Linganno
The kitchen
L’ebreo I giganti
inganno della montagna
The kitchen
La scuola L’ebreo
I giganti
L’inganno
d elle mogli
della montagna
The kitch
Le conversazioni
L’ebreo
La scuola
I giganti
L’inganno
di Anna K.
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The kitchen
della monta
Niente
progetti
I per
giganti
e conversazioni
il futuro La scuola
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progetti
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per il futuro
di Anna K.
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Le conversazioni
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di Anna K.
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Niente progetti
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K.
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nte progetti
l futuro
ntagna
ola
mogli
sazioni
Comune di Pesaro / Amat
progetti
turo
All the world's a stage,
And all the men and women merely players:
They have their exits and their entrances;
And one man in his time plays many parts,
(...)
Tutto il mondo è teatro,
E gli uomini e le donne non sono altro che attori:
Hanno le loro entrate e uscite di scena;
E ognuno, nella sua vita, fa diverse parti
(…)
William Shakespeare Come vi piace, atto II scena VII
COMUNE DI PESARO
INDICE
Il Teatro Rossini
pagina 05
Informazioni e servizi
per gli spettatori
pagina 07
Calendario degli
spettacoli per gli abbonati
pagina 08
L’EBREO
L’INGANNO
THE KITCHEN
di Gianni Clementi
26, 27, 28 novembre 2010
di Anthony Shaffer
7, 8, 9 gennaio 2011
di Arnold Wesker
4, 5, 6 febbraio 2011
Una commedia noir che sfrutta
le risorse del romanesco
popolare per esaltare il delirio
di una coppia arricchita sul
patrimonio di un ebreo,
costretta ad affrontare il ritorno
del legittimo proprietario dei
beni. Protagonista perfetta,
una sorprendente Ornella
Muti al suo debutto teatrale.
L’Inganno thriller psicologico
con una trama ricchissima di
colpi di scena - è un classico
che ha affascinato le platee di
tutto il mondo. Glauco Mauri e
Roberto Sturno rappresentano
l’efferato match dei due protagonisti dando corpo a un
magnifico duello verbale, con
una regia che riserva mille sorprese.
In azione trentuno giovani
interpreti, con uno dei più interessanti testi europei degli
anni Cinquanta. Una vera e
propria sfida teatrale ambientata nella cucina di un ristorante londinese rissosa fino ai
limiti dell’impossibile; dove, tra
lavoratori di diversa nazionalità, si scatena di tutto.
pagina 10
pagina 14
pagina 18
LA SCUOLA
DELLE MOGLI
LE CONVERSAZIONI
DI ANNA K.
NIENTE PROGETTI
PER IL FUTURO
di Molière
11, 12, 13 marzo 2011
di Ugo Chiti
25, 26, 27 marzo 2011
di Fracesco Brandi
15, 16, 17 aprile 2011
Godibile, raffinata, con una colonna sonora ininterrotta, la messa
in scena del primo grande capolavoro di Molière realizzata da
Valter Malosti. Una irresistibile
farsa sul tradimento che al debutto ebbe un successo immenso;
un attacco alla morale che
all’epoca suscitò forti polemiche
fra i benpensanti.
Il testo di Ugo Chiti ispirato a La
Metamorfosi di Kafka, rovescia il
punto di osservazione del racconto considerato tra i più perfetti ed emblematici del Novecento.
Al centro della storia un personaggio femminile: Anna, l’umanissima governante di famiglia
a cui Guliana Lojodice dà
corpo e voce magistrale.
Due attori speciali, per umorismo filosofico, si cimentano con
il testo (Premio Flaiano 2009) di
una delle più nuove e autentiche
voci della drammaturgia italiana.
Un dramma sottile e coinvolgente, spesso imprevedibile, che
con toni leggeri e surreali fa scaturire l’amaro ritratto di una
società in crisi.
pagina 26
pagina 30
pagina 34
Abbonamenti e biglietti
pagina 40
Leggere il teatro
pagina 42
Anteprima
TeatrOltre 2011
pagina 43
I GIGANTI
DELLA MONTAGNA
di Luigi Pirandello
25, 26, 27 febbraio 2011
Uno spettacolo affascinante,
che fa riscoprire Pirandello al
pubblico d’oggi. In scena l’ultima opera scritta dell’autore: un racconto immaginifico
che parla del teatro e della
sua funzione. “Un teatro che
cerca ancora spazio e cuori,
per raccontare le sue favole
nuove”.
pagina 22
IL TEATRO ROSSINI
04 - 05
IL TEATRO ROSSINI
Il Teatro Rossini venne inaugurato con il nome di Teatro del Sole il 23
febbraio 1637, durante il pontificato di papa Urbano VIII che aveva
concesso, come luogo di rappresentazione di spettacoli pubblici, le
vecchie scuderie ducali costruite un secolo prima da Federico Ubaldo
Della Rovere. L’edificio subì nel tempo diverse trasformazioni; una
vera e propria ricostruzione venne operata dall’architetto Pietro
Ghinelli tra il 1816 e il 1818, anno in cui fu inaugurato come Teatro
Nuovo. Del vecchio edificio venne salvato il bel portale bugnato di
Filippo Terzi che tuttora costituisce l’ingresso principale del teatro.
La struttura interna a ferro di cavallo e con quattro ordini di palchi è
quella ottocentesca di stile neoclassico, definita del teatro all’italiana.
Il sipario, commissionato al pittore milanese Angelo Monticelli, rappresentò uno dei motivi di maggiore compiacimento per il folto pubblico che riempì il teatro nella serata inaugurale del 10 giugno 1818,
durante la quale ebbe luogo una eccezionale rappresentazione di “La
gazza ladra” diretta al clavicembalo dallo stesso Gioachino Rossini,
all’epoca già celebre anche se appena ventisettenne.
Nel 1855 il teatro venne intitolato a Rossini. Nel 1934 a seguito di un
nuovo restauro, la facciata venne ricostruita, fu modificato il ridotto e
realizzata, all’altezza del terzo ordine di palchi, un’ampia sala (l’attuale Sala della Repubblica). Gli ultimi interventi di restauro strutturale
sono stati effettuati nel corso degli anni settanta. La riapertura del
Teatro Rossini è avvenuta nel 1980 (il teatro era stato dichiarato inagibile nel 1966), decretandone una vita intensissima contemporaneamente alla nascita del Rossini Opera Festival.
Altri lavori di ampliamento della zona servizi hanno successivamente
consentito di ospitare anche la direzione e gli uffici. Un nuovo intervento avviato nel 1998 e concluso nel 2002, è stato necessario per
adeguare il Teatro alle più recenti normative sulla sicurezza. In questa
occasione sono stati modificati il foyer e la Sala della Repubblica, realizzati nuovi sistemi per la prevenzione degli incendi e installate nuove
attrezzature per gli impianti tecnici e di palcoscenico. Il Teatro ospita
Ie produzioni liriche e i concerti del Rossini Opera Festival, la
Stagione Teatrale, la Stagione Concertistica, il Festival Nazionale
d’Arte Drammatica.
INFORMAZIONI E SERVIZI
06 - 07
INFORMAZIONI E SERVIZI PER GLI SPETTATORI
Gli abbonati
sono
tenuti a rispettare date
e orari del proprio turno
di abbonamento secondo il calendario pubblicato a pagina 08. |
Si precisa che durante
la stagione non sarà in
alcun caso possibile
cambiare turno. |
Lo spettatore deve
essere sempre munito
di biglietto o abbonamento da esibire al
personale di sala
addetto al controllo. |
Gli abbonamenti non
sono nominativi e possono essere utilizzati
da altre persone. Gli
abbonamenti a tariffa
ridotta possono essere
utilizzati solo da persone aventi diritto alla
medesima agevolazione.
Per motivi fiscali non
è possibile alcun rimborso o indennizzo per
abbonamenti o biglietti
non utilizzati, non è
ugualmente possibile
la sostituzione dei
medesimi in caso di
smarrimento. |
Cambi di posto.
La Direzione si riserva
la facoltà di rimuovere
poltrone o usufruire di
palchi, anche se asse-
gnati agli abbonati,
qualora lo richiedano
particolari
esigenze
tecniche ed artistiche.
In tali casi l’abbonato
avrà diritto a scegliere
un altro posto disponibile per la medesima
serata o per un’altra
replica.
Riprese audio e video.
In Teatro è vietato
effettuare riprese audio
e video. Si prega pertanto di non introdurre
in sala macchine fotografiche, telecamere,
registratori.
Telefoni. Gli spettatori
sono pregati di spegnere i telefoni cellulari.
Nei locali del Teatro è
vietato fumare. |
Puntualità.
Gli spettatori sono pregati di rispettare l’orario di inizio. A spettacolo iniziato non sarà
possibile l’ingresso in
platea fino al primo
intervallo (se previsto).
I ritardatari saranno
sistemati nei posti
eventualmente disponibili nei diversi ordini
dei palchi.
Guardaroba.
Il servizio di guardaroba
è gratuito. |
Ascensori. Il Teatro è
dotato di ascensori che
consentono di raggiungere il III ordine ed il
loggione.
Attenzione: Motivi tecnici o cause di forza
maggiore potrebbero
determinare variazioni
del programma, delle
date e/o degli orari di
inizio delle rappresentazioni. Eventuali variazioni saranno tempestivamente comunicate
mediante la lettura e
l’affissione di avvisi in
Teatro, comunicati su
Internet, su stampa e
radio locali.In caso di
definitivo annullamento dello spettacolo il
relativo biglietto verrà
rimborsato. Qualora
non fosse possibile il
recupero o la sostituzione dello spettacolo
annullato,
verranno
rimborsate anche le
rispettive quote agli
abbonati. |
La Direzione ringrazia
gli
abbonati
che,
impossibilitati ad assistere alla rappresentazione, comunicheranno al teatro la disponibilità del proprio posto.
08 - 09
CALENDARIO DEGLI SPETTACOLI PER GLI ABBONATI
turno
A
B
C
venerdì ore 21.00
turno
sabato ore 21.00
26 novembre 2010 L’EBREO
7 gennaio 2011 L’INGANNO
4 febbraio 2011 THE KITCHEN
25 febbraio 2011 I GIGANTI DELLA MONTAGNA
11 marzo 2011 LA SCUOLA DELLE MOGLI
25 marzo 2011 LE CONVERSAZIONI DI ANNA K.
15 aprile 2011 NIENTE PROGETTI PER IL FUTURO
27 novembre 2010 L’EBREO
8 gennaio 2011 L’INGANNO
5 febbraio 2011 THE KITCHEN
26 febbraio 2011 I GIGANTI DELLA MONTAGNA
12 marzo 2011 LA SCUOLA DELLE MOGLI
26 marzo 2011 LE CONVERSAZIONI DI ANNA K.
16 aprile 2011 NIENTE PROGETTI PER IL FUTURO
28 novembre 2010 L’EBREO
9 gennaio 2011 L’INGANNO
6 febbraio 2011 THE KITCHEN
27 febbraio 2011 I GIGANTI DELLA MONTAGNA
13 marzo 2011 LA SCUOLA DELLE MOGLI
turno
27 marzo 2011 LE CONVERSAZIONI DI ANNA K.
domenica ore 17.00 17 aprile 2011 NIENTE PROGETTI PER IL FUTURO
Attenzione: Motivi tecnici o cause di forza maggiore potrebbero determinare
variazioni del programma, delle date e/o degli orari di inizio delle rappresentazioni.
Eventuali variazioni saranno tempestivamente comunicate mediante la lettura
e l’affissione di avvisi in Teatro, sul portale www.pesarocultura.it , su stampa e radio
locali. In caso di definitivo annullamento dello spettacolo il relativo biglietto verrà
rimborsato. Qualora non fosse possibile il recupero o la sostituzione dello spettacolo
annullato, verranno rimborsate anche le rispettive quote agli abbonati.
LEBREO
10 - 11
venerdì 26, sabato 27 novembre ore 21.00
domenica 28 novembre ore 17.00
V. A.M. Produzioni & Elledi ’91 s.r.l.
Ornella Muti in
L’EBREO
di Gianni Clementi
Premio Siae-Eti-Agis – Prima edizione 2007
Con Duccio Camerini, Mimmo Mancini
Costumi Teresa Acone
Luci Stefano Pirandello
Musiche Pivio & Aldo De Scalzi
Suono Hubert Westkemper
Regia Enrico Maria Lamanna
Personaggi e interpreti
Immacolata
Marcello
Tito
Ornella Muti
Duccio Camerini
Mimmo Mancini
L’EB
L’EBREO
L’EBR
L’EBR
LEBREO
12 - 13
Una pièce ironica che racconta la storia di una coppia ricca
“per caso”, travolta dalla paura di perdere la sua ricchezza
immeritata. Nel ruolo di una protagonista femminile
che si avvinghia anima e corpo a un’agiatezza in bilico,
una sorprendente Ornella Muti al suo debutto teatrale.
BREO
O
REO
EO
E’ intrigante, ha una comicità irriverente e viaggia sui ritmi
della suspence psicologica L’ebreo di Gianni Clementi che per il suo
raffinato meccanismo scenico e per la sua scrittura ha vinto il Premio
Siae Eti Agis riservato alla nuova drammaturgia. Ambientato in un
passato recente, il testo di Clementi è uno spaccato umano di avidità
e abiezione che parla anche di “coscienza” (alludendo ai nostri anni
non proprio limpidi), trasfigurato però in un crescendo ironico e travolgente di aberrazioni ed ossessioni: rese ancor più efficaci da un gergo
in lingua romanesca e calate, con un plot a sorpresa, in un’atmosfera
di autentico giallo. Siamo a Roma nel 1956. Marcello e sua moglie
Immacolata, che per sbarcare il lunario facevano la serva e il fattorino, all’epoca delle famigerate leggi razziali si sono visti consegnare i
beni di un facoltoso ebreo, loro padrone. Lui, come altri ebrei in odore
di confisca, aveva intestato a una coppia fidata le sue ricchezze per
metterle al riparo, prima della deportazione. Marito e moglie si ritrovano perciò ricchi dentro uno splendido appartamento godendo di un
inaspettato benessere che in qualche modo li riscatta: lui con qualche
riserva, lei invece priva di scrupoli ma impauriti entrambi, fino a quando l’agio viene improvvisamente sconvolto dal vecchio ebreo che
dopo tredici anni ritorna e bussa alla porta. Qui è il cuore della commedia, dove paura e meschinità si susseguono fino a un finale surreale e grottesco che non sveliamo per lasciare allo spettatore l’effetto noir a sorpresa. Ma è intorno a lei, a Immacolata, che tutto ruota.
La parvenu agghindata di seta hollywoodiana resa ineccepibile da
Ornella Muti nella messinscena di Enrico Maria Lamanna, è infatti la
vera protagonista del racconto: una Lady Macbeth “de noantri” come
la definisce il regista, talmente terrorizzata dall’idea di perdere tutto da
escogitare un piano con ogni mezzo che, come si vedrà, supera ogni
immaginazione.
L’INGANNO
14 - 15
venerdì 7, sabato 8 gennaio ore 21.00
domenica 9 gennaio ore 17.00
Glauco Mauri e Roberto Sturno in
L’INGANNO
(Sleuth)
di Anthony Shaffer
Traduzione e adattamento Glauco Mauri
Con Bruno Sorretto, Torn Borestour, Steno Burrotto
Scene Giuliano Spinelli
Costumi Simona Morresi
Musiche Germano Mazzocchetti
Regista Assistente Stefano Messina
Aiuto Regia Ilaria Testoni
Luci Gianni Grasso
Assistenti alla regia Marta Marsili,
Marco Paparella, Manola Rotunno
Regia Glauco Mauri
Personaggi e interpreti
Andrew Wyke
Milo Tindle
Ispettore Doppler
Sergente Tarrant
Agente Higgs
Glauco Mauri
Roberto Sturno
Bruno Sorretto
Torn Borestour
Steno Burrotto
LINGANNO
16 - 17
L’inganno di Antony Shaffer dal 1970 continua ad essere replicato
in tutto il mondo; per due volte è stato adattato anche per il cinema,
prima con Laurence Olivier e Michael Caine
e poi con Michael Caine e Jude Law.
Nel suo formidabile duello verbale, il brivido ironico e amaro
di un gioco al massacro.
Attore a tutto tondo e fuoriclasse del nostro teatro, Glauco
Mauri ha tradotto e adattato per la nostra scena Sleuth (letteralmente “segugio”), il celebre thriller psicologico di Antony Shaffer
che vede l’un contro l’altro armati di parole (e non solo) un attempato e aristocratico scrittore e il giovane amante di sua moglie.
Un classico che ha affascinato le platee di tutto il mondo e che
ancora oggi a tanti anni di distanza mantiene inalterata la capacità
di affascinare lo spettatore. Regista, e anche interprete insieme a
Roberto Sturno, della messinscena italiana, Glauco Mauri lo ha
chiamato L’inganno sottolineando così il meccanismo avvincente e
perfetto del suo gioco letale fatto di enigmi, bugie e travestimenti;
un incessante gioco tra verità e finzione che lascia al pubblico il
vero ruolo dell’investigatore, continuamente chiamato a decidere
chi sia la vittima e chi il carnefice tra i due antagonisti. Ma c’è di più
nel fascino di questa commedia: gioco, ironia, dramma, comicità e
sorprendenti colpi di scena danno a questo testo il dono di creare
un’atmosfera di grande divertita tensione. L’humor domina infatti i
dialoghi fino all’ultima battuta e la partita a tennis verbale dei due
protagonisti assume spesso toni di farsa, anche se non si perde mai
di vista la sua tensione. Un doppio registro, raffinatissimo, che
Glauco Mauri e Roberto Sturno attivano con meccanismo perfetto:
mattatori da sempre cambiano di continuo toni vocali, si sbizzarriscono in travestimenti, bloccano con mimica inquietante il respiro
dello spettatore, animano la scena utilizzando mille marchingegni.
Fino a trovare nell’ultimo “inganno” l’amara conclusione di quanto
sia stupido affrontarsi così e giocarsi la vita. Superfluo dire siano
quanto siano bravi qui nei loro ruoli i due attori che sfoderando sulla
scena di continuo grandissimo talento e tengono dal soli per due
ore il palcoscenico, tenendoci in scacco. “Un esercizio che riesce
solo ai più grandi”.
THE KITCHEN
18 - 19
venerdì 4, sabato 5 febbraio ore 21.00
domenica 6 febbraio ore 17.00
The Kitchen Company in
THE KITCHEN
di Arnold Wesker
Traduzione Alessandra Serra
Scena Props and Decors
Costumi Isabella Rizza
Musiche originali Arturo Annecchino
Luci Raffaele Perin
THE
THE
K
THE KI
Regia Massimo Chiesa
Personaggi e interpreti
Dimitri
Max
Bertha
Mangolis
Monique
Anne
Betty
Winnie
Paul
Raymond
Hettie
Violet
Dafne
Gwen
Cynthia
Molly
Francesco Mecarelli
Simone Francia
Ippolita Baldini
Amedeo Carlo Capitanelli
Barbara Giordano
Daria D’Aloia
Elena Cascelli
Clelia Cicero
Daniele Parisi
Diego Venditti
Marianna De Pinto
Ilaria Falini
Elisabetta Becattini
Giulia Santilli
Elisa Gabrielli
Stella Egitto
Jackie
May
Sophie
Alfredo
Harry
Michael
Gaston
Hans
Kevin
Nicholas
Peter
Frank
lo Chef
Marango
il vagabondo
Maria Chiara Tofone
Giulia Vespoli
Fatima Corinna Bernardi
Paolo Giangrasso
Giordano Torreggiani
Luca Catello Sannino
Gabriele Bajo
Giovanni Prosperi
Daniele Aureli
Luca Avagliano
Nicola Nicchi
Giorgio Regali
Marco Zanutto
Camillo Milli
Carlo Zanotti
THE KITCHEN
20 - 21
Uno spettacolo unico nel suo genere che vede in scena 31 attori:
cuochi, camerieri, lavapiatti e un vagabondo,
tutti nella cucina di un grande ristorante londinese.
Un microcosmo umano travolgente dove accade di tutto,
con uomini e donne di varia nazionalità che si dibattono
tra frenesia del lavoro, illusioni ed amori e litigate furibonde.
ITCHEN
TCHEN
CHEN
E’ una vera e propria sfida teatrale mettere in scena The
Kitchen, la commedia di Arnold Wesker che riscuote successo in
tutto il mondo da 50 anni. Affrontare l’atmosfera schizofrenica e il
marasma multientico che si respira nella mastodontica cucina di un
ristorante che sforna ogni giorno 4.000 portate, come quella
descritta dall’autore nel suo testo straordinario, è un’impresa che va
oltre le leggi naturali del palcoscenico se si pensa all’ambientazione e al numero dei personaggi in scena. Ma la The Kitchen
Company e il suo regista (Mario Chiesa, ex produttore che ha avuto
l’estro di fondare una compagnia di giovani talenti per imprimere al
nostro teatro nuova passione) ci sono riusciti e lo hanno fatto benissimo, recuperando per il pubblico un testo molto più attuale oggi,
per gli spettatori italiani, di quanto non lo sarebbe stato negli anni
Sessanta alla sua prima uscita. Autore impegnato e tra i più imprevedibili della sua generazione, Arnold Wesker, che ha oggi 78 anni,
ha sempre calato i suoi personaggi nella realtà sociale, con un linguaggio esplorato in tutte le sue forme: così ha fatto per The
Kitchen cucina di affaccendati tra pentole e fornelli ma anche universo intero di situazioni dove emergono rabbia, disagi, intolleranze, rivendicazioni; oltre a sogni e speranze disilluse nel desiderio di
una realtà meno classista. Sentimenti complessi che pervadono il
mondo. Ma The Kitchen è una commedia e Wesker ci insegna che
si può anche ridere delle nostre disgrazie. E si ride e sorride nel singolare e vivacissimo spettacolo della The Kitchen Company che fin
dalla prima scena ci addentra in una specie di girone infernale; una
inimmaginabile fantasmagoria di suoni, battute, urla, rumori che
però lascerà anche il posto a uno spazio umano dove potere stemperare i sogni.
I GIGANTI DELLA MONTAGNA
22 - 23
venerdì 25, sabato 26 febbraio ore 21.00
domenica 27 febbraio ore 17.00
Diablogues / Teatro Stabile di Sardegna / Teatro de Gl'Incamminati / Teatro Carcano
in collaborazione con Teatro Comunale di Imola
Enzo Vetrano e Stefano Randisi in
I GIGANTI DELLA MONTAGNA
di Luigi Pirandello
Con Ester Cucinotti, Maria Cucinotti,
Marika Pugliatti, Giovanni Moschella,
Giuliano Brunazzi, Luigi Tabita, Antonio Lo Presti,
Margherita Smedile, Eleonora Giua, Paolo Baietta
Luci Maurizio Viani
Scene Marc’Antonio Brandolini
Costumi Mela Dell’Erba
Suono Alessandro Saviozzi
Regia Enzo Vetrano e Stefano Randisi
Personaggi e interpreti
La compagnia della Contessa:
Ilse, detta ancora La Contessa
il Conte, suo marito
Diamante, la seconda Donna
Cromo, il Caratterista
Spizzi, l’Attor Giovane
Battaglia, generico-donna
Cotrone, detto il Mago
Ester Cucinotti e Maria Cucinotti
Stefano Randisi
Marika Pugliatti
Giovanni Moschella
Giuliano Brunazzi
Luigi Tabita
Enzo Vetrano
Gli scalognati:
Duccio Doccia e il nano Quaquèo
La Sgricia
Mara- Mara
Milordino
Antonio Lo Presti
Margherita Smedile
Eleonora Giua
Paolo Baietta
I GIG
DELL
DELLA MONTAGNA
24 - 25
Enzo Vetrano e Stefano Randisi hanno fatto riscoprire
Luigi Pirandello e ora punto d’arrivo del loro lungo viaggio
è l’ultimo capolavoro dello scrittore siciliano. Un’opera rimasta
incompiuta, vero e proprio testamento artistico dell’autore, che parla
del teatro, del suo ruolo e della sua funzione.
Un testo da sempre misterioso e affascinante, per tutti i teatranti.
ANTI
LA MONTAGNA
Si svolge a limite fra la favola e la realtà il testo di Pirandello più
denso e ricco di sollecitazioni. Rappresentarlo è un sfida anche perché
nella memoria del teatro italiano restano le potenti versioni di due grandi
maestri della nostra scena, quella visionaria di Giorgio Strehler degli anni
Settanta e quella algida di Leo De Berardinis degli anni Novanta; dalla
scuola di quest’ultimo provengono anche Enzo Vetrano e Stefano
Randisi che dei Giganti della Montagna ci propongono oggi un’attentissima, profonda e poetica lettura. Perché nel testo di Pirandello c’è un universo intero di segni: c’è il grande “mito” del teatro, ma ci sono anche
amore e follia, scardinamenti emotivi e fragilità interiori, pensieri filosofici,
impennate visionarie. Emblematica è la vicenda della Compagnia di
comici allo sbando della contessa Ilse che girovaga alla disperata ricerca
di un luogo dove poter recitare una favola che il pubblico non ha voluto
apprezzare (lo troverà alla fine solo tra uomini duri di mente e rozzi, perché è il confronto con la realtà che vuole); così come emblematico è il
prodigioso mago Cotrone che guida la piccola tribù degli Scalognati dentro una villa diroccata producendo per loro incantesimi e apparizioni, convinto ormai che questo sia l’unico modo per dispensare sogni. Due modi
diversi di intendere l’arte e la vita, su cui Pirandello amaramente si sofferma, che pongono interrogativi anche a chi vuole rappresentare oggi il
teatro. Con grande sapienza lo spettacolo di Vetrano e Randisi, affascinati dalle profondità umane della commedia, trova una sua risposta scegliendo la linea della chiarezza delle parole, di una sorprendente luminosità; pur conservando intatto il mistero pieno di fascino di questo capolavoro che mai come adesso al pubblico appare così chiaro. Ed è un bellissimo gioco delle parti quello che loro sviluppano sotto splendide luci,
nel luogo dove tutto è possibile, dove c’è il grande teatro del sogno ma
dove ci sono anche costrizioni che ne limitano la sua realizzazione.
Immagini, riflessioni e pensieri che si concretizzano sul palcoscenico in
un clima di perenne incantesimo, in un’atmosfera di delicata poesia.
LA SCUOLA DELLE MOGLI
26 - 27
venerdì 11, sabato 12 marzo ore 21.00
domenica 13 marzo ore 17.00
Teatro di Dioniso – Fondazione del Teatro Stabile di Torino
Valter Malosti in
LA SCUOLA DELLE MOGLI
di Molière
versione italiana e adattamento Valter Malosti
Con Mariano Pirrello, Valentina Virando,
Giulia Cotugno, Marco Imparato,
Fausto Caroli, Gianluca Gambino
Suono Gup Alcaro
Costumi Federica Genovesi
Scene Carmelo Giammello
Luci Francesco Dell'Elba
Assistente alla regia Elena Serra
Ha collaborato alla drammaturgia Michele Di Mauro
Maschere Stefano Perocco di Meduna
Scelte musicali Valter Malosti
LA S
DELL
Musiche e voci Carlo Boccadoro, William Byrd, Guillaume Dufay,
Murcof, Fantomas, Luc Ferrari, Ambrose Field, Giorgio Gaber,
Dan Gibson, Vincenzo La Scola, John Lennon/ Paul McCartney,
David Lynch, Mc Solaar, Kijoshi Mizutani, Ennio Morricone,
John Morris, Bruno Nicolai, Edith Piaf, John Potter, Giacomo Puccini,
Alan Splet, Toru Takemitsu, Giuseppe Verdi, Chris Watson
Uno spettacolo di Valter Malosti
Personaggi e interpreti
Arnolphe, alias Signore del Ceppo
Chrysalde, Alain
Georgette, una vecchia, le massime
Agnès
Horace
Enrique
Oronte, un notaio:
Valter Malosti
Mariano Pirrello
Valentina Virando
Giulia Cotugno
Marco Imparato
Fausto Caroli
Gianluca Gambino
28 -29
In scena un elemento che non lascia dubbi sul tema della storia: un
cervo dalle corna ramificate. E poi un gioco bizzarro
di apparizioni e sparizioni perfettamente intonato alla storia che
Molière ci tramanda. “E’ una coazione comica alla catastrofe
La scuola delle mogli, dice l’attore e regista Valter Malosti, ma anche
un’ossessione che diventa fobia vitale e cuore della commedia”.
CUOLA
LE MOGLI
E’ un uomo ricco “originale” che si è inventato il titolo di
Signore del Ceppo, Arnolphe, il protagonista di La scuola delle mogli.
Ossessionato dall’idea che le donne sono tutte infedeli, soprattutto
quelle coniugate, sta per sposare Agnès, una giovanissima trovatella
che lui stesso ha cresciuto in isolamento, nella più totale ignoranza.
Meglio sposare una deficiente che non ti tradirà, lui pensa, che una
intellettuale che troverà prima o poi il modo di ingannarti. Ma Arnolphe
non ha fatto i conti con la natura, imprevedibile, perché la ragazza
muterà in modo travolgente il suo destino e distruggerà ogni sua illusione. La scuola delle mogli andò in scena al Palais Royal il 26 dicembre 1662 (Molière poco più che quarantenne si era tra l’altro appena
sposato con una giovanissima donna). E fu grandissimo successo. Le
sue battute, i suoi versi, le sue scene indecenti generarono animatissime chiacchiere ovunque; con il suo testo l’autore aveva di fatto
destabilizzato le idee di un vasto pubblico di benpensanti. “Colgo nella
pièce un carattere visionario” afferma Valter Malosti regista, attore e
artista visivo che porta ora questo testo sulla nostra scena. “Nella sua
struttura geniale di farsa si annida la tragedia e il delirio in cui sprofonda il suo protagonista al termine della commedia si trasforma in
una vera e propria anatomia della rovina”. Ma, prosegue, se non si fa
ridere con questo testo si fallisce. Così il regista attore confeziona per
noi un piccolo gioiello e con dialoghi “francesizzati”, ardite scelte musicali che passano dal melodramma verdiano all’hip hop, con movimenti, colori e luci si diverte a spaziare dal grottesco ad un tragicomico che
ben risalta nel delirante dramma cui va progressivamente incontro il
protagonista. Inoltre, dominatore assoluto della scena, impersona un
Arnolphe prigioniero della sua gelosia, con grande energia e bravura.
Uno spettacolo comico e tragico, o semplicemente serio, che per la
resa efficace dell’opera, piace moltissimo al pubblico.
LE CONVERSAZIONI
DI ANNA K.
30 -31
venerdì 25, sabato 26 marzo ore 21.00
domenica 27 marzo ore 17.00
Il Teatro Eliseo – Arca Azzurra Teatro
Giuliana Lojodice in
LE CONVERSAZIONI DI ANNA K.
liberamente ispirato a La metamorfosi di Franz Kafka
Testo e regia Ugo Chiti
Testo vincitore del 49º Premio Riccione per il Teatro
Giuliana Lojodice vincitrice Premio E.T.I. glii Olimpici del Teatro 2009
come migliore attrice protagonista
Con Giuliana Colzi, Andrea Costagli, Dimitri Frosali,
Massimo Salvianti, Lucia Socci, Alessio Venturini
Scene Daniele Spisa
Costumi Giuliana Colzi
Luci Marco Messeri
Musica originale e adattamento Vanni Cassori e Jonathan Chiti
Spettacolo prodotto con il sostegno di
Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, Regione Toscana,
Teatro Comunale Niccolini, Comune di Casciano Val di Pesa
Personaggi e interpreti
Anna
Grete
Signor Samsa
Signora Samsa
Procuratore
e Signor Gotti
Signor Curzi
Violinista
Giuliana Lojodice
Lucia Socci
Massimo Salvianti
Giuliana Colzi
Dimitri Frosali
Andrea Costagli
Alessio Venturini
LE CON
DICONV
ANN
LE
DI ANNA K.
32 - 33
Con una interpretazione magistrale Giuliana Lojodice
fa vivere sulla scena una figura femminile di grande umanità:
un personaggio minore de La metamorfosi di Kafka
che per Ugo Chiti, drammaturgo tra i più incisivi del nostro teatro,
diventa ora punto di osservazione dell’intera vicenda.
NVERSAZIONI
NA
K.
VERSAZIONI
Ha un grande valore culturale ed estetico lo spettacolo Le conversazioni di Anna K. scritto dal drammaturgo Ugo Chiti, vero e proprio “poeta della compagnia” Arca Azzurra Teatro. L’autore e anche
regista di questa messinscena liberamente tratta dall’inquietante
capolavoro di Franz Kafka (un impiegatuccio che si trasforma un bel
giorno in uno scarafaggio scombussolando per intero la vita di famiglia) apre una straordinaria finestra sul mondo di quello che viene considerato uno dei racconti più emblematici del Novecento; ribaltando il
punto di osservazione del suo spaccato domestico ed eleggendo a
protagonista Anna, governante di casa, figura appena accennata ma
puntuale in vari snodi del racconto originale. Anna, donna loquace,
curiosa ma dal cuore semplice, l’unica a preoccuparsi dell’impiegato
diventato insetto, a procurargli cibo, a stargli accanto senza provare
ripugnanza (lo accudisce con un’abnegazione così vera da risultare
nel dramma anche irresistibilmente comica), diviene così il motore e
la chiave di lettura di una tragedia familiare che per paura della diversità si manifesta tra orrore e indifferenza quotidiana. “Uno sguardo disincantato ma anche giaculatoria affettuosa, grido struggente, rabbioso
che accompagna la tragedia di ogni diversità, dice l’autore nelle sue
note di regia, come la condizione estrema di vivere accanto al dolore”.
Nella resa di Anna, Giuliana Lojodice è attrice inarrivabile nel rendere
vivo il personaggio. Una grande attrice che si appropria a tal punto
della protagonista che lo stesso Chiti dichiara che “riesce a spogliarla
dei panni che la lettura poteva avergli messo addosso, prende le
misure delle scene, delle luci, degli stacchi musicali fino a diventare lei
stessa Anna”. Riuscendo a infondere a noi, con la sua forza espressiva,
la consapevolezza che esser diverso significa prima di tutto, essere lontano dai sentimenti e dagli affetti. Lascia nello spettatore segni indelebili
la memorabile prova di Giuliana Lojodice così come l’intensità allucinata
e ironica dell’intera compagnia. Ed in platea il tempo per noi vola.
NIENTE PROGETTI PER IL FUTURO
34 - 35
venerdì 15, sabato 16 aprile ore 21.00
domenica 17 aprile ore 17.00
La Contemporanea - Mismaonda
Giobbe Covatta e Enzo Iacchetti in
NIENTE PROGETTI PER IL FUTURO
Testo e regia Francesco Brandi
Premio Flaiano 2009
Scene e Costumi Nicolas Bovey
Musiche Cesare Picco
NIENTE
NIEN
PER IL
PER
Personaggi e interpreti
Tobia
Ivan
Enzo Iacchetti
Giobbe Covatta
36 - 37
Enzo Iacchetti e Giobbe Covatta dopo essere stati i medici
più improbabili della televisione, hanno deciso di recitare di nuovo
in coppia dal vivo, in palcoscenico. Misurandosi, senza tradire il loro
stile, con i personaggi di un testo teatrale ironico e coinvolgente
che nel 2009 ha vinto il Premio Flaiano.
PROGETTI
E
PROGETTI
UTURO
L FUTURO
Francesco Brandi, autore e regista di Niente progetti per i
futuro, ha scritto interessanti testi teatrali, alcuni dei quali già andati in scena. Per il teatro e per la televisione ha curato numerose
regie di spettacoli e fiction con attori di prestigio, ha realizzato
anche, come regista video, videoinstallazioni, progetti multimediali,
video clip e video per importanti compagnie. Dal 1990 lavora inoltre
come regista ed insegnante, allo studio e alla ricerca nell’arte
dell’Improvvisazione teatrale con le principali compagnie di improvvisazione nazionali e internazionali. Apprezzato autore di teatro,
rappresenta oggi una delle più nuove ed autentiche voci della drammaturgia italiana. La commedia Niente progetti per il futuro, che ha
avuto l’importante riconoscimento, è il suo ultimo lavoro; un testo e
ora uno spettacolo dove protagonisti della pièce sono due uomini
molto diversi: un semplice garagista con assurde velleità speculative, distrutto dal tradimento della fidanzata e un vip della TV, opinionista e tuttologo televisivo finito in disgrazia e abbandonato dalla
moglie, entrambi accomunati da una singolare circostanza: quella di
trovarsi nello stesso momento sullo stesso ponte con la volontà di
compiere il fatidico gesto. A Enzo Iacchetti e Giobbe Covatta, interpreti ideali, il compito di svelare agli spettatori lo sviluppo.
Con il suo testo l’autore profila un gioco surreale e un parabola contemporanea che con i toni della leggerezza e del paradosso cerca
di raccontare una società in crisi dove i valori dell’uomo appaiono
sfilacciati sullo sfondo di un progressivo impoverimento spirituale.
Saranno i punti di vista diversi o la diversa lettura degli avvenimenti a decretare se infine si tratta di commedia o dramma.
ABBONAMENTI
ABBONAMENTO A 7 SPETTACOLI
Posto di platea e posto di palco di I e II ordine settore centrale (palchi 8-18)
Intero
€ 175,00
Ridotto per spettatori oltre 65 anni
€ 154,00
Ridotto per spettatori fino a 29 anni
€ 105,00
Ridotto per spettatori fino a 19 anni
€ 91,00
Posto di palco di I e II ordine settore laterale (palchi 1-7/19-25)
e posto di palco di III ordine settore centrale (palchi 8-18)
Intero
€ 147,00
Ridotto per spettatori fino a 29 anni
€ 98,00
Ridotto per spettatori fino a 19 anni
€ 84,00
Posto di palco di III ordine settore laterale (palchi 1-7 /19-25)
e posto di palco di IV ordine settore centrale (palchi 8-18)
Intero
Ridotto per spettatori fino a 29 anni
Ridotto per spettatori fino a 19 anni
Posto di palco di IV ordine settore laterale (palchi 1-7 / 19-25)
Intero
Ridotto per spettatori fino a 29 anni
€ 119,00
€ 91,00
€ 77,00
€ 98,00
€ 63,00
40 - 41
Precedenza nei posti palco
L’assegnazione dei posti di prima o seconda fila all’interno dei palchi di qualsiasi ordine, indicata con le prime lettere dell’alfabeto, viene stabilita dall’ordine di precedenza
nell’acquisto di abbonamenti e/o biglietti.
Riduzioni
Le riduzioni sono concesse dietro presentazione di un documento di identità, tale
documento potrà essere richiesto anche all’ingresso in sala. La riduzione su abbonamenti e biglietti prevista per gli spettatori fino a 29 anni è valida anche per spettatori
disabili ed eventuali accompagnatori.
Vendita biglietti
Dal secondo spettacolo in cartellone sarà possibile l’acquisto di biglietti per tutti gli
spettacoli in programma fino al termine della stagione.Salvo diversa indicazione,
i biglietti per i posti ancora disponibili saranno messi in vendita il giorno precedente la
prima rappresentazione presso la biglietteria del Teatro Rossini (P.le Lazzarini,
tel. 0721387621) con orario 9.30-12.30 / 16.30-19.30.
Vendita on-line
Una parte dei posti disponibili viene messa in vendita on-line, l’acquisto si può effettuare visitando i siti: www.amat.marche.it www.charta.it www.comune.pesaro.pu.it.
L’acquisto on-line comporta un aggravio del costo del biglietto in favore del gestore del
servizio.
Pagamenti
Abbonamenti e biglietti possono essere pagati per contanti, con assegno circolare intestato ad AMAT, con carta di credito e bancomat.
BIGLIETTI
Posto di platea e posto di palco di I e II ordine settore centrale (palchi 8-18)
Intero
€
Ridotto per spettatori oltre 65 anni
€
Ridotto per spettatori fino a 29 anni
€
Ridotto per spettatori fino a 19 anni
€
Posto di palco di I e II ordine settore laterale (palchi 1-7 / 19-25)
e posto di palco di III ordine settore centrale (palchi 8-18)
Intero
€
Ridotto per spettatori fino a 29 anni
€
Ridotto per spettatori fino a 19 anni
€
Posto di palco di III ordine settore laterale (palchi 1-7 / 19-25)
e posto di palco di IV ordine settore centrale (palchi 8-18)
Intero
€
Ridotto per spettatori fino a 29 anni
€
Ridotto per spettatori fino a 19 anni
€
Posto di palco di IV ordine settore laterale (palchi 1-7 / 19-25)
Intero
€
Ridotto per spettatori fino a 29 anni
€
Loggione
€
27,00
24,00
21,00
17,00
24,00
19,00
15,00
20,00
17,00
14,00
16,00
12,00
7,50
Posto di platea
e posto di palco
di I e II ordine
settore centrale
(palchi 8-18)
Posto di palco
di I e II ordine
settore laterale
(palchi 1-7/19-25)
e di palco di III ordine
settore centrale
(palchi 8-18)
Posto di palco
di III ordine
settore laterale
(palchi 1-7/19-25)
e posto di palco
di IV ordine
settore centrale
(palchi 8-18)
Posto di palco
di IV ordine
settore laterale
(palchi 1-7/19-25)
Loggione
42 - 43
LEGGERE IL TEATRO
LEGGERE IL TEATRO
Gianni Clementi L’EBREO
L’ebreo di Gianni Clementi con Ladro di razza dello stesso autore è stato pubblicato
da Editoria & Spettacolo nel 2010 (collana Percorsi).
Anthony Shaffer L’INGANNO (Sleuth)
Il testo dello spettacolo, nella traduzione di Glauco Mauri è pubblicato dalla
compagnia ed è anche disponibile sul sito della medesima: www.mauristurno.it.
Arnold Wesker THE KITCHEN
La cucina con Patatine di contorno è stato pubblicato dall’Editore Einaudi
nel 1997 ma attualmente risulta fuori catalogo.
Luigi Pirandello I GIGANTI DELLA MONTAGNA
Fra le diverse edizioni disponibili segnaliamo quella dell’editore Mondadori
pubblicata nel 2010 nella collana Oscar tutte le opere di Pirandello con la
La favola del figlio cambiato e Non si sa come.
Molière LA SCUOLA DELLE MOGLI (L’école des femmes)
La scuola delle mogli di Molière a cura di Sandro Bajini, con testo francese a
fronte, è pubblicato da Garzanti (2010) con La critica della scuola delle mogli
che raccoglie le testimonianze, le reazioni del pubblico e le polemiche seguite alla
commedia più acclamata della stagione teatrale francese del 1662.
Ugo Chiti LE CONVERSAZIONI DI ANNA K.
Il testo di Ugo Chiti non è stato pubblicato. Dello stesso autore segnaliamo
La recita del popolo fantastico (una trilogia) con Il Vangelo dei buffi, 4 Bombe in
tasca, I ragazzi di via della Scala ovvero cinque storie scellerate, pubblicato da
Ubulibri nel 2004 con l’introduzione di Silvia Calamai.
Francesco Brandi NIENTE PROGETTI PER IL FUTURO
Il testo dello spettacolo che debutterà nel mese di gennaio 2011, già pubblicato
in Francia, non è ancora disponibile in Italia.
Mariangela Gualtieri CAINO
Caino di Mariangela Gualtieri sarà pubblicato a gennaio 2011 dall’editore Einaudi.
Pubblicati dallo stesso editore sono reperibili: Fuoco centrale e altre poesie per il
teatro (2003), Senza polvere senza peso (2006) e Bestia di gioia (2010).
TEATROLTRE è promosso dagli Assessorati alla Cultura dei Comuni di Pesaro e Urbino
e dalla Fondazione Teatro della Fortuna - Fano
in collaborazione con la Provincia di Pesaro e Urbino e l’Amat
TEATROLTRE
2011
DA FEBBRAIO A M AGGIO 2011 LA SETTIM A EDIZIONE
DELLA RASSEGNA CHE OSPITA IMPORTANTI ESPERIENZE
DELLA SCENA CONTEMPORANEA.
UN PALCOSCENICO “GRANDE 3 CITTÀ” PER ACCOGLIERE
SPETTACOLI DI TEATRO, M USICA E DANZA,
ESPRESSIONE DEI LINGUAGGI PIÙ INNOVATIVI
DEL PANORAM A ITALIANO ED EUROPEO.
5 marzo 2011
TEATRO VALDOCA
CAINO
Regia, luci e scene Cesare Ronconi
Testo Mariangela Gualtieri
Con
Danio Manfredini, Raffaella Giordano, Mariangela Gualtieri,
Leonardo Delogu, Giacomo Garaffoni.
Coro
Susanna Dimitri, Sara Leghissa, Isabella Macchi,
Silvia Mai, Daria Menichetti, Mila Vanzini
Musica dal vivo:
percussioni Enrico Malatesta
elettronica Alice Berni
Costumi Sofia Vannini
Fonica e ricerca del suono Luca Fusconi
Sculture Erich Turroni, Verter Turroni
Oggetti di scena Il laboratorio dell’imperfetto
Costruzioni in legno Maurizio Bertoni
Macchine del suono Antonio De Luca
Macchine di luce Stephan Duve
Macchinista Stefano Cortesi
Assistente alla regia Serenella Martufi
Organizzazione Elisa De Carli
TEATROLTRE 2011
COLOPHON
Teatro Rossini Direzione e Uffici: Piazzale Albani, 12 - 61121 Pesaro
tel. 0721 387620 fax 0721 387685
Biglietteria: Piazzale Lazzarini tel. 0721 387621
mail: [email protected]
www.pesarocultura.it
Associazione Marchigiana Attività Teatrali
Corso Mazzini, 99 - 60121 Ancona tel. 071 2075880 fax 071 54813
www.amat.marche.it
Direzione Teatri Comunali e progetto artistico Giorgio Castellani
Collaborano all'organizzazione Monica Norrito,
Roberta Ercolessi, Cristian Della Chiara
Comunicazione e copy Elena Gramaccioni
Progetto grafico e impaginazione Marina Cesarini
Stampa Sat
Fotografie
Teatro Rossini pagine 04 e 06 Amati-Bacciardi
L’ebreo Fabrizio De Blasi
L’inganno Manuela Giusto
The Kitchen Bepi Caroli
I Giganti della Montagna Tommaso Le Pera
La scuola delle mogli Tommaso Le Pera
Le conversazioni di Anna K. Lorenzo Bojola
Caino Rolando Paolo Guerzoni
Servizi tecnici, di sala, portineria e biglietteria Coop. Teatro Skenè