tre stadi, in f" r c v x base alla quale ogni, campp,del sapere,è passato,- nella storia della cultulo stadio teologico,» —ra e,,delle osocietà <^itntJx-o umane - ^attraverso ic^i-n t-t è*tre . . stadi teorici: . . . ,.° ' v-fr^'^'G quello metafisico e quello positivo5. Essi hanno anche costituito tre diverse concezioni del mondo, tre metodi di ricerca e tre forme di organizzazione sociale e politica dell'umanità. Comte guarda all'"intera evoluzione dell'Umanità", anche se è quasi esclusivamente allo sviluppo culturale, sociale e politico europeo che egli fa riferimento. p , . .,> Nella legge dei tre stadi è possibile cogliere una prima, significativa presa ^ 9 A O <";'~ c , di distanze dall'Illuminismo: iljDaj^fr^o^ '"^' origine gli errori e i pregiudizi. Comte ritiene, invece, che l'umanità neces_ bb i a "cloy trtoLaltjiaye^^ sa r i a men te_a pr i mjtdj Roterà r r i -vare allo stadio positivo, che costituisce i! culmine dello svjJuppo_j K irnano. Lo stadio teologico (o "fittizio") ha contrassegnato un lunghissimo periodo delia storia dell'umanità. In esso gli uomini si sono sforzati di conoscere la "natura intima" delia realtà, considerando i processi delia natura come il prodotto di agenti s o v r a n n a t u r a l i . Hanno mostrato una predilezione per le questioni più inaccessibili e insolubili, relative all'origine di tutte le cose e alie cause prime e finali di ogni fenomeno. Stretti da un mondo che li dominava e desiderosi, neilo stesso tempo, di comprenderlo, di coglierne l'ordine, essi hanno prodotto, grazie alla immagina/ione, delle conoscenze assolute, concernenti cioè l'origine e le cause prime della realtà. Anzitutto, con"il " 'fefìcTsrfìp, hanno attribuito alle cose un'anima simile a quella dell'uomo, rna~tfotata di poteri maggiori di questa. Successivamente, con il politeismo, hanno attribuito vita non più alle cose, ma ad una molteplicità di dei, di esseri invisibili e potenti, considerati la causa di tutti i fenomeni. Con i! monoteismo, infine, hanno individuato in una sola divinità, assoluta e onnipotente, tali poteri. In tal modo hanno stabilito un BIÌIl£J£Ì^jdjordine dell'universo, quindi un fondamento per la spiegazionj3ef^^ In questo primo^stacfio / ~purcàratterizzato da specuiazic^rp'TTvé^Tdgni fondamento reale, In mente umana è venuta a destarsi dal suo iniziale torpore ed è stata gradualmente p n - p a - ' T.-.- a una migliori.' capacità di spie^a.'itH^.' !n<.?k •> dei fenomeni. Su! piano dell'organizzazione e del governo della società, nello stato teologico prevalevano il [jtsk'tc s p i t i t u a l e eie! p a p a u s e il potere temporale e! i \i>:ta (cu(!a!e e militare. La direzione politica spettava inevitabilmente al potere militare, in quanto la guerra e la conquista costituivano "il primo mezzo di prosperità delle nazioni". I due poteri, costituiti nello stesso periodo, sono entrati in crisi contemporaneamente, a riprova del fatto che essi erano legati l'uno all'altro. 77 AUGUSTE COMTE O 5 V) C m JJ W O •• x4 W O ,tf (I concetto della scienza Con l'avvento dello stadio positivo si affermerà, inoltre, un nuovo ronccijfto di scienza. Nel definirlo, Comte lo distingue nettamente da quelli propoffstj sia dalla metafisica che dall'empirismo radicale: da quello della metafisi-; fca perché essa cerca di spiegare i fenomeni attraverso cause prime o cause fi finali che sono inaccessibili alfe nostre possibilità di comprensione; da quelIlo dell'empirismo perché questo accorda un ruolo preminente alPosserva^zione e alla raccolta dei dati sensibili, quindi a operazioni con cui sì viene ad accumulare una massa di fatti incoerenti e, perciò, altrettanto inspiegabili. Comte definisce questo atteggiamento come "idiotismo" empiristico: uso .dell'osservazione fine a se stessa. , ( 5 - /JÌX^^L-VV^.O ^ La scienza non deve fermarsi alla pur necessaria osservazione, ma deve giungere alla formulazione di leggi, cioè delle "relazioni costanti che esistono fra i fenomeni ossejyajti". Essa deve limitarsi a descrivere le leggi dei feno\meni. Supera lo stàio metafisico quando non si chiede, più il perché dei fenomeni (ie loro causeTprofonde, nascoste), ma come essi si verifichino, cioè in base a quali fatti e a quali relazioni fra fatti. Essenziale, per la scienza, è il principio dell'invariabilità delle leggi naturali. Tale principio da alia scienza la possibilità di "vedere per prevedere", di anticipare razionalmente ciò che accadrà sulla base della conoscenza di una legge costante che indichi come, in presenza di dati fenomeni, se ne 'determinino necessariamente altri. Compito della scienza è individuare un piccolo gruppo di leggi invariabili con cui sia possibile spiegare i fenomeni : naturali fondamenta!i.-Xon questo, non si deve/ però, pensare di ridurre la •spiegazione ad un unico principio, perché tale è, appunto, l'atteggiamento ."eli quella metafisica che la scienza ha definitivamente superato. La scienza non si ferma alla previsione, in quanto la previsione è in vista deil'azione. La conoscenza delle leggi che regolano i processi della realtà permette di controllarli e modificarli a favore degli uomini. Comte*riprende esplicitamente la concezione di Bacone, i! quale aveva considerato come fine della conoscenza scientifica il dominio dell'uomo sulla natura. Così "io studio delia natura appare destinato a fornire la base razionale dell'azione dell'uomo sulla natura", ma senza dimenticare che io scopo fondamentale della scienza è sempre la conoscenza delie leggi invariabili della natura. IL CONCETTO DI SCIENZA nuovo concetto di SCIENZA è diverso da è diverso da Metafisica (cause prime e cause finali) osservazioni + ragionamento leggi (relazioni costanti tra i fenomeni) previsione 79 AUGUSTE COMTE Empirismo (raccolta di fatti incoerenti) lomeni delle scienze che fa precedono: tale dipendenza rende, ad esempio, "' matematica una scienza valida per tutte le altre, mentre Questo non vale ll'ordine inverso.^ Jj^o ^o*- £^*^>f i.&S^ef .^ lpSecondo questi c^erl^Comte suddivide le scienze in due parti: la fisica •Anorganica e la tisici (Sfl^ic^; La prima; la fisica dei corpi 'bruti, si articola in \Ujrt-vtu If/fe/ca ce/estelastronomia e meccanica) e in fisica terrestre (fi-sica e chimica) a ^seconda che tratti i fenomeni generali dell'universo o quelli relativi ai corpi 1 terrestri. I fenomeni studiati dall'astronomia sono i più semplici e generali ed Ì£ perciò, da ioro che si è iniziato lo studio della realtà. La fisica organica (o biologia) studia i fenomeni più complessi e determinati e si divide, a sua volta, ^"ffj fisiologia e in fisica sociale o sociologia. i ^ lAccanto al modo naturale, si e detto, vi è il modo di classificazione storico, ricostruisce la successione nella quale le diverse scienze hanno raggiunto ! o stato positivo. Ciascuna, infatti, è passata attraverso le tre fasi della sto-^ ria dell'umanità, evolvendo dallo stadio teologico a quelli metafìsico e positi-' ^o: J'astrologia, ad esempio, è passata all'astronomia, la magia e l'alchimia si sono'trasformate nella fisica" e nella^diirjQica. La prima scienza che ha raggiunlo^to sTadiò positivo è stata la matematica, sin dall'antichità classica. Nell'Età moderna è stata l'astronomia a passare "per prima al livello scientifico. Ultima, invece, sarà la sociologia, con cui sarà completato il passaggio di tutti i saperi alio stato' positivo.f^eìfa dasstficazione comtiana delle scienze mancano, comunque, la (ògica* la pSsicologìa. i*fo La logica no n_])uò_c os rfttrìrsi co im^nrftfci pi i n a a sé in guanto, secondo ComtejjTpjijBsiste uri sistema^ cFi regole astratte, stabj]L_esterne_alle. sin gole disdpiioe.. Metodice:..cp_nj[enu^iWTma scienza sono tutt^uno,_le^ regole dimostrati vejspjTp^ cioè, parte integrante deli'indagine scientifica, che è capace di indicar^^attraverso i risultati di volta in volta conseguiti, Fé vie e ie regole per realizzare nuove conquiste conoscitive: in altri termini, "/ risultati di una scienza si trasformano in mezzi logici". , La psicologia viene negata e definita iiìusoria, perché pretend^;^^s^opjjre !e leggi fondamentali del npstjx)jpjejnisjiejr^ zione"aralìe"càu s'è e 'daill^fellcjiejcixigijardano» Comte JbfaHi^jesdudejìetos ser az enteiQre " con oyj si cerca di fondare una scienza della psiche o su cui Màine de Biran aveva costruito una metafisica spiritualista. E im^pssjbije, a ..suo ctvy|sp,_ che: ilLp_ejiMejp_jJmjanp_ osservi se stesso. ^L'individuo pensante non saprebbe dividersi jni_due / ___unp__dei...qua|i_ ragionerebbe mentre l'altro lo guardereBbe ragionare. Ppjcjié l'organo osservato e l'organo osservatore sono ivn.questp.cascAJ_deiiiicj^jx^ Cos^^fo^siQdip dei processi P i dividuali viene ricQmpreso nella fisiologia- (in particolare nella fr^dopa, che localizza le tunzipni intellettuali in alcune aree del cerveilo}^ mentre quello dei processi psjcJyeJj^H_ettiv! viene ricompreso nella sociologia (o scienza dei fatti sociali). iLvero studio dell'uomo non riguarda l'ìn'dTvTcfuo, ma l'uomo sociale. - • ,\«L M -i Hi : £•» O* 2 b La sociologia La sociologia rappresenta, per Comte, il cufmine del sisterna delle scienze; essa, però, cieve ancora costituirsi come compiuta scienza della società ed è questo il compito che Comte si attribuisce per portare a termine iì passaggio allò stato positivo. Tro p pi. anrnr/ì, interpn^no i fpnnmpni sociali secondo il vecchio _ _ ^____ op p'urejjgcp n do ururLod e 11 o _" metaf i s i co^cò~n"ì1 primo, Comte allude ai fautori della Restaurazione, ai teorici ctel "diritto dìvlx°.l.jÈiejTJQvran i ; con i i seco _ _ _ / _ _ . . - - - . - . . / • -"-" _.... .^-.--«* i ^^OltóSflWWHfàMwMW®^ \ La. socjpjpgia_deye/ invece, considerare i 'fenomeni^ - da ic^i ncrcssano. " ~ "~~Tali teno/ft<-ft^ sjjossero "naturali", cioè "redolati " ben pTu cprnpjessi e specifici di quelli clèlia natura e ^questi: in tal senso, la sociologia comtiana esprin'istanza antt-rìduzionista: 81 AUGUSTE COMTE _ ia^forza. Né la situazione è radicalmente cambiata con U(Cn : il suòjogdafori Ha 'téftamgntejfa^ un grande passo n a f i t i ..alla--ropraj_e_cojila_dpttrma .jdMaitai^ttlSn^^^felSiBI^^0'" f Cristianesimo r^^yol^a, però, cambiare l'ordine politico esistente, per alleviagli dispotìsnfòcu I la politica diviene scienza, u hajm_ragiQn d'essere Questa poiitjca, jnMt^ i 1 m i'gj toramejTtojJglta specie: su un _________ ~__-_____^___-____.-. dunque,^nóTTFpiù qualcosa di separato dalla morale.^ guidare questa nuoyjJaje.po!it!Cj,iaLannqgJi ai quali spetterall poterejenv poraìé. Pammiriistràzìòne ideile còse^méntre quello s^n|yaJ£js.pettei:à agli sciegzja|L "" . .'" r '"""'.'. '. .' affronta ancheja questione sociale e l'antagonismo tra imprenditori e operalToorTsìa^^ }uzioniejjidusinaìé eJI segno che l'industria è anòoràncTrTtaTTa~da~una vera orgàni77az|onef perché, per attprmars7 _ rnlnrn il ruj rontributo è maggiormente indispensabile. Manca ancora, nel Industria., moderna, una morale ; c h e J m o : ) d o r ì n o n solo ifirJtudHneVersoi lóro^di|ì£norèiTtrrTà _ _ r i conoscerà jdiiott}/jìTaslod di he i i occuparsi del benessere~orei iavòfatorì.'i: L'umanità come C rande-Essere Nell'ultima fase della sua vita Comte trasforma la concezione progressiva e se iehtif ica de! I ' u man ita i n u n a concezione^ religiosa : " // diventa^ finalmente una vera religìoner', di cui è principio i^ fru/smoricfìve il Yi!6sofò''ner^/sfema di filosofia positiva'/ L'urQanjta è lì Granché- Èssere in cui si raccolgono le generazioni che si sono succedute nella storia: e cioè^costitujta ^iù;da j^orti_che.da vivi'' ed è l'entità collettiva nella quale ógni indiviciuo aèvéiaéntiiicarsi/ vincendo le tendenze egoistiche. ì^elG rande-Essere vengono, inoltre, a raccogliersi e a depositarsi le cora,qui£tg._deLsapere e della YÌta-nioj^Jb_deJfju^^ Pur sapendo di dover mori._ _ re corne individui, coloro che realizzano conquiste significative e produttive e promuovono azioni a favore dell'umanità possono sperare in una specie di immortalità, possono sperare, cioè, di sopravvivere nel ricordo delle generazioni future. Il culto dell'umanità si trasforma, così, ne! culto dei benefattori della specie, nella conservazione del ricordo dei grandi eroi dei progresso storico. Comte i ntehcle realizzarlo attra verso uri véro :e proprio" rittille^cir 'ti pò religios^ ^ur^ajendarip positivo, nel quale quei grandi uòmini sostituiscano i santi della tradizione religiosa. 83 AUGUSTE COMTE" o M O & A* i s