La Catena Alimentare

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LA CATENA
ALIMENTARE
INFEA - MATERIALE DIDATTICO
La Catena Alimentare
Piante, animali e altri esseri viventi che vivono in un ambiente naturale formano una comunità e
interagiscono fra loro mediante le catene alimentari. Una catena alimentare è il trasferimento di
energia dalle piante agli altri organismi attraverso una successione di comportamenti preda-predatore.
Tutti gli organismi viventi costruiscono catene alimentari. Le piante hanno bisogno del sole per crescere.
Molti insetti si cibano delle piante, molti rospi mangiano gli insetti, molti serpenti mangiano i rospi, e
molte aquile si nutrono di serpenti. Questa è solo uno dei tantissimi esempi di catena alimentare.
Ogni volta che mangiamo del cibo, noi siamo parte di una catena alimentare!
La catena alimentare così costruita manca però ancora di un anello fondamentale: gli organismi
decompositori.
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Adottando un linguaggio semplice e con l’ausilio di immagini e schemi si può spiegare ai bambini che:
• le piante sono organismi produttori perché con l’energia del Sole producono le sostanze per
nutrire se stessi e gli altri esseri viventi;
• tutti gli altri organismi viventi sono consumatori, sia gli erbivori (che si nutrono delle piante)
che i carnivori (che si nutrono di animali erbivori o di altri carnivori);
• tutti quegli esseri viventi che si nutrono di altri organismi ormai morti (o dei rifiuti di altri
animali) arricchendo così il suolo di sostanze nutrienti sono i decompositori;
• qualsiasi cibo che mangiamo contiene l’energia accumulata in precedenza da tanti altri esseri
viventi;
• il Sole è la principale fonte di energia per il nostro Pianeta, e da lui dipendono tutti gli “anelli”
della catena alimentare.
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LA CATENA ALIMENATRE
Essi infatti, con il loro lavoro, provvedono a decomporre le sostanze organiche e a restituirle al terreno
sotto forma di composti inorganici, cioè in una “forma” che le piante sanno utilizzare.
Per realizzare questo laboratorio è necessario che gli alunni conoscano alcuni concetti fondamentali,
come il significato di preda e predatore, la differenza tra un erbivoro e un carnivoro, e acquisiscano il
concetto che gli esseri viventi interagiscono fra loro ed ognuno svolge un preciso ruolo nella catena
alimentare.
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Attività
La rete alimentare
Scegliere all’interno del gruppo di gioco uno o più bambini che rappresenteranno le piante, al resto del
gruppo consegnare un’etichetta su cui è scritto il nome dell’essere vivente che rappresenta e di cosa si
nutre (produttori, consumatori e decompositori).
Affidati i ruoli, l’operatore inizierà a nominare tutti i componenti della catena alimentare e ognuno di
loro, dopo aver detto di cosa si nutre, sarà collegato tramite i fili agli elementi (gli altri alunni) di cui
ha bisogno per sopravvivere.
I bambini, legati tra di loro, diventano i protagonisti della catena alimentare, ognuno con il suo ruolo
ben preciso, ma tutti dipendenti gli uni dagli altri.
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Quale animale morirebbe se non ci fossero serpenti di cui nutrirsi?
La rana che risulta collegato al serpente, risponde, molla il filo e si siede a terra.
Quale animale morirebbe se non ci fossero rane di cui nutrirsi?
Il serpente che risulta collegato alla rana molla il filo e si siede a terra
Quale animale morirebbe se non ci fossero insetti di cui nutrirsi?
Quale animale morirebbe se non ci fossero piante di cui nutrirsi?
Cosa succederebbe se non ci fosse il sole a far crescere le piante?
A questo punto far notare che gli esseri viventi che loro rappresentavano sono morti tutti, e anche
perché è venuta a mancare la fonte di energia che gli serviva per sopravvivere.
Un altro fattore che influenza la sopravvivenza degli esseri viventi è l’inquinamento che entra nelle
catene alimentari e le contamina; per comprendere questo meccanismo, si appronta un secondo gioco
organizzando tre gruppi: aquila, serpente, rana.
Es. In una classe di 20 alunni, 2 saranno aquile, 5 saranno serpenti, 13 saranno rane.
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LA CATENA ALIMENATRE
A questo punto chiedere:
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Ognuno con le proprie etichette appese al collo, si inizia il gioco:
1. Delimitare l’area di gioco e spargere a terra i quadretti di cartoncino che rappresenteranno il cibo (i
cartoncini colorati rappresentano gli insetti contaminati dall’erba inquinata che hanno mangiato e i
cartoncini bianchi gli insetti non contaminati).
2. Consegnare alle rane le buste, che rappresenteranno i loro stomaci
3. Le rane saranno le prime ad entrare in gioco in cerca di cibo, mentre serpenti e aquile resteranno
ad osservare. Le rane raccoglieranno per 30 sec. il cibo che metteranno nei contenitori.
4. A questo punto entrano in gioco i serpenti che, in 60 sec., dovrebbero essere in grado di catturare
una rana. Questa, una volta catturata cede il contenitore al serpente ed esce dall’area del gioco.
5. Infine entreranno in gioco le aquile. Anche loro avranno 60 sec. per mangiare i serpenti, che
nel frattempo potranno continuare a cacciare le rane che, a loro volta se ancora vive, potranno
continuare a procurarsi il cibo.
6. Se l’aquila catturerà un serpente, questo dovrà cederle il suo contenitore ed uscire dall’area del
gioco.
Al termine del gioco si raccolgono in cerchio tutti i partecipanti per permettere alle aquile di mostrare
cosa hanno raccolto nei contenitori, quanti cartoncini bianchi e quanti colorati. Si contano quanti serpenti
e rane sono sopravvissuti, segnando quanti cartoncini, bianchi e colorati, ciascuno di essi avrà.
Si dovrà spiegare che sull’area era stato cosparso un pesticida per evitare danni alla coltivazione e che
tramite gli insetti che si sono nutriti di queste piante contaminate questo veleno è riuscito ad entrare
nella catena alimentare e resterà nell’ambiente per lungo tempo. A questo punto le rane ancora vive
ma in possesso di cartoncini colorati potranno ritenersi morte per avvelenamento, cosi pure i serpenti.
Le aquile rimaste in possesso di un gran numero di cartoncini colorati non moriranno subito, ma le
uova che genereranno avranno un guscio cosi sottile che i piccoli non potranno svilupparsi e quindi non
nasceranno.
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