Anticoagulanti Orali

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Anticoagulanti Orali
Gruppo Cumarinico
Dicumarolo
Warfarin
Acenocumarolo
Fenprocumone
Fepromarone
Gruppo Idandionico
Anisindione
Fenindione
Difenadione
M.DA.: Iinibiscono l’attività dei fattori II, VII, IV, X e delle proteine C ed S (queste ultime ad
attività anticoagulante) bloccando la funzione di una epossido-riduttasi (a livello epatico) che
trasforma la vit.K nella sua forma ridotta, cofattore indispensabile della gamma-carbossilazione dei
residui glutammici dei suddetti fattori (sottoforma di precursori) che in tal modo non possono legare
il Ca (fondamentale per il montaggio di un complesso enzimatico efficiente).
Il tempo necessario affinché si possa osservare un effetto clinico è uguale a quello necessario
affinché i fattori coagulativi presenti in circolo vengono rimpiazzati dai fattori che non sono stati
carbossilati. E ovvio che un’alterazione a livello dell’enzima che agisce sulla vit. K può determinare
resistenza al farmaco.
Ben assorbiti per os, si legano alle proteine plasmatiche, posso superare la placenta, metabolizzati a
livello epatico, escreti con le urine.
Indicazioni terapeutiche:
Profilassi malattie tromboemboliche
 Protesi valvolari (per tutta la vita)
 Stenosi mitralica, nella profilassi dei trombi atriali
 Fibrillazione atriale
 Prevenzione trombosi vasi retinici
 IMA con estesa necrosi anteriore
 Prevenzione TVP post-chirugica.
L’azione anticoagulante richiede in un periodo di tempo uguale a quello necessario affinché i
“neofattori della coagulazione non carbossilati” possano sostituire i precedenti.

E.C.:








Emorragie: somministrare vit.k o plasma
Ematuria
Alopecia
Allergie: colite ulcerativa, dermatiti esfoliative…
Nausea, vomito, diarrea
Agranulocitosi
Necrosi cutanea da cumarina: trombosi diffusa a carico del microcircolo dopo 3gg di
trattament, attribuibile ad uno squilibrio nel microcircolo tra fattori pro ed anti-coagulanti
Teratogenicità: al primo trimestre grave malformazioni, all’ ultimo possibili emorragie nel
nascituro.
Interazioni farmacologiche:



Sostanze che modificano captazione o metabolismo della vit.K o del farmaco
Alterazione della sintesi, funzione o clereance di fattori o cell. implicate in emostasi o
fibrinolisi
Danni a carico dell’integrità dell’endotelio.
Condizioni che diminuiscono l’effetto anticoagulante


Iperproteinemie: per aumentato volume di
distribuzione
Aumentata clereance
epatica:barbiturici,rifampicina,fenitoina,alc
ool,gravidanza.
Condizioni che aumentano l’effetto anticoagulante




Spiazzamento legame con le
proteine:disulfiram, allopurinolo,
cimetidina, amiodarone
Carenza Vit.K
Diminuizione fattori della
coagulazione: disfunzione epatica,
scompenso cardiaco.
Diminuizione funzione piastrinica:
ASS
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