Brillastella, l`astronomia spiegata ai bambini

Brillastella, l'astronomia spiegata ai bambini. Col teatro
Scritto da Francesco Moscatelli
mercoledì 21 marzo 2007
Raccontare le stelle ai bambini, attraverso il teatro. Il
gruppo Sciuè Sciuè ha presentato domenica 18 marzo il
suo ultimo lavoro, Brillastella, presso il teatro “ La
scala della Vita” di via Piolti de' Bianchi. Lo spettacolo
si inserisce all’interno della stagione teatrale promossa
dall’associazione «Il Sipario dei Bambini», che è stata
inaugurata quest’anno in collaborazione con il comune di
Milano. Quattro spettacoli ogni mese e una grande
attenzione alla fantasia, ma anche alla divulgazione
scientifica.
«Vogliamo descrivere in maniera ironica ed interattiva i principi base dell’astronomia – spiega Veronica
Bestetti, sul palco insieme a Emanuela Bolco e Michela Prando - Si tratta del viaggio di una stella che
lascerà la sua nube-madre per conoscere l’universo, incontrando sulla sua strada diversi e bizzarri
personaggi, tra cui i pianeti, le costellazioni, il re Sole, i mostruosi buchi neri». Le scenografie realizzate da
Maria Porro e Sara Cardani, così come i costumi firmati da Maria Mauri, contribuiscono a dare un volto
umano ai protagonisti. Ma non solo. L’obiettivo è dare voce agli astri e di trasmettere ai piccoli spettatori
un messaggio: la Terra è solo una piccola parte dell’Universo, ancora oggi non del tutto conosciuto. E’
anche un luogo fragile, che tutti devono imparare a rispettare.
La luna fa da menestrello accompagnata dalla fisarmonica di Andrea Pizzamiglio e, fra un concorso di
bellezza dedicato ai pianeti del sistema solare e giganti rosse che si esprimono in dialetto veneto, gli
spettatori partecipano alle guerre stellari lanciando polvere di stelle contro un buco nero vorace di luce. Il
gruppo teatrale ha nel suo repertorio anche lo spettacolo Ecobaleno dedicato al ciclo dell’acqua e crede
molto nel coinvolgimento del pubblico e nelle possibilità educative del teatro. «L'universo è il regno della
fantasia e dei sogni e noi, probabilmente, ci siamo fatti prendere la mano – continua l’attrice — In fondo la
stessa parola desiderio nasce proprio da qui: de siderum, dalle stelle».