Un grande risultato economico per l`economia cinese

Il Punto
Nota settimanale a cura della Redazione di Nens
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N. 18
Dal 16 al 22 febbraio 2004
Questa settimana: - Il “miracolo” cinese: una scheda.
(A cura di Marco Iezzi)
L
' economia cinese è cresciuta nel 2003 al tasso record del 9,1%, nonostante la crisi innescata
dall'epidemia di SARS. Lo indicano le stime preliminari dell'Ufficio Nazionale per le
Statistiche (UNS). Si tratta del ritmo di crescita più elevato dal 1997. Secondo l'UNS il Prodotto
Nazionale Lordo ha raggiunto l' anno scorso gli 11.669 miliardi di Yuan, pari a circa 1.409 miliardi
di dollari.
Variazione % annua del Pil cinese
Fonte: China Bureau of Statistics
Le motivazione che sono dietro questa crescita vanno ricercate nell’incremento degli
investimenti fissi, nell’aumento (17% nel 2003) della produzione industriale unito sempre all’ottimo
andamento del settore edilizio e alla crescita delle esportazioni che sottolineano la riconquistata
fiducia degli investitori stranieri persa dopo la SARS.
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Alcuni economisti cinesi affermano che in realtà la crescita indicata del 9,1% è sottostimata
perché se si considerasse anche l’apporto fornito dall’economia sommersa, le stime di crescita non
sarebbero inferiori al 12%, questa tesi è ancora più condivisibile se si guardano i dati relativi
all’ultimo trimestre 2003 nel quale il tasso di incremento del PIL ha fatto segnare un ottimo 9,9%
con un incremento rispetto al trimestre precedente pari a 0,3 punti percentuali.
Le previsioni per il 2004 sono positive ma non si prevede di confermare il tasso di crescita
registrato lo scorso anno. Il Primo Ministro Wen Jiabao ha dichiarato che il 2004 sarà un anno
chiave per la riforma e lo sviluppo del paese. La forte crescita della Cina ha fatto si che la People’s
Bank of China fosse molto più guardinga rispetto al passato per la politica monetaria; l’elevato
sviluppo, infatti, rischia di produrre una crescita dell’inflazione (dicembre 2003 +3.2%).
Secondo il Fondo Monetario Internazionale, nel 2004 la ripresa dell'economia globale sarà
accelerata e il quadro economico internazionale risulterà sollevato. Tutto ciò gioverà all'aumento
del commercio estero cinese.
Negli ultimi mesi la concorrenza della Cina è diventata un argomento di notevole rilievo
politico anche negli Stati Uniti. In concomitanza con l'avvio della campagna presidenziale
l'amministrazione Bush si è dimostrata sensibile rispetto alle critiche di alcuni settori dell'industria
che si sentono particolarmente minacciati dalla concorrenza cinese.
Va inoltre sottolineato come alcuni economisti cinesi affermino che negli ultimi anni il loro
Paese ha sviluppato una politica volta ad ampliare la domanda interna e, utilizzando un’adeguata
politica finanziaria e una politica monetaria improntata sulla stabilità, la Cina ha posto le basi per un
valido sviluppo materiale.
Nel 2003 la Cina ha svolto un ruolo di primo piano per l’economia internazionale e gli esperti
degli organismi internazionali e del mondo economico cinese ritengono che nel 2004 l'economia
continui a mantenere un considerevole tasso di crescita anche se le previsioni non riportano gli
stessi valori dello scorso anno.
I dati disponibili relativi all’andamento del Commercio Estero in Cina negli anni 1997-2002
(Grafico 2) evidenziano una crescita sia delle importazioni che delle esportazioni cinesi, ciò
dimostra una vivacità dell’economia che permette alla Cina di porsi come il quinto più importante
mercato mondiale.
Da notare, inoltre, che negli anni considerati l’export supera sempre le importazioni di alcuni
milioni di dollari, ciò a testimonianza dell’interesse che i paesi esteri mostrano nei confronti dei
prodotti cinesi.
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Grafico 2: Andamento del Commercio Estero in Cina (1997-2002)
Fonte: China Bureau of Statistics (Dati in mld di USD)
Grafico 3: Esportazioni della Cina (principali clienti - 2002)
Stati Uniti
24,97%
21,49%
Hong Kong
Giappone
Corea del Sud
1,48%
Germania
Paesi Bassi
UK
Singapore
17,96%
1,53%
Taiwan
Malesia
2,02%
Italia
2,14%
14,88%
3,49%
2,48%
Altri paesi
2,80%
4,76%
Fonte: China National Bureau Statistics
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Nel Grafico 3 abbiamo riportato le quote di esportazioni dei prodotti cinesi nel mondo. E’
interessante valutare come il principale mercato di sbocco nel 2002 per le merci cinesi sia il mercato
statunitense (con una quota pari al 21,49%) seguito da Hong Kong (17,96%) e Giappone (14,88%),
mentre l’Italia pesa per l’1,48% sulle esportazioni cinesi.
Per quanto riguarda gli specifici prodotti esportati, la quota più rilevante è data dal comparto
dei prodotti meccanici ed elettrici (che da soli assorbono circa il 35% del totale delle esportazioni
del Paese), seguiti da abbigliamento e calzature.
Nella figura successiva (Grafico 4) sono riportate le quote dei principali fornitori della Cina,
in questo caso è il Giappone a confermarsi come primo paese fornitore della Cina, con un valore di
mercato pari al 18,11%, seguito da Taiwan (12,89%) e dalla Corea del Sud (9,68%). La Cina
importa dall'Italia l'1,46% del totale delle proprie quote di import.
Grafico 4: Importazioni della Cina (principali fornitori - 2002)
Giappone
Taiwan
18,11%
25,64%
Corea del Sud
Stati Uniti
12,89%
Germania
Hong Kong
1,46%
Malesia
Russia
Singapore
1,52%
Australia
Tailandia
1,90%
9,68%
Italia
2,85%
1,98%
Indonesia
3,64%
2,39%
3,15%
Altri Paesi
5,57%
9,22%
Fonte: China National Bureau Statistics
Anche in questo caso estendiamo l’analisi alla composizione merceologica delle importazioni
cinesi, verificando che il comparto meccanica strumentale è il più consistente a conferma del
fabbisogno di tecnologia straniera per il processo di industrializzazione del Paese.
In seguito al continuo aumentare delle transazioni con l’estero il grado di apertura al
commercio dell’economia cinese oggi, è superiore rispetto a quello di altre economie definite
"mature" come gli Stati Uniti e il Giappone, e come visto anche nella nostra analisi, dalla metà degli
anni novanta il conto corrente della bilancia dei pagamenti cinese ha registrato saldi attivi. Dagli
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stessi anni, inoltre, anche in vista dell’ingresso nell’Organizzazione Mondiale del Commercio, la
Cina è diventata uno dei principali mercati di destinazione degli investimenti diretti esteri basti
pensare che nel 2002 ha ricevuto l’8,1% dei flussi mondiali e il 32,5% di quelli indirizzati ai paesi
emergenti tra i quali si classifica come primo paese di destinazione.
Fondamentali dell’economia Cinese
Pil 2003 mld $
Variazione Pil 2003/2004
Produzione industriale 2002 (Mld di
$)
Reddito pro capite annuo (in dollari)
Disoccupazione
Inflazione (2002)
Saldo commerciale mld $
import mld $
export mld $
Cambio $ -Yuan
Cambio € - Yuan
Debito pubblico/Pil
Debito estero 2002 (Mld di $)
1.409
+9,1
78
1.090
10,2
1,3%
57,4
295,2
352,6
8,28
10,50
14,8%
170,11
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