Aristotele - La Costituzione degli Ateniesi

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LA COSTITUZIONE DEGLI ATENIESI
ARISTOTELE-BIOGRAFIA
Aristotele nasce a Stagira, città al confine tra la Tracia e la Macedonia, nel 384/83 a.c. Nel
367 a.c. entra a far parte dell’ Accademia platonica dove rimane per circa vent’anni fino alla
morte del maestro quando, deluso di non essere stato scelto come suo successore, si
allontana da Atene e si reca ad Atarneo. Qui è tiranno Ernia, di cui sposerà la sorella Pizia. In
seguito i due avranno una figlia.
Trasferitosi a Lesbo fonda una propria scuola nel 347 a.c.
Dal 343 a.c. diviene precettore del tredicenne Alessandro, figlio del re di Macedonia, a cui si
lega particolarmente; il giovane in futuro diverrà il famoso Alessandro Magno.
Nel 335 a.c. Aristotele si trasferisce ad Atene. Ormai è un filosofo al culmine della maturità
e della gloria, impegnato nel raccogliere materiale per le sue opere politiche, tra cui la
Costituzione degli ateniesi datata infatti intorno al 329/8 a.c.
Le sue fonti sono, oltre a materiale storico (ripreso sia dalla cultura greca che straniera)
anche opere antecedenti trattanti gli stessi argomenti. Dopo la morte di Alessandro, ad Atene
si scatena una reazione antimacedone che porta al suo trasferimento nella Calcide, dove
morirà nel 322 a.c.
L’OPERA
“La Costituzione degli Ateniesi” è giunta fino a noi tramite due papiri ritrovati verso la fine
dell’ 800 nel deserto egiziano. L’opera risulta spesso contraddittoria: l’autore infatti riporta
più testimonianze riguardo un unico avvenimento. A nostro parere Aristotele rimane sempre
piuttosto oggettivo, e non esprimendo esplicitamente la sua opinione, la lascia trasparire solo
in poche occasioni con l’utilizzo di particolare aggettivazione.
ANALISI
Periodo:Prima di Dracone
Situazione:Inizialmente ad Atene si ha un governo oligarchico. I nobili e il popolo sono in
disaccordo. I poveri sono schiavi dei ricchi per i quali lavorano le terre, che appartengono a
poche famiglie. E’ diffusa la schiavitù per debito.
Costituzione:
Periodo:Prima legislazione (621 a.c.)
Personaggi: Dracone
Situazione: Con Dracone nasce la prima costituzione (intesa come primo sistema di leggi).
Nonostante questo apparente passo avanti la terra appartiene ancora a pochi e vi è la
schiavitù per debito.
Costituzione:I diritti politici sono affidati a coloro che sono in grado di procurarsi e
mantenere un’armatura oplitica. Essi hanno il compito di eleggere i 9 arconti e i tesorieri, i
quali devono avere un patrimonio di almeno 10 mine. I ministri meno importanti sono eletti tra
i militari, mentre strateghi e ipparchi devono possedere un capitale di almeno 100 mine. Al
consiglio partecipano 401 uomini estratti a sorte tra i cittadini a pieno diritto (i quali sono
multati se non vi partecipano). Il Consiglio dell’Areopago è custode delle leggi e sorveglia
l’operato dei ministri. Per tutte le cariche l’età deve essere superiore ai 30 anni.
Periodo:Tra la legislazione di Dracone e Solone (592/1 a.c.)
Personaggi: Solone
Situazione:Il popolo si ribella alla legislazione di Dracone in quanto questa non ha migliorato la
situazione dei più poveri. Solone scelto dal popolo diviene arconte e cerca di accordare nobili e
poveri.
Costituzione: In primo luogo Solone fa scrivere le leggi su tavolette rettangolari di colore
bianco. In queste è vietata la schiavitù per debito (seisachtheia = scuotimento di pesi), e sono
aboliti tutti i debiti precedenti. Ciò crea varie proteste dei nobili, mentre molti poveri che
hanno chiesto prestiti da poco si arricchiscono.
La popolazione è divisa per censo in 4 classi (pentacosiomedimni, cavalieri, zeugiti e teti).
Inoltre vi era la suddivisione in 4 tribù divise a loro volta in 3 trittie e 12 naucrarie
(amministrate quest ’ultime dai naucrari, che avevano il compito di riscuotere le tasse). Per
l’elezione degli arconti ogni tribù presentava una lista di 10 candidati tra i quali erano estratti
a sorte 9 magistrati. In più si ha il consiglio dei 400 (100 per ogni tribù).
Situazione: Solone lascia Atene e si reca in Egitto per 10 anni nel frattempo i nobili si
ribellano alla legislazione. Ne segue un periodo di transizione:
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529/91 anno dell’arcontato di Solone
591/90 – 588/87 quattro anni di pace
587/86 anno in cui non viene eletto alcun arconte
587/86 – 584/83 i quattro anni del secondo periodo
583/82 anno in cui non viene eletto alcun arconte
582/81 – 581/80 Damnasia arconte per due anni e due mesi
580/79 dieci arconti (5 eupatridi, 3 proprietari terrieri, 2 lavoratori)
Periodo: Pisistrato (561=prima volta che prende potere), 551-528.
Personaggi:Pisistrato
Situazione:In questo periodo si hanno tre partiti: sulla costa i moderati capeggiati da
Megacle, in pianura Licurgo con gli oligarchi, mentre i montanari sostenevano la democrazia
avendo come capo Pisistrato. Ai democratici si legano inoltre i ricchi che erano stati
danneggiati dall’abolizione dei debiti e alcuni personaggi di dubbia origine sociale (come coloro
che fingevano origini nobili).
Dopo varie vicissitudini e tentativi, Pisistrato acquista definitivamente il potere della città nel
551 a.c. costituendo una tirannide. Oltre a migliorare culturalmente e a livello architettonico
la città si occupa di elargire prestiti ai poveri in modo che essi potessero avviare attività
produttive, pretendendo però da ognuno la decima parte della produzione.
Durante questo periodo vi è un clima di pace e prosperità che conduce Atene al massimo
splendore. Il tiranno muore nel 527 dopo 19 anni.
Periodo: Dopo Pisistrato
Personaggi:Ippia e ippargo
Situazione:Pisistrato aveva quattro figli: due legittimi Ippia e ippargo e due nati da un’argiva,
Iofone e Egisistrato (detto tessalo). Al potere vanno Ippia, uomo forte e concreto, e Ippargo,
più dedito ai divertimenti (fu egli a chiamare ad Atene Simonide e altri autori).
Tessalo invece è violento e tracotante. Egli s’innamora di Armodio che non ricambia;
organizzerà insieme ad Aristogitone una congiura contro i tiranni.
Infatti essi uccidono Ippargo mentre guida una processione verso il tempio, dove è atteso da
Ippia. Anche Armodio muore negli scontri mentre Aristogitone viene torturato e indica come
partecipanti della congiura persone vicine ai tiranni con lo scopo di indebolire Ippia, il quale
divine sempre più sospettoso e violento. Tre anni dopo gli spartani, sotto consiglio dell’oracolo
e motivati anche dall’amicizia di Atene con Argo, intervengono abbattendo la tirannide.
Periodo: dopo Ippia
Personaggi: Isagora (Cleomene re di Sparta) e Clistene
Situazione: Isagora e gli spartani vincono inizialmente contro Clistene ma il popolo li assedia
nell’Acropoli ottenendo così che egli ritorni e istituisca una democrazia.
Costituzione: Divide la popolazione in 10 tribù , ognuna delle quali possiede tre territori
(trittie), uno lungo la costa, uno in montagna e uno in città, detti singolarmente demi, per un
complesso in ogni zona di 10 demi.
Sulle carte di identità comincia a comparire il nome del demo. Gli amministratori del demo
erano i demarchi i quali avevano gli stessi compiti dei Naucrari.
Viene costituito un nuovo organo di governo, il Consiglio dei Cinquecento(50 per tribù).
Inoltre è introdotta la pratica dell’ ostracismo (esilio temporaneo di 10 anni con il quale sono
puniti coloro che potrebbero rappresentare un pericolo per la città )
In un primo momento vengono ostracizzati gli amici dei tiranni, poi coloro che si riteneva
stessero diventando troppo potenti.
Periodo: Guerre Persiane
Personaggi:Aristide e Temistocle
Situazione:Dopo le Guerre l’Aeropago prende il potere (a questo organo era infatti attribuita
la vittoria a Salamina). Due membri dell’Aeropago in questo periodo sono Aristide e
Temistocle, l’uno stratega l’altro consigliere. Aristide spinge Atene e gli Ioni alla guerra
contro Sparta. Inoltre decide di tassare gli alleati e di chiamare tutti gli ateniesi all’interno
della città perché detengano il potere, venendo retribuiti.
L’Aeropago detiene il potere per 17 anni dopo di che cade per mano di Efialte e Temistocle
(due dei suoi membri). Efialte viene ucciso e di conseguenza tutto il potere va a Temistocle
Costituzione:A causa delle numerosi morti in guerra, viene permesso anche agli zeugiti di
diventare arconti. Inoltre a causa di una grande crescita della popolazione Perlicle stabilì che
fossero considerati cittadini ateniesi solo coloro che avevano sia padre che madre ateniesi.
Egli toglie poteri all’aeropago, dopo di che incentra la sua politica sulla talassocrazia.
Secondo Aristotele i migliori a governare furono Nicia, Tucitide e Teramene.
Periodo: guerre spartane
Situazione:Dopo la sconfitta in Sicilia viene istituito il regime dei 400. Gli Ateniesi pensavano
infatti che se fossero divenuti un’ oligarchia Sparta avrebbe rinunciato alla guerra.
Costituzione:Dopo varie proposte questa è emanata questa costituzione:
Quando viene costituita la vera e propria oligarchia i 5000 hanno solo una carica nominale,
mentre a detenere il potere erano in 400 fra i più potenti capeggiati da 10 strateghi.
Dopo una pesante sconfitta, solo 4 mesi dopo questa forma di governo viene destituita dando
il potere agli opliti i quali hanno maggiori competenze nella gestione della guerra.
Gli ateniesi perdono la guerra e nel 404 lo spartano Lisandro entra vittorioso ad Atene
imponendo il governo dei trenta.
Periodo:404/3
Costituzione: i Trenta sono padroni della città e trascurano la Costituzione. Eleggono 500
Consiglieri oltre ai magistrati, i quali si servono di guardiani delle prigioni e di servi fustigatori
governando autocraticamente. Inizialmente sono moderati poi divengono prepotenti e fanno
uccidere molti nobili ambendo alle loro ricchezze. Per riottenere le propria libertà e serenità
il popolo si ribella ai Trenta che vengono sconfitti. Poco dopo vengono eletti 10 cittadini con
pieni poteri affinché concludano la guerra. Questi non fanno nulla di concreto chiedendo anche
l’aiuto di Sparta per controllare la popolazione. Dunque il popolo si ribella definitivamente e
rielegge altri 10 cittadini i quali creano le basi per una democrazia. Pausania, re di Sparta,
decide di condurre un processo di pace.
Periodo:403/2
Situazione: gli ateniesi che vogliono rimanere in città devono a questo punto accettare la
democrazia. Gli oppositori vengono fatti emigrare ad Eleusi, rimanendo comunque cittadini
ateniesi, ma senza poter ricoprire alcuna carica. Visto il gran numero di dissidenti pronti a
partire si decide di andare incontro a queste persone affinché ne resti almeno una parte in
città, concedendo per esempio la cittadinanza ad alcuni degli schiavi. Inoltre coloro che
continuavano ad accusare i passati governi oligarchici, vengono condannati a morte senza
processo. In questo modo si pensava di poter andare avanti in modo più costruttivo senza
pensare più al passato e senza che vi fossero contrasti tra democratici e ex oligarchi.
Periodo: 401/400
Situazione: i democratici hanno preso definitivamente il potere ed elaborano l’ undicesima
costituzione.
Costituzione: maggior potere al popolo. Partecipano al governo coloro che hanno entrambi i
genitori ateniesi, che sono liberi e hanno raggiunto l’età legale (18 anni). La maggior parte dei
magistrati sono eletti a sorte, tranne l’amministratore militare, quello delle feste e delle
fonti, eletti per alzata di mano come avveniva per le cariche militari.
Le istituzioni principali sono:
1 I pritani, coloro che presiedono il Consiglio e possono riunire il popolo in assemblea. Hanno un
capo eletto a sorte che resta in carica 24 ore e che non può più essere rieletto, il quale ha il
compito di conservare le chiavi degli edifici sacri e pubblici. Insieme ai pritani vi sono anche 9
Proedri, ognuno rappresentante una delle altre tribù.
2 Il Consiglio comprende 500 membri, 50 per tribù. Quest’istituzione si riunisce tutti i giorni.
Ha vari compiti tra cui quello di denunciare trasgressioni alle leggi a opera di cittadini e
magistrati, di cui inoltre controlla l’operato, senza avere però il potere di agire
giuridicamente, essendo questo compito del tribunale. Questo accoglie le denunce ed esamina
le candidature per consiglieri e i 9 Arconti dell’anno successivo. Provvedono al mantenimento
della flotta e si occupano dell’aspetto economico, collaborando con i magistrati adibiti a tali
funzioni ( 10 tesorieri, 10 venditori e 10 cassieri).
3. Gli 11 eletti a sorte dal Consiglio si occupano dei carcerati, mandando a morte coloro che
non confessano furti o atti illeciti nei confronti del governo.
Chiara Calzana
Silvia Marciò
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