Facoltà di Scienze Motorie Anno Accademico 2012/2013 PRINCIPI DI METODOLOGIA D’ALLENAMENTO NELLE DISCIPLINE DEL FITNESS E WELLNESS Dott. Teresa Guglielmo COS’È IL FITNESS? In biologia indica il successo riproduttivo di un individuo, la capacità di riprodursi e di trasmettere il proprio patrimonio genetico. In ambito sportivo, indica lo stato di salute e benessere psico- fisico di un individuo; Cosciente e volontario approccio ad uno stato di salute fisica, psicologica e spirituale(Sharkey, 1974). Wellness Dimensioni della salute: 1. Fisica 2. Emozionale 3. Sociale 4. Mentale 5. Spirituale Famiglia Amici Società Management e riduzione dello stress Esercizio fisico Carriera Educazione Successo Nutrizione fitness Amore Speranza Carità Obiettivi LA RICERCA SI SCOPRE CHE IL JOGGING: I. II. III. IV. V. VI. Migliora le capacità cardiache Migliora le capacità respiratorie Induce una riduzione della pressione arteriosa Migliora l’umore e l’autostima Riduce lo stato di ansia Riduce gli atteggiamenti nevrotici Nasce una generazione di sportivi 1. Non sono sportivi professionisti 2. Non praticano sport di squadra (Calcio, basket, pallavolo, etc…) 3. Praticano sport solo per migliorare la propria “FITNESS” 4. Praticano sport solo per ridurre lo stress accumulato durante la giornata lavorativa; Il Fitness = Benessere fisico La Fitness = Forma Fisica CURA DEL CORPO CORPO UMANO NELLA SUA TOTALITA’ QUANTO ESERCIZIO OCCORRE PER ESSERE FITNESS? Un basso livello di fitness è associato a: 1. Obesità 2. Sindrome metabolica 3. Ipertensione 4. Ipercolesterolemia 5. Malattie cardiache coronariche (infarto, ischemie, trombosi, aritmie, aterosclerosi, etc…) 6. Aumento dell’incidenza di alcuni tumori L’American College of Sports Medicine e L’American Heart Association confermano che un attività fisica svolta in maniera continua e regolare rappresenta il primo fattore di prevenzione nei confronti di moltissime patologie. IL FITNESS COME LO CONOSCIAMO OGGI COMPRENDE MOLTEPLICI DISCIPLINE: Cardio- fitness, Bodybuilding, Aerobica, Step, Total Body, Gag, Pilates, Acquagym, Pump, Fitness funzionale, Fitness Metabolico, TRX, Spinning, Spinbike, Danza del ventre, Power- yoga, Ginnastica dolce, Ginnastica posturale, Hip- Hop, Capoeira, etc… CHE COS’È L’ALLENAMENTO??? Martin nel 1977 definì l’allenamento come quel processo che induce un cambiamento di stato, sia esso fisico, motorio, cognitivo o affettivo (Dietrich M. 1977). In ambito sportivo professionistico e non, il termine allenamento viene adottato nel momento in cui un atleta viene sottoposto a carichi di lavoro fisici superiori alle sollecitazioni abituali, con l’obiettivo di indurre miglioramenti delle funzioni legate alla realizzazione della prestazione sportiva. In ambito FITNESS, il termine allenamento viene adottato nel momento in cui l’allievo/ cliente viene sottoposto a carichi di lavoro fisici superiori alle sollecitazioni abituali, con l’obiettivo di indurre miglioramenti estetici e funzionali dello stato generale di salute. L’ALLENAMENTO Stimolo Movimento Umano Azione Allenamento Carico esterno/ Carico interno Reazione Stress - Azione sull’organismo Adattamento biologico •Aumento dell’ipertrofia muscolare •Migliorata funzionalità cardiocircolatoria e respiratoria • maggiore efficienza dei processi bioenergetici •Incrementata attivazione dei processi bioenergetici •Miglior attivazione neuromuscolare e miglior controllo e regolazione del movimento RispostaAumento della performanceaumento della capacità di sopportare quello stimoloRipristino dell’omeostasi ALLENAMENTO Obiettivi dell’allenamento Intensità dello stimolo Contenuti e mezzi dell’allenamento Fitness Training Allenamento Stimolo Esercitazione Metodi d’allenamento Durata dello stimolo Volume dello stimolo Densità dello stimolo Frequenza dello stimolo MEZZI D’ALLENAMENTO Volume del training rappresenta la somma degli stimoli applicati in una seduta di allenamento, ovvero il parametro quantitativo dell’allenamento, dipende dalla durata temporale di una seduta di allenamento e dalla disciplina a cui ci si riferisce. Intensita del training rappresenta la percentuale della massima capacità individuale di prestazione, parametro qualitativo dell’allenamento, esprime il grado di impegno fisico richiesto dall’esecuzione di una determinata attività. Densità del training rappresenta il legame tra fase di lavoro e fase di recupero all’interno di una stessa seduta allenante, dipende dall’applicazione dei singoli stimoli allenanti nel tempo, un recupero inferiore aumenta la densità di un esercizio e può rappresentare un vero stimolo al processo di adattamento biologico. MEZZI D’ALLENAMENTO Durata dello stimolo rappresenta la durata dei singoli stimoli allenanti, è il tempo di somministrazione di un determinato stimolo. Frequenza del training rappresenta il numero degli allenamenti svolti settimanalmente , la frequenza degli stimoli allenanti. MERCOLEDI’ Riscaldamento Esercizi 90” Serie 60” 20’ Min. Run, Bike o Step Crunch 3 x 15 Squat a Corpo Libero 3 x 12-15 Abduttori a corpo libero 3 x12 Adductor Machine 3 x 12 Lat machine avanti 3x12 Spinte su Panca Inclinata 3 x 12 Addome e Glutei SS 3 x 12 - 20 Kg Bicip e Tricip SS 1 x 10 25’ Min. Run, Bike o Step + Stretching Defaticamento IL MUSCOLO SCHELETRICO E L’ESERCIZIO FISICO La resistenza e la velocità espressi durante un esercizio fisico dipendono in gran parte dall’efficienza con la quale il tessuto muscolare trasforma energia (substrati, enzimi, stimolo) e produce forza. Le fibre muscolari non sono tutte uguali. In base alla velocità dell’attività ATP asica distinguiamo: 1. Fibre di tipo I o Slow- Twitch, fibre ossidative rosse con lenta velocità di conduzione nervosa, grande capacità aerobica ossidativa, alta resistenza alla fatica, in grado di sviluppare piccoli livelli di forza. 2. Fibre di dipo II o Fast- Twitch, fibre glicolitiche bianche con alta velocità di contrazione e conduzione nervosa, in grado di sviluppare livelli di forza elevati, presentano una bassa capacità aerobica di resistenza alla fatica. UNITÀ MOTORIA Si definisce con il termine di unità motoria il complesso funzionale costituito da un motoneurone spinale alfa e l’insieme di fibre muscolari che esso innerva (W.D.McArdle, F. I.. Katch, V.L. Katch). L’unità motoria comprende il singolo motoneurone e le fibre muscolari da esso innervate. MOTOEURONE ST 10- 180 fibre MOTONEURONE FT 300- 800 fibre CLASSIFICAZIONE E CARATTERISTICHE Caratteristiche ST FTa FTb Numero delle fibre per motoneurone 10-180 300- 800 300-800 Dimensione del motoneurone Piccola Grande Grande Velocità di conduzione nervosa Lenta Rapida Rapida Velocità di contrazione (ms) Lenta Veloce Veloce Tipo di ATPasi miosinica Lenta Rapida Rapida Forza dell’unità motoria Bassa Elevata Elevata Capacità Aerobica (ossidativa) Elevata Moderata Bassa Capacità Anaerobica (glicolitica) Bassa Elevata Elevata PRINCIPIO DEL RECLUTAMENTO ORDINATO La scelta del sistema di trasformazione dell’energia è determinata dalla sua potenza, ossia dalla velocità di liberazione dell’energia nei processi metabolici, e dalla capacità, ovvero dalla grandezza delle fonti di substrati che possono essere utilizzati. ATP di riserva Il sistema anaerobico- alattacido (ATP-CP) Il sistema anaerobico- lattacido (glicolitico) Il sistema aerobico ossidativo PRINCIPIO DEL RECLUTAMENTO ORDINATO Le fibre muscolari vengono attivate seguendo un ordine di reclutamento prestabilito 1- 200 UNITA’ MOTORIE 1 – 2 – 33 – 69 etc… In ordine ST (Slow Twitch) con motoneurone piccolo e poi Fta ed FTb Dimensione del motoneurone TERMINI DI POSIZIONE Piano sagittale: divide il corpo verticalmente in una metà destra e una metà sinistra; Piano frontale: divide il corpo in una parte anteriore ed in una parte posteriore (ventrale e dorsale); Piano orizzontale: che divide il corpo in due metà una superiore (craniale) (caudale). e una inferiore TERMINI DI POSIZIONE Asse sagittale: è una linea che attraversa il corpo da davanti a dietro ed è formato dall’incrocio tra il piano orizzontale e frontale; attorno a esso ruota il piano frontale. Asse longitudinale o verticale: attraversa il corpo dall’alto verso il basso ed è formato dall’incrocio tra i piani frontale e sagittale; attorno a esso ruota il piano trasverso. Asse trasversale: taglia il corpo da un lato all’altro ed è formato dall’incrocio tra asse trasverso e frontale; attorno a esso ruota il piano sagittale. TERMINI DI MOVIMENTO L’articolazione è la connessione tra due ossa o tra ossa e cartilagine. Le articolazioni sono rinforzate da strutture come legamenti e capsule articolari. Possiamo classificare: Sinartrosi: articolazioni fibrose con scarsa o nulla possibilità di movimento; Anfiartrosi: articolazioni cartilaginee moderatamente mobili; Diartrosi: sono le articolazioni più mobili, dette anche sinoviali, e si differenziano in base alla possibilità di movimento in: atrodie, ginglimi, condilartrosi, a sella, sferoidali (enartrosi). TIPI DI MOVIMENTO Flessione - estensione: movimento che avviene sul piano sagittale e attorno all’asse trasverso e determina l’avvicinamento di due superfici ventrali. Abduzione - adduzione: movimento che avviene sul piano frontale e attorno all’asse sagittale e determina un allontanamento e avvicinamento dalla linea mediana del corpo. Intrarotazione – extrarotazione: movimento che avviene sul piano trasverso e attorno all’asse verticale e prevede una rotazione sull’asse verticale dell’articolazione considerando la posizione anatomica. Circonduzione: movimento che può avvenire in ogni articolazione ed è la combinazione di più movimenti, flessione- abduzione- estensioneadduzione. LA FORZA MUSCOLARE “ E’ quella capacità del sistema neuro- muscolare di vincere una resistenza o di opporvisi, lo sviluppo di tensione muscolare”. F= m * a Tensione muscolare Lavoro- Energia Forza Massima: la massima tensione muscolare che può essere sviluppata per vincere una resistenza Forza Rapida:capacità del sistema neuromuscolare di contrarsi rapidamente Forza resistente: Bassa tensione muscolare in grado di essere mantenuta per molto tempo. LA FORZA MUSCOLARE Forza Attiva: ha un solo ciclo di contrazione e si divide in: Forza massima dinamica: spostare un carico il più elevato possibile con un unico movimento e senza problemi di velocità. Forza esplosiva: Spostare un carico il più velocemente possibile, partendo sempre da una posizione di immobilità. Forza reattiva: ha un doppio ciclo di lavoro muscolare. Fase eccentrica/ concentrica. Forza esplosiva elastica: azione pliometrica della muscolatura con movimenti articolari accentuati (es.: salto in alto, balzi). Forza esplosiva elastica riflessa: azione pliometrica con movimenti articolari molto ridotti (es.: corsa, saltelli). (Stiffness) LA FORZA MUSCOLARE - REGIMI DI CONTRAZIONE Pliometrica: contrazione concentrica esplosiva, immediatamente preceduta da contrazione eccentrica; in tal modo si sfrutta l'energia accumulatasi nelle strutture elastiche del muscolo. Isotonica: contrazione muscolare in cui il carico che rimane costante per l'intera durata del periodo di accorciamento ConcentricaEccentrica Auxotonico: la tensione muscolare del carico esterno, aumenta progressivamente con l'accorciamento del muscolo. (es. elastici). Isocinetica: il muscolo sviluppa il massimo sforzo per tutta l'ampiezza del movimento, accorciandosi a velocità costante (tensione variabile); si ottiene solo con particolari macchine, definite isocinetiche. Isometrica: tensione muscolare sviluppata, velocità di contrazione uguale a 0. OLTRE 600 MUSCOLI SCHELETRICI Ciascun movimento coordinato richiede l’applicazione di una determinata forza muscolare e viene compiuto per mezzo di muscoli: • • • AGONISTI o PRIMI MOTORI (primi responsabili del movimento) ANTAGONISTI (si oppongono ai primi motori) SINERGICI (muscoli che assistono i primi motori) OLTRE 600 MUSCOLI SCHELETRICI In base ai criteri funzionali che interessano il mondo del fitness i muscoli si distinguono in: • Flessori ed estensori; • Abduttori e adduttori; • Pronatori e supinatori; • Rotatori interni ed esterni; LA FORZA MUSCOLARE La produzione della muscolare dipende: • • • • • forza Numero di unità motorie attivate; Tipo unità motorie attivate; Dimensione del muscolo; Lunghezza del muscolo al momento dell’attivazione; L’angolo dell’articolazione rispetto ai valori 0° 90° 180°. TIPOLOGIE DI ESERCIZI Esercizi Base: Hanno traiettorie riconducibili ad una retta; Sono adatti a condizionamenti di forza generali; Hanno grande sinergia muscolare; Sono pluriarticolari. Esercizi complementari: Hanno traiettorie riconducibili ad archi di circonferenza; Sono adatti a condizionamenti specifici; Hanno bassa sinergia muscolare; Sono monoarticolari. TIPOLOGIE DI ESERCIZI Esercizi a catena cinetica chiusa: Sono esercizi che coinvolgono più segmenti articolari che sono collegati tra di loro in maniera interdipendente. Sono esercizi multiarticolari. (distensioni su panca piana, squat, affondi frontali e sagittali …) Esercizi a catena cinetica aperta: Sono esercizi che consentono di muovere una sola articolazione, senza che il movimento venga trasmesso alle altre. Sono esercizi che offrono una destabilizzazione maggiore rispetto a quelli a catena cinetica chiusa, spesso diventano più funzionali perché alterano l’appoggio dato da piedi o mani a terra. MACCHINE O PESI LIBERI Un allenamento effettuato con manubri e bilancieri e quindi con pesi liberi può essere meno efficace di un allenamento effettuato con le macchine??? Quali sono i vantaggi e gli svantaggi? MACCHINE Vantaggi Svantaggi Isolamento muscolare Movimento poco naturale e scarsamente personalizzabile Sicurezza Difficoltà nel potere esprimere alte velocità con carichi bassi Minore tempo di allungamento grazie al sistema di carico scarico Costi e ingombri elevati Traiettorie difficilmente realizzabili con pesi liberi Non allenanti dal punto di vista propriocettivo e coordinativo Riduzione del sovraccarico articolare Scarsamente impegnative per i muscoli stabilizzatori Facilità di apprendimento anche per i principianti PESI LIBERI Vantaggi Svantaggi Maggiore sinergia Pericolosità maggiore Maggiore controllo propriocettivo Tempi di caricamento e scaricamento più elevati Maggiore coordinazione Maggiore sovraccarico articolare Minore costo e spazio occupato Minore controllo del movimento( tempi più lunghi di apprendimento) Maggiore influenza sulle catene cinetiche ampie Movimento più vicino alla realtà quotidiana DOMANDE